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  1. #76
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    [quote title=ilgrillo ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 10:55
    Io ho una bruttissima opinione in proposito. La dico a mio rischio e pericolo riprendendola dai latini:
    "Per stare in pace bisogna fare la guerra."
    [/quote]
    La tua traduzione del detto latino: "si vis pacem para bellum", non è sostanzialmente corretta: "se vuoi la pace, prepara la guerra". Ovvero in tempo di pace preparati alla guerra. I Romani avevano capito che la forza di un popolo risiedeva anche nel non abbassare mai la guardia, tanto è vero che quando l'esercito romano ha perso il suo stretto legame col popolo romano, essendo perlopiù costituito da mercenari, è iniziata la parabola discendente dell'impero romano. Ora io credo che le cose non siano cambiate di molto da allora, basta guardarsi intorno per rendersene conto. Gli stessi spettacoli circensi erano infarciti di violenza (scontri tra gladiatori, bestie feroci) perchè il popolo quello voleva. Si potrebbero fare infiniti altri esempi di civiltà in cui la violenza si manifestava negli spettacoli di allora, ma non è questo il punto. Ora non so se l'uomo ha in sé il germe della violenza, sempre e comunque, ma rimane il fatto che, come insigni psichiatri ci insegnano, gli stessi bambini hanno una dose di violenza che devono scaricare all'esterno e che le favole paurose hanno la funzione, speventandoli, di esorcizzare le loro paure, farle sfogare in un qualche modo. Io credo nella funzione dell'opera umana, sia essa film, libro, videogioco, quadro scultura etc...., che esorcizzi le nostre paure, rimango molto scettico di fronte a situazioni nelle quali, come accade in alcuni videogiochi, tu devi praticare violenza fine a se stessa. Infatti se il personaggio che impersoni è assolutamente di fantasia, si trova in situazione disperata, in un mondo fatto di violenza, inseguito dai suoi nemici, può ricorrere ad ogni mezzo per salvarsi la pelle, ma se il tuo personaggio è un dandy qualunque e si diverte a massacrare i passanti inermi, allora no. Qui scatta la differenza, infatti si tratta di due giochi sicuramente +18, ma nel secondo caso chi distribuisce il gioco dovrebbe aggiungere frasi del tipo: "per i contenuti violenti il gioco non è adatto ad un pubblico impressionabile"
    Io credo, infine nell’opera esorcizzante del videogioco, sia delle paure che della violenza, che spesso è figlia delle prime.


  2. #77
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [15/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Elbryan ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 19:54


    Una volta le donne non mostravano culi e tette x strada, ora si..
    Diresti che il sesso è aumentato?
    Direi che le inibizioni sono diminuite.

  3. #78
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    Predefinito Re: [14/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    andros ha scritto sab, 16 aprile 2005 alle 09:20

    "Per stare in pace bisogna fare la guerra."

    La tua traduzione del detto latino: "si vis pacem para bellum", non è sostanzialmente corretta: "se vuoi la pace, prepara la guerra". Ovvero in tempo di pace preparati alla guerra. I Romani avevano capito che la forza di un popolo risiedeva anche nel non abbassare mai la guardia, tanto è vero che quando l'esercito romano ha perso il suo stretto legame col popolo romano, essendo perlopiù costituito da mercenari, è iniziata la parabola discendente dell'impero romano. Ora io credo che le cose non siano cambiate di molto da allora, basta guardarsi intorno per rendersene conto. Gli stessi spettacoli circensi erano infarciti di violenza (scontri tra gladiatori, bestie feroci) perchè il popolo quello voleva. Si potrebbero fare infiniti altri esempi di civiltà in cui la violenza si manifestava negli spettacoli di allora, ma non è questo il punto. Ora non so se l'uomo ha in sé il germe della violenza, sempre e comunque, ma rimane il fatto che, come insigni psichiatri ci insegnano, gli stessi bambini hanno una dose di violenza che devono scaricare all'esterno e che le favole paurose hanno la funzione, speventandoli, di esorcizzare le loro paure, farle sfogare in un qualche modo. Io credo nella funzione dell'opera umana, sia essa film, libro, videogioco, quadro scultura etc...., che esorcizzi le nostre paure, rimango molto scettico di fronte a situazioni nelle quali, come accade in alcuni videogiochi, tu devi praticare violenza fine a se stessa. Infatti se il personaggio che impersoni è assolutamente di fantasia, si trova in situazione disperata, in un mondo fatto di violenza, inseguito dai suoi nemici, può ricorrere ad ogni mezzo per salvarsi la pelle, ma se il tuo personaggio è un dandy qualunque e si diverte a massacrare i passanti inermi, allora no. Qui scatta la differenza, infatti si tratta di due giochi sicuramente +18, ma nel secondo caso chi distribuisce il gioco dovrebbe aggiungere frasi del tipo: "per i contenuti violenti il gioco non è adatto ad un pubblico impressionabile"
    Io credo, infine nell’opera esorcizzante del videogioco, sia delle paure che della violenza, che spesso è figlia delle prime.

    No. Io con quella frase volevo intendere proprio quello. E forse anche i romani, che metaforicamente volevano rendere imprescindibili le due cose. Esiste una perché c'è l'altra; come possiamo distinguere il bene perché c'è anche il male.

    Torno alla manifestazione della violenza. Essa, come diceva anche il Micione, c'è sempre stata. Oggi cosa la rende diversa da quella passata?

    Credo la mancanza di tangibilità.

    La violenza fino a qualche decennio fa era reale e concreta. Facilmente individuabile come tale.
    Oggi è edulcorata. E' teatralizzata in molte delle sue manifestazioni, non ultime un videogioco in mano ai ragazzini.
    E' resa ancora più asettica dalla culla di relativo benessere che ci protegge.

    Poniamo che i TG trasmettano da oggi in poi le immagini delle decapitazioni. Un giorno potremmo abituarci a tali spettacoli che oggi ci fanno inorrdire?

    "Succedeva lo stesso nell'Antica Roma!" farebbe notare qualcuno.

    Ma oggi lo vedo più come un giocattolo vincente in mano a tutti. La cultura è senz'altro diversa. Nelle arene dell'antichità si guardavano i massacri degli schiavi, che erano considerati poco più che animali; o dei gladiatori che sceglievano di farlo ed erano individuati come tali: combattenti.

    Oggi è molto più difficile capire ciò che è buono da ciò che è cattivo, ma questa, più di tutte, è solo una mia ipotesi.

  4. #79
    Il Puppies L'avatar di Elbryan
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    Predefinito Re: [15/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    ilgrillo ha scritto sab, 16 aprile 2005 alle 09:24
    Elbryan ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 19:54


    Una volta le donne non mostravano culi e tette x strada, ora si..
    Diresti che il sesso è aumentato?
    Direi che le inibizioni sono diminuite.
    Quindi confermi la mia ipotesi..?

  5. #80
    Il Niubbi L'avatar di V4sh
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    Predefinito Re: [15/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Siamo veramente sicuri di essere indifferenti alla violenza? Nel senso, se ci dovessimo trovare di fronte un cadavere ridotto molto male pensate che rimarremo impassibili o ci verrebbe per lo meno da vomitare? Dico questo perché ho visto cosa può fare una mina ad una persona e mi è presa male ho visto pure il video dell'americano decapitato l'hanno scorso e ho avuto la stessa sensazione, forse si crede che troppa violenza crei asuefazione ma magari non è vero.

  6. #81
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [15/04/2005] SimFlower vs. Carmageddon

    Elbryan ha scritto sab, 16 aprile 2005 alle 11:18
    ilgrillo ha scritto sab, 16 aprile 2005 alle 09:24
    Elbryan ha scritto ven, 15 aprile 2005 alle 19:54


    Una volta le donne non mostravano culi e tette x strada, ora si..
    Diresti che il sesso è aumentato?
    Direi che le inibizioni sono diminuite.
    Quindi confermi la mia ipotesi..?
    No. Forse il sesso non è aumentato, ma ci sono meno falsi pudori, perciò le abitudini sessuali sono cambiate.

    Comunque c'è stato un cambiamento. Positivo? Negativo?

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