Kamui ha scritto dom, 07 settembre 2003 alle 14:36
Io sono stato testimone diretto di questo fenomeno di distaccamento dalla realta' sostituita da una sua controparte virtuale... ero Gm in una shard di ultima online che ha chiuso meno di un anno fa... e in 2 anni di "arbitraggio" ne ho viste davvero di tutti i colori... la gente che quotidianamente si trovava nella realta'
non parlava piu' del piu' e del meno ma solo ed esclusivamente di fatti avvenuti nel gioco, o anche in situazioni normali della giornata confondere l'usualita' del gioco con l'usualita' della vita "devo tornare a casa dove diavolo ho messo la runa" non scherzo...
Ho visto nascere rivalita' in gioco che sono uscite dallo schermo per trasformarsi in rivalita' reali tra persone in carne ed ossa, amicizie rovinate o quasi per dei fatti avvenuti in un gioco... tutto cio' mi ha perplesso molto...
Forse la gente che partecipa a un gioco che simula una pseudovita,con regole meno rigide di quella reale,trova quest'ultima piu' comoda,allettante o piu' incline a sfogare cio' che e' piu' intimo per chi vi si rifugia...C'e' chi si compiace nel costruire e chi si compiace nel distruggere... cosi' la comunita' di giocatori viene divisa da una sorta di una intima etica morale. Avrei molto da dire su queste cose ma ho paura di annoiarvi^^ LO PSIC CHIUDE