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Discussione: [GDR]Realis Prime

  1. #126
    Nharre
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    [gdr on]

    Kirk: va bene Maestro Griso...vi seguirò sulla vostra nave...

    detto questo seguii il maestro...durante il viaggio notai che la nave era stata pesantemente danneggiata e mi resi conto che solo un miracolo aveva impedito che la nave esplodesse...uccidendoci tutti...

    [gdr off]

  2. #127
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Una volta fatta la mia domanda ai soldati della Repubblica a me vicini, non ricevetti alcuna risposta. Questi si guardarono l'un l'altro come se penssassero di poter trovare il responso alla mia richiesta nel volto dei loro compagni. Fu Rauth che, a quel punto, decise di prendere la parola:

    Maggiore Rauth: "Si... qualcosa di simile si è sentito, tempo fa... più o meno una decina d'anni. Ero nel terzo battaglione fanteria, la "Brigata Tagliente", come venivamo chiamati, perchè eravamo precisi e pericolosi come un rasoio".

    Il soldato fece una pausa. I ricordi presero il possesso del volto e crearono un nuovo disegno della bocca. Raggiunsero gli occhi e vi si affacciarono.

    Maggiore Rauth: "Avevo visto meno orrori all'epoca, perciò quella storia mi impressionò molto, perchè me la ricordo ancora adesso. Si parlava di strani soldati senza voce e senza faccia, non si sapeva cosa volessero, dove andassero e da dove venissero. Non si sapeva un accidenti di niente sul loro conto, tranne che erano inafferabili e che colpivano all'improvviso. Ma storie così se ne sentono tante sul campo di battaglia, non sono altro che... un modo per renderti più... "familiare" la morte. Un modo per dirti che la morte è qualcosa che puoi comunque cercare di combattere, come si fa con i nemici. Non è stato questo a spaventarmi, però. Sono state le dicerie che circolavano sulla possibile origine di quegli assassini.
    Si diceva che fosse il governo, il Senato stesso ad averli voluti, perchè potessero... "rimettere a posto certe cose". Non so cosa intendessero con questa frasi, ma sentirla pronunciare mi diede... e mi dà ancora... i brividi. Nient'altro - ugh! - da... dire..."

    Una fitta di dolore ricordò all'ufficiale che non era certo in perfetta forma. Rauth borbottò ancora qualcosa, poi rimase in silenzio.

    Un misterioso silenzio calò nella sala, come se delle strane presenze fossero state risvegliate e tutti tentassero di udirne l'arrivo...

    Delle strane presenze...



  3. #128
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Giunse il momento di entrare in azione: il Maestro Naon si sarebbe diretto alla plancia, mentre tutti gli altri avrebbero raggiunto le navi della Repubblica. Il Maestro Nuat'ni inviò un messaggio all'incrociatore da guerra repubblicano "Cygnus", con una codifica in chiave nove, richiedendo l'invio di navicella di salvataggio per soccorrere il Maggiore ferito. Quel piccolo trasporto avrebbe ospitato solamente droidi medici, in modo tale da eliminare o comunque limitare le perdite in caso di attacco nemico. Dalla Cygnus giunse la voce squillante dell'ammiraglio Zirconix, l'ufficiale al quale era affidato il controllo dell'incrociatore: egli informò il Maestro Nuat'ni che la navetta sarebbe stata inviata loro immediatamente e che, dal momento che sia il Jedi che tutti gli altri sarebbero tornati all'hangar, avrebbero potuto vederla arrivare loro stessi, senza dover necessariamente stabilire un contatto radio per notificarne l'arrivo. Seguì il rumore della radio che si spegneva. Tutti si mossero: due soldati portarono con sè Rauth, mentre il resto del gruppo si diresse con un passo sostenuto verso il Falcon, seguiti dai nemici che non avevano trovato sulla Prima la propria fine. Seguendo a ritroso la medesima strada che i Jedi avevano percorso, la colonna repubblicana attraversò una serie di corridoi attanagliati da pareti che lasciavano poco spazio per respirare (era pur sempre una nave militare e le architetture dovevano essere funzionali e nulla più), ingombre di fili scoperti e multicolori che lanciavano flebili scintille di quando in quando. Vi era una strana atmosfera, sospesa, come se la nave stessa sapesse di qualcosa che stava per accadere: vapori arancioni si levavano in volo e coloravano l'aria del loro colore, illuminando il buio che seguiva il gruppo da presso. Qualche luce giallastra, posta ad indicare la presenza delle varie porte, fondeva la propria luce con quella delle esalazioni, annullando i confini del luogo nel quale si trovavano e dando l'impressione che vi fosse un indefinito vuoto attorno a loro, che il corridoio percorso fosse l'unica isola in un mare nero di nulla. Il passo cadenzato dei due Jedi e dei soldati rimbombava sul pavimento metallico, amplificando il loro passaggio all'interno della nave, sottolineandone la prossima solitudine: all'infuori di loro e del Maestro Naon, non vi era nessun altro. Forse...

    Baxter Tora, l'apprendista di Griso, era all'erta. Tradiva una certa ansia, ovvia in una simile situazione, quasi sana. Significava l'addestramento Jedi non lo aveva ancora reso avulso dalle sensazioni comuni ai più. Presto, probabilmente, non l'avrebbe più provata. La mano tendeva sempre più alla spada laser, il passo era sempre più veloce, lo sguardo sempre più nervoso, le orecchie sempre più tese, i movimenti sempre meno sciolti.
    L'attesa impregnava l'aria.

    Ci vollero solo pochi minuti per raggiungere l'hangar. I loro assalitori avevano le mani dietro la testa e camminavano insieme agli altri, non sembravano per nulla tesi. Gli accompagnatori di Rauth chiudevano il tutto. A quel punto si poteva solamente attendere l'arrivo della nave per Rauth. L'hangar non era sgombro: oltre alle navi dei Jedi, vi erano varie casse, sia davanti che dietro agli uomini, mentre tre piccoli container, utilizzati con ogni probabilità per il trasporto degli equipaggiamenti o dei viveri, erano frapposti fra la maggior parte dei soldati e i nemici. Portavano tutti le insegne della Nuova Repubblica, più varie altre scritte in rosso. In realtà, c'era a malapena lo spazio per far atterrare la navetta medica. E forse, neanche quello. Un altro problema a cui far fronte. Ci avrebbero pensato al momento giusto, se ce ne fosse stato il bisogno.
    Fu a quel punto che i nemici cominciarono a dare segni di vita. Si guardavano attorno come se volessero studiare attentamente il luogo in cui si trovavano e si guardavano l'un l'altro facendosi strani segni con il capo. Rauth li osservò. Quei tizi guardavano ora le casse che avevano davanti, più e più volte. Poi volsero gli occhi verso coloro che li avevano imprigionati, passando da uno all'altro rapidamente. Si soffermarono maggiormente sui Jedi. "Cosa stavano facendo?", si chiese il Maggiore.

    Fecero un cenno d'assenso. Poi cominciarono a picchiettarsi la parte posteriore del cranio. C'era un soffuso rumore di macchinari in quel posto, così i piccoli rumori che provenivano dai nemici non vennero uditi da nessuno. Ma Rauth capì. Ecco cosa stavano facendo, ecco qual'era forse il vero scopo di quella loro maledetta missione! Ma la bocca del soldato della Repubblica non si apriva, il dolore per le ferite era divenuto d'un tratto più forte, il cuore era mancato d'un battito...

    Un bagliore rosso, fugacissimo illuminò le nuche degli assasssini. Si udì un ghigno provenire dalle loro bocche malvagie. Tutto andava troppo velocemente per Rauth, non riusciva ad articolare le parole che voleva, la paura gliele faceva scivolare di bocca prima che lui potesse afferrarle. Sentì il suo sangue circolare con impossibile velocità, il respiro gli si mozzò, la paura prese il sopravvento... Ma lasciò subito posto alla ferma consapevolezza del suo incarico, della sua persona. E ci riuscì.

    L'urlo esplose nell'aria immobile e la squarciò.

    Maggiore Rauth: "E' UNA BOMBA!"

    Ci fu un boato.


  4. #129
    Gabi.2437
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Non feci in tempo a recepire l'urlo del maggiore Rauth che l'esplosione mi travolse scaraventandomi a terra addosso a una cassa lasciandomi con i vestiti graffiati, sanguinante e probabilmente, visto il dolore, con qualche frattura.

  5. #130
    Harlan draka
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    sento l'urlo del maggiore e senza pensarci mi butto in terra cercando di evitare l'esplosione.

  6. #131
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    L'attimo prima tutto si fermò, compreso il rumore, il battito del cuore e l'aria. Sospesi nell'attesa di quanto stava per avvenire. Pareva che quanto circondava quegli uomini stesse per essere risucchiato dall'oscurità che vestiva quegli uomini, ma per il tempo d'un respiro. L'attimo dopo, il mondo venne spinto lontano tanto forte da strapparsi in miradi di brandelli, frantumandosi contro la stessa materia di cui era composto, distruggendosi in un rombo.
    L'esplosione fu devastante, ma solo nel raggio di pochi metri, non più di tre. Gli assassini avevano fatto male i loro conti. La bomba disintegrò i "dinamitardi" e la cassa che si trovava davanti a loro, ma nient'altro, almeno non direttamente. Nonostante questo, lo spostamento d'aria fu enorme: i soldati della Repubblica vennero scaraventati in aria, insieme alle casse che si trovavano nell'hangar. I Jedi, invece, avevano percepito quello che stava per accadere, ma non erano riusciti a muoversi abbastanza velocemente. Si mossero rapidissimi, cercando di fare quel che potevano per evitare il peggio. Afferrarono qualcuno prima che rovinasse a terra, ma non poterono arrivare a tutti. Akyr venne investito dal corpo di un commilitone e il colpo gli ruppe quasi qualche costola. Qui-Gon cadde sulla schiena e l'urto con il pavimento gli spezzò il respiro, ma senza farlo svenire. Non riuscì ad incamerare aria per svariati secondi, tanto forte era stato l'impatto. Kirk finì contro il muro: l'angolo di una cassa si piantò nella paratia dilaniandola, a pochi centimetri dalla faccia del soldato. Wotan venne colpito in pieno stomaco da un grosso frammento di una cassa, che lo fece schizzare all'indietro e poi, dopo un volo di diversi metri, a terra. Un fumo nero come la pece invase la zona nella quale si trovavano, irrespirabile, acre. Ad una prima occhiata i morti erano solamente i nemici, ma più lontano rispetto agli altri giaceva il Maggiore Rauth. Il Maestro Nuat'ni si affrettò a raggiungerlo: il Jedi tradiva una gran paura per la vita dell'amico e non era certo l'unico. Il viso del Maggiore era completamente bagnato del suo sangue, che sgorgava da una grossa ferita alla testa. L'uniforme era squarciata in molti punti e ognuno di essi era colorato di un rosso vivo. Rauth era un soldato valoroso e leale e sarebbe stata una grande perdita per l'esercito della Nuova Repubblica. Fu così che il profondo sospiro del Maestro Nuat'ni venne imitato da tutti, poichè era di sollevo e non di dolore. Ma questo non allentava comunque la preoccupazione per il buon ufficiale: Rauth era in coma. Il Maestro Jedi fermò l'uscita di sangue dalla testa e gli ripulì il viso. Il padawan dava invece una mano ai soldati. Ora più che mai, c'era bisogno della navetta medica.

    Passarono altri minuti. Senza fine.
    L'esplosione non aveva danneggiato nessuna delle due navi presenti, neanche con "l'aiuto" delle casse. I soldati erano seduti o stesi a terra, a seconda delle gravità delle ferite da loro riportate. I due Jedi facevano avanti e indietro dal Falcon alla ricerca di qualche mezzo per stabilizzare l'ufficiale repubblicano. Rauth era sdraiato, il volto rilassato. Il sordo rumore dei macchinari nascosti all'interno della Realis Prime si poteva sentire attraverso i muri dell'hangar, mentre borbottava qualcosa nel suo strano linguaggio. Poi il rumore si fece più forte. Sempre di più. Sempre di più.
    Forse... forse i motori della nave stavano per esplodere? La bomba poteva aver fatto dei danni molto più seri di quel che si pensava. E cosa si poteva fare in un simile frangente? Ci sarebbe stato ancora ossigeno per respirare? E loro, che cosa avrebbero potuto fare?

    Ma il rumore era fuori. Non era lì, con loro. E allora, a cosa apparteneva? Alla navetta dei droidi.
    A quanto sembrava, nessuno l'aveva attaccata ed il suo viaggio d'andata era stato veloce e privo di problemi. Bisognava sperare che tale fosse anche il ritorno, però.
    I soldati salutarono con grida di gioia l'arrivo dei soccorsi per il loro Maggiore. La piccola navicella entrò ronzando nell'hangar e toccò terra con dolcezza. Il portello si aprì e della braccia robotiche si protesero in avanti: un robot bianco modello 7B, che si muoveva su dei cingoli, alto circa un metro ma dagli arti robusti, discese la passerella e si guardò in giro. Gli ci vollero pochi secondi per identificare Rauth come il ferito più grave. Egli venne così aiutato dalle sue truppe e dai Jedi ad entrare all'interno del mezzo. Il Maestro Nuat'ni dialogò per qualche secondo con il personale medico, informandosi circa quello che avevano visto durante il breve viaggio. I droidi dissero che lo spazio era sempre uguale là fuori e che nessuno vi si trovava. A loro parere, non c'era alcun pericolo. Dopo aver seguito con lo sguardo Rauth che veniva introdotto nella nave, il Jedi si allontanò con uno sguardo teso, interrogativo.
    Fece un cenno al suo apprendista ed egli disse a tutti che dovevano entrare nel Falcon.
    Dovevano andarsene.


  7. #132
    Nharre
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    ero steso a terra...avevo escoriazioni leggere al braccio destro...e, soprattutto, ero vivo...

  8. #133
    Harlan draka
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime



    mi manca il fiato... dopo secondi di apnea ricominico a respirare.. lentamente e con dolore.... aspetto.... lentamente il dolore passa mentre l'ossigeno riempie i miei polmoni posso quasi vederlo con la mente.

    mi metto a sedere e prendo qualche respiro lungo e poi mi alzo baecollando legermente e scuotendo la testa.

  9. #134
    Gabi.2437
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    L'esplosione mi scagliò addosso una cassa che mi fece cadere indietro per parecchi metri...dolorante, con molte ferite e qualche frattura, ricomincio a respirare affannosamente, apro a fatica gli occhi riuscendo a vedere, seppur in modo sfocato, la situazione generale...

  10. #135
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    [GdR Off]

    A meno che non vogliate fare qualcosa di diverso, entrate pure nel Falcon. Io ho descritto le ripercussioni della deflegrazione solamente per approfondire la trama, ma l'avvenimento "portante" è per ora la fuga dalla nave. Dopo esservi "ripresi", salite dunque a bordo (se, ripeto, non volete comportarvi in maniera differente) e, a quel punto, io stenderò il prosieguo della storia.
    Questa è solamente una puntualizzazione.

    [GdR On]

  11. #136
    Gabi.2437
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    C'era molto fumo, sparsi qua e là i resti dei soldati che si sono fatti esplodere, i miei compagni erano feriti ma erano ancora coscienti e in grado di camminare seppur a fatica...io avevo alcune fratture ma riuscivo a alzarmi in piedi...mi diressi verso il Falcon, non molto lontano da me, dissi ai miei compagni di venire nel Falcon...

  12. #137
    Harlan draka
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime



    mi guardo attorno.. poi mi concento sui jedi

    Qui-Con Jiin: è meglio fare come dicono e salire sul Falcon

    detto questo mi dirigo verso la nave

  13. #138
    Nharre
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    mi alzai ancora indolenzito e mi diressi verso il portellone del falcon...e senza indugi salii sulla navetta

  14. #139
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    I droidi arrivarono senza alcun problema presso la "Cygnus". A quel punto, i Jedi ed i militari avrebbero dovuto seguirli.
    Fu un atto estremamente difficile quello, per tutti, per i soldati e per i Jedi. Quando i passi ammutolirono e la passerella tacque, vi fu solo il muto frastuono della mente. Il motore si accese con suono potente, ma non riuscì ad arrivare fino a loro. Rimase lontano, appartenente ad un reale differente, a loro alieno.

    E allora, vi fu paura...

    Nessuno sapeva se anche i due Jedi l'avessero abbracciata o se invece le avessero solamente carezzato il viso, splendido e terribile. Ma sicuramente avevano sposato la tensione. Non v'era dubbio su questo. La paura aveva invece baciato tutti i soldati e ne aveva ottenuto i cuori, soldati che avevano visto molto, di battaglia in battaglia, ma
    lei era sempre stata la loro consorte, colei alla quale confidare i più oscuri segreti e pensieri, certi che li avrebbe custoditi in sè, senza lasciarli fuggire.
    Quando la nave guadagnò il nero scintillante,
    lei sospirò in loro perchè si volgessero verso di essa, ammirandola nella sua danza di maliarda.

    Chi c'era là fuori? Dove? Dove si trovava, dunque!? Era forse a dritta? O dietro di loro? Cosa strisciava intorno a loro? Cosa!? Cosa!? Che cosa!?
    Silenzio...

    Occhi si muovevano rapidi, in preda a convulsioni di terrore, bramandola. Cacciandola per scacciarla, per trovarla e perderla, per conquistarla ed abbandonarla.
    E tutto questo, solo per
    lei...

    All'inizio, tutti i soldati rimasero fermi, mentre il Maestro Nuat'ni ed il padawan Tora pilotavano la nave. In attesa degli eventi, ognuno di loro si arrovellava sui possibili sviluppi di quella situazione: come avrebbero dovuto agire, cosa avrebbero dovuto pensare, cosa avrebbero dovuto dire. Ma quando il vuoto dello spazio si richiuse intorno a loro, essi non poterono fare a meno di chiudere gli occhi...

    E furono nel nulla.
    Le orecchie tese.
    Verso una nera Signora...

    Il silenzio invase i loro corpi, ne prese possesso e li tese sino allo spasmo.
    Nessun rumore.
    Ancora niente.

    Non c'era fine a quei momenti, non passavano, mai! Fronti sudate. Bocche serrate. Attesa. Attesa. Attesa. Stava per succedere. Le orecchie tese. Stava per succedere. Gli occhi chiusi. Stava per succedere. I nervi impazziti. Stava per succedere. I polmoni immobili. Stava per succedere! Il cuore furioso! Stava per succedere! La mente nella morsa! Stava per succedere! ORA! IN QUEL MOMENTO!

    ERANO LI! CON LORO!


  15. #140
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Silenzio...
    Rumori ovattati. Brusio. Rombi distanti. Strane risate sommesse...
    Figure.

    Strane presenze...

    Nel buio si aprirono degli occhi.

    Occhi bianchi, aperti e fissi, nel buio. Fissi su di loro. Nessun rumore. Solo gli occhi. Che li guardavano.

    "Ho visto degli occhi nel buio. Mi fanno paura", bisbigliò. Qualcuno...

    Presenze...

    Fissi. Che li guardavano.


  16. #141
    Gabi.2437
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Scusa ma nn so come continuare...hai fatto 2 post che non si capisce nulla...[/GDR OT]

  17. #142
    Harlan draka
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Gabi.2437 ha scritto sab, 08 ottobre 2005 alle 13:20
    Scusa ma nn so come continuare...hai fatto 2 post che non si capisce nulla...[/GDR OT]
    [GDO OFF - neanche io :\]

  18. #143
    Il Puppies L'avatar di batmat84
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Provate a descrivere le vostre sensazioni... quelle che vi scaturiscono dal contesto descritto da jalus...

  19. #144
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    [GdR Off]

    Non si tratta di capire Gabi, ma di sentire. Quanto ho scritto non si propone di mettere il personaggio all'interno di una qualche situazione che presupponga una decisione da parte del giocatore per poterne uscire, ma piuttosto ha l'intenzione di creare una certa inquietudine nel lettore.
    Ricordatevi che avete appena fatto una mossa rischiosa, avete deciso di uscire allo scoperto contro un nemico del quale non sapete niente, del quale non conoscete l'origine e che vi ha attaccato di sorpresa, sbucando dal nulla. E voi, in questo momento, vi trovate nel buio spazio, ovvero in un luogo nel quale, tramite chissà quale invenzione, i vostri nemici, invisibili, vi attendono... Possono essere ovunque, colpirvi in qualunque momento... e voi non ve ne accorgereste nemmeno.
    Chiunque in questo frangente sarebbe come minimo decisamente teso, per non dire spaventato. Come riuscire dunque a trasferire "su carta" tutte quelle sensazioni di disagio, sgomento, attesa, che permeano i personaggi? Semplice: con post simili. Capisco che la natura "sperimentale" di quanto propostovi possa confondervi, ma io ho solamente cercato di descrivere le emozioni di quei soldati che stanno andando, letteralmente, "verso l'ignoto".
    Non avete provato un certa irrequietezza d'animo, di inquietudine, leggendo quanto da me riportato? Cercate di entrare nel personaggio, immedesimatevi in lui e in quanto sta avvenendo intorno ad esso. E vedrete che i post inizieranno a "fare effetto". O almeno, questo è quello che mi sono proposto di fare. Il prolungamento dei post è invece dovuto unicamente alla necessità di mantenere viva la suspance, cosa che, condensando il tutto in un'unica pubblicazione, non avverrebbe.

    Ogni cosa intorno a voi è minacciosa...
    Il timore di un attacco improvviso esalta dei rumori che prima non avreste nemmeno udito...
    Cominciate a sentire dei suoni strani, che forse sono originati dai macchinari e forse no...
    Vi sembra addirittura di vedere degli occhi, che vi fissano dalle tenebre delle vostre paure, inafferrabili come i vostri incubi...
    Gli occhi di un nemico invisibile, che vi vede e vi può nuocere, mentre voi non potete far altro che aspettare che vi venga a prendere... dal buio.

    [GdR On]




  20. #145
    Harlan draka
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    [quindi che dobbiamo fare?]

  21. #146
    Gabi.2437
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    [Vabbè ma una cosa del genere è...sottintesa...insomma...si sa che si sta così....mah...dicci cosa fare ora che magari una parte "psicologica" ce la metto anche...ma cosi, instant....boh...hai già detto tutto....

    E cmq nn sono uno jedi eh, nn è che sento molto...]

  22. #147
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    [GdR Off]

    E' ovvio che simili sensazioni appartengano ad un determinato contesto, ma io sto cercando di immergervi in quel contesto, poichè dubito che voi, mentre scrivete, vi troviate su di un nave nel bel mezzo dello spazio in preda ad un nemico invisibile. Un gioco di ruolo è bello anche perchè si cerca di fare propria non solo la personalità del personaggio, ma anche le sue emozioni. E, di conseguenza, è bene che il Master cerchi di narrare gli eventi al fine di coinvolgere il più possibile il giocatore. In caso contrario, il tutto risulterebbe un po' "insipido".
    In tale caso, io non voglio che voi facciate qualcosa di particolare, voglio solamente trasmettervi delle sensazioni, nient'altro. Se voi volete postare, ad esempio, una differente (e personale) sfaccettatura "emozionale" della situazione, siete liberi di farlo. Altrimenti, potete semplicemente prendere questi post come un libro, che cerca solamente di "avvolgere" la storia intorno a voi, affinchè possiate vedere attraverso di essa e, quindi, cambiare il vostro punto di vista, che potrebbe essere quello del protagonista o di qualche altro personaggio.
    Dovete solamente leggerli. Se proprio volete, ditemi al di fuori del gioco che effetto vi ha fatto, soprattutto se e quali emozioni vi ha dato.

    [GdR On]


    Sussurri...
    Scalpiccio di piedi nudi. Ombre che si muovono dietro di loro. Si voltano tutti, veloci! ma non c'è nessuno! Si arrestano. Immobili...
    Solo gli occhi. Bianchi. Fissi. Li guardano.
    Terrore.


  23. #148
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Si chiusero. Gli sembrò di sentire un urlo lontano, molto lontano...
    Solo silenzio. Erano udibili solo piccoli rumori della nave, metallici, piccoli colpi. Si sentì anche il ticchettio di uno strumento di bordo. Il rumore del navicomputer che calcolava la traiettoria d'avvicinamento. Le ventole che giravano.
    La nave era tornata intorno a loro, dopo essere sparita per... lasciare entrare...

    In pochi secondi il Falcon entrò all'interno del grande hangar bianco e grigio dell'incrociatore da battaglia "Cygnus". Nessuno aveva ancora parlato. Alla fine, il fragore dei motori li afferrò e li ricondusse nel mondo. O, perlomeno, nel loro mondo...
    Potevano toccare le cose e rendersi conto che
    erano. I due Jedi non sembravano affatto scossi, come... come se non si fossero neanche trovati lì... allora. Si davano da fare con i comandi, riducendo la velocità e preparando i carrelli d'atterraggio. Erano tranquilli. Gli altri no. Non... dopo...
    Il Falcon si mise al centro dell'hangar, molto vasto, nel quale presenziavano anche molti X-Wing, dipinti con i colori della Nuova Repubblica. I Jedi si alzarono dalle loro poltrone e guardarono i soldati. Negli occhi.
    Poi, con un'espressione a loro ignota, scesero. Parlottarono un po' con un ufficiale che era venuto ad accoglierli, poi il graduato chiamò un sottoufficiale e gli indicò i soldati che si trovavano ancora a bordo. Quest'ultimo si diresse verso il gruppo con un passo rapido. Giunto a pochi metri da loro, si fermò. E li guardò. E lo sguardo si mostrò interrogativo. Si volse verso i Jedi e su di essi si soffermò alla ricerca del responso. Forse lo ottenne. Ma cosa aveva visto in loro?

    L'altro parlò. I soldati ne rimasero scossi. Finalmente, una voce a loro vicina! Finalmente, a loro vicina.

    Sottoufficiale: "Avanti gente, muoversi! Sappiamo che avete passato un brutto quarto d'ora, ma è finito. Abbiamo ancora bisogno di voi, qui sulla Cygnus. Allora, innanzitutto chi vuole farsi dare un'occhiata dai medici è libero di farlo. Si trovano nel reparto 5, appena scendete a sinistra, in fondo all'hangar, la porta con il cerchio rosso in mezzo. Per tutti gli altri, avete sette ore per cercare di riposarvi il più possibile. Poi fatevi trovare in sala briefing. E10, il protocollare laggiù a destra, vi farà vedere le vostre sistemazioni. Questo è tutto per adesso. Rompete le righe".

    Si voltò e se ne andò.


  24. #149
    Gabi.2437
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

    Viste le mie ferite, andai subito dal medico a farmi visitare a causa delle ferite subite dall'esplosione.

  25. #150
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    Predefinito Re: [GDR]Realis Prime

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    Gabi devi editare, poichè sarò io a comunicarti quanto ti dirà il medico. Tu devi semplicemente dire che decidi di raggiungere l'ambulatorio.

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