[GDR]Realis Prime

[Gabi.2437]

[OT] Editato...però poi nn lamentatevi se tra 3anni siamo ancora qua [OT]

[Harlan draka]

seguo il droide (D3PO) fino al mio alloggio, una volta dentro poso le armi e mi distendo sulla cuccetta

[Jalus Naon]

Qui-Gon

Gli alloggi dei soldati erano piccoli ma ben messi: ciascuno aveva un letto a castello, un bagno ed un paio di armadietti metallici. Il bianco delle strutture ed il grigio metallico delle suppellettili erano i colori dominanti all'interno delle varie sistemazioni. E10 aprì la porta di uno di essi, accanto alla quale c'era una targhetta elettronica che mostrava il numero 066.

E10: "Questa è la sua camera, soldato Qui-Gon. La dividerete con il vostro compagno Wotan. Quella accanto, la numero 067, è quella dei soldati Kirk e Akyr. Buona riposo, dunque".

Il droide si mosse il più velocemente possibile per ripercorrere i propri passi e sparire in un altra delle tante vene artificiali che percorrevano la nave e giungevano fino al suo cuore logistico costituito dalla Sala di Comando, all'interno delle quali circolavano persone, informazioni, ordini, armi e pensieri.
Quella era un'ottima occasione per cercare di riposare un po' dopo quello che era avvenuto. Ma c'era anche la possibilità di dare una libera occhiata alla nave e la sua mappa elettronica che campeggiava sulla parete a sinistra di ciascuno dei letti poteva fornire qualche buona idea. Chissà cosa ne pensavano gli altri della combriccola...

[Harlan draka]

mi distendo sul letto e chiudo gli occhi ma non mi addormento e lascio vagare la mente..

Ricordo i tuoi insegnamenti zio

immagini della mia infanzia mi passano davanti agli occhi.. mio padre... lo zio quando venne a dirci della sua morte... i sui insegnamenti sulla Forza e le regole dei jedi

Qui-Gon Jinn (mormora): "non c'è emozione c'è pace
non c'è ignoranza, c'è conoscenza,
non c'è caos, c'è serenità
non c'è la morte, c'è la Forza"

Ricordo... mi hai insegnato a non cedere all'odio e alla vendetta zio: "hai imparato bene.. come tuo padre" devo andare li

Qui-Gon Jinn: "devo andare al tempio jedi"

[Gabi.2437]

[GDR OFF] Se nn erro Jalus Naon deve ancora dirmi cosa mi risponde il medico...quindi nn sono in stanza...[GDR OFF]

[Jalus Naon]

Wotan

E10 li salutò con grande educazione:

E10: "Buongiorno, signori soldati. Mi dispiace per la vostra orribile disavventura sulla nave Realis Prime e... oh, ma che scortese, non ho neanche fatto caso alle vostre terribili ferite. Venite, venite con me, vi condurrò immantinente dai nostri medici". Animato da movenze meccaniche e compassate, la macchina li condusse attraverso una porta ed una lunga serie di corridoi che si sviluppavano in mezzo a stanze dalle pareti di plasteel e dal pavimento bianco all'interno delle quali una moltitudine di soldati, dottori e anche civili si affaccendavano senza fermarsi per un momento. Evidentemente si stava cercando di scoprire qualche cosa in più riguardo i nemici che avevano abbordato il loro vascello spaziale. Qualche minuto dopo un medico occhialuto e pallido li stava sottoponendo ad una risonanza magnetica. A bordo non si trovava il bacta, perciò bisognava arrangiarsi con quel che si trovava. I soldati erano già poco tranquilli per conto loro, ma quando si trovarono all'interno della "camera", gli strani rumori che sentirono fuoriuscire dal macchinario fece nascere una notevole ansia in loro. Una volta usciti, il medico corse incontro a loro:

Medico: "State bene, tutto a posto? Sssssi..., mi pare di si. Vero? Ma si, certo, è tutto a posto, no?".

Sudava come un matto e la voce palesava una notevole ansia. Il dottore si era preso una paura gigantesca, perchè se ai militari fosse successo qualcosa, lui non solo sarebbe stato espulso, ma sarebbe finito in carcere, dal momento che la Nuova Repubblica era inflessibile contro i "medici superficiali".

Medico: "Ma che... diamine è successo? Un momento, aspettate..."

Il dottore sparì dalla stanza rettangolare, divisa dalla macchina per la risonanza magnetica e l'elaboratore da una paratia grigia scura, che continuava con un vetro dalla metà superiore in poi, per tornare con un paio di pinzette. Con attenzione le avvicinò ad uno dei tagli che Wotan aveva addosso e afferrò un pezzetto di colore nero brillante percorso da riflessi più chiari. Poi si abbassò sulle narici gli occhiali e lo avvicinò ai propri occhi per guardarlo da vicino:

Medico: "Ecco cosa ha mandato in tilt la macchina. Ma che roba è...? Sentite, voi andate pure. Io, nel frattempo farò dare un'occhiata a questo frammento. Voi, andate, andate pure".

E10: "Ho sentito che la visita è terminata. Spero che il dottor Sebastian vi abbia dato buone notizie. Venite ora, vi condurrò nelle vostre sistemazioni. Spero scuserete la mia fretta, ma purtroppo devo anche assistere un altro gruppo di soldati insieme a voi ed anche loro non versano in ottime condizioni. Vi prego, seguitemi, dunque".

[GdR Off]

Stavo aspettando Nharre, ecco il perchè dell'attesa. Per quanto riguarda la battuta di Qui-Gon, faremo finta che non sia mai stata pronunciata, almeno per ora. La parte restante rimarrà invece invariata.

[GdR On]

[Nharre]

[gdr on]

passato il momento di terrore, durante il quale rivedevo contiunamente la morte di mio padre, mi diressi verso la cabina di pilotaggio, entrai e dissi ai piloti:

Kirk: Salve...mi chiamo Kirk e sono un pilota del maestro Griso...se per voi va bene vorrei darvi una mano a pilotare la nave...

detto questo aspetto la risposta dei piloti...

[Jalus Naon]

[GdR Off]

Attento Nharre, poichè io mi trovo sulla Prime e tu ora sei a bordo della nave "Cygnus". Prova a fare un'altra cosa.
E, Harlan, il nome del droide è E10.

[GdR On]

[Nharre]

Jalus Naon ha scritto sab, 29 ottobre 2005 alle 18:25
[GdR Off]

Attento Nharre, poichè io mi trovo sulla Prime e tu ora sei a bordo della nave "Cygnus". Prova a fare un'altra cosa.
E, Harlan, il nome del droide è E10.

[GdR On]

[gdr off]

ops...hai ragione...modifico il post

[Harlan draka]

mi alzo, vado a farmi una doccia poi mi ributto sul letto e mi abbiocco per qualche ora



[andamo avanti ]

[Jalus Naon]

Balmar

In quel momento, a bordo dell' incrociatore da guerra "Cygnus", classe "sting", c'erano circa novemila soldati dell'esercito della Nuova Repubblica. Non appena avevano ricevuto la richiesta di soccorso della Realis Prime, a loro inoltrata dai Jedi, il quartier generale dell'esercito, con sede sul "Gioiello dei Mondi del Nucleo", aveva inviato sul luogo dell'attacco ben tre navi, la "Stunner", la "Powder" e la "Cygnus", ognuna delle quali aveva imbarcato rispettivamente tremila, settemilaseicento e novemila soldati. Per alcuni un simile dispiegamento di forze era decisamente eccessivo, dopotutto non era scoppiata la seconda guerra dei cloni, ma il generale Sonner, a capo dell'esercito della Nuova Repubblica, non voleva correre nessuno rischio e, soprattutto, non voleva rischiare di ritrovarsi con un numero di nemici eccessivo per poter essere affrontato. Dopo un viaggio di poca durata, la Cygnus, insieme alle due sorelle, giunse a breve distanza dalla nave attaccata. Dopo aver ricevuto il messaggio del Maestro Jedi Nuat'ni, i soldati attesero l'arrivo delle due navette, la prima che trasportava un ufficiale ferito, mentre la seconda avrebbe portato i Jedi ed i militari sopravvissuti sulla già citata nave. Una volta controllato lo stato delle loro ferite e data loro la possibilità di rimettersi in sesto, ad una sessantina di militari, soprattutto le reclute, venne ordinato di presentarsi in una delle varie Sale Briefing dell'incrociatore. Fra le reclute, c'era anche il giovane mon calamari ... . Al momento della convocazione il soldato si trovava insieme ad altri al poligono, con un bizzoso Lokter 999, un fucile mitagliatore con denominazione "AO", cosa che ricordava ai venditori di armi "disattenti" il fatto che aggeggi simili erano esclusiva dell'esercito e non potevano venire utilizzati nè dalla polizia, nè tantomeno dai civili. La comunicazione giunse improvvisa e colse quasi tutti di sorpresa, tanto che il sottoufficiale incaricato di far pervenire il messaggio non venne neanche notato o sentito, una volta entrato nella zona del poligono: le armi in funzione erano troppe, facevano fuoco tutte insieme e l'attenzione dei possessori era rivolta interamente a loro e a non spararsi in faccia. Il Lokter non era infatti facile da maneggiare e faceva un gran baccano, così ... fece un gran salto quando la mano del sottoufficiale toccò la sua spalla. Il soldato smise di sparare, si tolse gli occhiali e le cuffie ed ascoltò il superiore:

Sottoufficiale: "Tu, matricola 031, alza i tacchi e segui gli altri! Muoversi, avanti!"

... Eseguì. Raggiunte le altre reclute, il gruppo uscì dalla stanza e tenne dietro all'ufficiale. Mentre percorreva un lungo e lindo corridoio, il mon calamari venne avvicinato da un bith:

Bith: "Ehi, com'è fratello? Tu non mi conosci, ma io è da un po' che sono qui. Sono Llofa Turtides, ma per te sono Etrik. Sai cos'è l'Etrik? E' un tipo di blaster, una scheggia, fa qualcosa come nove colpi al secondo e, la cosa bella è che è poco, ma veramente poco, più grande di un normale Blastech a una mano. E io sono uno, così, come quell'affare? E tu, invece? E' la prima volta che ti vedo, che mi dici?".

[Jalus Naon]

Qui-Gon

Il tempo, a detta di alcuni, è indefinito. Sicuramente lo era quello che si trascorreva assopiti, poichè il periodo che si trascorrreva a dormire poteva essere, senza differenze sensibili, estremamente lungo o breve. Per tentare di raccapezzarsi all'interno del labirinto costituito dagli incroci delle strade che portano il nome di "passato", "presente" e "futuro", gli esseri hanno partorito alcuni strani aggeggi che hanno l'unico ed inutile scopo di segnare il tempo. Come cercare di vedere quanti ramoscelli passano in una giornata sull'acqua di un fiume... E l'intera società era costruita su questi inutilissimi affari. Ed infatti la società era inutile quanto le sue basi, contraddittoria ed ipocrita...
Uno di quei futili marchingegni, ora addirittura costruiti con componenti completamente elettroniche, segnava un'ora più tarda. Erano passate più di tre ore da quando il soldato si era addormentato. Ed avrebbe probabilmente proseguito nella sua attività, ma venne interrotto. E bruscamente, anche.

Ufficiale: "Tu, matricola 9916! In piedi! Entro sei minuti dovrai essere nella sala briefing numero tre, in ordine e con la testa accesa, chiaro! Muoversi!"

Disse un soldato, più vecchio di lui, quasi scaraventandosi nella stanza. Attraverso la porzione di porta aperta, a Qui-Gon apparvero parecchie altre figure, simili a lui, che potevano venire classificate come soldati della Nuova Repubblica alzatisi di malavoglia, o interrotti nel bel mezzo di una qualche piacevole attività si svago, questo sempre dando un'occhiata ai volti distorti in espressioni dimostranti una qual rabbia e noia. Wotan non si era ancora visto. Con ogni probabilità l'avrebbe trovato nella stanza che doveva raggiungere.

[Jalus Naon]

Kirk

Pilota: "Per me..."

E gli fece cenno di sedere vicino a lui. Poi diede un'occhiata al compagno, il quale alzò le sopracciglia, quasi soppesando momentaneamente quanto detto dall'altro. Fece quindi una breve smorfia con la bocca e si girò dall'altra parte, verso uno schermo dallo sfondo giallo e mostrante qualche interferenza. Kirk passò tanto di quel tempo a guardare all'interno dei sistemi di navigazione, delle mappe stellari, dei comandi di volo, di cose tanto complicate da richiedere ben più di una giornata, che molte furono le ore ivi trascorse. Fu una buona permanenza, poichè il soldato che tanto male aveva visto era stato, per qualche momento, portato lontano dai suoi ricordi neri. Poi, la lontananza:

Ufficiale: "Soldato, ti sei perso mentre cercavi il bagno? Ecco cos'è questo odore, allora. MUOVERSI, MATRICOLA 069! In riga con gli altri!".

Era inevitabile che qualcuno lo avrebbe rintracciato. Dopotutto, la sala comandi non era il posto per un fante. Un insieme di soldati si muoveva rigidamente in avanti verso destinazione ignota. Kirk si unì a loro. Una delle indicazioni sui muri ricordava che, prendendo la direzione che i militari cui la recluta si era adesso unita, si sarebbe arrivati in "Sala briefing". Evidentemente era là che stavano andando. Ma i suoi commilitoni lo sapevano? Forse era meglio avvisarli. Magati poteva chiedere all'ufficiale dove erano, oppure... poteva chiedere ai suoi improvvisati compagni. Magari avrebbe conosciuto qualcuno...

[Belisar]

Il MonCal neanchè si domandò da dove venisse il nomignolo.

Balmar: "Salve Etrik, io sono Balmar... sono imbarcato da poco, e sono un soldato semplice" sorride, poi lo guarda preoccupato "sai cosa è successo di preciso? Io so solo che una nave è stata attaccata e noi abbiamo ricevuto una chiamata di soccorso dai venerabili jedi"

[Nharre]

gdr on

accidenti...questi comandi erano molto più complessi di quelli della nave del Maestro Griso...volevo fare buona impressione sui due piloti...pwer un pò mi misi ad osservare i quadri degli strumenti...poi capii che erano molto più moderni di quelli della "mia" nave...perciò mi rilassai e aspettai che uno dei piloti mi dicesse cosa fare...

gdr off

[Harlan draka]

sisignore, sibito signore

detto questo mi sistemo e seguo gli altri

[Gabi.2437]

GDR OFF Io devo aspettare che mi dici qualcosa o andar nella sala briefing? Boh, per sicurezza scrivo che vado nella sala briefing, al max mi avverti che edito
GDR OFF

Dopo essermi riposato un pò, ancora dolorante per le ferite, mi alzai dal letto, preparai l'equipaggiamento e mi diressi nella sala briefing, numero 3. Nel tragitto vidi molta confusione, gente che andava e veniva dalle varie stanze, evidentemente tutti si stavano preparando per poter fronteggiare qualunque imprevisto.

[Jalus Naon]

Balmar

Bith: "Anch'io ne sono poco. Una cosa è certa, però: se i Jedi sono presi in mezzo, c'è sotto un affare dannatamente pericoloso. Ho sentito dire che il Senato non ha mai avuto a che fare con problemi del genere e che ha inviato queste navi solo per cercare di raffreddare gli animi dei più".

Il bith afferrò Balmar per un braccio e lo avvicinò al suo corpo e con testa leggermente abbassata parlò a volume smorzato contro l'orecchio della recluta:

Bith: "Dicono che questa non sia stata neanche la prima volta, che il Senato se ne freghi dei morti fra i soldati e che noi siamo soltanto carne morta. Dobbiamo crepare per creare la notizia, per ingigantire un fattucolo che, per quanto piccolo, il Senato non riesce a risolvere. Così i Jedi interverranno perchè..."

Il soldato fece una pausa, guardando in avanti.

Bith: "... ma lo sai che si dice i Jedi non vogliano intervenire? Perchè giudicano questa richiesta della Nuova Repubblica illegittima? Lo sai che si dice che i Jedi si siano rifiutati di intervenire perchè il Senato starebbe cercando di aiutare questi tizi VOLUTAMENTE? E i Jedi non vogliono combattere per uno stato mafioso? E lo sai che, si dice, che il Senato ci abbia addirittura dato delle navi e dell'equipaggiamento inservibili apposta per farci ammazzare?"

Adesso a voce normale.

Bith: "Lo so è vero, adesso ci sono i Jedi, ma è probabile che abbiano acconsentito solo per cercare di salvare il salvabile. O forse perchè li hanno ricattati. Ormai nemmeno a loro può andare la nostra fiducia".

A quel punto l'improvvisato cospiratore guardò in maniera terribilmente sospettosa Balmar.

Bith: "Tanto lo so che pensi siano tutte scemenze. E allora tu che mi dici, invece, eh? Che mi dici dei tuoi "venerabili Jedi"? Io te lo dico: uscito fuori da questo posto, comincerai a odiarli. Se ti va bene".

[Jalus Naon]

[GdR Off]

Attento di nuovo Nharre, perchè ti è stato rivolto un ordine esplicito, ovvero quello di unirsi ai tuoi commilitoni. Se tu non vuoi farlo (pur conscio delle inevitabili ripercussioni sul tuo... "stato di servizio", per così dire) dillo con chiarezza, ma, in un modo o in un altro, devi comunque modificare il tuo post.

[GdR On]

[Belisar]

Balmar lo guarda con i suoi grandi occhi.

"Secondo me hai solo le idee un po confuse..." parla con tono diplomatico " ma ne parleremo un'altra volta, eccoci alla sala briefing"
Si zittisce unendosi agli altri soldati.

[Harlan draka]

[ma dov'è finito Nharre, in 2 mesi ci son stati 5 postt ]

[Belisar]

scusate, so che sono un niubbo, e non sono molto esperto du giochi via forum, così come capisco che il master oltre a dover gestire tutte le varie fazioni abbia anche una vita real....ma devo dire che si va veramente lenti.....[/off]

[Jalus Naon]

Akyr, Kirk, Wotan, Qui-Gon, Balmar

La Sala Briefing dell'incrociatore della Nuova Repubblica "Cygnus", progettato dalla MMT (Maors Military Transports) in un lasso di tempo eccessivamente breve, a detta di alcuni generali, in grado di trasportare oltre diecimila soldati e con una stiva grande quanto sei hangar messi insieme, era decisamente vasta: composta da sei gradinate formanti un semicerchio, sovrapposte e ricoperte da poltrone contornate di nero e ricoperte di un tessuto bianco, poteva contenere almeno un centinaio di persone, se non di più. Un grande tavolo rettangolare dalle spesse gambe era posto al centro dell'immaginaria circonferenza, il cui perimetro era parzialmente costituito dai gradoni. A fianco del tavolo si trovava uno schermo rettangolare dal piedistallo cereo. Un gigantesco finestrone occupava il fondo dell'ampia sala, allargandosi ed innalzandosi in una troneggiante presenza.
Un lungo corridoio dalle pareti di metallo grigio permetteva di entrare all'interno della sala. Quando Wotan, Akyr, Kirk e Qui-Gon entrarono nel grande stanzone, molti militari erano già presenti. In quel momento, erano presenti, ad una prima occhiata, circa sessanta uomini e più del doppio erano attesi per la riunione che presto avrebbe avuto luogo. I soldati sopravvissuti alla Prime notarono anche vari novellini: un bith, qualche corelliano, ed un umano. Balmar, fra questi, notò i volti stanchi e segnati del gruppetto che era appena arrivato: avevano l'aria di qualcuno che è appena rientrato da un campo di battaglia... Nessun ufficiale era visibile al momento, ma era molto probabile che presto qualcuno si sarebbe palesato. Il carattere mostrato da quella riunione era diverso da quello che possiedono i classici incontri creati per la presentazione dei rapporti sulle missioni appena concluse. Gli ufficiali incontrati dai soldati durante il tragitto per giungere presso la vasta stanza parlottavano a voce assai bassa e fitti erano i loro discorsi. Secondo alcuni qualcosa di grosso era in arrivo, anche se quello che era appena successo avrebbe occupato i discorsi dei piantoni dell'ufficio del generale Liinv per parecchi mesi.

I soldati si sedettero. Furono svariati i minuti che intercorsero fra il loro arrivo e l'entrata rapida, discreta, per non dire inosservata, e decisa del Colonnello Estofe. Il vivace e sostenuto parlottio che riempiva la sala svanì all'istante non appena la figura alta circa centosettanta centimetri comparve dietro il tavolo bianco. Estofe era un ufficiale decisamente severo, ma non usciva quasi mai dal suo centro di reclutamento, pur avendo presenziato ad un più che notevole numero di missioni. Ciò aveva fatto si che le sue rarissime apparizioni in pubblico divenissero dei veri e propri "happening", che quasi nessuno, fra le truppe della Nuova Repubblica, si sarebbe voluto perdere. Inoltre, il colonnello era famoso per il comportamento adottato in relazione ai soldati disattenti, i quali venivano messi direttamente agli arresti, una volta individuati dallo sguardo inquisitore di Estofe. L'ufficiale posò alcuni oggetti rettangolari sul piano e cominciò a parlare. Una voce squillante sospingeva lontano le sue parole, che rimbombavano nella sala ammutolita.

Colonnello Estofe: "Buongiorno soldati. Avrete visto tutti cosa è successo qualche ora fa. Sapete che non sono solito fare uso di giri di parole, perciò sappiate che ancora non sappiamo chi sono i nostri nemici. Non sappiamo neanche per quale maledetto motivo ci hanno attaccato, ma sono certo che in poco tempo quei vigliacchi faranno la conoscenza delle nostre carceri. E vedranno quanto sono dure.
Ad ogni modo... ad ogni modo possiamo contare su un gruppo di soldati che sono scampati all'attacco sulla Prime e che potranno fornirci le loro testimonianze. Chiedo quindi che i soldati Wotan, Nasita, Kirk e Jinn abbandonino i loro posti e vengano qui a descriverci quanto sono riusciti a vedere e quello che hanno affrontato. Uno per volta, mi raccomando. Cominciando da Wotan".


[GdR Off]

Si va piano, oltre che per i motivi a te già noti, Belisar, anche per attendere i post altrui. Attendevo, e aspetto ancora, quello di Nharre, ma a questo punto ho preferito proseguire con la trama.

[GdR On]

[Belisar]

Balmar fissa i soldati nominati, studiandone i movimenti.

[Nharre]

gdr off
eccomi qui...scusate per l'assenza...
cmq ci tengo a precisare che sono un pilota e non un soldato...
/gdr off

gdr on:

lasciai la sala comandi, dopo aver salutato i piloti e mi diressi verso la sala briefing per raccontare cosa avevo visto durante l'attacco...entrai e salutai il colonello Estofe:

Kirk: eccomi signore, ai suoi ordini!

gdr off