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Discussione: [GDR]Avamposto 0423

  1. #126
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423


    Jaell

    Quanto meno non è andato da solo.
    Il cucciolo sta soffrendo di manie di protagonismo e provabilmente questo è il primo mondo alieno su cui abbia mai messo piede.
    Una miscela che potrebbe diventare catastrofica.
    Comunque sarà un 'esperienza molto istruttiva.
    In questa missione non abbiamo il tempo per svezzare cuccioli, ci servono mastini.
    Se comunque le cose iniziano ad andare male ci siamo sempre noi.



  2. #127
    Daled
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Si sedette al posto più vicino che trovò, poco dopo disse.

    Kale:Spero che si diano una mossa, non abbiamo tempo da perdere.

    Poi silenziosamente si alzò e uscì all' aria aperta.

  3. #128
    Il Puppies L'avatar di batmat84
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    [GFR OFF]mi sa che qui se ne riparla a settembre eh??? ... [GDR ON...sperèm]

  4. #129
    Il Puppies L'avatar di batmat84
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    c'è una qualche probabilità che questo GDR torni in vita???

  5. #130
    Daled
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Lo spero...io aspetto[/OT]

  6. #131
    Lo Zio L'avatar di PK Lone
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    io questa pausa l'ho presa come vacanza estiva.

    Ed ora

  7. #132
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Io ci sono ,eh!

  8. #133
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    La navetta Lambda atterrò in uno spiazzo dal suolo di cemento, una delle tante piazzole utilizzate dalle varie navi commerciali per poter toccare il suolo di Ruuria e cominciare a sbarcare le proprie mercanzie. Non si vedeva nessuno nei paraggi, nessuno che girava da una parte all'altra della zona con una cartelletta sotto il braccio o qualcosa di simile per registrare l'andirivieni dei trasporti che si susseguivano. Forse erano piazzole pubbliche o qualcosa di simile. Ma nonostante questo non erano preda dell'incuria e della sporcizia, al contrario, erano linde e pulite. Ruuria sembrava essere un pianeta organizzato, almeno a prima vista. In molti dicevano che la "tranquillità" raggiunta era dovuta al lungo periodo d'indipendenza che il pianeta aveva attraversato, ottenuta dopo l'invasione dei Vong. Il governo aveva permesso al pianeta di ottenere il meglio dalle proprie risorse, facendo sì che il cosiddetto "benessere" raggiungesse le soglie anche delle case meno abbienti. Ma, nonostante tutto, c'era aria di cambiamento. La Nuova Repubblica aveva notato l'efficienza che permeava Ruuria e si era interessata non poco al pianeta. La sua presenza all'interno dell'economia repubblicana sarebbe stata quantomeno una garanzia per le entrate della Repubblica e, soprattutto, sarebbe stata un modello di efficienza e produttività, cosa che avrebbe invogliato le altre imprese a sforzarsi per migliorare, creando quella competitività che si traduceva quasi sempre in crediti per le casse della Repubblica. Queste erano le voci che erano trapelate, che avevano oltrepassato (forse apposta, forse no) le maglie di ferro che avvolgevano il Senato e la stampa ne aveva approfittato subito, anche se la notizia non sarebbe probabilmente andata oltre il fondo della sesta pagina. La terza, forse, nei giornali economici. E non erano pochi quelli che affermavano che la Nuova Repubblica avrebbe fatto fare a Ruuria il famoso "salto di qualità", facendola conoscere a livello intergalattico. Questo era quello che speravano gli industriali del posto, ora bisognava vedere se il tutto avrebbe funzionato.

    Non si sapeva molto circa i rapporti del mondo con l'Impero e il Remnant. Le poche relazioni dell'epoca imperiale lo descrivevano come un pianeta piuttosto povero e inutile. Ruuria dava i natali ad una specie particolare che prendeva il nome dal pianeta stesso, degli esseri dalle sembianze di insetti. La loro società era piuttosto primitiva: la superficie era suddivisa in un centinaio di colonie divise fra loro. Coloro che nascevano in una determinata colonia ne facevano parte integrante (e solo di quella) sino alla morte. Sicuramente non era un posto affollato dalle industrie. Era quindi indubbio che "qualcosa" avesse cambiato radicalmente il pianeta. In realtà, un vero e proprio alone di mistero circondava quel posto. Come spiegare, ad esempio, l'improvviso arrivo di numerosi gruppi umani sulla sua superficie, quasi fosse stato scoperto qualcosa? Sfruttando alcune intercettazioni, il Remnant venne a conoscenza del fatto che tutti i "pionieri" erano vicini al Senato. Questi ultimi affermarono di non aver incontrato problemi con i nativi e che un accordo era già in vista per quanto corceneva lo sfruttamento edilizio del suolo. Come mai i ruuriani avevano iniziato immediate e, soprattutto, pacifiche trattative politiche e commerciali con la Nuova Repubblica e con esseri che probabilmente avevano visto decisamente poche volte? A questi avvenimenti seguì, di conseguenza, una massiccia industrializzazione, ma non si riuscì mai a capire che cosa esattamente producessero quelle fabbriche, almeno le prime che vennero costruite. Infatti, ai primi stabilimenti, ne seguirono altri, la cui natura era decisamente più "ovvia": industria navali, siderurgiche e varie altre. Si formò in breve tempo una classe di industriali che prese in pratica il controllo del pianeta, riuscendo comunque a garantire l'ordine ed anche un certo diffuso benessere, grazie anche ai molti luoghi d'intrattenimento. Questa classe era formata da soli Ruuriani, che si rivelarono essere una specie dalle spiccate capacità imprenditoriali, anche se non è ben chiaro come riuscirono ad attingere alle conoscenze (e ai soldi) necessarie per "cambiare la propria vita". Quando però il mondo in questione non si era ancora completamente sviluppato, alcuni rapporti del Remnant, comparsi nel periodo di poco seguente la sconfitta dei Vong ed utilizzati anche per i programmi di preparazione delle truppe, Ruuria compariva fra i mondi considerati "in rapido sviluppo" e che avrebbero potuto costituire una svolta per le risorse dell'ormai in difficoltà "parte restante" dell'ex Impero galattico. Forse esistevano delle informazioni segrete riguardo il pianeta che l'Impero non voleva venissero rese note nemmeno ai propri soldati? E se si, perchè? C'erano delle spie fra gli stormtroopers? Infilitrati della Repubblica. Dopotutto, se era un mondo così importante, perchè non avviare una campagna di conquista? Ma nessuno, nelle "alte sfere" imperiali si era mai mosso in proposito e un'occupazione non era poi così impensabile, i mezzi c'erano. Il rischio di attirare lo sguardo della nascente Nuova Repubblica e, soprattutto, dei Jedi, era troppo alto? O c'era qualcos'altro sotto? A dire il vero ci fu un tentativo simile, ma di natura diversa: il Remnant tentò di portare dalla propria parte la classe dirigenziale del pianeta, dando praticamente fondo alla poche risorse monetarie ancora disponibili, confidando nel fatto che quella scelta avrebbe ripagato non poco l'Impero rimanente. In realtà, non lo si potè mai sapere, perchè Ruuria respinse con decisione ogni tentativo di corruzione da parte del Remnant. I rapporti non riportano i motivi che spinsero i capi del pianeta a comportarsi in quel modo, ma è evidente che dovevano aver già ricevuto vari capitali per incentivare lo sviluppo del pianeta, ricevuti indubbiamente dalla Repubblica, ma non c'erano le prove. Il rapporto redatto dal capitano Gern Tinil fa infatti riferimento alla Repubblica come possibile "benefattrice", ma Tinil afferma di non essere in possesso delle informazioni che avrebbero permesso di dare una risposta alle domande sullo strano comportamento adottato dalla Repubblica. Perchè stanziare dei fondi statali per dare vita all'economia di un pianetucolo che non interessava a nessuno? Ma la cosa ancora più incredibile era che il pianeta non entrò mai all'interno della Nuova Repubblica, anzi, riuscì a conservare una inusuale e sospetta indipendenza, senza la quale, forse, Ruuria non sarebbe riuscita ad arricchirsi.
    Il Remnant, all'epoca, si pose domande simili, ma quando le sue "proposte" vennero rifiutate, se ne dimenticò in poco tempo. Aveva altro a cui pensare e lo svelamento di qualche oscura manovra della Nuova Repubblica non rientrava fra le sue priorità.

    Quando il portellone della navetta si aprì, l'ambasciatore Needa ed il suo compagno, il pilota Drakhas, ne discesero. Il primo aveva un'andatura tranquilla, quasi lieve, mentre il passo del secondo era chiaramente marziale, deciso e pesante. Il resto dell'equipaggio era invece rimasto sulla nave. Il vasto parcheggio nel quale erano atterrati non ospitava nessun'altro trasporto, oltre al Lambda. Decisamente strano per quella che sembrava una zona d'atterraggio pubblica, normalmente piena d'ogni tipo di navicella. Certo, non era poi molto grosso, c'era posto grossomodo per una decina di navi, ma era comunque una situazione piuttosto inusuale. Dalla parte opposta rispetto al muso della nave si snodava una strada di terra battuta, che si prolungava sino ad un primo agglomerato di case che costituiva probabilmente la periferia della città. C'era un pesante silenzio. La strada era costeggiata da una serie di paletti collegati fra di essi con un cordone olografico di colore giallo, i quali proseguivano per circa cento metri al di fuori della città. La zona di sbarco nella quale si trovavano ora gli imperiali era distante circa trecento metri dalle propaggini della metropoli. Per il momento, l'unica cosa da fare era raggiungere l'agglomerato urbano e solo poi cercare qualche posto nel quale poter cercare il mezzo ricercato.


  9. #134
    Lo Zio L'avatar di PK Lone
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    gdoff: e passato un po di tempo quindi potrei dimenticarmi qualcosa, anche se ho letto questa pagina e la precedente.

    Ruuria" zona di atterraggio

    Una volta sceso dal lambda e aver compiuto qualche passo, mi fermai per poter osservare meglio il pianeta in cui eravamo atterrati e cercare di capire qualcosa di quel luogo a me quasi sconosciuto. Fui colpito dall'asseza di altri trasporti e dalla mancanza di un qualsiasi addetto a registrare i nuovi arrivi, soprattutto perche mi ricordavo (piuttosto vagamente) di aver sentito parlare di Ruuria come un pianeta industrializzato.

    Per questo provai una profonda diffidenza e decisi che era meglio avvicinarsi subito alla metropoli vera e propria, dove sarei stato sicuramente piu al sicuro.

    Cosi, guardando la strada che si snodava davanti a me, pronuncia velocemente la parola
    "Sbrighiamoci" e cominciai a camminare verso un gruppo di case in lontananza con un passo veloce ma sicuro.

    p.s: bentornati!

  10. #135
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Il nuovo Sole Nero non stava attraversando un buon periodo. La "società assicuratrice" aveva incontrato non pochi problemi, ultimamente, a gestire i molti "rapporti commerciali", per così dire, con i vari affiliati. Le molte "uscite" cui doveva fare fronte ne stavano minacciando seriamente l'economia, tanto che il "presidente" aveva dovuto chiudere parecchi "stabilimenti" e licenziare numerosi "dipendenti". Soprattutto i "macchinari" che questi ultimi dovevano utilizzare per il proprio lavoro risultavano molto costosi e i "fornitori" stavano diventando sempre più esosi. Le "entrate" erano sempre meno, sembrava che i "servizi" che l'"agenzia" forniva non venissero più richiesti da nessuno, nemmeno per quanto riguardava i "prestiti". Eppure il "tasso d'interesse" era bassissimo, il Sole Nero era il più generoso da questo punto di vista, rispetto alla "concorrenza", la quale era composta da veri e propri "criminali"... E dire che il Sole Nero era proprio un "gruppo" "con il cuore in mano"... (bisognava vedere di chi, però).
    In molti, fra gli "impiegati", si chiedevano come avrebbe fatto l'"azienda" a sopravvivere poichè le possibilità di restare a galla diminuivano di giorno in giorno. Ma, nonostante questa crisi, il "lavoro" non mancava. Quando l'agente Kia era stata inviata, benchè fosse ancora "in prova", dal suo..."superiore" dalle parti del Settore Corporativo per "andare incontro" ad una delle navette che, a quanto le avevano detto, aveva a bordo un possibile..."cliente", non le erano state fornite molte indicazioni sul suo incarico. Dopo essersi imbattuta nel "cliente", Kia aveva deciso di "non forzare le cose", aspettando che fosse il cliente a "parlare per primo", magari dopo "essersi messo comodo"...

    Il che significava che la twi'lek aveva seguito la navetta del Remnant dopo che questa aveva deciso che mossa fare, preferendo il pianeta Ruuria all'altro, Telos. Il calcolatore della navicella dell'agente del Sole Nero non aveva faticato molto per rinvenire il punto nel quale gli imperiali avevano deciso di atterrare: una zona situata vicino al quartiere mercantile, dove, evidentemente, quei tizi avevano intenzione di fare acquisti o incontrare qualcuno. Questo Kia non poteva saperlo.
    Alla sua domanda, circa l'autorizzazione a poterli raggiungere sul pianeta, la risposta che ricevette era positiva. A questo punto bisognava decidere quale sarebbe stata la prossima mossa da fare: posteggiare la propria nave non molto lontano dal Lambda e tentare di seguirli nella maniera più classica, oppure cercare di utilizzare una strategia differente? Magari ingaggiando qualcuno del posto perchè la informasse dei loro spostamenti? Oppure poteva travestirsi. Oppure ancora aspettarli semplicemente al varco mentre erano di ritorno al loro mezzo. O qualcosa di ancora diverso? Certo, non era un compito molto facile, ma Kia aveva comunque varie possibilità.


    [GdR Off]

    Bentornato anche a te, PK.

    [GdR On]

  11. #136
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423


    Jaell

    Manuale operativo scuttle Lambda, Cignus Spacework .

    Sistema manutenzione avanzata motore ionico.
    motore Ionico

    Nei suoi elementi di base si tratta di una camera di ionizzazione all’uscita della quale è posto un condensatore le cui facce, distanti circa 1 mm, sono costituite da griglie metalliche a maglie relativamente grandi. Tra le facce del condensatore si fa in modo da stabilire una forte differenza di potenziale.
    Il motore, nei suoi tratti essenziali, è pronto. Adesso va alimentato.
    La camera di ionizzazione è quindi riempita con un gas neutro, come per esempio lo Xenon, che viene bombardato da intense scariche elettriche. Le scariche sortiscono l’effetto di strappare un elettrone all’atomo, lasciandolo carico positivamente. Quando uno ione positivo così formato penetra nel condensatore all’uscita della camera di ionizzazione, subisce una fortissima accelerazione, che lo scaraventa all’esterno. Ma le avventure dello ione non sono finite. Prima di essere espulso definitivamente attraverso l’ugello, infatti, lo ione deve attraversare una nuvola di elettroni, che induce una ricombinazione tra carica positiva e carica negativa, ricostituendo l’atomo di Xenon neutro. A questo punto l’atomo di Xenon, che si sta muovendo ad altissima velocità, è pronto per essere espulso attraverso l’ugello.
    Jaell stava lavorando sul motore, tutti i piloti che meritavano la loro fama conoscevano a grandi linee come funzionavano i motori ionici e naturalmente si sporcavano le mani senza pensarci due volte.
    Una routine ereditata durante la guerra di riunificazine e solidificata più recentemente durante la ribellione galattica.
    Se prima i piloti cercavano di migliorare i propri motori con lavori artigianali per portarli sopra allo standard di fabbricazione, la ribellione aveva insegnato nel modo più duro a diffidare dei tecnici civili o militari.Troppi piloti del impero erano morti per colpa di "semplici" incidenti.
    Solamente con il Remanent questa necessaria, ma solamente tollerata, pratica era diventata un formidabile risorsa nelle sempre più esigue linee logistiche del "cadavere imperiale".
    Non tutti i piloti sapevano riparare i loro motori, ma non tutti i piloti erano destinati a vivere a lungo.
    Jaell non aveva un 'istruzione formale, solo qualche adestramento pratico e un' infarinatura di fisica, ma sapeva quando doveva iniziare a preoccuparsi di anomalie più o meno accidentali .
    Ora riutilizzava questa abilità per sabotare il proprio motore aiutata dalle documentazioni del computer centrale.

    Da quel che vedo qua dovrebbe bastare manomettere i sistemi di raffredamento del condensatore, magari riscrivendo le sicurezze di controllo del emissione del carburante.


    Ok , ma non mi è ancora tanto chiaro il motivo
    La voce ricostruita artificialmente del artigliere era piatta , ma il dubbio era palese.
    Jaell represse uno sospiro prima di rispondere.
    Grandi madri , mai sentito parlare di margini d'errore?
    Vendere un unità militare imperiale a un branco di mangia polvere è una mossa idiota.
    In questo scuttle ci sono troppe informazioni che possono bruciare la nostra copertura e fornire solide informazioni ai repubblicchini su di noi e sul Remenent, mi sentirò molto più a mio agio quando questa cariola non sarà altro che polvere radioattiva.


  12. #137
    Il Puppies L'avatar di batmat84
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    [GDR off]Bentornati ragazzi, è bello essere di nuovo con voi! [GDR on]

    La discesa nell'atmosfera di Ruuria procedeva bene, secondo il mio navicomputer, che nel contempo ebbe la prontezza di restituirmi un responso sull'atterraggio del lambda. Ad un primo colpo d'occhio la zona non sembrava molto affollata dunque non era consigliabile un approccio troppo diretto. In ogni caso i tizi del lambda mi erano sembrati molto tesi e non avevo nessuna intenzione di farmi sparare addosso, specialmente per una missione di cui non conoscevo nemmeno le linee guida. Impartii dunque al computer le istruzioni per la ricerca di una piattaforma poco lontano da quella dove erano atterrati i miei "clienti".

    Nel frattempo che il computer mi dava un responso io ragionavo sul da farsi. Quella gente avrebbe riconosciuto di certo la mia navetta, se l'avessero vista, ma non avevano idea di quale fosse l'aspetto del curioso passante che li aveva importunati e tantomeno idea di quale fosse il suo timbro vocale, sempre grazie ai comodi optional della nave assegnatami. La scelta piu logica era dunque quella di tenere d'occhio i movimenti dell'equipaggio in prima persona e attendere istruzioni più precise. Tutto sommato per il momento mi era solo stato chiesto di osservare.

    C'era soltanto un problema: non conoscevo il territorio e l'ambiente in cui mi stavo per infilare e questo poteva essere un grave errore. Decisi di interrogare i database dell'organizzazione via computer di bordo per verificare se erano registrate informazioni o possibili contatti sulla zona di Ruuria nella quale mi stavo per cacciare...

  13. #138
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Kia
    Gli scossoni avvolgevano la nave in un convulso abbraccio di forza. Kia veniva sballottata su e giù sul sedile e leggere il monitor non le risultava facilissimo, visto che anche questo si muoveva. Interpellato, il computer di bordo iniziò una scandaglio delle zone antistanti il punto d'atterraggio della navetta "bersaglio"; ci volle qualche minuto, mentre il cielo terso di Ruuria si apriva davanti all'inviata del Sole Nero. Centinaia di metri più sotto, una grande città dalle alte guglie color crema, circondate da anelli color avorio o bianchi, si stendeva per chilometri e chilometri di brulicante vita. C'era quasi da restarne affascinati. Kia venne distratta dal "bop" del macchinario che controllava il suo mezzo di trasporto: erano arrivati i risultati della ricerca. Erano tre le zone possibili: distavano tutte quante circa dieci chilometri dalla navetta in esame, una distanza sufficientemente lontana per il calcolatore. Una era situata presso un grande parcheggio gratuito nella parte ovest della città, dove si trovava anche una zona pedonale. Una specie di zona residenziale quindi, ma non d'"elite", per così dire. L'analisi aveva verificato anche la tipologia delle navi che vi si trovavano ed erano quasi tutte navicelle accessibili tranquillamente ad un qualsiasi cittadino medio. Un grande corso portava direttamente alla zona d'atterraggio della nave bersaglio. Le altre zone si trovavano invece nello stesso quartiere, più a sud: il computer lo identificò come il "Bazhabuma", in pratica il quartiere a luci rosse della città. Un primo punto di sosta era il piccolo spazioporto riservato alla clientela, il quale era però a pagamento, oppure bisognava avere un particolare lasciapassare, una specie di "biglietto omaggio" che l'edificio principale del quartiere, l' "All Club", forniva ai suoi clienti più facoltosi per farsi pubblicità, tra le altre cose. L'altro era un parcheggio coperto che era riservato agli "artisti emergenti", coloro che andavano laggiù per cercare lavoro, gratuito.
    Una cosa era fatta, ora bisognava accertare la possibile presenza di contatti: la twi'lek pigiò un bottone ed il comunicatore si mise in contatto con una delle "filiali" della "società" di cui lei era una "dipendente": un droide, modello IHI-599, dalla testa a forma di piramide, comparve sullo schermo:

    Droide: "Buongiorno Kia, come posso aiutart..."

    Il robot venne quasi scaraventato via da un prepotente spintone. Dalla sinistra dello schermo apparve la faccia, butterata e pallida, di Los Var, un vecchio amico di Kia, che era entrato con lei all'interno del Sole Nero. Un sorriso gli aprì la faccia e mostrò una serie di denti marci, inframmezzati qua e là da qualche buco nero, segno che un dente doveva aver "dato le dimissioni".

    Los Var: "Kia! Come butta là, sorella? Che vuoi?"

    Kia richiese se qualche "collega", per caso, "lavorava", su Ruuria.

    Los Var: "C'è Bennie lo smilzo... ma lui sta su Telos... Oppure... Casha la trucida, anzi no, lei adesso lavora su Gand... sennò c'è anche... come si chiamava... quella che dicevano che era ninfomane... Goirna, ecco... no, nemmeno lei va bene, è occupata su Nar Shaddaa a quanto pare... Kormos, ecco chi ti può... no, aspetta, è morto il mese scorso... una tragedia: ha messo un credito in una macchinetta per la bevande e quella, dato che non era buono, l'ha sputato fuori tanto forte che gli si è piantato in fronte come un proiettile e gli ha spappolato il cervello... Come spiegare, altrimenti, il fatto che l'abbiano trovato con un buco in testa davanti a quegli affari? Gli volevano bene tutti, a Kormos. Forse... Quelle macchinette sono pericolose Kia, stacci attenta, mi raccomando.
    A quanto pare non c'è nessuno però che ti può dare una mano. Verrei io, ma sono inchiodato qui: c'è uno dei "clienti" che non ha pagato la rata della "polizza" e tu sai bene quanto costano quelle polizze... Adesso lo devo incontrare e parlargli un po' insieme... E' uno regolato, ma certe volte si dimentica le cose... E allora io gli devo ricordare che sono cose costose quelle, che non si può permettere di dimenticarsene, anche perchè "costano un occhio della testa", ecco, quelle cose.
    Vabbè Kia, mi sa che te la dovrai cavare da sola. E non cercare qui da noi informazioni su Ruuria, non ne abbiamo. E' un pianeta dove non abbiamo "filiali" e dal quale non proviene nessuno dei nostri "assicuarti". Spiacente. Sei hai ancora bisogno, comunque, non mi chiamare perchè non ci sarei, devo sbrigare quel "lavoro".

    "Costano un occhio della testa" quelle cose, caro signore..."

    Lo schermo si spense e tornò a visualizzare le tre possibili zone d'atterraggio. Ora bisognava solo decidere dove andare...


  14. #139
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Kale e Jaell
    Jaell stava lavorando al motore da svariato tempo, gettando nel frattempo qualche rapida occhiata oltre la navetta ed ai suoi lati, per sincerarsi che nessuno li stesse osservando. A quanto pareva una sorta di "cappa isolante" avvolgesse il punto nel quale il Lambda era atterrato: nessuno nei dintorni, nessuno che attraversasse quella zona, quasi nessun rumore. Ma il sole splendente fugava qualunque ombra d'inquietudine, nonostante una certa sensazione d'attesa permeasse quel luogo e coloro che vi si trovavano, una sensazione forse fin troppo particolare. Jaell probabilmente non se ne era neanche accorta, presa com'era ad armeggiare intorno a quel suo motore, ma forse Kale se n'era reso conto. Una sensazione d'attesa... ma che cosa avrebbero dovuto attendere? Forse che qualcuno cercasse di prendersi quella che stavano trasportando?

    D'un tratto qualcuno attraversò la strana cortina che li circondava. Era un bambino, nove anni al massimo. Aveva una busta giallognola fra le braccia ricoperte di piccole croste e un marsupio di vari colori allacciato intorno alla vita. Indossava una canottiera di tre taglie più grande e un paio di pantaloni bracaloni, le cui estremità venivano pestate dal ragazzino ad ogni piè sospinto, letteralmente. Un uomo di mezza età lo osservava con attenzione una decina di metri più indietro. Il bambino si stava dirigendo verso la pilota del Remnant, con un passo a metà fra l'incerto (aveva un'aria impaurita) e il traballante (le già citate brache). Arrivato a pochi passi dalla soldatessa, che nel frattempo non lo aveva ancora degnato d'una occhiata, parlò con una voce insospettabilmente tranquilla:

    Bambino: "Ehi signora, vuoi comprare l'ultima edizione del "Galactic Eye"? Parla del nostro pianeta, che adesso entriamo nella Repubblica, lo sai? Tanta felicità per tutti quanti! Costa solo un credito. Allora, lo vuoi?"


  15. #140
    oniecoioni
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    [gdr off]
    Ehm il bambino è umano?
    Ps: ci sono troppi umani per la galassia.

    [gdr on]

    Somwhere in the limbo: cabina di guida



    Jaell


    Dunque sostituendo la routine d'allarme con la sub routine presa dal programma di simulazione dovrei riuscire a .......

    Quote:
    "Ehi signora, vuoi comprare l'ultima edizione del "Galactic Eye"? Parla del nostro pianeta, che adesso entriamo nella Repubblica, lo sai? Tanta felicità per tutti quanti! Costa solo un credito. Allora, lo vuoi?"
    Argh! faccio un salto sulla sedia , gli automatismi del corso base mi fanno scendere automaticamente la mano sul cinturone fortunamente vuoto, mentre con gli occhi cerco il blaster di un soldato repubblicano o i blaster pesanti di un robot da combattimento.
    Confuso abasso lo sguardo e incontro gli occhi da cucciolo del bambino.
    E ora? lo scuttle sta proprio diventando un asilo.
    L'osservo meglio, maglietta troppo grande per lui sfoghi sulla pelle, pustole forse?.
    No non un asilo, un orfanotrofio o peggio.
    Uno schiavo forse, la mano sinistra si stringe convulsamente prima di poter bloccare il tic nervoso.
    come sei entrato? oh ! nota per la sicurezza chiudere la rampa una volta usciti. (tra l'altro è un difetto anche del milennium Falcon ora che ci penso)
    Ok ho capito come sei entrato, così mi vuoi vendere un giornale? non avete un servizio Holocrom (Holonet?) su Ruuria?
    Pare di no ..... senti ti va di fare un patto? io ti do due crediti uno per l'eye e
    se è uno schiavo non gli permetteranno di tenere soldi.... dolci, servono dolci che cos'ho di dolce? una baretta nutrizionale standard (rat) bleargh!, uhm dovrebbero esserci ancora dei succhi di frutta ricostituenti e l'autocuoco uno per te, oppure qualcosa da mangiare, la scelta è tua.A patto che tu risponda a qualche mia domanda, che ne dici?

  16. #141
    Il Puppies L'avatar di batmat84
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Cieli di Ruuria
    La discesa era traballante e nonostante la mia non fosse propriamente una gita di piacere non potei evitare di rimanere affascinata dalla bellezza del panorama che si dominava dalla mia attuale posizione. La città sottostante la navetta sembrava veramente quel prodigio di organizzazione ed efficienza che, si diceva, caratterizzava ogni attività su Ruuria.
    Mentre ero immersa in questi pensieri finalmente il computer si decise a darmi un responso sulle possibili zone di atterraggio. Considerai velocemente le alternative, visto che non avevo poi tutto questo tempo per decidere o sicuramente avrei perso il contatto con i miei "clienti". Optai senza pensarci troppo per il parcheggio pubblico poichè tra le tre zone era quella che, a prima vista, mi avrebbe garantito minor visibilità.
    Tuttavia prima di inserire le coordinate per quella zona di atterraggio desideravo verificare se non ci fosse un contatto dell'agenzia che io potessi sfruttare in zona...


    Quote:
    la twi'lek pigiò un bottone ed il comunicatore si mise in contatto con una delle "filiali" della "società" di cui lei era una "dipendente": un droide, modello IHI-599, dalla testa a forma di piramide, comparve sullo schermo:

    Droide: "Buongiorno Kia, come posso aiutart..."

    Il robot venne quasi scaraventato via da un prepotente spintone. Dalla sinistra dello schermo apparve la faccia, butterata e pallida, di Los Var, un vecchio amico di Kia, che era entrato con lei all'interno del Sole Nero. Un sorriso gli aprì la faccia e mostrò una serie di denti marci, inframmezzati qua e là da qualche buco nero, segno che un dente doveva aver "dato le dimissioni".

    Los Var: "Kia! Come butta là, sorella? Che vuoi?"

    Kia richiese se qualche "collega", per caso, "lavorava", su Ruuria.

    Los Var: "C'è Bennie lo smilzo... ma lui sta su Telos... Oppure... Casha la trucida, anzi no, lei adesso lavora su Gand... sennò c'è anche... come si chiamava... quella che dicevano che era ninfomane... Goirna, ecco... no, nemmeno lei va bene, è occupata su Nar Shaddaa a quanto pare... Kormos, ecco chi ti può... no, aspetta, è morto il mese scorso... una tragedia: ha messo un credito in una macchinetta per la bevande e quella, dato che non era buono, l'ha sputato fuori tanto forte che gli si è piantato in fronte come un proiettile e gli ha spappolato il cervello... Come spiegare, altrimenti, il fatto che l'abbiano trovato con un buco in testa davanti a quegli affari? Gli volevano bene tutti, a Kormos. Forse... Quelle macchinette sono pericolose Kia, stacci attenta, mi raccomando.
    A quanto pare non c'è nessuno però che ti può dare una mano. Verrei io, ma sono inchiodato qui: c'è uno dei "clienti" che non ha pagato la rata della "polizza" e tu sai bene quanto costano quelle polizze... Adesso lo devo incontrare e parlargli un po' insieme... E' uno regolato, ma certe volte si dimentica le cose... E allora io gli devo ricordare che sono cose costose quelle, che non si può permettere di dimenticarsene, anche perchè "costano un occhio della testa", ecco, quelle cose.
    Vabbè Kia, mi sa che te la dovrai cavare da sola. E non cercare qui da noi informazioni su Ruuria, non ne abbiamo. E' un pianeta dove non abbiamo "filiali" e dal quale non proviene nessuno dei nostri "assicuarti". Spiacente. Sei hai ancora bisogno, comunque, non mi chiamare perchè non ci sarei, devo sbrigare quel "lavoro".

    "Costano un occhio della testa" quelle cose, caro signore..."

    Lo schermo si spense e tornò a visualizzare le tre possibili zone d'atterraggio.
    -Dannazione-. Lìimprecazione mi uscì involontaria e diretta appena la trasmissione venne interrotta. Sapevo di non poter fare alcun affidamento sulle risorse dell'agenzia e quella comunicazione non fece che confermare le mie convinzioni. Non mi sarei mai e poi mai fidata di gente come quella, nè gli avrei mai girato le spalle nemmeno per un secondo.

    Non restava che dirigersi verso la zona d'atterraggio che avevo scelto. Inserii le coordinate del grande parcheggio gratuito e avviai la procedura di atterraggio...

  17. #142
    Daled
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Nel Lambda

    Il soldato si guardò attorno con volto interrogativo, c'era qualcosa che non andava, non ne era sicuro ma decise di avvertire l' unico membro dell' equipaggio rimasto nello shuttle, la ragazza.

    Tanto più si avvicinava ai terminali su cui stava lavorando tanto più gli sembrava di sentire qualcuno parlare, imbracciò il blaster e si sporse dall' angolo, vide un bambino vestito come uno straccione con delle ferite sulle braccia, lasciò il blaster nel posto più vicino che trovo e girò l'angolo.

    Senza degnare della minima attenzione il bambino si chinò e sussurro a Jaell.

    Kale:C'è qualcosa che non mi convince, attenta con il bambino.

    Poi si rialzò e rimase accanto alla ragazza con le braccia incrociate sul petto, il suo sguardò e quello del bambino si incrociarono per qualche istante ma Kale rimase in silenzio e probabilmente lo sarebbe rimasto per il resto della conversazione se non avesse sentito nulla che lo incuriosiva.



  18. #143
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Kia
    Il mezzo che aveva condotto l'inviata del Sole Nero fin laggiù atterrò all'interno di uno spazio rettangolare di cinque metri per sei, il cui perimetro era segnato sul selciato da linee gialle, vivaci e nitide. I motori bofonchiarono versacci baritonali quando si trovavano a qualche metro scarso da terra, sbuffando vapori biancastri e densi. La nave tremò da poppa a prua nel momento in cui toccò il terreno. Kia sobbalzò sul sedile per l'urto, quella dannata navetta sembrava messa insieme con il fil di ferro e non vi era un solo oggetto o componenete di forma anche solo vagamente tondeggiante all'interno. Il sedile poteva rappresentare l'unica eccezione, ma era talmente duro che pareva di sedersi su un tavolaccio da osteria piuttosto che su di una poltrona. Tutto era spigoloso, puntuto e quasi tagliente lì dentro. E' dunque semplice immaginare quali potessero essere le più che scomode conseguenze degli atterraggi che non avvenivano sui budini o similari, ovvero quasi tutti. Sembrava di colpire il terreno direttamente con il proprio fondoschiena. Ma purtroppo la "società" si trovava in difficoltà finanziarie e quello era il meglio fra i "mezzi aziendali". Chiaramente i "capouffici" potevano contare su macchine decisamente migliori, figuriamoci poi il "direttore di filiale", per non parlare del "presidente". Ma Kia, per il momento, era solo un'"impiegata" e si sarebbe dovuta accontentare di quel cassone.
    Il portello, fra un lamento e l'altro, si aprì e lasciò uscire la twi'lek: davanti a lei si trovava quello che ovunque sarebbe stato considerato il "quartiere ideale": solo poche navi si trovavano in quella zona di sosta ed erano tutte tirate a lucido come se dovessero partecipare ad una parata: il sole le faceva brillare come metallici diamanti, rendendole più belle di quanto in realtà forse erano.
    Il parcheggio era in realtà un largo spiazzo sito fra quattro alti palazzi di gusto squisitamente classico, costruiti facendo uso d'una architettura raffinata e dai toni eleganti, dolce nelle sue tinte pastello, calda nei suoi colori soffusi. E non erano le sole costruzioni ad essere state edificate a quel modo: l'intero quartiere era una distesa color crema che si perdeva nei raggi del sole, fondendosi quasi in essi e rendendo indistinguibili le case dalla delicata luce che le abbracciava, quasi timorosa di toccarle e per questo attenta a sfiorarle soltanto con le sue dita lucenti.

    Era uno spettacolo di calma e pace, da contemplare in silenzio, beandosene. Chissà poi al tramonto quali cose si sarebbero potute vedere! Quali arabeschi di aranci e marroni sui volti di quelle case così amabili, quali danze d'ombre su quei palazzi così splendidi, quali splendori di intensi rossi e neri ingentiliti dall'avorio sulle finestre di quelle dimore così fascinose.

    Kia non aveva il tempo per fermarsi ad osservare, doveva rintracciare il suo bersaglio. Forse ne era dispiaciuta, forse no. Ma è indubbio che chiunque fosse passato in quel luogo non avrebbe potuto far altro che fermarsi a guardare. A guardare quell'attimo di puro calore.

    La strada per uscire era una sola, sulla sinistra del cortile. Conduceva in una grande via, nella quale nessuno camminava e dove le cornici dei marciapiedi erano dipinti di un nero velato da polveri bianche. Quello era solo il quartiere "medio", nel quale risiedevano le cosiddette "persone normali", o almeno quelle persone che potevano contare su un tenore di vita che veniva considerato "normale" in tutto il resto della galassia. Come sarebbero stati i palazzi dei "ricchi", allora? Quali meraviglie avrebbero mostrato ai loro spettatori? Chi poteva saperlo? La strada sfociava un centinaio di metri più avanti, bianco spartiacque fra gli edifici, in una sorta di estuario urbano, allargandosi in una piazza ovale al cui centro si trovava una scultura in marmo ritraente una donna con una benda appena appoggiata sui suoi occhi, che sorreggeva con una grande grazia, all'altezza del petto, un'anfora dalla quale sgorgava dell'acqua che ricadeva a terra, in un solco che circondava la statua e si estendeva sino ai muri che circondavano la piazza e li costeggiavano interamente, formando un nuovo ovale d'acqua chiara. Un tombino, situato al termine della via che Kia stava percorrendo, raccoglieva sotto di sè il liquido. La via continuava solamente verso sinistra. Una piccola sopraelevazione in pietra, un vero e proprio ponticello che passava al di sopra del solco nel quale scorreva l'acqua, permetteva di continuare la passeggiata. Un centinaio di metri più avanti si trovavano sei pioli color vaniglia che delimitavano segnavano il "confine" di un determinata zona. Oltre di essi si vedevano muoversi molte figure, circondate da volute colorate e mutevoli, che seguivano i movimenti di coloro che circondavano. Erano i vestiti degli abitanti di Ruuria, leggeri e morbidi, in grado di attraversare il vento senza temerlo, ma pudici e non interessati a mostrare i corpi che ricoprivano. Molto lunghi e cadenti, al di fuori della moda del periodo, sospesi in un'aria senza tempo, come Ruuria e i suoi abitanti. C'era un'atmosfera unica su quel pianeta, che non apparteneva a nessun altro mondo.

    Quel grande corso che sembrava continuare per sempre, era affollato da un gran numero di persone, placide nei modi e nelle parole. Era sufficiente guardarsi intorno su quel pianeta per sentirsi cullati, per rilassarsi, quasi addormentarsi.
    Kia stava camminando da diverso tempo, quasi per inerzia, guidata nel suo onirico viaggio dal "genius loci" di quel luogo. Ma qualcosa interruppe quel sogno. Un grido di donna ruppe l'omogeneo silenzio che regnava in quella grandissima via a cielo aperto. Un capannello di persone si formò in pochi minuti sul marciepiede sinistro, intorno a qualcosa a qualcuno. Doveva essere successo qualcosa di grave. Molto probabilmente quanto era accaduto, di qualunque cosa si trattasse, non era collegabile alla sua missione, ma... forse non era così. Cosa poteva turbare a tal punto gli abitanti di quella città?
    Certo, Kia poteva sempre continuare a camminare senza voltarsi, dopotutto quell'avvenimento non la riguardava per nulla. Ma... forse non era così.

  19. #144
    Il Puppies L'avatar di batmat84
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423



    Superficie di Ruuria
    Ero ancora intorpidita, quasi in trance, dal lungo viaggio compiuto e non si poteva dire che lo avessi fatto tra ogni comfort. Quel grido mi fece sussultare e mi riportò all'attenzione la realtà quasi come fosse stato una secchiata di acqua gelida. D'un tratto il mio cuore accellerò, i muscoli si contrassero e i nervi si tesero: ero pronta ad una reazione... ma non fu necessario. Non vi era apparentemente nulla che mi minacciasse. Vidi un crocchio di gente e pensai che se non stavano fuggendo evidentemente non vi era nulla da temere. Certo il mio compito era individuare il prima possibile il lambda ma la curiosità era sempre stata un mio inguaribile difetto. Decisi dunque di dare un'occhiata per stabilire cosa fosse accaduto. In ogni caso la cosa avrebbe richiesto soltanto pochi secondi: se avessi stabilito che non c'era nulla di interessante avrei proseguito per la mia strada...

  20. #145
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Kia

    Kia sbirciò all'interno del gruppetto di persone: c'era un tizio, vestito da una lunga vestaglia verde, con un lunga fascia bianca ricamata da linee smeraldo che si srotolava lungo il centro del petto, dal collo all'altezza delle caviglie, dove finiva il vestito... se lo si voleva chiamare vestito. Era sdraiato per terra e continuava a mormorare qualcosa sul male che aveva. Qualcuno lo aiutò ad alzarsi. Quello barcollò ancora un po', poi sembrò sentirsi meglio. Fece qualche passetto al di fuori della piccola folla, ma poi crollò di nuovo su sè stesso. Cercò di trascinarsi in avanti, si slanciò disperatamente verso l'esterno, strisciando le gambe sul terreno: mise il piede sinistro oltre l'altro, ma vi cadde sopra, volle proseguire e mise le ultime forze che possedeva nella gamba sinistra per poter compiere ancora un passo, ma franò sul piede destro, alzando le mani sulla prima persona che gli era capitata a tiro: la twi'lek. Kia finì così a terra insieme allo sconosciuto.



  21. #146
    Il Puppies L'avatar di batmat84
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Strade di Ruuria
    Non mi capacitavo ancora di come fosse potuto accadere. Questo estraneo barcollante mi aveva trascinato a terra dietro di se prima ancora che potessi riprendermi dallo stupore di vedermelo cadere addosso. Non si poteva dire fosse un buon inizio per la mia missione "riservata".
    Ora dovevo liberarmi di quel pasticcio il più in fretta possibile... dovevo dissimulare. Mi alzai in piedi e con un brusco gesto afferrai l'uomo facendo in modo che facesse altrettanto. Ero ben decisa a levarmi dai piedi quell'imprevisto...


  22. #147
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Jaell e Kale

    Bambino: "Mio papà dice che non devo parlare con gli sconosciuti, ma devo solo vendergli il giornale".

    Il bimbetto infilò una mano dentro il sacchetto e afferrò una sorta di scheda elettronica, che porse alla soldatessa.

    Bambino: "Tu metti questa scheda nel tuo computer e così puoi vedere il giornale. Poi, quando hai finito, lo puoi buttare via. Adesso mi dai i soldi?".

  23. #148
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Kia

    Il tizio venne aiutato da altre due persone a tirarsi in piedi. Era bianco come un fantasma. Rivolse una mano verso la twi'lek e le parlò

    Passante: "Mi scusi, signorina. Non volevo farle del male. Spero non si sia fatta male. Mi dispiace".

    Poi si voltò e si sedette su una vicina panchina, la cui seduta e lo schienale erano in legno chiaro. Kia si dette un'occhiata intorno: nessuno che la indicava o lo guardava. Non aveva dato nell'occhio. Una cosa però era molto strana: l'intera attività della piazza si era letteralmente bloccata quando l'uomo si era sentito male, come se fosse stato il primo essere ad aver avuto un malore. O come se il fatto che qualcuno stesse male fosse un fatto inusuale per quel posto...
    Kia proseguì. Il largo corso era affiancato dai cosiddetti "negozi eleganti": gioiellerie, antiquari, atelier, costosi arredamenti, boutique. Ma non erano i soli: c'era anche un venditore di olocomunicatori e vari altri aggeggi elettronici, un libraio che aveva anche delle mappe e persino una cartomante, che, da quel che si vedeva, aveva parecchi clienti.
    Volendo, l'agente del Sole Nero poteva continuare fino a raggiungere il suo obiettivo, ma quei negozi avevano un'aria piuttosto invitante...


  24. #149
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    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Needa e Drakhas

    Un quarto d'ora. Questa fu la durata del tragitto necessario per raggiungere i confini del quartiere che immetteva all'interno della città vera e propria. Una serie di casupole bianche e basse, non molto distanziate le une dalle altre, occupavano una grossa fetta di quella zona periferica, circa cinquecentro metri quadrati. Da quel che si poteva vedere, il tenore di vita degli abitanti doveva essere piuttosto basso, ma nonostante questo le facce che si vedevano sfilare non erano tristi e cupe, ma felici, raggianti, sorridenti. Sembrava che qualcosa di sconosciuto agli imperiali colorasse la loro vita. Cosa poteva rendere così felici queste persone? Persone che vivevano in case molto modeste, indossavano vestiti di materiali grezzi e non disponevano neanche di un qualche mezzo di trasporto, visto che non si vedeva nessuno speeder in giro o parcheggiato a fianco delle casette. Eppure, nel loro piccolo, quelle casupole erano state costruite si le une vicine alle altre, ma non in modo tale da soffocarsi a vicenda. Tra l'una e l'altra vi era un terrapieno all'interno del quale crescevano dei fiori rossi in un'erba verde e folta. Ogni casupola era stata accuratamente intonacata e su nessuna di esse comparivano quelle scritte tanto comuni negli altri sobborghi poveri della galassia. Una finestra a fianco della porta dava la possibilità di sbirciare all'interno, almeno in quelle case che non avevano tende dietro quella finestra. C'era una specie di "main street", la strada che stavano percorrendo i due imperiali, che era lo stradone principale, largo circa sei metri, lastricato e pulito, sul quale si affacciava la maggior parte delle abitazioni. Drakhas sbirciò all'interna della casetta a lui più vicina e notò che l'interno era arredato con gusto e cura, anche se la qualità dei mobili non era eccelsa, pur restando sicuramente di buon livello. Ogni costruzione era inoltre provvista di quello che sembrava un piccolo impianto d'allarme.
    "Dignitoso", ecco la parola giusta per definire quel posto.
    Dalla via principale si snodavano all'interno del quartire altre stradine, mentre il corso che Needa ed il pilota stavano attraversando conduceva verso una zona simile, sempre residenziale quindi, ma composta da palazzi decisamente più "ricchi", diviso dalla zona "proletaria" da una cavalcavia sul quale viaggiavano numerosi landspeeder. La struttura assomigliava però più ad un ponte su di un fiume: si formava così un arco al di sotto della strada sopraelevata, che sormontava una parte della strada che portava all'altra zona. Al di sotto di esso la gente passeggiava. Oltre c'era un gran movimento, forse c'era un mercato o qualcosa del genere, mentre vigeva la tranquillità nel luogo nel quale i rappresentanti del Remnant si trovavano in quel momento.
    Poteva essere un buon posto dove cominciare a cercare...


  25. #150
    oniecoioni
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Avamposto 0423

    Jalus Naon ha scritto gio, 06 ottobre 2005 alle 22:09
    Jaell e Kale

    Bambino: "Mio papà dice che non devo parlare con gli sconosciuti, ma devo solo vendergli il giornale".

    Il bimbetto infilò una mano dentro il sacchetto e afferrò una sorta di scheda elettronica, che porse alla soldatessa.

    Bambino: "Tu metti questa scheda nel tuo computer e così puoi vedere il giornale. Poi, quando hai finito, lo puoi buttare via. Adesso mi dai i soldi?".

    gdr off
    Ma noi abbiamo soldi?
    Cabina di pilotaggio Lambda scuttle



    Jaell

    Papà? uhm non uno schiavo dunque.
    Molto bene piccolo, estraggo dal taschino la nota di credito , vuoi valuta locale o crediti digitali?


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