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  1. #26

    Predefinito Re: [27/04/2005] Wi-Fi per tutti, ma a quale prezzo?

    Ho sempre osteggiato le connessioni via radio, per ben altri motivi (che magari espongo più avanti), ma sicuramente non mi trovo d'accordo con questo post.

    keiser ha scritto mer, 27 aprile 2005 alle 12:13
    Nei prossimi anni assisteremo ad una vera e propria invasione delle reti wi-fi, le cui onde andranno ad occupare ogni centimetro cubo di aria disponibile;
    Eppure sono sicuro che riusciremo a respirare.

    Quote:
    non conosciamo ancora, o se si conoscono non ci vengono raccontati, gli effetti sul nostro organismo legati all'esposizione costante ad onde radio così potenti.
    Alla fine, come per i cellulari, accetteremo i possibili danni come "collaterali", inevitabili ed ineludibili.
    Questo è sicuramente il passaggio più spinoso.
    Il non conoscere la tecnologia che si usa porta sicuramente ansia, in molti di noi. Un'ansia su cui giocano facilmente i miti, le mistificazioni, le leggende metropolitane.

    La cosa che trovo più preoccupante è invece il livello di attenzione dato ai media ed ai personaggi che diffondono informazione, ormai proporzionale alla popolarità del momento.
    Chi riesce a strillare più forte viene preso per latore di verità: l'emozionalità vince sulla razionalità.

    Capita che una notizia come questa
    http://www.lescienze.it/specialarchivio. php3?id=10574
    passi del tutto inosservata, mentre diventa sempre più solida l'idea che non sarà mai possibile sapere quali sono i pericoli per l'organismo.
    E' comprensibile che ci possa essere un freno, l'oscurantismo stagnante, in chi per età ormai vetusta è lontano dalle tecnologie, ma leggerlo su un forum dove si parla spesso d'innovazione tecnologica, beh, è disarmante.

    Così passano per ignorate le due ricerche citate su una delle più importanti riviste di neuroscienze, che non è rivista patinata di basso volgo, per cui non può raccontare niente di vero, per le masse.
    Così suppongo sia passata inosservata una ricerca del CNR sullo stesso soggetto, che ha ottenuto lo stesso risultato.
    Insomma, se ci scappa il morto la notizia è vera, interessa, se è una notizia positivao, senza neppure la foto di repertorio allora passa.
    Bene.

    Quote:
    Personalmente vengo aggredito da una tristezza molesta nel vedere omoni e donnine (tutti rigorosamente top manager in carriera) seduti nei luoghi più strani e scomodi con il portatile sulle ginocchia, in aeroporto o alla fermata del tram, intenti a lavorare, a scambiare azioni e a salvare i destini del mondo.
    E in questo sono più che d'accordo: ma in fondo, qual è il settore che per primo deve essere stuzzicato dalla pubblicità di quel tipo di prodotto?

    Quote:
    L'attrattiva (capirai!) di queste nuove tecnologie sembra dominata dall'imperativo di non smettere mai di lavorare, di non concedersi mai un break, un minuto per leggere un libro o il giornale, o semplicemente non fare niente.
    Anche questo è un prezzo piuttosto alto da pagare...
    Non ci vedo un prezzo da pagare per l'esistenza del Wi-Fi, in questi termini, così come non lo vedo per i telefoni cellulari.
    Quello che vedo è una massa di consumatori plagiata: altrimenti saprebbero di poter tenere il computer o il telefono cellulare spento -- credo sia ancora legale.

    Per concludere, quel che ci vedo di negativo, in molte situazioni di connessione via radio, sono principalmente due fattori:
    1) La sicurezza: connessioni più facili sì, ma per tutti, inclusi i malintenzionati
    2) La congestione: dannoso o no, credo che l'uso di tecniche via radio porterà ad ambienti elettricamente "rumorosi", con situazioni limite che esploderanno quando magari ci saranno stati grossi investimenti -- l'azienda che scopre dopo qualche anno di poter lavorare solo al 10% di banda, rispetto a quando ha installato il sistema

    Se uso o userei Wi-Fi?
    Non lo uso, non escludo di usarlo in futuro: perlomeno considerando l'impatto dei due punti sopra -- sapere quindi da subito che potrei dover tirare un filo, prima o poi, senza sorprendermene.

    Lou


  2. #27
    Lo Zio L'avatar di MarcRemillard
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    Predefinito Re: [27/04/2005] Wi-Fi per tutti, ma a quale prezzo?

    GREZZ ha scritto mer, 27 aprile 2005 alle 13:27
    ma tutta questa roba ci serve effettivamente?
    Appunto...

  3. #28
    Lo Zio L'avatar di TigroPigro
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    Predefinito Re: [27/04/2005] Wi-Fi per tutti, ma a quale prezzo?

    ilgrillo ha scritto mer, 27 aprile 2005 alle 15:29
    [

    Ma perché in treno, o in qualsiasi altro posto, non si può semplicemente riflettere?

    Avete in mente un chiaro momento in cui non avete fatto null'altro che pensare, senza avere la pressante necessità di fare qualcosa?

    Credo saranno in pochi quelle che mi risponderanno di sì.

    Riflettere, oggi, è una perdita di tempo. Peccato...
    quanta verita' c'e' in queste parole.


  4. #29
    La Borga L'avatar di pasquaz
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    Predefinito Re: [27/04/2005] Wi-Fi per tutti, ma a quale prezzo?

    MarcRemillard ha scritto mer, 27 aprile 2005 alle 21:58
    GREZZ ha scritto mer, 27 aprile 2005 alle 13:27
    ma tutta questa roba ci serve effettivamente?
    Appunto...
    ...no.

    [provocazione mode="on"]
    le "nuove tecnologie" somigliano sempre più a un gallina dalle uova d'oro: qualsiasi cosa che si riferisce a questo settore (lo so che è un po' vago, ma credo di rendere l'idea) costa tanto, dura pochissimo, ed è comprata da un sacco di gente, perciò finchè dura...

    [provocazione mode="off"]

  5. #30
    Lo Zio L'avatar di TigroPigro
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    Predefinito Re: [27/04/2005] Wi-Fi per tutti, ma a quale prezzo?

    "ma a quale prezzo?"
    ritengo che il prezzo lo decideremo noi.


    l'equazione telefono acceso=persona sveglia e' vera se NOI vogliamo che lo sia.
    personalmente tengo il telefono spento quando voglio non essere raggiunto e rispondo SE LO VOGLIO (avete notato l'insestenza delle persone che PRETENDONO di parlare con te...senza domandarsi se tu lo vuoi!!!!)

    p.s. ma io sono della generazione che NON e' nata con il telefono e che quando la domenica usciva.... fine era uscita e non era possibile raggiungerla!!!
    non potete capire che senso di liberta' vera...altro che oggi.

    "soffre la mancanza di liberta' chi la liberta' l'ha avuta...."

    ciao

  6. #31
    Lo Zio L'avatar di melkor81
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    Predefinito Re: [27/04/2005] Wi-Fi per tutti, ma a quale prezzo?

    Perfettamente d'accordo con il Keiser.
    Sinceramente trovo che per quanto ogni individuo ha (o comunque ha la possibilità) di rendersi irreperibile, pochi sono quelli che veramente ci riescono. Questo è però da attribuirsi non all'individuo quanto alla società che preme per la reperibilità (la società dell'informazione non dorme mai). Ora ti senti in dovere di rispondere alla mail, ti senti in dovere di avere il cellulare acceso (non sia mai che succeda qualcosa) e, sul lavoro, DEVI essere reperibile o comunque disposto ad una mobilità del posto di lavoro (inteso come, se ti do lavoro da fare fallo anche se sei al cesso).

    Per quanto riguarda la ricerca sugli effetti dannosi, non sono abbastanza informato per avere un'opinione ferma. Quello che sò è che da quanto in facoltà hanno attivato la rete wireless ogni volta che ci vado mi viene mal di testa... sarà predisposizione ma sinceramente la cosa mi turba.


    Melkor

  7. #32
    Il Fantasma L'avatar di FaKe McGoLEM
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    Predefinito Re: [27/04/2005] Wi-Fi per tutti, ma a quale prezzo?

    ilgrillo ha scritto mer, 27 aprile 2005 alle 15:29
    FaKe McGoLEM ha scritto mer, 27 aprile 2005 alle 12:42
    Hai una seppur vaga idea dell'insopportabile rottura di palle di un viaggio in treno Milano-Varese, in orario da pendolare?
    Ma perché in treno, o in qualsiasi altro posto, non si può semplicemente riflettere?

    Avete in mente un chiaro momento in cui non avete fatto null'altro che pensare, senza avere la pressante necessità di fare qualcosa?

    Credo saranno in pochi quelle che mi risponderanno di sì.

    Riflettere, oggi, è una perdita di tempo. Peccato...
    Grillo, coi miei 12 anni di "pendolariato" ho riflettuto talmente tanto da far invidia agli specchi. Ho visto alberi passarmi di fianco a ottanta all'ora (non di più, stiamo parlando di TrenItalia...), raggi di luce balenare tra le tende rotte. Ho visto cieli nuvolosi squarciati dai lampi, ho preparato almeno tre esami in treno, in tutta la mia carriera accademica. Calcola 110 minuti al giorno di media, senza tener conto dei ritardi. Sono dieci ore ogni settimana, stessa strada, stessa puzza, stessa gente. Hai mai fatto il pendolare? Io, sinceramente, mi sono rotto le palle di "pensare" in treno. Una connessione wireless mi renderebbe assai felice, ne sono certo
    Con sincero rancore verso le Ferrovie dello Stato,

    Maurizio

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