[Angolino] Voci di corridoio

[Anisakis]

La versione guardabile della juke:

Renault Captur: vocazione urbana

11 Gennaio 2013

renault
renault captur



Cadono i veli dalla Captur, crossover della casa francese che punta tutto su design, abitabilità interna e dinamica di guida.




TRE IN UNO - Promessa mantenuta. Pochi giorni fa, con il primo teaser ufficiale che mostrava parte del frontale della nuova Captur, la Renault aveva annunciato nuove informazioni sulla crossover compatta. E puntuali sono arrivate, insieme ad una ricca galleria di immagini. La Renault presenta la Captur definendola un mix tra una suv, per lo stile e la posizione di guida rialzata, una monovolume, per lo spazio interno modulare, e una berlina compatta per l’agilità e il piacere di guida.

FORME DA SUV - Disegnata dalla squadra capitanata da Laurens van den Acker, la Captur ha forme equilibrate e volumi ben distribuiti. L’altezza da terra, le ruote di grande diametro e le protezioni in plastica nera connotano l’animo giovane e sportivo mentre la carrozzeria bicolore (tetto e montanti a contrasto) permette di personalizzare a proprio piacimento l’esterno della vettura.



SPAZIO A VOLONTÁ - Nonostante le dimensioni contenute, è lunga 412 cm, la Renault promette grande abitabilità interna per la Captur (il parabrezza è in posizione avanzata), soluzioni di stivaggio innovative e un ampio bagagliaio: verificheremo. L’impostazione stilistica della plancia tradisce la stretta parentale con la Clio, con la strumentazione mista analogica/digitale e la consolle centrale che ricorda nelle forme i moderni tablet. Anche gli interni saranno personalizzabili grazie ad una vasta scelta di colori e materiali. Di serie su tutte le versioni l’accesso senza chiavi, l’assistenza alla partenza in salita e i sensori di parcheggio posteriori. A richiesta l’impianto multimediale R-link con touch screen.



ASPETTANDO GINEVRA - La Renault Captur, che condivide la piattaforma con la nuova Clio, secondo la Renault offrirà il meglio quanto a dinamica di guida, maneggevolezza e tenuta di strada. Nessuna notizia su quali motori finiranno sotto il cofano ma la lista dovrebbe comprendere buona parte delle unità utilizzate dalla Clio. Un dato è stato ufficializzato: le emissioni partiranno da 96 g/km di CO2, riferimento plausibile al 1.5 dCi da 75 CV già adottato dalla Clio. La Captur sarà prodotta nello stabilimento di Valladolid in Spagna e debutterà al Salone di Ginevra in marzo.

[Tyreal]

Non posso dire che mi piaccia, ma considerato il fatto che solo pochi anni fa hanno buttato fuori la Koleos, i passi avanti sono innegabili.

[Anisakis]

parole sante!

la Koleos è veramente uno dei più brutti veicoli recenti concepiti in assoluto, veramente LAMMERDA!!!

La Captur gliel'avranno commissionata direttamente alla nissan alla quale dovrebbero accendere una montagna di ceri ringraziatori.

[-jolly-]

continuano a non piacermi i simil suv e suv veri e propri non ne capisco l'utilita' non sono veri fuoristrada specie le 2x ma anche le 4x non sono adatte a sterrati un po' duri , non sono stationwagon non fanno nulla che qualunque auto a quattroruote motrici tipo subaru non possa fare su strade ghiacciate o innevate o semplicemente bagnate anzi la tenuta di strada di quest'ultime dato il baricentro piu' basso e' nettamente superiore, non eccellono in nulla se non per la posizione di guida rialzata, caratteristica comunque anche di molte monovolume e tutti i furgoni se ne spiega l'utilizzo solo come fatto modaiolo ,
comunque rispetto alle linee oscene della yuke e' un discreto passo avanti

[Anisakis]

il problema delle suv è che ormai te le ritrovi di fianco, davanti, di dietro... e non vedi più una fava, nella nuova corsa verso il cielo ci ritroveremo con dei grattacieli ambulanti.

é pure vero che le strade italiane facevano cagare già quando cerano i soldi con la crisi ste strade sono degne del sud america, chi vende auto da quele parti fra poco si ritroverà con un indifferente vantaggio tecnologico.

comunque un altra categoria di auto insignificanti e tutte uguali le piccole asiatiche, eccone una nuova che somiglia a tutte le altre:



La piccola Mitsubishi si chiama Space Star
10 Gennaio 2013
mitsubishi
mitsubishi mirage
mitsubishi space star



Altrove si chiama Mirage, in Europa riprende il nome Space Star: è la nuova citycar della Mitsubishi.




TANTA IMPORTANZA AL NOME - Dopo che per mesi si è parlato della piccola Mitsubishi chiamandola un po’ Global Small (per indicare la categoria di appartenenza) un po’ Mirage, secondo la denominazione usata dove è già in vendita (in Asia), i vertici della Mitsubishi hanno deciso che per i mercati europei è opportuno adottare un altro nome, che sarà Space Star, già usato in passato per una piccola monovolume. La Space Star è una “piccola” con missione globale, cioè per tutti i mercati del mondo e sostituisce la precedente Colt.

Le foto di questa pagina si riferiscono alla versione giapponese.
POCHE MA GLOBALIZZATE - I mercati per cui vale il nome Space Star sono quelli dell’Europa occidentale, la Russia e l’Ucraina. Da notare che la vettura è prodotta nello stabilimento thailandese della Mitsubishi, che si presume possa sfornarne 120 mila auto all’anno.



COMODA ED ECONOMICA - La Mitsubishi Space Star è una piccola cittadina lunga 371 cm e alta 149 cm. Ciò fa comprendere il perché della scelta Space Star: per evocare e sottolineare l’abbondanza di spazio a disposizione nell’abitacolo. Molto in sintonia con i tempi sono anche le sue caratteristiche in termini di consumi: pesa soltanto 845 kg e ciò permette al motore 3 cilindri (1.0 o 1.2) di far registrare consumi molto contenuti, fino a 25 km/l secondo la casa, con emissioni di CO2 pari a 92 g/km.

[Tyreal]

Boh... è una di quelle auto che, pur nuova, ti sembra di aver già visto in strada da almeno un decennio. Poi, magari è l'utilitaria definitiva, eh...

[Anisakis]

Tasse boomerang

Per la prima volta, a dicembre le entrate fiscali derivanti dalla benzina sono scese. Il governo si è spinto troppo in là, ignorando il cosiddetto effetto Laffer: per colpa delle accise, i carburanti costano troppo e gli italiani sono più oculati nei consumi





Clarissa Gigante - Lun, 28/01/2013 - 16:37




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Ormai sembra quasi un'abitudine: ogni volta che lo Stato ha bisogno immediato di soldi, come ad esempio dopo un terremoto o un'alluvione, la soluzione è aumentare le accise su carburante e tabacchi.










Una tradizione così consolidata che ci troviamo a pagare ancora la guerra in Abissinia.
Il rischio? Che i prodotti tassati siano troppo costosi e che i cittadini inizino a non acquistarli più. Un meccanismo che gli economisti conoscono come "Curva di Laffer": si tratta di una curva a campana che dimostra come se si spinge troppo nella tassazione, le entrate nelle casse dello Stato diminuiscono invece di aumentare.
Proprio quello che starebbe accadendo alla benzina, come denuncia il Centro Studi Promotor. Nel 2012, complessivamente il Fisco ha guadagnato grazie alle accise sul carburante ben 36,5 miliardi di euro, il 12,4% in più rispetto all'anno precedente. Eppure a dicembre qualcosa è cambiato e a una spesa sempre maggiore si è affiancato un calo vertiginoso dei consumi. Il gettito fiscale proveniente dalle tasse sui carburanti è diminuito del 7,2%: un dato che se perdurasse per tutto il 2013 porterebbe a perdere circa 2,6 miliardi di euro. Visti i prezzi sempre più alti, insomma, gli italiani preferiscono prendere la macchina il meno possibile.
Anzi, come se non bastasse, non la comprano proprio l'auto, sottraendo all'Erario ben 3 miliardi di euro solo nel 2012, come sottolinea il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi: "Ai signori delle tasse sta tornando indietro un boomerang di dimensioni colossali, e la notizia di oggi è la riprova che le tasse stanno uccidendo i consumi devastando l’occupazione nel nostro settore, fatta di 1,2 mln di addetti".

[GREZZ]

i commenti sono quasi più agghiaccianti della notizia

[Anisakis]

È la Toyota la numero 1 al mondo
28 Gennaio 2013
toyota



Il gruppo Toyota nel 2012 ha conquistato la leadership mondiale, davanti alla General Motors e alla Volkswagen.




TERREMOTO DIMENTICATO - È la Toyota (nella foto il sorridente presidente Akio Toyoda) la casa automobilistica che nel 2012 ha venduto più veicoli nel mondo. Il costruttore giapponese ha recuperato tutto il terreno perso con il terribile terremoto con tsunami che colpì il Giappone nel 2011, oltre ai guasti di immagine causati dal problema dei richiami di massa a cui ha dovuto dar luogo. Lo ha recuperato così bene e così tanto da insediarsi al primo posto nella graduatoria mondiale dei costruttori, davanti alla General Motors e al gruppo Volkswagen.
IL SORPASSO - Secondo alle comunicazioni ufficiali della Toyota stessa, nel corso del 2012 le vendite del gruppo (comprendente la Lexus, la Hino e la Daihatsu) hanno raggiunto il totale di 9,75 milioni di unità, pari al 23% in più rispetto al 2011. General Motors ha totalizzato 9,29 milioni di vendite e la Volkswagen 9,07 milioni.

BOOM IN GIAPPONE - Il risultato complessivo è il frutto di andamenti diversi verificatisi sui vari scenari mondiali. Sul mercato europeo la Toyota è cresciuta del 2%, arrivando a quota 837.969 unità. Significativo è il bilancio 2012 relativo al mercato americano. Complessivamente le vendite di vetture Toyota, Lexus e Scion (marchio presente solo in Usa) hanno raggiunto le 2,08 milioni di unità, che rappresentano un aumento del 27% rispetto al 2011. La quota di mercato della Toyota ha raggiunto il 14,4%, contro il 12,9% dell’anno precedente. Molto forte il miglioramento nel mercato di casa, il Giappone, dove sono state vendute 2,41 milioni di vetture Toyota, con un aumento del 35% rispetto al 2011.



DIFFICOLTÀ IN CINA - Andamento in calo è stato quello relativo alla Cina, come del resto era prevedibile visti i problemi politico-diplomatici tra Giappone e Repubblica Popolare, che ha indotto uno strisciante boicottaggio dei prodotti nipponici.

OTTIMISMO PER IL 2013 - Archiviato il 2012, la Toyota prevede per il 2013 il raggiungimento di un totale venduto pari a 9,91 milioni di veicoli. In questa ottica parte determinante dovrà essere il mercato statunitense, dove i prodotti giapponesi beneficiano di un tasso di cambio più favorevole rispetto alla valuta dei concorrenti coreani. Un certo ridimensionamento è invece previsto in Giappone, in conseguenza della fine degli incentivi di Stato avvenuta nel settembre scorso.

ib4

i commenti sono quasi più agghiaccianti della notizia

è minimo da fine estate che viene ripetuta sta notizia, certo ogni volta con dati più aggiornati ma cui prodest?

vabbeh polemiche a parte non apprezzo il design di tale casa automobilistica e delle asiatiche in generale, comunque complimenti alla toyota per aver raggiunto un risultato simile con la penalizzazione dei rapporti diplomatici dilaniati tra giappone e cina. cerco di non immaginare cosa accadrà quando gli inetti calabraghe dell'ue apriranno, senza controparite rilevanti, il mercato europeo ai giapponesi, altro che l'ACEA a maledire i fessi accordi commerciali coi coreani.

[Tyreal]

Ci risiamo col SUV Alfa Romeo:

MILAN (Bloomberg) -- Fiat Group plans to introduce the first Alfa Romeo SUV in the latest effort to transform the languishing nameplate into a global luxury brand to challenge Audi.


The SUV is slated to hit showrooms in 2015, said three people familiar with the matter, who asked not to be identified before a public announcement of the vehicle. The car, one of nine new Alfa models due to be rolled out over the next four years, is aimed at helping reach the brand's goal of tripling sales by 2016.


Alfa, a symbol of Italian auto styling and performance for decades, is the centerpiece of Fiat CEO Sergio Marchionne's strategy to end losses in Europe. Fiat's European turnaround plan calls for 16 upscale models to start production by 2016 at under-used assembly plants in Italy.


"Alfa is the only brand that can boost margins for the group," said Roberto Ferrari, owner of Fiat dealer Sprintauto, near Milan. If the right models get rolled out, "Alfa could become the Apple of the car industry. We just need our equivalent of the iPhone."


The new Alfa SUV, which could bolster a planned return to the United States this year after an absence of almost two decades, will be based on technology and parts used in the Dodge Dart, the people said. The model is set to be built at the Mirafiori plant near Fiat's headquarters in Turin, they added.


A Fiat representative declined to comment on the possible new car.


Fiat 2012 results


Alfa's image gives it potential to appeal to a global audience and charge higher prices for cars that share technology with mass-market models, lifting the group's profit like Audi does for Volkswagen.


Fiat's need for an Alfa revival may be evident on Wednesday, when the company releases 2012 results. Losses in Europe probably widened 49 percent to 743 million euros ($998 million), according to Kepler Capital Markets. Fiat doesn't break out Alfa results.


"Given Fiat's intention to maintain its production capacity in Italy, the new focus on the premium segment is probably the sole and best strategy," said Monica Bosio, an analyst at Intesa Sanpaolo in Milan. "But there's a very high risk" that the plan will fail.


The SUV will face tough competition. BMW, which already has four SUVs, is developing the new X4. Mercedes-Benz is also planning a compact SUV to add to its lineup. At the upper end, VW's Lamborghini and Bentley are both developing SUVs.


Upmarket Jeep


Fiat has said it needs to fix its European business before finalizing a planned merger with Chrysler Group. To show progress in the turnaround, Marchionne and Fiat Chairman John Elkann will inaugurate a factory on Wednesday in Grugliasco, northern Italy, home of the revamped Maserati Quattroporte.


Maserati and Chrysler's Jeep represent the other pillars of Marchionne's strategy to shift to higher-end cars. The goal is to reduce Fiat's reliance on Europe, where auto demand is headed for a sixth straight annual decline this year.


Total earnings before interest, taxes and one-time items, which Fiat calls trading profit, probably rose 57 percent to 3.75 billion euros on the first full year of contributions from Chrysler, according to a Bloomberg survey of 16 analyst estimates. Intesa's Bosio estimates that 3.03 billion euros came from Chrysler, which Fiat controls.


Fiat shares have risen 25 percent this year, to 4.72 euros, giving the company a market value of 5.9 billion euros.


Marchionne said in a Jan. 14 interview that Fiat may reduce its losses in Europe in 2013 as car sales in the region may start recovering by the end of the year.


Mrs. Robinson


Alfa carries most of the weight of the turnaround, with the company planning to invest 1 billion euros from 2012 to 2014 to transform Alfa into a global premium brand. Fiat Group is aiming for deliveries of more than 300,000 vehicles from Alfa by 2016, compared with 50,000 Maseratis by 2015.


Alfa's potential is based on an image stemming from luxury cars in the 1930s and racing success in the 1950s. The brand became part of pop culture when Dustin Hoffman drove a Duetto Spider in the film "The Graduate" in the 1960s.


The reputation hasn't translated into commercial success. A lack of recent investment in new models and little exposure to markets outside Europe caused sales to slump to 101,000 vehicles last year, about half the 2001 peak. Audi, which makes three SUVs, sold 1.45 million autos last year.


Alfa resurrection


The 4C sports car, which will go on sale in Europe and the United States this year, marks the start of "the resurrection of Alfa," Marchionne told reporters this month in Detroit. The next steps in Alfa's turnaround include a full-sized sedan based on the Maserati Ghibli and the mid-sized Giulia sedan and wagon, which could be built at Fiat's Cassino plant near Rome, two of the people said.


A new version of the roadster featured in "The Graduate" will be made in Japan starting in 2015 in a partnership with Mazda Motor Corp.


Alfa showed an SUV concept in 2003 that was never built, and since taking over Fiat in 2004, Marchionne has twice failed to meet targets of selling more than 300,000 Alfas annually. In 2007, he said the target could be met in 2010, while three years ago, he aimed to increase sales to about 400,000 in 2013. Marchionne's latest effort could again fall short.


Researcher IHS Automotive predicts Alfa sales will rise to 231,300 cars by 2016, 23 percent shy of the CEO's target. "You always have to take Marchionne's forecast with a pinch of salt," said Ian Fletcher, an IHS analyst in London. "He has to find customers who will decide to leave Audi, BMW or Mercedes to drive an Alfa, which is a tremendous brand but it has to prove it will offer a complete lineup."

[michele131cl]

Mini
La terza generazione in autunno

Pubblicata il 30/01/2013 | tag: Mini

• 24 Commenti
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La possibile versione a cinque porte della prossima Mini, anticipata sul numero di Quattroruote di gennaio.



La Mini arriva alla prova della terza generazione. Un test impegnativo, per un modello che ha fatto della fedeltà alla tradizione la sua bandiera. La nuova versione della piccola inglese non la interromperà, rimanendo al contrario nel suo solco.
Fedele alla linea. Il rinnovamento estetico della compatta prodotta dalla BMW ci sarà, ma non andrà a scalfire quelle forme cui ormai il pubblico si è abituato da tempo. Nonostante l'avvicendamento al vertice del design, dove Anders Warming ha sostituito l'uscente Gert Hildebrand, il modello su cui si baserà tutta la prossima famiglia di modelli Mini non riserverà grandi sorprese.
Aggiustamenti di dettaglio. In proposito, il designer danese ha dichiarato che l'identità del marchio è da considerarsi ormai "un tema senza tempo". La fanaleria, la mascherina e gli altri tratti stilistici caratterizzanti verranno ritoccati, ma nel suo insieme, la composizione degli stessi rispetterà quella dei modelli che l'hanno preceduta.
Una rivoluzione tecnica, o quasi. Consolidato ormai il linguaggio stilistico, le novità saranno tutte sul piano dei contenuti: il prossimo modello, la cui presentazione è prevista per l'autunno ne porterà al debutto un bel po'. Oltre alle nuove motorizzazioni turbo a tre cilindri, sia benzina sia diesel, sarà la stessa piattaforma a cambiare radicalmente: il pianale attuale verrà sostituito dall'Ukl, acronimo dietro cui si cela l'architettura a trazione anteriore comune alle prossima compatte BMW.
Anche a cinque porte. Le sorprese non sono tutte qui: la nuova Mini potrebbe anche essere declinata in una variante ibrida, sul cui debutto non esistono però informazioni certe. Al contrario, risulta molto probabile la declinazione della Mini berlina in una inedita versione di carrozzeria a cinque porte, come parrebbero indicare alcuni muletti dalle camuffature "sospette" visti nei mesi scorsi.
Come sempre, metterà su famiglia. Più lunga e larga dell'attuale, la Mini del futuro andrà in vendita nel corso del 2014, e le prime declinazioni sul tema di base della berlina a tre porte potrebbero essere presentate già in una fase avanzata dell'anno venturo. Come è oggi, anche in futuro il ventaglio di scelte sarà molto ampio.

http://www.quattroruote.it/notizie/a...one-in-autunno

[Battlerossi]

bah

[Tyreal]

Secondo "L'Inkiesta" è stata cancellata la 500X

[Anisakis]

su l'inkiesta hanno solo il programma per il 2013, la 500x dovrebbe entrare in produzione tra fine 2014 e 2015.

[michele131cl]

La Ferrari in aiuto dell'Alfa Romeo
31 Gennaio 2013
alfa romeo



Secondo indiscrezioni la Ferrari potrebbe contribuire allo sviluppo dei motori dell'Alfa Romeo.






TRA UN MESE I DETTAGLI - L'indiscrezione è di quelle “toste” e viene da Automotive News. Dopo Ie dichiarazioni di Sergio Marchionne al salone di Detroit, che ribadivano la necessità per l’Alfa Romeo di motori adeguati per tornare al ruolo del marchio nel passato, durante la teleconferenza con gli analisti finanziari pare abbia annunciato una cooperazione tecnica con la Ferrari. Si prefigura un ruolo attivo nello sviluppo dei motori, esattamente come avvenuto con i recenti V8 e V6 della Maserati. Sembra che già entro un mese sarà annunciata la cooperazione tecnica, per sviluppare con Ferrari nuovi motori per l'Alfa Romeo.
PROGETTI DI RILANCIO - Il rilancio dell'Alfa Romeo, secondo il piano più aggiornato presentato da Sergio Marchionne lo scorso novembre, comprende il lancio nove modelli entro il 2016, con obiettivo le 300mila auto vendute (il triplo che nel 2012). Tre i progetti già in corso: la sostituzione della 159 con la nuova Alfa Romeo Giulia (berlina e wagon) per il 2014 (In America l’anno seguente), con produzione a Cassino. La spider con trazione posteriore annunciata con la Mazda per il 2015 (costruita a Hiroshima). Novità che saranno precedute dall’Alfa Romeo 4C, in fase di collaudo avanzato (presentazione a Ginevra) e costruita nello stabilimento Maserati di Modena, e dalla sport utility con piattaforma gemella alla prossima Jeep Cherokee.

TRE NUOVI MOTORI - Intanto, l’esperienza motoristica della Ferrari aumenta, con lo studio dei propulsori con iniezione diretta di benzina destinati alla nuova Maserati Quattroporte: il 3.8 V8 biturbo da 530 CV, seguito dal 3.0 V6 da 410 CV, entrambi costruiti Maranello. Mentre le indiscrezioni sul motore per l’Alfa Romeo 4C parlano di un 4 cilindri turbo a iniezione diretta da 1.75 litri e circa 250 CV, costruito in alluminio.

http://www.alvolante.it/news/motori-...ferrari-299144

[GREZZ]

per infilarli nella Giulietta

a me già la trovata della Thema 8.32 aveva fatto storcere il naso
(però lì il motore era quello della Mondial, quindi ci poteva anche stare, il peggio era passato)

[Scott]

Secondo "L'Inkiesta" è stata cancellata la 500X

e a Melfi cosa ci fanno?

http://www.alvolante.it/news/motori-...ferrari-299144

mah, sarà il 3.0 V6 Maserati un po' rivisto e in versione aspirata (ammettendo che ci siano modelli su cui montarlo, anche non necessariamente Alfa)
Cioè non ci vedo tutta questa abbondanza per progettare motori completamente nuovi, e per giunta a Maranello

[Anisakis]

e a Melfi cosa ci fanno?

su quel blog o fanno i furbi o non hanno capito un cazzo, quel rotolo parla solo dei piani fiat per il 2013 quando lo sanno pure i sassi che dallo stranoto piano fiat da melfi non usciranno 500x e jeep prima della fine del 2014, visto che il riammodernamento dello stabilimento durerà quasi due anni.
dilettanti o faziosi.

[Tyreal]

su quel blog o fanno i furbi o non hanno capito un cazzo, quel rotolo parla solo dei piani fiat per il 2013 quando lo sanno pure i sassi che dallo stranoto piano fiat da melfi non usciranno 500x e jeep prima della fine del 2014, visto che il riammodernamento dello stabilimento durerà quasi due anni.
dilettanti o faziosi.

Vero!
sto rileggendo l'articolo e non me ne capacito: è come se avessero letto solo la prima pagina del piano e stessero costruendo ipotesi su quella.

[Anisakis]

il bello è che gli ho postato un messaggio in merito, lo hanno censurato, quindi da ciò si può arguire che è un blog di faziosi.

[Battlerossi]

E questo decreta per me, la pietra tombale sull'affisabilità del Linkiesta

[Tyreal]

Ho sentito un prezzo intorno ai 60000 euro per la 4C.
Se è vero, è flop annunciato.

[Battlerossi]

Ho sentito un prezzo intorno ai 60000 euro per la 4C.
Se è vero, è flop annunciato.

Il target è 5000 pezzi l'anno, penso sia un'auto più da copertina che di volumi

[Balzy]

Ho sentito un prezzo intorno ai 60000 euro per la 4C.
Se è vero, è flop annunciato.

Io so solo che a Modena, circa 7-8 mesi prima dell'uscita della 8C Competizione, vedevi in giro dalle 2 alle 3 auto ogni giorno, per i collaudi.


Io, ad oggi, non ne ho vista NEANCHE UNA...

[Tyreal]

Per forza Balzy, la 8C condivideva gran parte della meccanica con Maserati, è normale che girassero da quelle parti, ma intorno al centro stile (che ancora era ad Arese), ne avrò vista si e no una.

Di prototipi 4C se ne vedono precchi:

http://www.autoblog.it/galleria/foto...-alfa-romeo-4c