Ghost_FS ha scritto sab, 01 luglio 2006 alle 20:12
@Etica: siam d'accordo sul fatto che interpretazione "vera" (non la recita in aulico) sia importante in un GDR.
Anche in UOL io mi son semrpe comportato in modo "coerente" con le regole etico/morali del mio il personaggio ma senza badare molto alla recitazione.
Nemmeno riguardo alle "skill" siamo tanto lontani. Nessuno di noi da importanza al valore. Per me sono solo elementi caratteriali del PG che ne influenzano le azioni e gli approcci. Il come e perche superare le avversità. Tutto sommato sono quasi caratteristiche morali vedendole in questa chiave.
Se dici che Thief ha scelte "morali" mi viene da pensare che il nostro pensiero non sia poi tanto diverso.
@D&D
Ed è strutturato in modo da vendere manuali. E' commerciale.
Non mi piace perchè si presta troppo al powerplay, è troppo meticoloso in alcune azione e troppo semplcistico in altre.
Morire per un tiro salvezza contro morte è stupido.
Poi il sistema di armatura... una plate che non attutisce e rende più difficile essere colpiti -_-
E cosi via per tante altre cose. In genere è malfatto. E' tutto e nulla. Non è semplice ed immediato abbastanza da essere considerato un regolamento leggero ed interpretativo. Non è sufficientemente ben fatto da essere considerato simulativo.
PS:
Per lo più ho giocato ad RPG fatti da me. Regole ambientazione avventure.Tutto.
Solitamente con regole che siano un buon compromesso tra gicabilità e complessità.
I modelli matematici che stanno dietro sono più complessi della amggior parte degli RPG.
So qualcosina di Calcolo combinatorio e statistica quindi ho usato le mie conoscenza per ottenere le curve di probablità volute.
Ma l'utente finale deve solo lanciare i dadi secondo regole semplici ed intuitive. Non gli serve sapere i conti che ci stanno dietro