Uno dei vantaggi di partire all'ultimo minuto, come quest'anno, è che l'accredito stampa va fatto direttamente in fiera. Questo solo apparente inconveniente ci ha permesso di andare al Convention Center di Los Angeles il giorno prima che la bagarre inizi, prima che ogni singolo corridoio, stanza, stand sia riempito da varia umanità, intenta nell'impossibile impresa di catturare tutto quello che l'E3 offre. Una visione quasi innaturale di uno dei posti che chiunque ci sia stato descrive come caotico, assordante, con la musica che ogni espositore cerca di far risaltare su quella altrui.
Tutto è in silenzio, gli stand solitamente affollati di giornalisti curiosi e avidi di gadget sono ancora in balìa di tecnici e installatori, si riesce a malapena a scorgere la gigantesca sagoma di un gorilla dietro le porte semiaperte dello stand Ubisoft, enormi monitor al plasma che mostrano immagini frenetiche di uno sparatutto bellico, il tutto in un silenzio a tratti irreale, interrotto solo dal gracidìo delle ricetrasmittenti dei vari addetti alla security, o dal trillare di un cellulare di altri come noi, ospiti che sono arrivati alla festa con un'ora di anticipo, mentre la padrona di casa sta finendo di mettere le tartine nei vassoi.
Un'atmosfera tutta da gustare, quasi un evento nell'evento.
E da domani si fa sul serio. Siete pronti a seguirci?