[08/06/2005] Il cervello, questo sconosciuto

[oniecoioni]

valec ha scritto mer, 08 giugno 2005 alle 21:12

ilgrillo ha scritto mer, 08 giugno 2005 alle 09:58

Generare l'Io, è questa la cosa più difficile. Come si fa a far capire a un computer che lui è?

Ora, non ho letto l'articolo, ma non credo che quello che vogliono realizzare sia un computer con un programma che simuli il cervello umano, ma piuttosto una rete neurale così complessa da comportarsi come un cervello umano.

Considerando che sono solo uno studente di fisica un po' interessato e poco informato: Una rete neurale è un insieme di "neuroni sintetici" che non ha bisogno di programmazione di alto livello, ma impara da sè.
Quello che si fa è costruire un cervello artificiale che una volta attivato sviluppa da solo i propri ragionamenti.
Avevo trovato sulla rete tempo fa dei programmini che simulavano piccole reti neurali. C'era un omino che IMPARAVA a stare in equilibrio su un piano che si poteva fare inclinare a piacimento, una colonia di animaletti che ottimizzava la raccolta del cibo, sceglieva le fonti di cibo più redditizie, organizzava il traffico!
Certo, prima che la rete imparasse ci volevano milioni di errori, ma non serviva di prevedere le variabili da considerare!

Per questo credo che una rete neurale molto complessa acquisterebbe da sè l'autocoscienza. Non a caso nessuno ci insegna cos'è l'io quando siamo bambini...

Si ma noi abbiamo il monologo interriore, che poi etichettiamo con il termine Io, e non con il proprio nome.
Rimane chiaro comunque che non appena L'ai inizia a "pensare" non può èiù essere considerato proprieta del ibm e dovremmo smettere ogni monitorizzazione e adottarla come cittadino del onu.
Rimane il fatto che un'ia non sarà mai umana e quindi il suo pensiero non può essere previsto (nel senso di non umano) anche se diventa senziente a modo suo.

se mai ci trovassimo davanti ad un intelligenza aliena dovremmo essere i più franchi e veritieri possibile

[valec]

Non sono sicuro di averti capito... provo a risponderti:
l'autocoscienza (o monologo interiore) non arriva dall'esterno, ogniuno se la crea da sè. Se hai le capacità tecniche (complessità della rete neurale) svilupperai sicuramente una autoscienza.

se si riuscisse a creare un'intelligenza artificiale (che come dici giustamente non sarebbe umana), si sarebbe di fatto creata una nuova vita... andrebbe regolmentato tutto quanto...

chiaramente questa "mente" sarebbe inizialmente molto influenzabile e facile vittima di una religione di cui l'uomo è il dio!

a parte gli scherzi, quello che voglio sottolineare è che non si scrive il "programma uomo", ma si crea un cervello che lavori da sè. Inutile parlare quindi di protocolli di protezione dell'uomo, programmi da guerra e cose così. Dovrà imparare come una persona, magari sarà più veloce, ma non basterà inserire il disco per caricare tutto in memoria...

[nukemall]

oniecoioni ha scritto mer, 08 giugno 2005 alle 19:43
Ma se non sappiamo come funziona il cervello com'è possibile crearne una replica?

Mi sono fatto la stessa domanda. Cerchiamo di capire come funziona un vero cervello, costruendo un finto cervello basato sulla conoscenza che non abbiamo di come funziona un vero cervello ?

[Edward Gein]

valec ha scritto mer, 08 giugno 2005 alle 22:20
Dovrà imparare come una persona, magari sarà più veloce, ma non basterà inserire il disco per caricare tutto in memoria...

Qui c'è il bello delle reti neurali. Crearne una complessa e densa come un cervello umano, non la renderebbe affatto più veloce.

C'è un sacco di gente che si rallegra: "Guarda, ho creato una rete neurale e le ho insegnato a fare le moltiplicazioni!". Bene. Ma usare l'istruzione mul del processore (che è anche più veloce) proprio no?

[Mithrandir]

Sai com'è fatto un neurone, sai com'è fatta una cellula, sai che un neurone spara output a fronte di certi input, sai che il cervello è fatto di tanti neuroni, sai questo, sai quest'altro, però non sai che succede quando un cervello pensa al sesso...allora ne costruisci uno e vedi se riesci a farlo pensare al sesso, se ci riesci, probabilmente il modello e l'idea che ti sei costruito del funzionamento del cervello è giusto...questo il concetto.

Comunque le reti neurali di cui si parlava poco sopra, col cervello umano non hanno nulla a che fare...imparano una funzione, punto.

[Edward Gein]

Mithrandir81 ha scritto mer, 08 giugno 2005 alle 22:39

Comunque le reti neurali di cui si parlava poco sopra, col cervello umano non hanno nulla a che fare...imparano una funzione, punto.

È anche vero. :lode:

[kryptic.ViPeR]

Thaipan ha scritto mer, 08 giugno 2005 alle 16:07
Per me quel coso sarà autistico, senza occhi ne gambe ne mani nn potrà mai "comprendere" la realtà come facciamo noi.

Beh non credo sia questo il problema maggiore, con la Tv di fastweb su ONTv c'è un documentario che parla infatti quello che succedera nei prossimi anni, non 2 o 3 ma 10 o 20 anni. Hanno studiato un Microchip che potrà ridare la vista a persone cieche, questo microchip che è molto piccolo, verrà messo dentro l'occhio. E' stato già costruito e una persona cieca incominciava a vedere una luce bianca. Quindi, se riescono a costruire un cervello artificiale, riusciranno sicuramente a costruire anche l'occhio.Per fare un orecchio sarà sufficiente un microfono e il riconoscimento vocale ( come nei cellulari ) c'è già da molto tempo. Per il corpo stanno già studiando un robot che ci imita, cammina e sale le scale, anche se c'è qualche problema di equilibrio ma nulla che non sarà risolto tra qualche anno.E' vero, può essere fantascienza ma le macchine di oggi (automobili e macchine intese come computer) erano fantascienza centinaia di anni fa no ? Magari ci vorranno 60 anni per fare questo cervello e dei robot che imparano xo prima o poi ci riusciranno ( a sentire quel documentario, i robot saranno nelle nostre case tra 20 anni, esistono già dei robot che ti riconoscono e ti salutano con il tuo nome ). Certe cose esistono già anche se non lo sappiamo...''Quello che non vedi non è detto che non esista'', diciamo che è lo stesso concetto...