Balzy ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 12:22
Per capire se un basso è ben fatto bastano poche cose, non ci vuole una grande abilità:
1-Il suono: Gira le manopole, tutte, per vedere quanto cambia il suono. Questo incide sulla sua versatilità. Se senti che il suono cambia ma non di tanto vuol dire che i pick-up non hanno una grande gamma di frequenze (tipico dei Bartolini) per cui il suono cambia ma resta sempre su quel tipo di timbro.
2-Il manico: il manico deve essere dritto e soprattutto ti deve essere comodo. Per comodo intendo che devi sentire come se fosse fatto apposta per la tua mano. Qualcuno vuole i manici piccoli, qualcuno quelli grandi, io sono per la seconda, mi ci trovo meglio, però ad esempio il mio basso ha un manico strettissimo e mi ci trovo bene lo stesso (per questo si dice "provali tutti").
3-Il peso: il basso non deve affaticarti quando sei in piedi. Controlla che sia ben bilanciato (prendilo per un corno, se resta perfettamente in orizzontale allora è ben bilanciato, più si inclina verso un lato e peggio è bilanciato) e controlla che quando sei in piedi a suonare non ti faccia male alla spalla e alla schiena (a questo pro quando vai a provare i bassi ti consiglio di portarti dietro la tracolla, così lo provi anche in piedi)
4-L'accordatura: controlla che il basso rimanga accordato a lungo. Può sembrare strano, ma ci sono certi bassi anche da 500 euro che hanno le chiavi che fanno cagare e si scordano dopo 20 minuti. Quello che ti consiglio di fare in questo caso è di provare il basso per un'oretta (anche mezz'ora) poi provarne un altro e poi tornare su quello per vedere se è cambiata l'accordatura. E' molto difficile che succeda (a causa della forte tensione in genere le chiavi dei bassi sono tutte buone), però a me è capitato con un Cort.
5-La tastatura: i fret sono molto importanti, dato che danno le note al basso. Controlla che le note siano tutte corrette. Non devi avere l'orecchio assoluto per farlo. Basta che suoni la corda vuota e poi suoni la corda al 12 tasto e senti se è sempre la stessa nota ma l'ottava sopra, poi la suoni al 24 (se c'è) e senti se è sempre la stessa. E' molto importante, ci sono dei bassi che mi sono trovato a provare (anche un EDA da 740 euro) in cui la corda vuota era un MI, al 12 tasto diventava RE# e al 24 RE.... non è molto buona sta cosa, vuol dire che quel basso è meglio buttarlo nel pattume.
6-Le tecniche: controlla che sia un basso in cui ti trovi comodo a eseguire e provare varie tecniche. Se è due anni che suoni il basso dovresti conoscere la tecnica dello slap (anche se non la suoni), per cui magari con il basso divertiti a slappare anche a caso, senza produrre niente, giusto per vedere se la mano destra si trova bene a slappare su quel basso, in modo che più avanti, se ti venisse voglia di impararla, ti ci trovi bene e non devi fare storie o cambiare il basso per quello. Stessa cosa per il tapping.
7-Il feeling: una delle cose più importanti. Il basso prima di tutto deve trasmetterti qualcosa. Se il suono ti sembra freddo o senti che non è il tuo sound allora lascia perdere. Può anche avere tutto quello descritto nei primi 6 punti che non è il basso fatto per te. Se senti che comunque non lo senti tuo, che ti sembra forzato suonarci allora lascialo perdere e passa ad altro.
Questi punti qui si devono miscelare insieme. Considerando il fatto che non vuoi prendere il basso della tua vita non cercare di avere il meglio da tutte le parti, perchè il meglio c'è, ma ad esempio per me si chiama Alembic Custom e costa 8000 euro. Quindi cerca la miscela perfetta dei vari punti, magari il basso è un po' sbilanciato ma ha un manico della madonna e un suono che ti piace tanto, allora va bene lo stesso, non pensare "però è sbilanciato, lasciamo perdere". I punti non sono in ordine di importanza, ma in ordine di come mi venivano in mente, quindi sono tutti importanti uguali.