sappiamo molto, invece.Kanjar ha scritto mer, 22 giugno 2005 alle 21:56
Non è esatto. La quasi totalità degli strumenti "classici" come noi oggi li conosciamo (ossia per timbrica, registro ed utilizzo) risalgono ad un paio di secoli fa. Non sappiamo quasi nulla riguardo la musica veramente antica.alternat ha scritto mer, 22 giugno 2005 alle 09:11
cioè?Kanjar ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 17:18
No, infatti, ma non usavano neanche le orchestre della musica cosiddetta "celtica"
cornamuse, tamburi, flauti e arpe sono strumenti millenari, e violini/chitarre/mandolini/liuti/ghirond e e fiati ad ancia (come la bombarda, per esempio) esistono da secoli e sono la base della musica tradizionale.
gli intervalli tonici che ancora usiamo oggi sono stati codificati nientemeno che da Pitagora, quello del teorema, che ha scoperto che la frequenza di vibrazione delle corde (nel suo caso, credo avesse sottomano liuti e arpe) mutano in modo costante in funzione del rapporto tra le loro lunghezze, e che queste lunghezze sono regolate da precisi rapporti matematici.
Per quanto riguarda gli strumenti, cetre, liuti e lire erano note già in tempi protostorici, per non parlare di flauti e tamburi già usati probabilmente dai Neadertaliani.
non conosciamo quali melodie suonavano, ma abbiamo (non io, ovviamente, sto parlando dei musicologi) competenze sufficienti per immaginarle con sufficiente approssimazione.
Se poi ascoltassi un po' di musica popolare ti accorgeresti come le architetture musicali siano molto simili anche in luoghi estremamente distanti, testimonianza abbastanza evidente di origini comuni.
ti dò ragione, la musica classica non li evoca nemmeno in me. il "che c'azzecca" era riferito al rapporto tra la musica classica e quella celtica (n.b.: è un termine che odio)Quote:
La prima parte "c'azzecca" perché intendo dire che la musica classica (nel senso ampio del termine) mi è molto più familiare della disco e non mi rievoca scenari mistici od esotici in genere, poiché sono abituato ad ascoltarla (in effetti mi esprimo sempre in modo sibillino, è normale che non si capisca mai un caz.zo di ciò che dico).Quote:
e che ci azzecca?Kanjar ha scritto mar, 21 giugno 2005 alle 17:18
Io ad es. ascolto moltissima musica del settecento ed ottocento e quando mi ritrovo una musica di stampo celtico la mia mente fa mille pensieri, meno che andare a vagare in uno scenario fantasy.
ho il sospetto che tu non abbia molto bene idea di che cosa sia la musica celtica (che è principalmente folk, non sinfonica...)
quindi, non conoscendo l'argomento, non dovresti contestare così recisamente chi afferma certe cose conoscendo invece l'argomento piuttosto bene.Quote:
Per musica "celtica" io conosco (nel senso proprio del termine) molto poco ma so che in sostanza è la musica tradizionale irlandese e ne ho ascoltata molto.
Tolkien non era un musicista, e quindi quell'aspetto del suo "mondo" è stato decisamente trascurato, ma sappiamo che ha sovrinteso ad alcune incisioni di poesie sue, musicate da qualche artista che non ricordo.Quote:
Appunto, questa è stata una tua sensazione. Che cavolo ne sappiamo cosa avrebbero suonato gli elfi? Degli Eldar, gli elfi di Tolkien, non sappiamo molto per quanto riguarda la musica....Quote:
per inciso, la prima volta che sentii suonare un clavicembalo (erano i tempi delle superiori, e avevo già letto iSdA tre o quattro volte) dissi "cacchio, questo piacerebbe tantissimo agli Elfi!!!"
non lo sappiamo, proprio per quanto affermato in precedenza.Quote:
e poi io gli Eldar li vedo più propensi al pianoforte che non al clavicembalo. E nessuno dei due esisteva, nella terra di mezzo.
entrambi poi sono strumenti abbastanza semplici, che richiedono una tecnologia relativamente primitiva: il pianoforte è fatto al 75% di legno, e il resto è ghisa per la cordiera e acciaio per le corde, e il clavicembalo è ancora più semplice; conosco due persone che ne hanno costruito uno a casa propria, con semplici utensili da falegname, ho messo le mani su entrambi e suonano benissimo.
per un popolo in grado di creare opere di ingegneria meravigliose come Caras Galadhon non sarebbe stato un problema costruirne uno.
I nani invece li vedo più da cornamuse...