[16/06/2005] CD sterili

[pilo]

Chris73 ha scritto gio, 16 giugno 2005 alle 16:12

pilo ha scritto gio, 16 giugno 2005 alle 16:00


Si, arriva una ricevuta d'acquisto nella tua mailbox. Per un riscronto immediato dovrei stamparla e tenerla sempre con me. Ma sono capace anch'io a farmi le ricevute per ogni tipo di cd...

Si allora è come pensavo.
Per quanto riguarda le ricevute "autoprodotte", se veramente la Finanza si dovesse limitare a prendere visione delle stesse, senza effettuare un controllo presso il venditore, allora la conseguenza dei vari siti di DD sarebbe quella di aver creato una "sorta di copertura" alla pirateria.

Chrs73

Infatti. Anche se a ben pensarci anche con il classico cd la cosa sarebbe problematica; ho la copia di beckup in auto, mi fermano e me lo fanno notare, rispondo che ho l'originale in casa. Come fanno a sostenere il contrario???? Non potrò mica portarmi
sempre lo scontrino dietro per ogni cd. Che fanno? Si fanno fare un mandato di perquisizione per accertarsi che ogni omino X ha effettivamente in casa il cd Y dal quale si è fatto nei suoi diritti la copia Y?????

Booooh!!!!????

Cmq mi sono accorto di non aver praticamente detto nulla di ciò che pensavo della nuova soluzione anti-copia, o meglio anti-oltre-qualche copia:

Qualunque protezione fisica non serve ad un'emerita cippa. Al max potrebbero limitare la copia tra persone che non hanno una gran cultura informatica e che tentano le copie con i procedimenti più comuni. Per il resto è solo ed esclusivamente questione di tempo!
E' la mentalità della gente che bisogna cambiare oltre che alle metodologie di distribuzione in modo da arginare i prezzi.
Penso che la distribuzione di musica on line sia un primo ed importante passo verso questa direzione.

Saluti

[Jollyroger]

pilo ha scritto gio, 16 giugno 2005 alle 16:49

Qualunque protezione fisica non serve ad un'emerita cippa. Al max potrebbero limitare la copia tra persone che non hanno una gran cultura informatica e che tentano le copie con i procedimenti più comuni

E che dire invece di chi non ha nessuna cultura informatica ed ha pure un lettore CD vecchio?
Che non può più ascoltare musica nuova?

[Kordian]

beh... credo che realisticamente parlando se la finanza ti ferma non è per vedere che cd hai nell'autoradio, piuttosto per vedere se hai nel bagagliaio 10 kg di cocaina...

Sotto questo aspetto credo che le forze dell'ordine siano tacitamente tolleranti, sono molto meno tolleranti con chi vende copie pirate di film/musica/videogames.

Tornando al discorso, come in molti hanno ribadito, fatta la protezione giungerà il modo per aggirarla. Io in fondo non me la prendo con le case che "ci provano" a proteggere le proprie proprietà intellettuali, la cosa che mi infastidisce è la tendenza di molti artisti a vendere un prodotto spesso scadente non tanto a livello artistico quanto a livello di packaging. Mi spiego: sono stufo di spendere tanti euri per poi trovarmi un cd cartonato (ogni tanto qualcuno li fa) e/o dotato di un booklet a dir poco ridicolo, senza testi e striminzito. Vabbè che con internet il problema viene ovviato ma non è così che si fa. A quel punto la cosa che distingue il cd originale da quello copiato è il fatto che spesso il cd copiato ha il titolo scritto col pennarello

[skyhigh]

z.wasp ha scritto gio, 16 giugno 2005 alle 16:03
La prossima mossa sarà il libro che se prestato ad un quarto amico prende fuoco insieme all'amico scroccone.

[ilgrillo]

Kordian ha scritto gio, 16 giugno 2005 alle 17:10
beh... credo che realisticamente parlando se la finanza ti ferma non è per vedere che cd hai nell'autoradio, piuttosto per vedere se hai nel bagagliaio 10 kg di cocaina...

Sotto questo aspetto credo che le forze dell'ordine siano tacitamente tolleranti, sono molto meno tolleranti con chi vende copie pirate di film/musica/videogames.

Tornando al discorso, come in molti hanno ribadito, fatta la protezione giungerà il modo per aggirarla. Io in fondo non me la prendo con le case che "ci provano" a proteggere le proprie proprietà intellettuali, la cosa che mi infastidisce è la tendenza di molti artisti a vendere un prodotto spesso scadente non tanto a livello artistico quanto a livello di packaging. Mi spiego: sono stufo di spendere tanti euri per poi trovarmi un cd cartonato (ogni tanto qualcuno li fa) e/o dotato di un booklet a dir poco ridicolo, senza testi e striminzito. Vabbè che con internet il problema viene ovviato ma non è così che si fa. A quel punto la cosa che distingue il cd originale da quello copiato è il fatto che spesso il cd copiato ha il titolo scritto col pennarello

Io una volta scrissi, incavolato come un satrapo, nel forum degli Starsailor.
(In Inglese)
"Sì, vabbe', le foto sono una figata e voi siete strafighissimi, ma, dannazione, i testi delle canzoni dove sono? Devo venire nel vostro sito per scaricarmeli? E' una squallida operazione di marketing."

Qualcuno mi rispose dicendo... "il solito temperamento italiano!"

Già, sono italiano! E non c'è niente di peggio di un italiano che compra originale. Visto quello che costa, pretendo il meglio. SEMPRE!

W IL MADE IN ITALY. TIE'

Scusa, keiser...

[alexbilly]

Sono solo chiacchiere che andranno a finire nel dimenticatoio, certe volte è meglio star zitti invece che sparare idee a dir poco bizzarre.

[Shog-goth]

Boomer ha scritto gio, 16 giugno 2005 alle 11:35
io aspetto con ansia che qualche coraggioso artista mandi a quel paese le case distributrici e venda esclusivamente online il proprio prodotto, senza inoltre perderne i diritti d'autore.
se ' vero che solo meno di 5 euro vanno in tasca all'autore, un artista può vendere i brani su internet alla stessa cifra (o giù di li) avendone un guadagno diretto, farebbe felice se stesso, i fan, sarebbe padrone dei propri diritti (con tutto quello che ne consegue).

La questione è un attimo più complessa di così (strano, vero? ).

La filiera produttiva per passare da un'idea musicale ad un album fatto e finito è molto più articolata e non comprende solo l'artista ed il distributore.

Inoltre l'artista molto difficilmente ha i capitali per produrre un disco di qualità (e ti assicuro che ce ne vogliono) ed anche se li ha è poco propenso (coi chiari di luna che ci sono) a rischiarli in prima persona.

Ecco perchè non è così semplice che lo scenario che proponi diventi realtà (se non eventualmente per produzioni underground).

E, credimi, parlo con cognizione di causa.

[ilgrillo]

alexbilly ha scritto gio, 16 giugno 2005 alle 22:50
Sono solo chiacchiere che andranno a finire nel dimenticatoio, certe volte è meglio star zitti invece che sparare idee a dir poco bizzarre.

Mah...
Sono state bizzarre le protezioni viste finora... No, fin troppo reali.

É stato bizzarro il dazio sui supporti vergini alla SIAE... No, fin troppo reale.

Insomma, non è per bizzarria se la mia autoradio rifiuta alcuni cd. Fosse quello... due ceffoni e l'autoradio a forza li leggerebbe!