Uso il tuo post per rispondere anche a Kris_85.teppaz ha scritto mer, 29 giugno 2005 alle 14:07
Attenzione, se è normale fare la propria politica commerciale, è VIETATO sfruttare la propria posizione di leader di mercato a danno dei concorrenti, si chiama infatti ABUSO di posizione dominante.
Se Intel fa più sconti di AMD è legale, se però li lega a non utilizzare i prodotti della concorrenza questo non si può fare.
E' un ricatto, Intel non può dire a Dell "se utilizzi AMD in alcune tue macchine ti interrompo (o limito, ritardo) la fornitura dei miei processori" perchè ciò è concorrenza sleale fatta con intimidazioni e non con prezzo, qualità, servizio o tutto quello che porta un cliente a scegliere un prodotto piuttosto che un altro.
Intel ha sempre usato queste "politiche" praticamente mafiose verso i grandi clienti ed è logico che AMD ora che ha i prodotti giusti e probabilmente anche le capacità produttive per guadagnare quote di mercato cerchi di limitare tramite i tribunali lo strapotere e l'arroganza di Intel.
P.S. per anni anche io mi sono sentito dire da negozianti e venditori "AMD non lo trattiamo perchè dà problemi" - ma quando mai!!!
L'anti trust serve a regolare il mercato in modo che ci sia la possibilità di commercio.
Non si deve confondere i problemi stampo Microsoft con questi.
In ambito Microsoft si dibatteva (a son di cause e soldoni) il fatto che, essendo Windows il sistema Operativo per eccellenza, ci doveva essere la possibila di "Creare e Vendere" software sul quella piattaforma.
Il problema si pose quando Microsoft comincio' a integrare Browser e Lettore multimediale in Windows e quindi a rendere "non idonei e solo parzialmente funzionanti" tutti i software che avevano questo scopo.
In questo caso si ricorreva all'antitrust in modo che venisse reso possibile a "chiunque oltre loro" di poter fare del software (e per impedire che Microsoft continuasse con quella strada con antivirus, giochi, ecc..)
Qua la storia è un altra.
Se Dell, Compaq, Hp, ecc.. preferivano Intel ad AMD non è per simpatia o per "campanilismo" (quello che leggo su questo forum) ma per puri e semplici interessi commerciali.
Se i forti sconti e i privilegi che Intel fa' ai rivenditori OEM fossero, come tanti ritengono, soggetti ad antitrust allora praticamente le seguenti aziende non potrebbero esistere:
-tutti i centri commerciali
-le grandi catene di distribuzione alimentari
-Le catene di distribuzione di bevande
-Le aziende che vendono lampadine (non sono più di 3 al mondo)
-ecc.. ecc.. ecc...
Se domani io creassi la Lola-Pola, la bevanda più buona del momento, e tentassi di andare a venderla da McDonalds non mi sfiorerebbe l'idea che la Coca-Cola prima di cedermi un cliente da milioni di Euro le tenterebbe tutte?
Cioè...perchè AMD non riesce ad imporsi sul mercato verso Intel mentre ATI con Nvidia ci riesce?
Secondo me invece di cercare pubblicità con queste cause praticamente inutili ( che verrà archiviata come sempre) licenziasse in tronco i manager che gestiscono le pubbliche relazioni farebbe bene.
Hanno ottimi processori ma nonostante questo non riescono ad avere rapporti con quelli che contano, cioè il mercato OEM.
Questa lacuna non è da ricercare nei rapporti di Intel con le grandi marche (c'era, ci sono e ci saranno sempre) ma nella loro inadeguatezza in questo campo.
Vi ricordo che si parla di mercati enormi e non di guerra tra utenti che si fanno la guerra a son di punti con il sandra.
Quando una nultinazionale come HP-Comqaq sceglie un partner per i processori non lo fa' per 3 mesi a seguito del trend del momento ma per almeno qualche anno....è chiaro che chi vince quell'appalto è un esclusivista e non è importante che dopo 2 mesi dal contratto ci siamo processori migliori o di Intel o AMD.
Saluti
Neosemy
P.S.
Mi sembra che poco tempo fa si discuteva pure sul fatto che la EA sia acquisendo praticamente tutti i diritti sui giochi di sport della terra dal tamburello alla corse delle bighe spaziali.
Mi sembra molto peggio il fatto che ne io ne teppaz ne Kris potremmo mai fare un gioco di calcio come si deve che il problema di come e dove venderlo.