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Discussione: Forze Speciali

  1. #1
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Forze Speciali

    Ciao ragazzi, sono sempre stato affascinato dal mondo delle forze speciali, passione nata coi libri del buon Clancy e che mi ha portato a leggere altre opere a riguardo, come lo stupendo
    "Pattuglia Bravo Two-Zero" e l'ancora migliore "Inside Delta Force".

    La mia sete di conoscenza non si è ancora placata...

    Vi chiederei dunque di postare qui le descrizioni delle maggiori forze speciali operative nel mondo (Rangers, SEALS, e chi piu ne ha piu ne metta), e magari anche qualche cronaca di operazioni realmente accadute.

    Grazie!

  2. #2
    Automatic Jack
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Hatsu ha scritto sab, 11 ottobre 2003 alle 14:59
    Ciao ragazzi, sono sempre stato affascinato dal mondo delle forze speciali, passione nata coi libri del buon Clancy e che mi ha portato a leggere altre opere a riguardo, come lo stupendo
    "Pattuglia Bravo Two-Zero" e l'ancora migliore "Inside Delta Force".

    La mia sete di conoscenza non si è ancora placata...

    Vi chiederei dunque di postare qui le descrizioni delle maggiori forze speciali operative nel mondo (Rangers, SEALS, e chi piu ne ha piu ne metta), e magari anche qualche cronaca di operazioni realmente accadute.

    Grazie!
    Azz.. per le operazioni la vedo complicata... non è mica gente che dice quello che fa ( ) ma vedrò di accontentarti!

  3. #3
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Beh,visto che si vuole parlare di Forze Speciali,iniziamo con il Battaglione Tuscania dei Carabinieri,sempre presenti in ogni teatro operativo dall'Libano all'Afganistan oggi,ora pero' un po' di storia ..:



    Il 1° luglio 1940 vennero riuniti nella caserma "Podgora", di Roma, 22 ufficiali, 50 sottufficiali e 320 appuntati e carabinieri volontari, destinati all'addestramento lancistico presso la "Scuola Paracadutisti" di Tarquinia per la costituzione del Battaglione Carabinieri Paracadutisti.

    Il Battaglione, ordinato su tre Compagnie, fu affidato al comando del maggiore Bruto Bixio Bersanetti; i comandanti di Compagnia erano i tenenti Salvatore Palermo, Giuseppe Casini e Osmano Bonapace.

    Il 12 luglio lo Stato Maggiore dell'Esercito sanzionò in via ufficiale l'avvenuta costituzione del Battaglione e gli attribuì la denominazione di I Battaglione Paracadutisti. Il giorno successivo il reparto raggiunse la "Scuola Paracadutisti" di Tarquinia, culla delle aviotruppe italiane.

    Il 15 dello stesso mese cominciò a ritmo serrato lo specifico addestramento consistente anche in rigorose prove di carattere psicofisico e sportivo. L'esercizio più impegnativo era la torre, una costruzione di tubi metallici a traliccio di diciassette piani, senza ringhiera di protezione, alta circa sessantacinque metri e con superficie di dimensioni assai ridotte. La sua stabilità era assicurata da pesanti blocchi di cemento alla base. Tuttavia, data la flessibilità dei tubi, la torre era caratterizzata da oscillazioni che, specie nelle giornate di vento, superavano alla sommità i valori di un metro. Salire l'angusta scaletta a pioli fino in cima alla torre e rimanervi affacciati era già di per sé un'impresa, non facile per tutti.
    Gli allievi del 1 Battaglione Carabinieri Paracadutisti furono sottoposti anche ad un'accurata visita di controllo, che ebbe luogo presso l'Istituto medico-legale dell'Aeronautica Militare di Roma. L'esame medico e i collaudi psicofisici determinarono una naturale selezione che non ebbe incidenze tuttavia sugli organici del Battaglione, tenuti a livello con l'inserimento di altri volontari prescelti dal Comando Generale dell'Arma tra i moltissimi carabinieri che chiedevano di essere ammessi al corso paracadutisti.
    L'addestramento e la selezione sono durissimi, qualcuno non supera gli esami, qualcuno rimane vittima di incidenti mortali durante i lanci di brevetto.
    Al maggiore Bruto Bixio Bersanetti, incidentatosi in addestramento prelancistico, subentrò il maggiore Edoardo Alessi.
    I paracadute utilizzati per i lanci furono prima il Salvator D e poi il più sofisticato IF-41-SP la cui sigla significa "Imbracatura Fanteria 1941 Scuola Paracadutisti" mentre gli aerei utilizzati erano principalmente il Caproni 133, soprannominato la "vacca", e i Savoia Marchetti SM 81 e 82. La nascita del 1° Reggimento Paracadutisti (su tre battaglioni, il primo dei quali di Carabinieri) risale al 31 marzo 1941. Il personale del battaglione Carabinieri raggiunse il traguardo dei tre lanci e quindi il brevetto nel giugno 1941

    Completata l'attività lancistica, i Carabinieri Paracadutisti intensificarono l'addestramento al combattimento, anch'esso molto severo, finché giunse, quasi improvvisamente, l'ordine di partenza per il teatro di operazione.
    Subito rischierati in Africa Settentrionale, i paracadutisti non ebbero occasione di sfruttare le proprie capacità di infiltrazione dall'alto ma condussero estenuanti missioni anticommando e svolsero attività esplorante.

    Questa' e' una breve illustrazione di come nascono e dell'evoluzione....
    a presto il resto.
    adios


  4. #4
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Ricominciamo con un po' di storia attuale..

    Attualmente il 1° Reggimento Carabinieri Paracadustisti "Tuscania" conta un organico di circa 500 uomini tutti volontari suddivisi tra Ufficiali, Ispettori, Appuntati e Carabinieri.


    Iter formativo
    Gli aspiranti al 1° Reggimento. (Ufficiali, Ispettori, Appuntati e Carabinieri) al termine di preventiva selezione finalizzata ad accertare la loro attitudine per il particolare impiego, vengono ammessi alla frequenza di un corso formativo effettuato in Livorno della durata di circa nove mesi comprendente:
    addestramento individuale e di squadra;
    corso di paracadutismo e conseguimento del relativo brevetto;
    addestramento di pattuglia e di plotone;
    addestramento all'impiego di armi e materiali speciali;
    Al termine del corso ed una volta superate le prove finali il militare transita nel Battaglione operativo dove continua a svolgere attività addestrative di mantenimento ed ulteriore specializzazione nel settore:

    aviolancistico;
    di impiego e tiro con armi individuali e di reparto;
    di impiego materiali speciali ed esplodenti;
    di utilizzo di particolari tecniche di combattimento
    Solitamente il Comando Generale dell'Arma ricorre all'intervento del "Tuscania" per compiti di istituto quando è necessario avvalersi di capacità specifiche, ad esempio per operare in zone impervie dove l'addestramento dei paracadutisti assicura quella mobilità che spesso manca agli elementi dell'Arma Territoriale. Calabria a e Sardegna sono gli scenari che hanno visto sovente operare i baschi amaranto del "Tuscania" ma anche in altre zone ad alta densità criminale, come la Campania e la Puglia, sono state teatro di brillanti operazioni.
    Il 1° Reggimento ha anche una funzione addestrativa e propedeutica per il personale destinato ad altri reparti dei Carabinieri: il Reparto Addestramento del "Tuscania" è infatti responsabile della preparazione del personale dell'Arma che si candida per entrare negli Squadroni Eliportati Carabinieri Cacciatori di Calabria e Sardegna, reparti specializzati nella lotta alla criminalità in ambienti impervi e nel contrasto dei sequestri di persona.Prima di ottenere il basco rosso (più chiaro rispetto a quello amaranto delle aviotruppe), distintivo della specialità, i "Cacciatori" transitano da Livorno dove frequentano un corso di 40 giorni presso il reggimento, centrato su materie come topografia, tecnica di elisbarco, ardimento, trasmissioni, addestramento al combattimento e al tiro, impiego di mezzi ed apparecchiature speciali. Oltre alle citate attività operative ed addestrative, occorre ricordare il prestigioso compito di difesa delle nostre Ambasciate in quei paesi in cui i rischi legati all'attività diplomatica sono più elevati: questa attività, iniziata negli anni '80 con l'incarico di difendere il personale dell'Ambasciata di Beirut in Libano, si è evoluta nel tempo fino ad arrivare ad un ragguardevole numero di Ambasciate di competenza: Albania (Tirana), Serbia (Belgrado), Colombia (Bogotà), Algeria (Algeri), Costa D'Avorio (Abidjan), Israele (Gerusalemme), Iraq (Bagdad), Afghanistan (Kabul), Pakistan (suddivisi in due aliquote una all'ambasciata di Islamabad e l'altra al consolato di Carachi.

    Questa e' la realta' del TUSCANIA oggi,se siete interessati anche alle armi,postero' di seguito anche qualcosa su quelle..
    fatemi sapere.
    ciao ciao
    adios







  5. #5
    Il Nonno L'avatar di sandman
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Automatic Jack ha scritto sab, 11 ottobre 2003 alle 18:22
    Azz.. per le operazioni la vedo complicata... non è mica gente che dice quello che fa ( ) ma vedrò di accontentarti!
    bbc e channel 4 in UK hanno di recente dedicato due diverse serie ai SAS, i corpi speciali britannici. provate a cercare nel loro sito internet notizie e magari trascrizioni delle puntate. bbc presentava le tecniche d'addetsramento, mentre channel 4 in una serie in corso a tutt'oggi presentava testimonianze di ex appartenenti sulle operazioni, inserite nel contesto di una narrazione delle operazioni come son note a tutt'oggi.

  6. #6
    Automatic Jack
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    sandman ha scritto dom, 12 ottobre 2003 alle 12:18
    Automatic Jack ha scritto sab, 11 ottobre 2003 alle 18:22
    Azz.. per le operazioni la vedo complicata... non è mica gente che dice quello che fa ( ) ma vedrò di accontentarti!
    bbc e channel 4 in UK hanno di recente dedicato due diverse serie ai SAS, i corpi speciali britannici. provate a cercare nel loro sito internet notizie e magari trascrizioni delle puntate. bbc presentava le tecniche d'addetsramento, mentre channel 4 in una serie in corso a tutt'oggi presentava testimonianze di ex appartenenti sulle operazioni, inserite nel contesto di una narrazione delle operazioni come son note a tutt'oggi.
    Ci sarà da slogarsi i diti ( ) a trascrivere tutto... ma ce la farò ...grrr... grrrr... pùtenza!


  7. #7
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    sandman ha scritto dom, 12 ottobre 2003 alle 11:18
    Automatic Jack ha scritto sab, 11 ottobre 2003 alle 18:22
    Azz.. per le operazioni la vedo complicata... non è mica gente che dice quello che fa ( ) ma vedrò di accontentarti!
    bbc e channel 4 in UK hanno di recente dedicato due diverse serie ai SAS, i corpi speciali britannici. provate a cercare nel loro sito internet notizie e magari trascrizioni delle puntate. bbc presentava le tecniche d'addetsramento, mentre channel 4 in una serie in corso a tutt'oggi presentava testimonianze di ex appartenenti sulle operazioni, inserite nel contesto di una narrazione delle operazioni come son note a tutt'oggi.
    NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO me le sono perseeeee .

    Ma channel 4 è quello dove un po di sere fa hanno dato Me, Myself and Irene?



  8. #8
    Il Nonno L'avatar di sandman
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    esatto...

  9. #9
    Il Nonno L'avatar di sandman
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Automatic Jack ha scritto dom, 12 ottobre 2003 alle 12:22
    Ci sarà da slogarsi i diti ( ) a trascrivere tutto... ma ce la farò ...grrr... grrrr... pùtenza!

    beh immagino non debba fare tutto tu. avranno le trascrizioni delle vecchie puntate, spero, un po' come http://report.rai.it

  10. #10
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Continuamo con la rassegna dei corpi speciali ITALIANI prima di passare a quelli stranieri visto e considerato che non hanno niente da invidiare a nessuno...
    Dopo i Carabininieri Para' del TUSCANIA continuo la rassegna anche con un corpo che solo negli ultimi tempi e' uscito allo scoperto visto che la maggior parte della gente conosce poco o niente dei LAGUNARI DELLA SERENISSIMA,come sempre un po' di storia riportata dal sito dei suddetti:

    DAI "FANTI DA MAR" AI "LAGUNARI"
    Lo stemma araldico del Reggimento con il Motto:
    Come lo scoglio infrango come l'onda travolgo
    Può sembrare uno sterile esercizio ricercare radici storiche remote per quella che, in fin dei conti, è la più recente tra le specialità dell'Esercito Italiano. Ma fino all'anno scorso, le nuove reclute Lagunari, provenienti dalla città di Venezia, dalle isole della laguna, dall'entroterra veneto e dal litorale giuliano, prestavano giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana nello stesso cortile del "Palazzo dei Soldati"dove 300-400 anni fa i loro progenitori si addestravano per la difesa della "Serenissima" .

    Questo testimonia il fortissimo legame che stringe gli odierni LAGUNARI a tutti coloro che nei secoli combatterono sotto le insegne del Leone Alato e al grido di "San Marco!".
    Alcuni studiosi fanno risalire la nascita della specialità al tempo della quarta crociata allorchè il Doge Enrico Dandolo costituì un reggimento ordinato su dieci compagnie, distribuito variamente sulle navi ed impiegato nelle due successive prese di Bisanzio ( 1203-1204). Tali truppe trovarono assetto definitivo nel 1550 come "Fanti da Mar" che si distinsero a Famagosta e a Candia. Continuando nella ricerca delle origini storiche incontriamo i "cacciatori del Sile", Il 21 ottobre 1848, nel corso della memoranda difesa di Venezia, cinquecento giovani volontari con l'appoggio di imbarcazioni armate, investirono il fianco delle posizioni austriache del Cavallino, tenute da ingenti forze, riuscendo a forzarle e a impadronirsi di cannoni, armi portatili, munizioni e dello stesso rancio del nemico.
    Dopo l'Unità d'Italia si costituisce la Brigata Lagunari trasformatasi nel 1918 nell' 8° Reggimento Genio Lagunari. Durante la prima guerra mondiale si costituisce un "Reggimento Marina" distintosi nella difesa del Basso Piave ristrutturato poi in "Battaglione San Marco".
    Per maggior completezza e in omaggio allo spirito d'ardimento che contraddistingue i Lagunari vanno citati i combattenti che nel tragico periodo susseguente l'8 settembre 1943 combatterono dall'una e dall'altra parte.
    Il reggimento San marco che si guadagnò la stima degli alleati durante la Guerra di Liberazione e per la Repubblica Sociale Italiana la Divisione San Marco e nell'ambito della X° MAS il battaglione "Barbarigo" che si fregia degli alamari pentagonali porpora - simili a quelli odierni in riduzione metallica -
    Nel 1951 venne costituita l'Unità interforze: il "Settore Forze Lagunari" che dopo sei anni diventa "Raggruppamento Lagunare" con due Battaglioni costieri lagunari: il "Marghera" ed il "Piave".Il 25 ottobre 1964 viene costituito il Reggimento Lagunari "Serenissima" con i battaglioni anfibi "Marghera" , "Piave" ed "Isonzo", il XXII° Battaglione carri, la compagnia trasporti anfibi e una compagnia trasmissioni.
    Il resto è storia recente: dopo le ristrutturazioni iniziate nel 1975 e fino al 1992 opera il Comando Truppe Anfibie con il 1° Battaglione Lagunari "Serenissima" e la costituzione del Battaglione mezzi anfibi "Sile" e della compagnia reclute

    Nel 1992 con la soppressione del 1°battaglione Lagunari "Serenissima" e del battaglione anfibio "Sile" rinasce il reggimento lagunari "Serenissima, prima alle dirette dipendenze del 5° corpo d'Armata e poi dal 1997 inquadrato nelle forze di proiezione
    IL REGGIMENTO LAGUNARI "SERENISSIMA"

    Ovviamente esistono varie componenti che compongono i LAGUNARI tra questi anche il plotone di esplorazione anfibia ecco che ci troviamo davanti a truppe polivalenti sia in ambito meccanizzato che anfibio
    Per molti anni i Lagunari, in accordo con i loro compiti originari , la difesa delle lagune del nord Adriatico, si sono addestrati alla difesa di ambienti difficili, assalti di spiagge, raids e infiltrazione di piccole unità.
    Composto quasi esclusivamente di volontari, si articola su un comando e una Compagnia Comando e Servizi reggimentale con sede alla Caserma Matter di Mestre, sul 1° Battaglione Lagunari con sede a Malcontenta di Mira (Mestre), e una Compagnia Mezzi Nautici di stanza sull'isola di Sant'Andrea che raggruppa tutti i natanti del Reggimento, dalle unità da sbarco veloci alle idroambulanze ai cingolati anfibi LVTP-7.
    Alle dirette dipendenze del comando opera sull'isola anche il plotone Esploratori Anfibi nel cui ambito figura una componente subacquea.
    IL PLOTONE ESPLORATORI ANFIBI

    Nell'organigramma dei Lagunari ovviamente non puo' mancare una componente che come accennato sopra puo' costituire la polivalenza e la duttilita' in un teatro operativo ipotetico,cioe' la componente anfibia.
    Il plotone Esploratori Anfibi è una piccola unità specializzata ed addestrata ad operare in piccoli nuclei a supporto delle truppe anfibie dell'esercito.

    Le missioni che si prepara a condurre comprendono la ricognizione preventiva delle spiaggie di sbarco, l'esplorazione tattica a breve e medio raggio, la raccolta di informazioni, la guida delle ondate di sbarco e il sabotaggio alle spalle del dispositivo avversario.
    Il plotone comprende quattro squadre esploratori e una squadra di incursori subacquei composta interamente da personale in servizio permanente abilitato presso il centro sommozzatori della Marina Militare all'utilizzo di apparati per la respirazione subacquea in aria e in ossigeno
    La "base" degli esploratori è l'isolotto di Sant'Andrea, posto all'ingresso della laguna, dove ha sede anche la compagnia mezzi nautici.Gli aspiranti esploratori devono affrontare e superare un corso di addestramento e selezione di otto settimane durante il quale devono misurarsi con marce di lunghezza e durezza crescente con equipaggiamento completo, un percorso a ostacoli estremamente "umido" e l'approfondimento di tutte le tecniche inerenti alla missione da svolgere quali impiego dei battelli, degli apparati di trasmissione , il riconoscimento mezzi e l'uso degli esplosivi

    Attualmente i LAGUNARI sono impegnati in missione di PEACEKEEPiNG come la JOINT Guardian da cui sono rientrati a MArzo con un contingente di 600 unita'..Dislocati a DAKOVICA in Albania hanno dato vita al Falco TAsk Force.
    Compito svolto:
    attività di controllo e sorveglianza nel settore assegnato mediante pattugliamenti motorizzati e appiedati, check point permanenti e mobili e vigilanza permanente di punti o aree sensibili.
    In particolare nell'area è prsente il monastero ortodosso di DAKOVICA ed altre chiese ortodosse nei centri abitati viciniori.


    Nelle foto si possono osservare vari momenti dell'attivita' delle truppe dislocate con compiti di pattugliamento con moto e VM90,e scorta.
    Alla fine di giugno 2003, una compagnia completa di Lagunari del Reggimento Lagunari "Serenissima" é stata schierata in Iraq nell'ambito della missione internazionale "Antica Babilonia".

    ARMAMENTO
    Ovviamente le molteplici missioni ed esperienze acquisite sul campo hanno portato al miglioramento dell'armamento leggero,medio e pesante con cui vengono equipaggiati queste truppe.Senza scendere troppo nel particolare faccio una rassegna veloce dell'equipaggiamento in dotazione al Reggimento:
    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO
    ARMAMENTO LEGGERO:
    PISTOLA BERETTA 92 FS - la classica in dotazione a tutti reparti
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56 si tratta del fucile d'assalto AR 70/90 cal 5,56x45mm NATOBeretta,in tre diverse configurazioni
    AR 70/90 normale;
    SC 70/90 con calcio pieghevole
    scs 70/90 con canna leggermente piu' corta e calcio pieghevole

    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI niente da dire su questa ottima arma di reparto relativamamente leggera con serbatoio di 200 colpi oppure da 30
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59 neanche a spiegare cosa e' tanto la conosco tutti..
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC

    VEICOLI:
    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    VEICOLO DA TRASPORTO E COMBATTIMENTO (VTC) M113 A-1 CON SISTEMA D'ARMA TOW
    VEICOLO DA TRASPORTO E COMBATTIMENTO (VTC) M106 A1 PORTAMORTAIO DA 120
    VEICOLO CORAZZATO DA COMBATTIMENTO VCC-1
    VEICOLO CINGOLATO ANFIBIO TRASPORTO TRUPPA LVT - P7

    ARMAMENTO DI REPARTO
    MORTAIO DA 60mm
    MORTAIO RIGATO DA 120mm
    LANCIARAZZI CONTROCARRO "PANZERFAUST 3"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A MEDIA GITTATA "MILAN"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A LUNGA GITTATA "TOW"

    E con questo penso di aver detto tutto quello che c'era da dire sul Reggimento LAGUNARI SERENISSIMA...
    x commenti,critiche,citazioni famose,contattatemi saro' ben lieto di modificare/ampliare se mi e' possibile questa sezione..
    adios comrade



  11. #11
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Torniamo a parlare di corpi speciali italiani,oggi posto qualche cosa sulla BRIGATA PARA' FOLGORE,spiegare cosa e' la Folgore mi sembra inutile visto che tutti sapete di questo reparto...



    CENNI STORICI

    Trae origine dalla Divisione Paracadutisti costituita il 1° settembre 1941 a Tarquinia (VT) con i Reggimenti Paracadutisti 1° e 2° - cui si affianca il 3° nel marzo 1942 - ed il Reggimento Artiglieria Paracadutisti.
    Resosi necessario l'impiego oltremare come unità terrestre, nel luglio 1942 è denominata Divisione di Fanteria "Folgore" (185^).
    Le sue unità, di conseguenza, assumono la denominazione di 185°, 186° e 187° Reggimento Fanteria "Folgore" e 185° Reggimento Artiglieria "Folgore".
    Dal 15 settembre 1942 il 185° Fanteria, rimasto in Patria, ceduti due battaglioni al 187°, lascia la "Folgore" e, preso il nome di 185° Reggimento "Nembo", diviene il nucleo costitutivo di una seconda divisione paracadutisti.
    La "Folgore", avrà il battesimo del fuoco in Africa Settentrionale dove imporrà all'ammirazione del nemico e dell'alleato il suo stile di combattimento.
    Consumata ma non vinta nella terribile battaglia di El Alamein, viene ufficialmente sciolta il 23 novembre 1942.
    Il 1° gennaio 1963 si costituisce in Pisa, per trasformazione del preesistente Centro Militare di Paracadutismo (istituito nel 1947), la Brigata Paracadutisti su Comando, 1° Reggimento Paracadutisti (II e V btg), Battaglione Sabotatori Paracadutisti, Compagnia Carabinieri Paracadutisti (Battaglione dal 15 luglio), Batteria Artiglieria da Campagna Paracadutisti (Gruppo dal 1° giugno) e Centro Addestramento Paracadutisti (dal 1° dicembre passa alle dipendenze dell'Ispettorato di Fanteria e Cavalleria).
    Dal 10 giugno 1967 riprende la denominazione tradizionale di Brigata Paracadutisti "Folgore".

    Con la ristrutturazione dell'Esercito, dal 1° ottobre 1975 l'organico della grande unità è modificato e la "Folgore" comprende Reparto Comando e Trasmissioni, 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", 2° Battaglione Paracadutisti "Tarquinia", 5° Battaglione Paracadutisti "El Alamein", 9° Battaglione d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin", 3° Battaglione Paracadutisti "Poggio Rusco", 185° Gruppo Artiglieria da Campagna Paracadutisti "Viterbo", Battaglione Logistico "Folgore" e reparti minori. Dal gennaio 1983 torna alle dipendenze del Comando Brigata anche la Scuola Militare di Paracadutismo.

    Il 1° gennaio 1986, unitamente alla Brigata "Friuli" ed a reparti di volo dell'Aviazione Leggera dell'Esercito, entra nella Forza di Intervento Rapido (FIR), unità interforze costituita per intervenire con immediatezza contro minacce interessanti l'intero territorio nazionale.
    Dal 31 maggio 1991 viene inquadrato nella Brigata anche il ricostituito 183° Battaglione Paracadutisti "Nembo", quindi, con un nuovo ordinamento assunto dalla Forza Armata che ripristina il livello reggimentale, la "Folgore" ad iniziare dal 1992 assume gradatamente l'organico su Comando, 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", 9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin", Reggimenti Paracadutisti 183° "Nembo", 186° e 187°"Folgore", 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti "Folgore", mantenendo inalterati i supporti.

    Inserita nel Comando Forze di Proiezione, dal 1° dicembre 2000 passa alle dipendenze del 1° Comando Forze di Difesa ed assume nei suoi ranghi il 5° battaglione genio guastatori "Bolsena" poi rinumerato 8° "Folgore", nel quale confluisce la Compagnia Genio Guastatori Paracadutisti del Reparto Comando e Supporti Tattici.
    A marzo 2001 viene soppresso il Battaglione Logistico, trasformato in 6° Reggimento di Manovra, seguito dal grosso del 26° "Giove" rischierato a Viterbo.

    A seguito del passaggio dell'Arma dei Carabinieri da prima Arma dell'Esercito a quarta Forza Armata, nel corso del 2002 il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania" esce dai ranghi della Brigata.

    Ovviamente la FOLGORE per poter essere quanto piu' polivalente possibile si e' dotata di reparti con compiti specifici sempre inquadrati come PARA'.
    9° REGGIMENTO D'ASSALTO PARACADUTISTI "COL MOSCHIN"

    Comunemente chiamato "il nono", è l'unico reparto di Forze Speciali dell'Esercito Italiano.
    Nelle sue diverse componenti inquadra Ufficiali, Sottufficiali e Volontari in servizio permanente o in ferma breve addestrati e selezionati mediante un iter formativo della durata di circa due anni (5 mesi per i VFB).
    Gli Incursori sanno muovere e combattere in tutti gli scenari operativi, dall'alta montagna all'ambiente subacqueo e anfibio, a seguito di aviolanci da alta quota o per infiltrazione a piccoli nuclei e sono particolarmente addestrati ad operare in contesti caratterizzati da elevata autonomia operativa ed a grande distanza dalle linee amiche.
    "Della folgore l'impeto"

    Un po' di storia
    La storia del Reggimento inizia nella Grande Guerra con le unità di Arditi, tra cui il IX Reparto d'Assalto, utilizzate per sfondare le difese nemiche a premessa degli attacchi delle fanterie.
    Gli Arditi si imposero all'attenzione generale, guadagnandosi una fama terribile per la violenza delle loro azioni che si concludevano con lanci di bombe a mano ed all'arma bianca nelle trincee nemiche. Il IX Reparto, in particolare, si distinse sul monte Grappa, dove fu protagonista della riconquista di alcune posizioni austriache sul Col Moschin, sul Col della Berretta e sull'Asolone. Il 20 luglio 1942 si costituisce a Santa Severa (RM) un Reggimento Arditi che il successivo 15 settembre muta in X Reggimento Arditi. Il reparto,caratterizzato dalle fiamme azzurre, opera alle dirette dipendenze dell'Ufficio Operazioni dello Stato Maggiore. Impiegato in operazioni di pattuglia in Tunisia, Algeria, e nella Sicilia occupata, cessa di esistere come Reggimento l'8 settembre del 1943. Il I battaglione dislocato in Sardegna, si riordina nel 1944 in IX Reparto d'Assalto e partecipa alla Guerra di Liberazione inquadrato nel Gruppo di Combattimento "Legnano".
    Smobilitato nel 1946, si ricostituisce a livello Compagnia presso la Scuola di Fanteria a Cesano (RM) nel 1953 ed il 1° giugno 1954 diviene Reparto Sabotatori Paracadutisti. Assegnato al Centro Militare di Paracadutismo di Pisa il 10 maggio 1957, diviene Battaglione Sabotatori Paracadutisti il 25 settembre 1961. Segue le sorti della rinata Brigata Paracadutisti e, il 1° ottobre 1975 assume la denominazione di 9° Battaglione d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin" e riceve in custodia la bandiera del X Reggimento Arditi. Il 24 giugno 1995 assume l'attuale denominazione.
    La Bandiera di combattimento dell'unità è fregiata di una Croce di Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia, tre Medaglie d'Argento al Valor Militare e una Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito.
    La storia del Reggimento inizia nella Grande Guerra con le unità di Arditi, tra cui il IX Reparto d'Assalto, utilizzate per sfondare le difese nemiche a premessa degli attacchi delle fanterie.

    LA QUALIFICAZIONE
    Il 9° Reggimento d'Assalto Paracadutisti "Col Moschin" è una unità ad altissima specializzazione, composta fin dalla ricostituzione del dopoguerra, da Ufficiali e Sottufficiali.
    Unico nel suo genere, il reggimento recluta personale attraverso selezioni fisiche condotte da appositi Nuclei presso le Scuole ed i Reggimenti Addestramento Volontari.
    Gli Ufficiali vengono selezionati presso la Scuola di Applicazione dell'Esercito di Torino, Marescialli e Sergenti alla Scuola di Viterbo ed i Volontari sia in Sevizio Permanente che in Ferma Breve, come già detto, presso i Reggimenti Addestramento Volontari.
    La preselezione iniziale per il nono prevede il superamento delle seguenti prove:

    - almeno dieci trazioni alla sbarra;
    - almeno trenta piegamenti sulle braccia (flessioni);
    - almeno quindici piegamenti alle parallele;
    - almeno quaranta piegamenti addominali;
    - corsa piana, 1500 mt, in massimo 6'.

    Ciascuna prova, tranne la corsa, deve essere completata in un tempo massimo di 1 minuto.

    Gli idonei alle preselezioni, al termine dei rispettivi iter di formazione presso Scuole e RAV, raggiungono la 101^ Compagnia del Reparto Addestramento Forze Speciali del Reggimento, dove affrontano un "Tirocino Pratico".
    Tale tirocinio ha luogo due volte l'anno nei mesi di maggio-giugno oppure ottobre-novembre.
    Dopo aver ripetuto le prove di preselezione, gli idonei affrontano le tre settimane del tirocinio, durante le quali devono essere completate sette marce zavorrate su percorso noto, a difficoltà crescente. Si comincia con una marcia diurna di 10 kilometri su percorso in piano per terminare con una marcia notturna di circa 24 kilometri su terreno vario. Accompagna gli aspiranti incursori uno zaino di 20 kilogrammi di peso.
    Gli idonei al termine delle tre settimane sono avviati alla frequenza del corso per Guastatore Paracadutista, della durata di circa 11 mesi per il personale in Servizio Permanente.
    Un corso di circa cinque mesi qualifica Guastatori Paracadutisti i Volontari in Ferma Breve della 111^ Compagnia del Reggimento.Il corso è strutturato in moduli addestrativi di durata variabile che riguardano:

    - topografia e navigazione terrestre;
    - armi e tiro;
    - esplosivi e tecniche di demolizione;
    - addestramento individuale al combattimento;
    - tecniche di primo soccorso.

    Ciascuna fase è a carattere selettivo. Gli idonei, superati gli immancabili esami, ottengono la specializzazione di Guastatore Paracadutista che chiude la 1^ fase della preparazione dei futuri Incursori.

    La seconda fase della formazione avviene sia presso i Centri Addestramento di specialità dell'Esercito che presso la Marina Militare:
    - sci, roccia e combattimento in montagna presso il Ce.Alp. di Aosta;
    - tecnica dell'aviolancio in caduta libera da alta quota pressa il C.A.Par. di Pisa;
    - corso per subacquei e navigazione marittima presso la M.M. a La Spezia.
    Un ulteriore periodo presso il RAFOS perfeziona la preparazione nelle discipline specifiche delle Forze Speciali dell'aspirante incursore.
    Il personale giudicato idoneo al termine del lungo ciclo addestrativo, consegue la specializzazione di Incursore Paracadutista e viene assegnato alle Compagnie Incursori del Reggimento.
    Ulteriori corsi presso scuole di formazione internazionali completano le capacità di questi combattenti d'élite.
    Siccome l'argomento FOLGORE e' piuttosto ampio finisco qui la prima parte proseguiro in seguito con il 183° REGGIMENTO PARACADUTISTI "NEMBO"
    a presto....
    FATEMI SAPERE SE QUELLO CHE FACCIO VI INTERESSA PLS""""!!!!
    adios

  12. #12
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Frittole ecome se ci interessa: gran lavoro!

    Ma qualcosa sulle forzee speciali straniere? che ne so, maggari anche qualche documento in inglese....

  13. #13
    Il Nonno L'avatar di sandman
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Quote:
    Ciascuna prova, tranne la corsa, deve essere completata in un tempo massimo di 1 minuto.
    ma in un minuto devi fare il tutto, o un minuto per ciascuna prova???

    comuqnue dai frittole non puoi dire che sia selettiva...

    il resto dell'addestramento mi tenta pero'... uhm... chissa'... come staro' in divisa? (vabbe' basta che guardo mio fratello e gli aggiungo 5 cm...)

  14. #14
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    sandman ha scritto mer, 15 ottobre 2003 alle 18:00
    Quote:
    Ciascuna prova, tranne la corsa, deve essere completata in un tempo massimo di 1 minuto.
    ma in un minuto devi fare il tutto, o un minuto per ciascuna prova???

    comuqnue dai frittole non puoi dire che sia selettiva...

    il resto dell'addestramento mi tenta pero'... uhm... chissa'... come staro' in divisa? (vabbe' basta che guardo mio fratello e gli aggiungo 5 cm...)
    No ciascuna prova deve essere fatta in un minuto...
    10 trazione? 1"
    20 flessioni? 1"

    Queste sono le prove di accesso,neanche tanto difficili,e' il resto che e' pesante..
    adios

  15. #15
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Hatsu ha scritto mer, 15 ottobre 2003 alle 16:15
    Frittole ecome se ci interessa: gran lavoro!

    Ma qualcosa sulle forzee speciali straniere? che ne so, maggari anche qualche documento in inglese....
    Guarda ho voluto iniziare con quelle Italiane xche penso non siano seconde a nessuno.
    Poi inizio quelle straniere,ho intenzione di postare(se trovo qualcosa) info sui GURKA,Sul BAttaglione GOLAN etc...non solo i classici corpi speciali ma anche quelli che non sono tanto famosi...
    Speriamo di finire tutto prima della fine di gennaio...
    adios

  16. #16
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    OK ho trovato un po' di tempo libero,e' continuero' quello che era la descrizione storico/attuale della FOLGORE,ho iniziato con il COL MOSCHIN che sicuramente e' quella piu' famosa ed andiamo avanti con il 183esimo REGGIMENTO PARACADUTISTI NEMBO


    Il Reggimento costituisce una delle componenti di "Arma base" della Brigata. Come tale, rappresenta lo strumento principale con il quale vengono assolti i compiti operativi della Grande Unità.
    Si compone di un comando di reggimento, una compagnia per il supporto logistico ed un battaglione paracadutisti, pedina operativa dell'unità.
    Alimentato da Volontari in Ferma Breve ed in Servizio Permanente il reggimento è di stanza a Pistoia.

    CENNI STORICI:

    Costituito in Firenze l'11 gennaio 1943, sotto la stessa data entra a far parte della 184^ Divisione "Nembo" con il 184° e 185° Paracadutisti ed il 184° di Artiglieria Paracadutisti. Trasferito in Sardegna nel maggio del 1943 vi rimane fino al maggio 1944, quando la Divisione, alle dipendenze del Corpo Italiano di Liberazione, prende parte alle operazioni sul territorio nazionale combattendo i tedeschi da Abbadia di Fiastra (giugno 1944) a Filottrano (luglio 1944).

    Il 24 settembre 1944 per trasformazione della Divisione "Nembo", viene costituito il Gruppo da Combattimento "Folgore" che inquadra il Reggimento Paracadutisti "Nembo". L'unità si batte valorosamente a Tossignano e a Grizzano. Nel marzo del 1945 dal Reggimento vengono tratti un centinaio di volontari tra Ufficiali, Sottufficiali e Paracadutisti, i quali, inquadrati nella "Centuria Nembo", partecipano all'operazione "Herring", lanciandosi, la notte del 20 aprile 1945, sulle forze tedesche nella zona di Poggio Rusco.

    Terminata la guerra, il 1º dicembre 1948 il Reggimento Paracadutisti "Nembo" viene trasformato in 183º Reggimento Fanteria "Nembo" della Divisione di fanteria "Folgore", rimanendo tale fino alla ristrutturazione dell'Esercito del 1975, quando viene ridotto a livello ordinativo di Battaglione (183° Battaglione fanteria meccanizzata "Nembo" nella Brigata "Gorizia"). Nel 1991 il 183º Battaglione Fanteria "Nembo" viene sciolto e la Bandiera di Guerra è assegnata al ricostituito 183º Battaglione paracadutisti "Nembo", trasferito da Gradisca (GO) a Pistoia, dove viene organicamente inquadrato nella Brigata "Folgore".

    Il 23 aprile 1993 il 183º Battaglione è elevato al rango di Reggimento e assume l'attuale denominazione.
    Dalla stessa data partecipa all'Operazione "Ibis" in Somalia dove il Sottotenente Gianfranco Paglia, ferito negli scontri del 2 luglio 1993, merita la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
    In seguito partecipa tutte le attività oltremare ed in Patria che interessano la Brigata Paracadutisti "Folgore".
    La Bandiera di Guerra è insignita di Medaglia d'Argento al Valor Militare (Tossignano, Case Grizzano, Poggio Rusco), di Medaglia di Bronzo al Valor Militare (Filottrano), della Croce di Guerra al Valor Militare (Filottrano), della Medaglia di Bronzo dell'Esercito (Somalia), della Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito (Friuli), della Medaglia d'Argento al Valor Civile (Vajont)
    Ovviamente non ri-posto l'addestramento e' l'iter formativo visto che e' uguale a quello del COl MOSCHIN,ma sono le caratteristiche che suddividono i vari Reparti della Folgore.

    ARMI ED EQUIPAGGIAMENTO

    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC
    PARACADUTE IRV-80

    VEICOLI
    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    BLINDO LEGGERA 6x6 "PUMA"

    Passiamo ora due Reparti meno conosciuti della Folgore ma non meno importanti:
    186° reggimento paracadutisti "Folgore"


    Il Reggimento costituisce una delle componenti di "Arma base" della Brigata. Come tale, rappresenta lo strumento principale con il quale vengono assolti i compiti operativi della Grande Unità.

    Si compone di un comando di reggimento, una compagnia per il supporto logistico ed un battaglione paracadutisti, il 5° "El Alamein", pedina operativa dell'unità.
    Alimentato da Volontari in Ferma Breve ed in Servizio Permanente il reggimento è di stanza a Siena.

    CENNI STORICI:
    Il 1º settembre 1941 si costituisce a Tarquinia (VT) come 2º Reggimento Paracadutisti su Comando, Compagnia Cannoni da 47/32, V,VI e VII Battaglione Paracadutisti. E' inquadrato nella Divisione Paracadutisti di nuova costituzione, unitamente ai Reggimenti 1º Paracadutisti e Artiglieria. A tali unità si unisce, il 10 marzo 1942 anche 1l 3º Reggimento Paracadutisti. Il 27 luglio 1942, per l'impiego in Africa Settentrionale la Grande Unità prende il nome di 185^ Divisione di Fanteria "Folgore", ed i reggimenti vengono rinumerati. Il 2º Reggimento Paracadutisti diviene 186º Reggimento Fanteria "Folgore".

    Il 6 novembre 1942, il Reggimento, esce invitto ma decimato dalla battaglia di El Alamein ed i pochi superstiti vengono inquadrati nel 285º Battaglione di formazione che, dopo aver combattuto a in Tunisia e nell'ultimo epico scontro di Takrouna, cessa di esistere con la X Armata nel maggio 1943. Tredici Medaglie d'Oro ad Ufficiali Sottufficiali e Paracadutisti testimoniano il valore dimostrato dai "ragazzi della Folgore" nel breve ciclo operativo del reggimento.

    Dopo la guerra vengono ricostituite le unità paracadutisti e le glorie del 186º Reggimento vengono ereditate dal V Battaglione del 1° Reggimento Paracadutisti. Il Battaglione diviene autonomo con la ristrutturazione del 1975 come 5° Battaglione Paracadutisti "El Alamein" e prende in consegna la Bandiera di Guerra del 186°.
    Nel 1982 partecipa alla missione "Libano 2" in Beirut e nel 1991 alla operazione "Airone" in Iraq.

    Il 16 settembre 1992 il 186º Reggimento Paracadutisti "Folgore" viene ricostituito. Fino al dicembre dello stesso anno partecipa all'operazione "Vespri Siciliani" in Palermo e dal 28 dello stesso mese viene trasferito in Somalia dove partecipa all'operazione "Ibis". In seguito prende parte alle numerose operazioni di Ordine Pubblico in Patria e di Peace Keeping all'estero.
    La Bandiera di Guerra è decorata di una Medaglia d'Oro al Valor Militare conquistata in Africa Settentrionale ed una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito per la missione Ibis in Somalia, dove il Reggimento, coinvolto negli scontri del 2 luglio 1993, perde il Paracadutista Pasquale Baccaro, decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria.

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC
    PARACADUTE IRV-80
    VEICOLI
    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    BLINDO LEGGERA 6x6 "PUMA"

    ARMAMENTO DI REPARTO
    MORTAIO DA 60mm
    MORTAIO RIGATO DA 120mm
    LANCIARAZZI CONTROCARRO "PANZERFAUST 3"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A MEDIA GITTATA "MILAN"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A LUNGA GITTATA "TOW"

    come qualcuno notera' tutto l'equipaggiamento cambia a secondo del tipo di mansione operativa che viene ricoperta...

    187° reggimento paracadutisti "Folgore
    "


    Reggimento costituisce una delle componenti di "Arma base" della Brigata. Come tale, rappresenta lo strumento principale con il quale vengono assolti i compiti operativi della Grande Unità.
    Si compone di un comando di reggimento, una compagnia per il supporto logistico ed un battaglione paracadutisti, il 2° "Tarquinia", pedina operativa dell'unità.
    Alimentato da Volontari in Ferma Breve ed in Servizio Permanente il reggimento è di stanza a Livorno Ardenza.

    CENNI STORICI
    Il 1º luglio 1940 si costituisce, presso la Scuola di Paracadutismo di Tarquinia (VT), il I Battaglione Paracadutisti formato in Italia e, successivamente, per motivi di precedenza d'Arma, il 15 luglio 1940 cede il numero "uno" al neo costituito Battaglione Carabinieri Paracadutisti. Il II battaglione con il III e IV costituiscono il 1° Reggimento Paracadutisti in vita dal 1° aprile 1941.

    Il 30 aprile 1941 come II Battaglione effettua il primo lancio di guerra della specialità su Cefalonia ed occupa in successione l'isola di Zante.
    Il 15 marzo 1942 si costituisce in Tarquinia (VT) il 3° Reggimento Paracadutisti che inquadra inizialmente i battaglioni VIII, IX e X. Con il 1° ed il 2° Reggimento viene inquadrato nella Divisione Paracadutisti.
    Sfumata la possibilità di essere impiegata nell'Operazione C3 (occupazione di Malta), la Divisione denominata "Cacciatori d'Africa" prima e 185^ Divisione di Fanteria "Folgore" poi, viene inviata in Africa Settentrionale. Il 3° Reggimento ridenominato 187° scambia i battaglioni VIII e X (quest'ultimo, ceduto al 183° sarà sostituito nel 185° dall' XI) con il II ed il IV del 185°. Sul fronte di El Alamein il 187º Reggimento Paracadutisti era schierato in primo scaglione a sinistra del dispositivo della Divisione "Folgore". Nel corso della battaglia gli uomini del 187º si immolarono con l'intera Divisione. Sei le Medaglie d'Oro al Valor Militare guadagnate dai Valorosi del 187°.

    Il 1° gennaio 1963 dal 1° Gruppo Tattico Paracadutisti e dal Centro Militare di Paracadutismo a Pisa si costituisce la Brigata Paracadutisti ed il 1° Reggimento Paracadutisti che inquadra il II ed il V battaglione.
    Nel 1976, sciolto il 1° Reggimento il II Battaglione, denominato 2° Battaglione Paracadutisti "Tarquinia", è reso autonomo e riceve la Bandiera di Guerra del 187º Reggimento.
    Nel 1982 il 2º Battaglione partecipa, con il contingente italiano, alla costituzione della Forza Multinazionale di Pace in Libano. Nel 1991 la sua 5^ Compagnia partecipa all'operazione "Airone" nell'Iraq settentrionale.

    La ricostituzione del 187º Reggimento paracadutisti "Folgore" avvenuta nel 1992, ha determinato l'ingresso del 2º Battaglione "Tarquinia" nell'organico del Reggimento. Il ricostituito Reparto partecipa alle operazioni "Ibis 1" e "Ibis 2" in Somalia e all'operazione "Vespri Siciliani" in Italia. Nel Settembre 1996 il 187º, che nel frattempo aveva iniziato la sua trasformazione in unità basata su volontari in Ferma Breve (VFB) ed in Servizio Permanente (VSP), partecipa alle operazioni "Joint Endeavour" in Bosnia e, successivamente, "Alba" in Albania, seguite dal Kosovo e Timor Est.

    La Bandiera di Guerra è decorata di una Medaglia d'Oro al Valor Militare conquistata in Africa Settentrionale ed una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito per la missione Ibis in Somalia.

    Ed anche x oggi basta cosi' ...
    alla prossima volta con gli ultimi 3 reparti della folgore quelli di piu' recente costituzione...
    adios












  17. #17
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Ciao ragazzi, grandissimo questo forum

    Parlando di Col Moschin posso chiedere ad un mio amico ex 9° se mi può passare qualche foto censurata, ma non garantisco nulla visto anche il pochissimo tempo che posso passare a casa...

    Parlando invece di reparti speciali parlerei di GIS e Cacciatori di Calabria e Sardegna....mai sentito parlare dei Cacciatori?eheheh chiedete a qualche ex latitante dell'Aspromonte....
    Alla Scuola ci sono due ex Tuscania e appena avrò tempo andrò a farmi una chiaccherata, cercherò di sapere se il poco addestramento fisico che faremo nella Scuola può essere coadiuvato con qualcosina di più serio vista la loro preparazione ma dubito...a presto!

  18. #18
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Scusate il ritardo nel postare i restanti gruppi del REGGIMENTO PARACADUTISTI FOLGORE,ma ho avuto un po' di cose da fare..
    Comunque ricominciamo da dove avevamo terminato :

    185° reggimento artiglieria terrestre "Folgore"


    Il 185º Reggimento artiglieria terrestre "Folgore" rappresenta una delle componenti specialistiche della Brigata.
    Passato a nuova configurazione il 1° aprile 2000 il reggimento è articolato su Comando, Batteria di Supporto e 1° Gruppo acquisizione Obiettivi su tre batterie omologhe.

    Interamente composto di personale volontario, il Gruppo seleziona il personale attraverso il superamento di un test fisico ed un corso di qualificazione strutturato su più moduli addestrativi a difficoltà crescente.
    Unità atipica dell'Arma di Artiglieria opera con modalità assimilabili, per taluni aspetti a quelle delle Forze Speciali.


    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    FUCILE DI PRECISIONE
    FUCILE AD ANIMA LISCIA
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC
    PARACADUTE IRV-80
    VISORE NOTTURNO IDIVIDUALE
    VISORE I.R. A LUNGO RAGGIO


    VEICOLI
    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90

    ARMAMENTO DI REPARTO
    MORTAIO DA 60mm
    LANCIARAZZI CONTROCARRO "PANZERFAUST 3"


    La Qualificazione

    Essendo un reparto costituito da poco non esistono cenni storici tranne quello di dotare il reggimento di unita' adatte x la ricognizione e valutazione obbiettivi..

    Il compito delle unità acquisizione obiettivi si estrinseca attraverso molteplici attività come infiltrarsi in un' area ed esfiltrare dalla stessa per via terrestre, aerea, anfibia e statica, permanere in area operativa fino a 8-10 giorni senza rifornimenti esterni, sopravvivere, sottrarsi alla cattura, evadere e fuggire da un' area controllata dal nemico, individuare, determinare e valutare obiettivi, dirigere ed eventualmente controllare l'itervento originato da sorgenti terrestri, aeree e navali, nazionali ed alleate, valutare gli effetti del fuoco su obiettivi acquisiti o battuti in altro momento da altre sorgenti.

    E' quidi evidente che l'attività dell'acquisitore si svolge principalmente nel territorio occupato dal nemico, in piccoli nuclei autosufficienti che agiscono isolatamente.

    Diventare Acquisitore Obiettivi e quindi un operatore in servizio presso il 185°, comporta il superamento di una serie di test fisici ed il completamento del corso di formazione.

    Naturale bacino di ricerca di Volontari per il Reggimento è la Brigata Paracadutisti anche se, in futuro, il personale di qualsiasi Ente o Reparto della Forza Armata potrà chiedere di essere sottoposto alla selezione per il Reggimento.


    Tale selezione è comune per Ufficiali, Sottufficiali e Volontari e comprende:

    almeno trenta piegamenti addominali in 30"
    almeno trenta piegamenti sulle braccia (flessioni) in 30"
    almeno otto trazioni alla sbarra
    corsa piana, 2000 mt, in massimo 9'.
    marcia, 6 km. con zaino da 15 kg. in massimo 1h.

    Il Corso Basico, pratico e teorico, della durata di 18 settimane si svolge presso il reggimento e comprende le materie come addestramento al combattimento, topografia, armi, tiro, pratica di tiro, trasmissioni, nbc, pronto soccorso, riconoscimento mezzi e materiali, acquisizione obiettivi.

    La fase successiva, di specializzazione, ha la durata di 16 settimane e comprende discipline inerenti riconoscimento mezzi e materiali, tecniche di sopravvivenza, trasmissioni, acquisizione obiettivi, resistenza agli interrogatori, esfiltrazione e fuga, osservazione del fuoco terrestre, osservazione del fuoco aereo.

    Altri corsi presso Enti nazionali e stranieri completano la preparazione degli Acquisitori per quanto concerne le capacità di operare in particolari teatri, tecniche di combattimento e sopravvivenza, cooperazione con altre Forze Armate Italiane e straniere.

    8° battaglione genio guastatori paracadutisti "Folgore"


    CENNI STORICI

    L' VIII battaglione si costituisce come unità paracadutisti nei primi mesi del 1941 a Tarquinia.
    Impostato come una unità di fanteria su tre compagnie fucilieri, 21^,22^ e 23^, terminato il ciclo addestrativo per l'aviolancio, lascia Tarquinia per Civitavecchia dove, nel mese di maggio 1942, viene riconvertito nella nuova specialità Guastatori della Fanteria.

    Inserito nella 1^ Divisione Paracadutisti che in vista dell'impiego adotterà nominativi diversi e di copertura, il battaglione raggiunge l'Africa Settentrionale dove, una volta dislocato nel settore di El Alamein, costituisce con il VII battaglione uno dei raggruppamenti tattici della Divisione.

    Nell'epico scontro di El Alamein, il battaglione dimostra la sua preparazione e determinazione, guidato dal suo primo Comandante Ten.Col. Giulio Burzi, Ufficiale di Complemento dei Bersaglieri, già Medaglia d'Argento al Valor Militare nella Prima Guerra Mondiale.

    L'Unità, ridotta a poche decine di elementi affronta il ripiegamento del fronte, posta all'avanguardia della colonna di superstiti della Divisione.
    Gli ultimi trecento "Folgorini" e con essi l'VIII battaglione, escono dai ruolini del Regio Esercito nel deserto africano il 6 Novembre 1942.

    L'Unità, si ricostituisce come 8° Battaglione Genio Guastatori Paracadutisti "Folgore", per cambio di denominazione del preesistente 5° Battaglione Genio Guastatori Paracadutisti "Bolsena", il 1° giugno 2001.

    La Bandiera di Guerra del battaglione è decorata di una Medaglia di Bronzo al Valor Militare ed una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.



    Il reggimento dispone di mezzi ruotati leggeri e pesanti per il trasporto sia del personale che dei materiali destinati al supporto logistico delle unità dislocate fuori area.
    Dispone inoltre dei materiali pesanti come bulldozer e smuoviterra per il ripristino della viabilità e la rimozione di macerie.
    L'equipaggiamento, l'armamento individuale e di reparto, i materiali per la protezione individuale, sono quelli standard della Forza Armata.

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO
    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC
    PARACADUTE IRV-80

    VEICOLI

    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    AUTOCARRO LEGGERO LANCIA ACL 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    AUTORIBALTABILE MEDIO (4X4)- ASTRA BM 201 MT
    AUTORIBALTABILE MEDIO (6X6)- ASTRA BM 20 MT

    MEZZI SPECIALI

    APRIPISTA ESCAVATORE LEGGERO "PANDA"
    CARRO PIONIERE "LEOPARD"
    CARRO GITTAPONTE "LEOPARD"


    Reparto Comando e Supporti Tattici "Folgore"

    Il Reparto Comando e Supporti Tattici ha il compito di assicurare al Comandante della Brigata le risorse necessarie per sviluppare, nell'attività di guarnigione e in operazioni, la propria attività di Comando e Controllo delle forze.

    Oltre alla compagnia Comando, l'unità inquadra la compagnia trasmissioni e la compagnia comando. Alimentata da Volontari in ferma breve ed in servizio permanente, l'unità è stanziata a Livorno.


    CENNI STORICI

    Il Reparto, costituito a Pisa il 1º ottobre 1963 quale Quartier Generale della Brigata Paracadutisti, il 1º gennaio 1976 ha assunto la denominazione di "Reparto Comando e Trasmissioni". Dal 1º gennaio 1994, assume fra le sue fila anche la Compagnia Genio Guastatori Paracadutisti e prende la denominazione di "Reparto Comando e Supporti Tattici".

    Dal 1° dicembre 2000, la Compagnia Genio Guastatori è stata assorbita dal 5° battaglione genio guastatori "Bolsena" di Legnago (VR), successivamente ridenominato 8° battaglione genio guastatori paracadutisti "Folgore". Ha partecipato a tutte le operazioni che hanno visto impegnata la Brigata Paracadutisti "Folgore".
    Il reparto dispone di mezzi ruotati leggeri per il trasporto sia del personale che delle stazioni radio ed inoltre dispone di gruppi elettrogeni che gli consentono l'autonomia energetica per i suoi apparati.
    I materiali specifici per l'assolvimento del compito sono di ultima generazione e consentono l'attivazione dei collegamenti necessari.
    L'equipaggiamento, l'armamento individuale e di reparto, i materiali per la protezione individuale, sono quelli standard della Forza Armata.

    VEICOLI
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    AUTOCARRO LEGGERO LANCIA ACL 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    RADIO
    PONTE RADIO DIGITALE VHF DI PICCOLA CAPACITA'
    STAZIONE RADIO SRT - 178
    STAZIONE RADIO SRT - 478
    STAZIONE RADIO RV2 - 400
    MULTIPLEX DELTA A MEDIA CAPACITA'
    PONTE RADIO UHF
    PONTE RADIO PR6/15
    ALTRO
    SHELTER TIPO UEO 2 PER POSTI COMANDO
    STAZIONE DI ENERGIA GE 6/765
    GRUPPO ELETTROGENO DA 5 KW

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO
    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC

    E con questo ho finito x quanto riguarda il Reggimento Para' Folgore...
    adios
    Alla prossima con gli ALPINI
    ADIOS

  19. #19
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Questo non è un corpo speciale ma è dove ho fatto il militare e mi piaceva far conoscere un pò di storia del Genio Pontieri(che certo non è il corpo più conosciuto del Genio):

    2°REGGIMENTO GENIO PONTIERI:

    Il 2° Reggimento Genio Pontieri riallaccia le proprie tradizioni al 4° Reggimento Genio Pontieri costituito il 1° gennaio 1883. Variamente denominato, partecipa alle Guerre d'Indipendenza, alla Campagna di Crimea, alla repressione del brigantaggio ed alla presa di Roma.
    Durante la Prima Guerra Mondiale le sue unità sono dislocate sia sul territorio nazionale che in Albania e Macedonia.

    Il 15 maggio 1933, nello stesso giorno, viene sciolto il 4° Reggimento e costituito il 2° Reggimento.
    Tra il 1935 e il 1936 è presente con vari reparti in Africa Orientale nelle guerre di Eritrea e Somalia.
    Durante il 2° Conflitto Mondiale, tra il 1940 e il 1943, opera sia in Africa Settentrionale che in Russia.
    A seguito degli Eventi determinati dall'armistizio il 2° Reggimento Genio Pontieri viene sciolto.

    Ricostituito il 15 dicembre 1949 a Piacenza, secondo il più recente ordinamento della Forza Armata, il reggimento è ordinato su un solo battaglione.
    Oltre alle normali attività operative e addestrative, il Reggimento è intervenuto in soccorso alla popolazione in occasione di calamità naturali, tra cui l'alluvione nel Polesine del novembre 1951, l'alluvione in Toscana ed Emilia Romagna del novembre 1966, il sisma in Friuli del 1976, e ha effettuato interventi di pubblica utilità, che hanno comportato, nella gran parte dei casi, il gittamento di ponti, sia galleggianti che su appoggi fissi.

    La Bandiera di Guerra del Reggimento è decorata di due Medaglie di Bronzo al Valor Militare, meritate nel 1848 nell'assedio di Peschiera ed una d'Argento al Valor Civile per l'intervento nel Polesine del 1951.


    Alcune foto:



    Equipaggiamenti:

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC
    VEICOLI
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    AUTOCARRO LEGGERO LANCIA ACL 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    AUTORIBALTABILE MEDIO (4X4)- ASTRA BM 201 MT
    AUTORIBALTABILE MEDIO (6X6)- ASTRA BM 20 MT

    MEZZI SPECIALI
    APRIPISTA ESCAVATORE LEGGERO "PANDA"
    CARRO PIONIERE "LEOPARD"
    CARRO GITTAPONTE "LEOPARD"




  20. #20
    La Nebbia L'avatar di tetradem
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    belal raga complimenti per il forum... molto interessante
    una domanda: io sapevo che il moschin aveva anche un reparto di tiratori scelti, 9impiegati in Vespri Siciliani... ne sapete nulla? sapete che equipaggiamento hanno in dotazione e che tecnicnhe di addestramento vengono usate?

    ciao a tutti

    bella master! che fine hai fatto?

  21. #21
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    guarda un po' piu'sopra e troverai quello che ti serve riguarda il COl Moschin..
    byez byez

  22. #22
    La Borga L'avatar di Maverick86
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    tetradem ha scritto lun, 27 ottobre 2003 alle 12:43

    bella master! che fine hai fatto?
    Purtroppo MasterSH ci ha lasciato, è andato all'accademia dei Carabinieri dove tutti gli auguriamo buona fortuna. Questo forum esiste anche per merito suo. Sarà sempre il benvenuto qui da noi!!!!

    P.S.
    tetradem ti consiglio vivamente di modificare la sign così è troppo grande!!!

  23. #23
    La Borga L'avatar di Firestorm
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    posto due siti interessanti che parlano di forze speciali:

    Special Operations

    Special Forces

  24. #24
    Il Puppies
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Beh non sono finito all'Accademia, anche se non mi farebbe schifo uscire con due stellette sulle spalle eheh
    Sono alla Scuola Allievi che è una cosa molto diversa, però sto benone, la settimana prox non posso tornare perchè in punizione per colpa di 5 o 6 cretini ci va di mezzo il plotone intero, è la prassi
    Bello questo 3d, mi piace mi piace...tornerò a farvi visita!

  25. #25
    Automatic Jack
    ospite

    Predefinito Re: Forze Speciali

    MasterSH ha scritto sab, 01 novembre 2003 alle 11:29
    Beh non sono finito all'Accademia, anche se non mi farebbe schifo uscire con due stellette sulle spalle eheh
    Sono alla Scuola Allievi che è una cosa molto diversa, però sto benone, la settimana prox non posso tornare perchè in punizione per colpa di 5 o 6 cretini ci va di mezzo il plotone intero, è la prassi
    Bello questo 3d, mi piace mi piace...tornerò a farvi visita!
    Master, qui sei sempre benvenuto, anzi, mi sa che ti promuoverò per meriti in-forum.


    anzi, lo faccio davvero...

    Guarda il circolo ufficiali tra un po'....

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