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Discussione: Forze Speciali

  1. #26
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    MasterSH ha scritto sab, 01 novembre 2003 alle 11:29
    Beh non sono finito all'Accademia, anche se non mi farebbe schifo uscire con due stellette sulle spalle eheh
    Sono alla Scuola Allievi che è una cosa molto diversa, però sto benone, la settimana prox non posso tornare perchè in punizione per colpa di 5 o 6 cretini ci va di mezzo il plotone intero, è la prassi
    Bello questo 3d, mi piace mi piace...tornerò a farvi visita!
    Ahh iniziamo con le punizioni...bene bene soldato,dest'riga avanti march...preparati e portati ghette e cinturone che stasera faremo un po' di ordine chiuso!!!!!
    see ya dude

  2. #27
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Ahhhh le punizioni...che dolce ricordo!
    Che dolce ricordo quando le davo ovviamente...
    Ragà...chi in questo forum il più alto in grado?(cioè chi di questo forum ha fatto il militare?E a che grado siete arrivati?)

  3. #28
    La Borga L'avatar di Maverick86
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Ottimo topic davvero!!!

    Ve lo toppo al volo!!!

  4. #29
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    beh penso che il piu' alto in grado sia io....
    attualmente maresciallo di 1classe alias maresciallo maggiore...alias capo di 1^classe...

    Comunque per riprendere il discorso sulle forze speciali dopo un periodo di assenza..x motivi di lavoro riprendiamo come avevo detto sugli Alpini,siccome Il corpo degli Alpini si dipanano in una marea di reparti riportero' ovviamente i cenni storici che riguardano tutto il Corpo,l'elenco dei Reparti,e visualizzeremo quelli che sono i reparti attualmente in zone operative senza nulla togliere agli altri ovviamente,Ok cominciamo con un po' di storia...

    Prologo:

    Su progetto del Capitano Giuseppe Perrucchetti viene istituito con R.D. 15 ottobre 1872 il Corpo degli Alpini per preparare truppe destinate alla difesa dei confini montani.
    Vengono formate 15 compagnie che aumentano a 36, ripartite in 10 battaglioni, nel 1878.
    Costituiti nel 1882 i primi reggimenti, questi divengono 7 per complessivi 22 battaglioni nel 1887; il battesimo del fuoco avviene alla battaglia di Adua (1° marzo 1896).

    Durante la guerra 1915-18 (Prima Mondiale), formato l'8° reggimento nel 1909, il Corpo comprende 88 battaglioni riuniti in 20 gruppi, 9 raggruppamenti e 4 divisioni.
    Terminato il conflitto rimangono in vita otto reggimenti ai quali si unisce il 9° costituito nel 1919.

    Con l'ordinamento 1926 si formano tre comandi di brigata, poi quattro nel 1933, trasformati in Divisioni nel 1935.
    Sempre nel 1935 sono costituiti l'11° ed il 12° reggimento (questo soppresso l'anno successivo) ed una 5^ Divisione.

    Nel corso del secondo conflitto mondiale le divisioni salgono a sei, sciolte poi nel settembre 1943.

    Presenti nella guerra di liberazione con i battaglioni "Piemonte" e "Abruzzi" (poi "L'Aquila"), gli alpini ricostituiscono le loro unità su cinque brigate (Julia, Taurinense, Cadore, Orobica e Tridentina), gradualmente ridotte alle Brigate Julia, Taurinense e Comando Divisione Tridentina, ed attualmente i reggimenti in vita sono 10 ai quali si affianca il battaglione alpini paracadutisti "Monte Cervino".

    Alle Bandiere di guerra dei Reparti della Specialità sono state conferite complessivamente 73 Medaglie al Valor Militare: 11 d'Oro, 50 d'Argento, 11 di Bronzo e 1 Croce di Guerra e 11 Croci di Cavaliere dell'O.M.I. .
    Attualmente, a seguito dell'abolizione del livello reggimentale (1975), sono state anche riconosciute, in duplicato, 12 Medaglie d'Oro, 1 d'Argento, 3 di Bronzo e 12 Croci di Cavaliere dell'O.M.I..

    CENNI STORICI:

    Il Comando Truppe Alpine

    Il Comando Truppe Alpine è l'odierna evoluzione del 4° Corpo d'Armata Alpino. Raccoglie in sè la maggioranza dei reparti da montagna dell'Esercito Italiano e ne è responsabile per l'addestramento e la preparazione.
    Dislocato in Bolzano, il Comando iquadra le Brigate Alpine, il Centro Addestramento Alpini ed i reparti di supporto schierati lungo l'arco alpino ed in Abruzzo.
    Per gli impieghi fuori area, dispone di un comando di divisione "proiettabile" denominato "Tridentina" e delle unità composte da Volontari.

    Discende dal 4° Grande Comando Militare costituito a Bologna in esecuzione del decreto 25 marzo 1860 con funzioni prevalentemente territoriali, in grado di trasformarsi in comando di corpo d'armata in caso di guerra.
    Sotto la sua giurisdizione viene posto il territorio compreso fra i fiumi Panaro e Taullo.
    Soppresso nel primo semestre del 1867, le divisioni dipendenti sono dichiarate autonome.

    Il 15 agosto 1870 viene costituito un corpo speciale per la campagna di Roma che, assunto il nome di IV Corpo d'Esercito è poi sciolto il 9 ottobre successivo; nel gennaio 1871 si forma il Comando Generale d'Esercito in Roma. Dal 1873 ha vita il 4° Comando Generale che a partire dal 22 gennaio 1877 diviene IV Corpo d'Armata e tale rimane sino al settembre 1943.

    Nel 1939-40, le nuove Divisioni Alpine vennero inquadrate in un Corpo d'Armata Alpino.
    Nel 1941 (mag.-giu.) sul fronte greco il XXVI C.A. assunse il nome di Corpo d'Armata Alpino avendo alle dipendenze due divisioni alpine.
    Infine nel 1942 si ricostituisce il Corpo d'Armata Alpino su tre divisioni alpine che opera in Russia inserito nell'Armata Italiana in Russia (ARMIR) dove scrive pagine di gloria.
    Viene sciolto il 1° marzo 1943.

    Il 1° maggio 1945 s'insedia a Bolzano il IV Comando Militare Territoriale al quale subentra, dal 1° maggio 1952 il Comando IV Corpo d'Armata.

    Divenuto dal 1° gennaio 1973 IV Corpo d'Armata Alpino, con la ristrutturazione del 1975 muta ancora denominazione in Comando 4° Corpo d'Armata Alpino.
    Nell'ambito dei provvedimenti connessi con l'attuazione del Nuovo Modello di Difesa varia compiti ed organico e dal 1° ottobre 1997 diviene COMANDO TRUPPE ALPINE ed ha alle dipendenze le Brigate Alpine, i reggimenti addestramento reclute, un reparto ranger, ed il Centro Addestramento Alpini.

    Dal Comando dipendono:

    Comando Divisione "Tridentina";
    Brigata Alpina "Taurinense";
    Brigata Alpina "Julia";
    Centro Addestramento Alpini
    6° reggimento alpini
    16° reggimento "Belluno"
    18° reggimento "Edolo"
    Battaglione Alpini Paracadutisti "Monte Cervino"

    Centro Addestramento Alpino



    Costituita in Aosta il 5 gennaio 1934, la Scuola Centrale Militare di Alpinismo nasce per dare un impronta univoca all'addestramento tecnico tattico delle truppe alpine.
    La Scuola imposta numerosi corsi per il personale ed allaccia rapporti con il mondo sportivo.

    Il 16 gennaio 1936, per dotarla di un adeguato ente di supporto, si costituisce il Battaglione Alpini "Duca degli Abruzzi". Durante la Seconda Guerra Mondiale la Scuola addestra il personale dei due battaglioni sciatori "Monte Cervino" e "Monte Rosa". Si scioglie l'8 settembre 1943 a seguito dell'armistizio.

    Ricostituita il 1° luglio 1948, la scuola, con il nome di Scuola Militare Alpina, riprende il suo ruolo guida nell'addestramento dei quadri delle truppe alpine, formando gli Ufficiali ed i Sottufficiali della prestigiosa Specialità.

    La vocazione sportiva della Scuola non è mai venuta meno e nel 1973 fornisce un valido contributo alla spedizione italiana sull'Everest, alla spedizione in Antartide oltre che ad inviare i suoi atleti alle competizioni sportive di maggior rilievo.

    Riordinata in Centro Addestramento Alpini, l'Ente ha continuato i corsi addestrativi di sci roccia e combattimento in montagna peculiari delle Truppe Alpine.

    Come già accennato, al Centro compete l'addestramento dei quadri permanenti e non delle Truppe Alpine.

    Oltre ai corsi di specializzazione per i Volontari in Ferma Breve, gli Allievi dell'Accademia Militare e della Scuola Sottufficiali dell'Esercito, il Centro tiene corsi di addestramento al Combattimento in Montagna, di Sci, di Alpinismo e di Sci e alpinismo aperti al personale delle Truppe Alpine e dei reparti speciali dell'Esercito.

    Inoltre il Centro è responsabile della sezione dedicata agli Sport Invernali del Centro Sportivo Esercito.

    Dopo queste notizie a carattere generale ed aver elencato tutti i Reparti,passiamo a vedere piu' da vicino quelle che secondo me sono i Reparti piu' Noti e famosi la JULIA ed il battaglione Para' Mt.Cervino. ripeto senza nulla togliere niente a nessuno.

    Brigata alpina "JULIA"


    La Brigata Alpina "Julia" è una delle Grandi Unità specializzate per il combattimento in montagna che la Forza Armata annovera fra le sue fila. Costituita da reggimenti attualmente alimentati sia con Volontari in Ferma Annuale che in Ferma Breve o Servizio Permanente, è la struttura portante di una Grande Unità Multinazionale, composta anche da reparti Sloveni ed Ungheresi.
    Dislocata in Friuli Venezia Giulia, si compone di quattro reggimenti d'arma base, uno d'artiglieria ed un reggimento genio guastatori.

    CENNI STORICI:

    Discende dal 3° Raggruppamento Alpino costituito in Belluno in attuazione della legge 7 marzo 1923.

    L'ordinamento 11 marzo 1926 determina la costituzione della 3^ Brigata Alpina, nella quale vengono inseriti i Reggimenti Alpini 8° e 9° ed il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna.
    Nell'ottobre 1934, il comando della brigata assume la denominazione di Comando Superiore Alpino cui nel dicembre dello stesso anno è attribuito il nominativo di "Julio" e il numero 3°.
    Nell'anno successivo, il 10 settembre, viene formata la Divisione Alpina "Julia" (3^) ed ai due reggimenti alpini si affianca il 3° Artiglieria Alpina.


    La Divisione diventa subito famosa per l'eroico comportamento dei suoi uomini nella dura e sfortunata Campagna di Grecia, seguita dalla Campagna di Russia dove la "Julia" impegnata nell'epico ripiegamento dell'inverno 42-43 perderà gran parte dei suoi effettivi. La grande unità, in corso di riordinamento in Alto Adige, è sciolta nel settembre 1943 per gli eventi successivi alla proclamazione dell'armistizio.

    Il 15 ottobre 1949 ha inizio in Udine la ricostituzione della della Grande Unità con l' 8° Reggimento Alpini, il Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno" ed un Gruppo Artiglieria Controcarri da 57/50.
    L'organico viene ampliato nel 1950 con il Plotone Comando di Brigata ed una Compagnia Collegamenti e nel 1951 con il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna, un Gruppo Artiglieria Controaerei Leggera ed una Compagnia Genio Pionieri.

    Dal 1° gennaio 1952 la "Julia" è su Comando e Plotone Comando, 8° Reggimento Alpini, 3° Reggimento Artiglieria da Montagna, Gruppo "Conegliano" da 100/17, Gruppo Controcarri da 57/50, Gruppo Controaerei Leggera da 40/56, Compagnia Genio Pionieri, Compagnia Collegamenti.

    Nel 1954 assume alle dipendenze l' 11° Raggruppamento da Frontiera (in cui confluisce anche il 12° Raggruppamento che diviene V Gruppo Sbarramenti), un Battaglione Addestramento per il 7° e 8° Alpini ed un Gruppo Addestramento Reclute per il 3° e 6° Artiglieria da Montagna (trasferiti nel 1955).
    Nell'agosto 1958 la Sezione Aerei Leggeri (SAL) del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna è assegnata al Comando Brigata, quindi negli anni che seguono l'articolazione subisce più volte parziali variazioni.

    Con la ristrutturazione dell'Esercito, il 1° ottobre 1975 l'organico della grande unità è modificato e comprende: Reparto Comando e Trasmissioni; Battaglioni Alpini "Gemona" (erede dell' 8° Reggimento), "Cividale", "Tolmezzo", "L'Aquila" e "Vicenza" (erede del 9° Reggimento); Battaglione Alpini d'Arresto "Val Tagliamento"; Gruppi Artiglieria da Montagna "Conegliano" (erede del 3° Reggimento), "Belluno" e "Udine", una Compagnia Genio pionieri, una Compagnia Controcarri, il Raggruppamento Servizi che sciolto il 1° maggio 1976 è sostituito dal Battaglione Logistico "Julia".
    Per l'opera prestata da tutti i reparti della Brigata in occasione del terremoto in Friuli alla "Julia" viene concessa dal Ministro degli Interni la Medaglia d'Oro al Valore Civile.
    Fra gli altri interventi da ricordare vi è quello del 1980 di alcuni reparti inviati in Irpinia a sostegno dei sinistrati colpiti dal sisma del 23 novembre. Nel settembre 1986 la Compagnia Genio Pionieri diviene Compagnia Genio Guastatori.
    In vista di un nuovo ordinamento per la Forza Armata, il 31 ottobre 1989 viene sciolto il Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno" e nel 1991, il 4 settembre, il Battaglione Alpini "L'Aquila" assume, in via sperimentale, una nuova configurazione ed il nome di Reggimento Alpini "L'Aquila" mentre il 6 dicembre il Gruppo "Udine" assume la fisionomia di Gruppo Artiglieria Controaerei.

    Con il ripristino del livello reggimentale, nel 1992 vengono ricostituiti i Reggimenti Alpini 8° (base Battaglione "Gemona"), 9° (base Battaglione "L'Aquila") e formato il 15° (base Battaglione "Cividale"), ricostituito anche il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna (base Gruppo "Conegliano") mentre il 26 settembre è soppresso il Battaglione Alpini d'Arresto "Val Tagliamento".

    Nel 1993 la Brigata comprende: Reparto Comando e Supporti Tattici; Reggimenti Alpini 8°, 9°, 14° (costituito, base Battaglione "Tolmezzo") e 15°, 3° Reggimento Artiglieria da Montagna, Battaglione "Vicenza", Gruppo Controaerei Leggera "Udine", Battaglione Logistico "Julia".
    Sciolti sia il 15° reggimento che il Gruppo controaerei "Udine" la "Julia" si apre alla collaborazione multinazionale con Ungheria e Slovenia.
    Nel corso del 2002 riceve dalla Brigata "Tridentina" il 5° reggimento alpini.

    I Reparti che costituiscono oggi la Grande Unità sono:

    5° Reggimento alpini;
    7° Reggimento alpini;
    8° Reggimento alpini;
    14° Reggimento alpini;
    3° Reggimento artiglieria terrestre (montagna);
    2° Reggimento genio guastatori;
    Reparto Comando e Supporti Tattici "Julia";
    Fanfara "Julia".


    B.alp."Julia" - L'Equipaggiamento

    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc

    MOTOCARRELLO DA MONTAGNA

    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90

    vEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO

    VEICOLO MULTI RUOLO FIAT VM 90 PROTETTO

    VEICOLO MULTI RUOLO FIAT VM 90 AMBULANZA

    VEICOLO CINGOLATO BLINDATO BIMODULARE BV 206

    VEICOLO BLINDATO 6X6 PUMA

    OBICE DA 155/39 FH 70

    B.alp."Julia" - Le Missioni
    Nei periodi agosto - settembre 1992 e gennaio - marzo 1993, la "Julia" prende parte con oltre 2000 uomini all'operazione di controllo del territorio "Vespri Siciliani".

    La Brigata, impegnata dall'agosto 1993 nell'operazione "Testuggine" per il controllo del confine orientale, nel mese di ottobre assume anche la responsabilità del contingente italiano che opera con l'ONU in Mozambico, sostituendo la Brigata Alpina "Taurinense" nella missione "Albatros".

    Rientrata dall'Africa a fine maggio 1994, la "Julia" prende parte all'operazione "Riace" per il controllo del territorio in atto in Calabria, dove nel novembre 1994 invia un proprio reggimento su tre battaglioni di formazione.

    Nel novembre dello stesso anno aliquote di uomini e mezzi della Brigata intervengono in soccorso alle popolazioni del Nord Italia colpite dall'alluvione.

    Reggimenti della Brigata sono stati impiegati a più riprese in Bosnia con la SFOR.

    Ecco fatto x ora con questa gloriosa Brigata,continuiamo la prossima volta con il battaglione Para' Mt.Cervino.
    see ya dude















  5. #30
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Ok riprendiamo oggi da dove avevo lasciato ieri (che frase)quindi continuamo con il Battaglione Para'Mt.Cervino degli Alpini:

    Battaglione alpini paracadutisti "Monte Cervino"

    "Mai strac"

    Il Battaglione alpini paracadutisti è una delle unità d'elite della Forza Armata. Il reparto opera con le tecniche della fanteria leggera ed il suo personale ha la qualifica di "ranger"

    Il battaglione è alimentato con Volontari in Ferma Breve ed in Servizio Permanente.

    CENNI STORICI:

    Nell'inverno 1915 si forma il Battaglione Alpini "Monte Cervino" che terminato il primo conflitto mondiale è soppresso.
    Ricostituito nel dicembre 1940 come Battaglione Sciatori "Monte Cervino" si scioglie al termine delle operazioni sul fronte greco-albanese per tornare in vita nell'ottobre1941.
    Partecipa alla campagna di Russia meritando la massima ricompensa al valor militare quindi viene nuovamente soppresso nel settembre 1943.

    Il primo plotone di alpini paracadutisti, viene costituito il 1 settembre 1952 presso la Brigata alpina "Tridentina" a BRESSANONE. Successivamente, furono costituiti dalle Brigate alpine "Julia", "Taurinense", "Cadore", e "Orobica" nell'ordine i relativi plotoni paracadutisti.
    Il primo lancio in montagna venne effettuato dagli Alpini Paracadutisti del plotone della "Tridentina" sul ghiacciaio del Ruitor (Val d'AOSTA) a 3000 metri di quota.
    Il 1° aprile 1964 si costituisce la Compagnia Alpini Paracadutisti, con il personale dei disciolti plotoni alpini paracadutisti delle cinque Brigate alpine, e dal 1° gennaio 1990 prende il nome di Compagnia Alpini Paracadutisti "Monte Cervino" divenendo erede delle tradizioni acquisite dal battaglione omonimo.
    Il 14 luglio 1996 la compagnia è inserita nel Battaglione Alpini Paracadutisti "Monte Cervino" di nuova formazione al quale con decreto 28 novembre 1996 viene concessa la Bandiera di guerra.

    Gli alpini paracadutisti sono impiegati costantemente in tutte le missioni oltremare della Forza Armata e ad esercitazioni nazionali ed estere con unità da montagna e paracadutiste di STATI UNITI, INGHILTERRA, PORTOGALLO, GERMANIA, BELGIO, GRECIA e ARGENTINA. CAMPAGNE DI GUERRA: 1915-18 (Prima Mondiale) / 1940-43 (Seconda Mondiale)
    RICOMPENSE E ONORIFICENZE: 1 Cav. O.M.I. - 1 M.O.V.M. - 2 M.A.V.M. -

    Le QUALIFICAZIONI:

    Interessante anche vedere le caratteristiche psico-fisiche che possono portare a diventare un RANGER :

    Il battaglione appartiene alle Forze per Operazioni Speciali (FOS) dell'Esercito Italiano ed è costituito esclusivamente da personale volontario.
    Un iter formativo della durata di un anno costituisce selezione ed addestramento per conferire la necessaria capacità ad operare in qualsiasi ambiente:

    - condotta di azioni dirette in profondità;
    - compiti di fanteria leggera;
    - esigenze operative improvvise;

    Gli alpini paracadutisti sono reclutati presso i reggimenti addestramento volontari da appositi team di selezione del battaglione.

    Gli aspiranti devono superare alcune prove fisiche per accedere al battaglione presso il quale vengono aggregati. Soltanto il superamento con esito positivo del corso di paracadutismo e del "Corso di qualificazione Ranger" consentono l'accesso definitivo e completo alla specialità.

    LE PROVE DI SELEZIONE

    Gli aspiranti devono dimostrare le loro efficienza fisica superando i seguenti esercizi:

    - almeno 5 trazioni alla sbarra;
    - almeno 8 piegamenti alle parallele;
    - almeno 20 piegamenti sulle braccia;
    - almeno 30 piegamenti addominali;
    - marcia zavorrata (10 kg per 10 km. per 1h15')
    (Ogni singola prova esclusa la marcia deve essere eseguita nel tempo massimo di due minuti)

    ITER FORMATIVO

    Gli aspiranti che abbiano superato la selezione iniziale affrontano nell'ordine:

    - il Corso di Paracadutismo presso il Centro di Addestramento Paracadutisti di Pisa della durata di quattro settimane;
    - il Corso di addestramento di primo tempo della durata di 17 settimane che si svolge presso il battaglione;
    - Il corso RANGER della durata di 9 settimane, sviluppato presso il 9° reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" in Livorno;
    - Il corso di addestramento montano estivo ed invernale della durata complessiva di 16 settimane sotto il controllo del Centro Addestramento Alpino di Aosta;


    Btg.alp.par. "Monte Cervino" - L'Equipaggiamento

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

    BOMBA A MANO OD/82
    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC
    PARACADUTE IRVIN 80

    VEICOLI

    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 PROTETTO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    VEICOLO CINGOLATO BLINDATO BIMODULARE BV 206


    ARMAMENTO DI REPARTO

    MORTAIO DA 60mm
    MORTAIO RIGATO DA 120mm
    LANCIARAZZI CONTROCARRO "PANZERFAUST 3"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A MEDIA GITTATA "MILAN"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A LUNGA GITTATA "TOW"


    Non volendo fare un torto a nessuno ho postato una descrizione solo di quei Reparti che comunque come la JULIA ha una storia non indifferente,ed il Battaglione di Alpini Para'...comunque grande prestigio ed importanza hanno anche le altre Unita' degli Alpini che non me ne vogliano se ho menzionato solo queste due..
    alla prossima i Mitici BERsAGLIERI
    bye bye


  6. #31
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Dovevo continuare oggi con i BERSAGLIERI ma non l'avranno a male se invece dedico questo post ai CARABINIERI DELLA MSU deceduti in IRAK,non propriamente una Forza/Corpo speciale ma che all'uso del fucile preferiscono il sorriso:

    La Multinational Specialized Unit

    In base alla risoluzione Onu n. 1244, la missione Kfor (Kosovo Force) deve mantenere un ordine stabile e sicuro in tutto il territorio del Kosovo. Ciò vuol dire che le forze militari non devono soltanto imporre e mantenere la pace, ma devono agire anche come forze di sicurezza. Per far questo è stata costituita la Msu (Multinational Specialized Unit) che, come in Bosnia, è stata affidata all’Arma dei Carabinieri.

    «L’idea ispiratrice per la costituzione di questa particolare unità operativa», spiega il colonnello Georg Di Pauli, comandante dell’Msu in Kosovo, «è quella di creare un dispositivo particolarmente efficace nell’attività di polizia, capace di supportare gli assetti militari, non specializzati nel mantenimento dell’ordine pubblico e nel settore investigativo. La struttura attuale della Msu, per come è stata studiata, dispone di unità di fanteria leggera, per una sufficiente azione militare di deterrenza, ma allo stesso tempo è in grado di operare come forza di polizia con competenza generale». Oltre a una lunga esperienza alle spalle in varie specialità dell’Arma, il colonnello Di Pauli è un veterano delle missioni di pace all’estero, e come comandante della Msu è anche consigliere del comando della missione Kfor per quanto attiene all’ordine pubblico e alla pubblica sicurezza in tutto il Kosovo.

    «Il compito di qualsiasi missione di pace», aggiunge, «è quello di assicurare la convivenza civile. Questo risultato si ottiene essenzialmente attraverso il ristabilimento di regole certe, l’attività di intelligence e l’attività anticrimine e antiterrorismo. Qui in Kosovo effettuiamo servizi di pattugliamento, ma anche una capillare attività di raccolta delle informazioni e operazioni di ordine pubblico». Il Reggimento Msu presso la missione Kfor è composto, oltre che da carabinieri italiani, da gendarmi francesi e da un gruppo di militari estoni. Il suo Comando è nella base di Pristina e ha distaccamenti in ogni Brigata Multinazionale: squadre della Msu operano a Djakovica, a Prizren e a Silovo, mentre a Mitrovica opera un intero plotone per via dei maggiori problemi di ordine e sicurezza pubblica. Tutto quanto viene raccolto dagli operatori confluisce giornalmente nel database Kangoo, lo stesso che in Italia viene utilizzato dai Ros. «Il rapporto con il territorio è strettissimo», dice ancora il colonnello Di Pauli, «anche perché gli operatori dell’Msu hanno piena libertà di movimento nei cinque settori in cui è stato suddiviso il Kosovo, così riusciamo ad avere informazioni sempre aggiornate.

    Inoltre, con l’elaborazione informatica dei dati, abbiamo un riscontro immediato riguardo a persone e veicoli controllati, individui che detengono armi o con precedenti penali, società, ditte, agenzie e quant’altro sia utile alle indagini». I dati dell’attività operativa dell’Msu in Kosovo del resto parlano chiaro. Dall’agosto 1999 ad oggi le operazioni di info gathering (raccolta di informazioni) sono state 14.469, 2.475 le perlustrazioni, 361 le scorte, 264 i posti di controllo con stazioni mobili, numerosi sussidi di Ordine Pubblico. Inoltre, 1.219 sono state le persone finora denunciate, di cui 600 arrestate. Mentre sono state sequestrate 457 armi, 45.727 munizioni, 379 granate, 6 lancia missili antiaereo, 99 lancia missili anticarro, 4 mortai. Infine, sono state identificate circa 24.000 persone e scoperti ben 36 gruppi criminali attivi sul territorio.



    Italiani in Iraq
    subito dopo Pasqua
    di CLAUDIA FUSANI


    ROMA - Distribuire cibo e acqua, curare le persone, ricostruire ponti e strade, riallacciare la luce elettrica, le linee telefoniche. Bonificare villaggi, città, strade e deserto da mine ed esplosivi. Permettere e sorvegliare che tutto ciò avvenga nella legalità facendo smettere saccheggi e anarchia. E' il mandato dei militari italiani in missione umanitaria in Iraq. Duemila e cinquecento, forse tremila ha detto ieri il ministro degli Esteri Franco Frattini. La composizione, i luoghi e le modalità d'impiego saranno decise oggi nella prima riunione operativa fra gli stati maggiori di Difesa, Esercito, Aeronautica, Marina, Arma dei carabinieri e Comando operativo interforze. L'advanced party, la prima aliquota incaricata del sopralluogo per pianificare la missione, dovrebbe partire martedì o mercoledì dopo Pasqua.

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    Due i possibili scenari di impiego del contingente italiano. Il primo prevede una missione con l'obiettivo primario di far affluire in tutte le regioni dell'Iraq gli aiuti umanitari facendo in modo che vengano distribuiti in sicurezza. Una specialità tipica della II Brigata mobile dei carabinieri, nata apposta per le missioni all'estero e già pronta a partire sia per i vaccini che per l'addestramento. In questo caso la missione potrebbe avere due soggetti: le forze militari impegnate nelle ricostruzione, nella logistica, nella sanità e con un proprio comando; le Msu, le Multinational specialized unit, cioè reparti di carabinieri e polizie militari straniere con compiti di ordine pubblico, polizia militare, inquadramento e addestramento dei poliziotti locali. I carabinieri della II Brigata mobile sono specializzati in Msu, hanno ottenuto buoni successi in Kosovo e in Albania. La richiesta degli Stati Uniti, ancora prima che iniziasse la guerra, ha riguardato proprio gli uomini del generale Leonardo Leso. In questo caso l'impiego dei carabinieri potrebbe passare da 500 a un migliaio.

    Il secondo scenario prevede invece un unico contingente italiano, con un unico comando, una prevalenza netta di uomini dell'Esercito da cui dipenderebbe anche la frazione di carabinieri.

    "Per ora siamo al conteggio e all'inventario degli uomini e dei mezzi necessari", dicono al ministero della Difesa. Il comando della missione sarà affidato a un generale di brigata, girano quattro nomi fra cui quello del comandante Leso. Una volta in Iraq il contingente italiano, voluto da palazzo Chigi al di fuori di ogni tipo di accordo multilaterale, avrà un proprio comando ma, fanno notare fonti militari, "è chiaro che ci sarà un coordinamento angloamericano".

    La quota maggiore del contingente sarà in grado di partire per l'Iraq entro due, al massimo tre settimane. Una parte a bordo dei C130 e G222 dell'Aeronautica militare, il grosso potrebbe essere trasportato sulla "San Giusto", nave da supporto logistico (lpd), che può trasportare anche container, elicotteri, jeep e mezzi anfibi. I tremila uomini saranno per lo più "recuperati" dalle missioni nei Balcani dove era già previsto un taglio di tre-quattro mila uomini entro la fine dell'anno.




    Non vi e' come vengono addestrati dato che provengono al corpo dei Para' del TUSCANIA e comunque seguono un corso x divenire MSU.Il mio e' stato solo un tributo a delle persone che non nascondono la testa nella sabbia,ma che affrontano il pericolo con il sorriso sulla bocca....

    GRAZIE RAGAZZI..
    USI OBBEDIR TACENDO

  7. #32
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Beh dopo questa settimana triste,con eventi luttuosi,ritorniamo al dunque presentando stavolta i BERSAGLIERI.
    Quanti da bambini non sono rimasti a bocca aperta a guardare questi soldati con un buffo cappello che corrono al ritmo di una fanfara??bene io si.. ed ora entriamo nello specifico,ovviamente come per gli alpini non postero' tutti i reggimenti dei bersaglieri che sono tanti,ma solo i piu' rappresentativi e conosciuti,quindi iniziamo con un po' di storia:

    L'Arma di Fanteria - I Bersaglieri

    A seguito della proposta del generale Alessandro La Marmora, è istituito il 18 giugno 1836 il Corpo dei Bersaglieri con il compito di svolgere servizio di esplorazione e missioni di carattere ardito.
    Le prime quattro compagnie che confluiscono nel I battaglione sono formate, rispettivamente, nel luglio 1836 (1^), nel gennaio 1837 (la 2^), nel gennaio 1840 (la 3^) e nel febbraio 1843 (la 4^). Un secondo battaglione si forma nel 1848 alla vigilia della guerra.
    Con il trascorrere degli anni aumenta il numero dei battaglioni: 10 nel 1852, 16 nel 1859, 27 nel 1867 e nel 1861, divenuti 36, sono riuniti in sei comandi di reggimento con compiti amministrativi e disciplinari.

    Protagonisti della presa di Roma del 20 settembre 1870, i battaglioni perdono l'autonomia operativa assunta dal 1° gennaio 1871, dai reggimenti che sono portati a 10. Dal 1882 passano su quattro battaglioni ciascuno.
    Con l'ordinamento 1910 presso ogni reggimento si forma un battaglione ciclisti, soppresso poi nel marzo 1919. Durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1 il Corpo è ordinato in due divisioni speciali, 7 brigate, 21 reggimenti e 5 battaglioni autonomi.

    Nel 1924 i 12 reggimenti rimasti in vita sono trasformati in ciclisti, organico che poi è variato nel 1936.
    Nel corso del secondo conflitto mondiale i reggimenti bersaglieri sono inquadrati nelle divisioni corazzate, motorizzate e celeri. Combattono su tutti i fronti dando prova di capacità e dedizione. Dirà il Feldmaresciallo Rommel comandante dell'Armata Italo Tedesca in Africa Settentrionale "...il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco..."

    Presenti nella guerra di liberazione con il 4° reggimento ed il battaglione "Goito", già nel 1946 avviene la ricostruzione del 3° reggimento cui fa seguito nel 1949 quella dell'8° che nel 1986 darà vita alla Brigata bersaglieri "Garibaldi".
    Attualmente i reggimenti sono 8 e le loro Bandiere sono decorate di 12 Medaglie d'Oro, 11 Medaglie d'Argento, 28 Medaglie di Bronzo al Valor Militare e di 9 Croci di Cavaliere dell'O.M.I..
    FESTA: 18 giugno - anniversario della costituzione della Specialità (1836).


    Dopo qualche cenno storico evidenziamo la Brigata Garibaldi tra le piu' conosciute anche a livello internazionale.


    B. b."Garibaldi" - La Storia

    Il 1° novembre 1975 viene costituita in Pordenone l'8^ Brigata Meccanizzata "Garibaldi" per trasformazione dell'8° Reggimento Bersaglieri.

    A ricordo delle tradizioni risorgimentali dei reparti bersaglieri che formano l'ossatura della nuova unità, viene assegnato alla Brigata il nome di "Garibaldi".
    La Brigata, inquadrata nella Divisione Corazzata "Ariete", è formata da Comando, Reparto Comando e Trasmissioni, due Battaglioni Bersaglieri (3° "Cernaia" e 26° "Castelfidardo"), 7° Battaglione Carri "M.O. Di Dio", 19° Gruppo Artiglieria da Campagna Semovente "Rialto" ed un Battaglione Logistico.

    Il 1° luglio 1976 riceve l'11° Battaglione Bersaglieri "Caprera".
    Con l'abolizione del livello divisionale, sciolta la D."Ariete", dall'11 ottobre 1986 la "Garibaldi" passa alle dirette dipendenze del Comando del 5° Corpo d'Armata.

    Il 1° luglio 1991, nell'ambito di un riordinamento strutturale e strategico, la Brigata è trasferita in Campania, e posta alle dipendenze del Comando Regione Militare Meridionale. Nell'occasione cambia denominazione in 8^ Brigata Bersaglieri "Garibaldi"subendo un radicale riassetto ordinativo. Si riordina infatti su Battaglione Bersaglieri 3° "Cernaia" e 67° "Fagarè", 91° Battaglione Fanteria "Lucania", 19° Gruppo Squadroni "Cavalleggeri Guide", 31° Battaglione Carri "M.O. Andreani", 11° Gruppo Artiglieria da Campagna Semovente "Teramo" e del Battaglione Logistico "Garibaldi".

    Nel 1992-93, nell'ambito di un successivo riordinamento della Forza Armata muta ancora fisionomia organica ed inquadra Comando, Reparto Comando e Supporti Tattici, Reggimenti 8° e 18° Bersaglieri, Cavalleggeri "Guide" (19°), 131° Carri, 11° Artiglieria da Campagna semovente "Teramo" ed i Battaglioni 91° "Lucania" e Logistico "Garibaldi".

    Dal 1° settembre 1994 modifica la denominazione in Brigata Bersaglieri "Garibaldi" e nel corso del 1997 assume l'attuale configurazione.
    Prima Grande Unità dell'Esercito ad essere completamente professionalizzata, è stata assegnata al Comando Forze di Proiezione per passare, dal 1° dicembre 2000, alle dipendenze del 2° Comando Forze di Difesa.

    B. b."Garibaldi" - I reparti

    8° Reggimento bersaglieri

    18° Reggimento bersaglieri

    Reggimento "Cavalleggeri Guide" (19°)

    131° Reggimento carri

    8° Reggimento artiglieria terrestre (semovente) "Pasubio"

    21° Reggimento genio guastatori

    Reparto Comando e Supporti Tattici "Garibaldi";

    Fanfara "Garibaldi".[/B]


    8° reggimento bersaglieri

    CENNI STORICI:

    L'8° Reggimento viene costituito il 1° gennaio 1871, formato con quattro battaglioni, tutti provenienti dal 3° Reggimento, dei quali assomma le gloriose tradizioni.

    Tra il 1911 e il 1912 prende parte alla guerra Italo-Turca. Partecipa alla Grande Guerra battendosi nel Cadore e poi sul Piave. Dal 1924 al 1936 opera come Reggimento Ciclisti. Inquadrato nel 1937 nella Brigata Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta" passa nel '38 nella IIa Brigata Corazzata che dal 1° febbraio 1939 si trasforma in Divisione Corazzata "Ariete" (132a), con la quale, nel 1939 partecipa all'occupazione dell'Albania. Segue il ciclo operativo della divisione in Africa Settentrionale ed esce quasi distrutto dalla battaglia di El Alamein.
    Riordinato con battaglioni di altri reggimenti bersaglieri, è assegnato alla Divisione Corazzata "Giovani Fascisti", con la quale si batte in Tunisia. Sciolto il 13 maggio del '43 dopo la battaglia di Enfidaville, si ricostituisce il 15 luglio 1943 a verona dove, il 9 settembre cessa di esistere a seguito dell'armistizio.

    Si ricostituisce il 15 settembre del 1949 su due battaglioni bersaglieri arrivando ad essere ordinato su due battaglioni bersaglieri ed uno carri, inquadrato nella Divisione Ariete.
    Nel '75 il reggimento si scioglie dando vita al Comando Brigata Garibaldi ed ai suoi battaglioni: 3° bersaglieri "Cernaia", 11° bersaglieri "Caprera", 26° bersaglieri "Castelfidardo", 7° Carri "Di Dio", 19° Artiglieria "Rialto".

    Dal 30 giugno 1991, in conseguenza del trasferimento della Brigata in meridione, prende sede in Caserta.
    Nell'ambito del riordinamento della Forza Armata il battaglione perde la propria autonomia il 25 giugno 1993 ed il giorno successivo è inquadrato nell'8° Reggimento Bersaglieri che si ricostituisce in Caserta.

    L'8° Reggimento bersaglieri ha partecipato a tutte le missioni fuori area che hanno visto impegnata la Brigata Garabaldi. Numerosi i turni operativi nei Balcani, che però non rappresentano l'unico teatro d'intervento della prestigiosa Unità.
    In precedenza infatti, con il nome di 3° Battaglione Bersaglieri "Cernaia" il reparto è stato dislocato in Libano, in una delle prime missioni fuori area del dopoguerra per l'Esercito Italiano.

    Nel 1976 e nel 1980, opera a favore delle popolazioni del Friuli e dell'Irpinia colpite da eventi sismici e dal 23 ottobre 1983 è, come detto, in Libano, nell'ambito del contigente italiano della Forza Multinazionale di Pace, con il compito di presiedere e proteggere alcuni campi palestinesi.

    Il battaglione partecipa dal dicembre 1992 al gennaio 1993, all'Operazione "Vespri Siciliani" in concorso al mantenimento dell'ordine pubblico nella zona di Palermo.

    Fra le prime unità composte esclusivamente da volontari professionisti, ha partecipato alle operazioni fuori area nei Balcani in Bosnia, Albania, Macedonia e Kosovo. In Macedonia in particolare, il Battaglione "Cernaia" del reggimento ha costituito l'ossatura dell'Italian Battle Group dell'Operazione "Joint Guarantor" come componente italiana della Extraction Force.

    La Bandiera di Guerra è insignita di un'Ordine Militare d'Italia, 2 Medaglie d'Oro al Valor Militare, 1 Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito, 1 Medaglia d'Argento al Valor Militare, 5 Medaglie di Bronzo al Valor Militare, 1 Medaglia d'Argento al Valor Civile, 1 Medaglia d'Argento al Valor dell'Esercito ed 1 Medaglia d'Argento di Benemerenza per il terremoto di Reggio Calabria del 1908.

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC

    VEICOLI

    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    VEICOLO DA TRASPORTO E COMBATTIMENTO (VTC) M113 A-1 CON SISTEMA D'ARMA TOW
    VEICOLO DA TRASPORTO E COMBATTIMENTO (VTC) M106 A1 PORTAMORTAIO DA 120
    VEICOLO CORAZZATO DA COMBATTIMENTO VCC-80 Dardo

    ARMAMENTO DI REPARTO

    MORTAIO DA 60mm
    MORTAIO RIGATO DA 120mm
    LANCIARAZZI CONTROCARRO "PANZERFAUST 3"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A MEDIA GITTATA "MILAN"
    SISTEMA D'ARMA CONTROCARRI A LUNGA GITTATA "TOW"



    Ok per oggi puo' bastare,troppe nozioni abbuffano la mente... ,prossima puntata si continua con i bersaglieri!
    bye



  8. #33
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Sbaglio o nella descrizione dell'equipaggiamento manca qualsiasi riferimento a carri da battaglia? quindi a parte il reggimento carri i battaglioni di bersaglieri sono meccanizzati "puri" senza AFV di scorta?

    In ogni caso vorrei cogliere l'occasione per porre una domanda che mi incuriosisce da sempre: perchè i Bersaglieri si chiamano così? voglio dire, a differenza di Alpini e Carabinieri il nome (almeno per me) non è così autoesplicativo.

  9. #34
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    In definitiva si, lol essendo fanteria hanno la necessita di movimenti veloci quindi vengono supportati da carri da combattimento(ariete,leopard 1a5).

    Guardando un po' in giro ho trovato che tutti i reggimenti dei Bersaglieri sono dotati di carri Veicoli da trasporto e combattimento per la fanteria che sono mezzi studiati per consentire alla fanteria di seguire e sfruttare il successo dei carri da battaglia.I mezzi a disposizione dei Bersaglieri sono VCC composti da molteplici versioni.Un veicolo corazzato di nuova costruzione lo stanno per ricevere tutti i reparti di Fanteria,il VCC 80 "Dardo", prodotto italiano.


    Per quanto riguarda il nome so solo che i bersaglieri sono nati da una parte dei granatieri di sardegna..
    bye

  10. #35
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Scusate il ritardo ma si lavora e si fatica...

    comunque senza divagare ritorniamo hai Bersaglieri parlando di alcuni di quei Reggimenti che sono inquadrati nella Brigata Garibaldi:

    Reggimento "Cavalleggeri Guide" (19°)


    Reggimento cavalleggeri di antiche tradizioni, si compone di un comando di reggimento, uno squadrone di supporto logistico ed un gruppo squadroni blindato, pedina operativa dell'unità.

    Prima unità dell'arma di Cavalleria ad essere alimentata con Volontari, è stata sempre presente nei teatri oltremare dell'ultimo decennio.

    Alimentato da Volontari in Ferma Breve ed in Servizio Permanente, il reggimento è di stanza a Salerno.



    Cenni Storici:

    Il primo Squadrone di Guide a cavallo fu istituito per volontà del Re Vittorio Emanuele II e su proposta del Ministro Segretario di Stato per gli affari della guerra, Generale Alfonso La Marmora. Dopo alcune settimane della Costituzione, lo squadrone fu impiegato in occasione della II Guerra d'Indipendenza. Il 23 febbraio 1860, con Regio Decreto, il Re Vittorio Emanuele II istitui il Reggimento di Guide alla cui costituzione concorsero: lo Squadrone di Guide del Regio Esercito Sardo; lo Squadrone di Guide dell'Esercito Emiliano; militari lombardi provenienti dalla Cavalleria Austriaca; Sottufficiali, Caporali e Soldati provenienti dai Reggimenti di Cavalleria di più antica costituzione.
    Compito del reggimento era quello di garantire, presso i vari comandi truppe ed in caso di manovre, elementi intelligenti ed arditi in grado di condurre quelle unità nei luoghi ove si dovevano dirigere per combattere.

    Nel 1866 il reggimento viene inquadrato nel I Corpo d'Armata del Mincio e combatte a Custoza, a Valeggio etc.. Neglie anni 1877-1878 il reggimento concorre alla formazione del I Squadrone Cavalleria Africa e dello Squadrone Cacciatori a Cavallo che furono impiegati nell'operazione in Eritrea. Il 16 dicembre 1897, dopo aver assunto le denominazioni di "19° Reggimento di Cavalleria (Guide)" e di "Reggimento di Cavalleria Guide (19°)", diviene "Reggimento Cavalleggeri Guide (19°)". Nel 1920 assume la denominazione di Reggimento "Cavalleggeri Guide" incorporando due Squadroni di Cavalleggeri dei Vicenza.

    Nel 1934, il Reggimento "Cavalleggeri Guide" forma il primo Gruppo carri veloci "San Marco", il secondo Gruppo carri veloci "San Giusto", il terzo Gruppo carri veloci "San Martino" ed un Gruppo a cavallo "San Giorgio". Il reggimento vine cosi trasformato in Scuola carri veloci, conservando un Gruppo Squadroni a cavallo. Nel gennaio 1935 il reggimento cede alle Divisioni Celeri i Gruppi carri veloci pur conservando la funzione di "Centro Carri Veloci" e riprende la conformazione a cavallo.

    Il reggimento, nel 1940 è alle dipendenze del Comando Superiore Truppe Albania, inserito nel Raggruppamento Unità Celeri. Si scioglie all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Un reparto denominato XIV Gruppo appiedato "Guide" costituito nel 1940, l'8 settembre 1943 è inquadrato nella 210a Divisione costiera dislocata nel Salentino. L'unità continuerà ad operare come 14° Reparto salmerie da combattimento "Guide" durante la guerra di liberazione.

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO
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    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
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    VEICOLI

    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    AUTOBLINDO FIAT 6614 G 4X4
    BLINDO ARMATA 8 X 8 "CENTAURO"


    131° reggimento carri
    Reggimento carri, si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico ed un battaglione carri, pedina operativa dell'unità.

    Il reggimento è di stanza a Persano (SA).

    Cenni storici

    Il 131° Reggimento Carri è costituito in Siena il 27 luglio 1941, equipaggiato con carri francesi di preda bellica, viene assegnato alla Divisione Corazzata "Centauro" e schierato in Friuli.

    Nel gennaio 1942, il reggimento, reso autonomo, viene inviato in Sicilia con compiti di difesa del territorio. Qui, articolato in Compagnie operanti con gruppi mobili, contrasta le forze alleate sbarcate nell'isola. A metà Agosto 1943 gli elementi superstiti vengono trasportati a Siena dove fu ridislocata l'unità per esser riorganizzata. In questa sede si scioglie in seguito agli eventi conseguenti l'armistizio dell'8 settembre 1943.

    Il 1 gennaio 1953 viene ricostituito a Pinerolo, come unità autonoma, il 101° Battaglione cr. "M.O. Zappalà" e nel successivo mese di luglio è trasferito a Vercelli. Dal 1 ottobre 1956 passa alle dipendenze del IV Corpo d'Armata e prende sede a Verona ove rimane sino allo scioglimento che avviene il 31 dicembre 1963. Con la ristrutturazione dell'Esercito, il 21 ottobre 1975 viene formato in Bellinzago Novarese il 101° Battaglione Carri "M.O. Zappalà". Alla nuova unità viene assegnata la bandiera del 131° Reggimento fanteria carrista del quale tramanda pertanto le tradizioni.

    il 1 luglio 1991 il battaglione passa alle dipendenze dell'8a Brigata Bersaglieri "Garibaldi" e si trasferisce nella Caserma "P. Capone" di Persano (SA), . il 1 settembre 1993, sempre in Persano, il battaglione si riordina in 131° Reggimenti Carri, assumendo nei suoi ranghi personale del disciolto 31° battaglione carri "MO Andreani".




    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

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    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
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    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    CARRO LEOPARD 1 A5


    A differenza di quanto avevo detto in un altro post, esistono reggimenti di carri inquadrati nella brigata Garibaldi..quindi chiedo venia...se avessi detto una fesseria..

    8° reggimento artiglieria terrestre "Pasubio"


    Cenni Storici

    Erede e continuatore delle tradizioni dell'8° Reggimento da Campagna Semovente, le cui lontane origini risalgono ai soldati piemontesi del "Battaglione cannonieri" fondato nel 1696 da Vittorio Amedeo II, allora futuro Re di Sardegna, Battaglione poi trasformatosi in "Reggimento di Artiglieria dell'Armata Sarda" sotto il Re Carlo Emanuele III (1743) e successivamente (1755) in "Corpo Reale di Artiglieria" sotto il Re Vittorio Amedeo III.
    Il 1° luglio 1860 sette batterie del Corpo d'artiglieria, assieme ad una batteria toscana e a tre batterie emiliane, davano vita all'8° Reggimento artiglieria da campagna. Le batterie "da piazza" del Corpo Reale portavano nell'8° il ricordo dei duri e gloriosi assedi di Verrua e di Torino; le batterie "da battaglia" e "a cavallo", il ricordo delle galoppate eroiche su tutti i campi di battaglia dell'Armata Sarda, da Monzambano a Madonna della Scoperta, da Goito a Milano, da Santa Lucia a Borghetto; la "l^ da posizione, oggi 2^ batteria, portava in dote la Medaglia di Bronzo meritata nell'assedio di Peschiera del 1848; le batterie emiliane e la toscana portavano il fremito delle regioni appena riunite al vecchio Regno Sardo. II Reggimento partecipò, quindi, nelle Marche, nell'Umbria e nelle regioni meridionali, con i Reggimenti del IV e V Corpo d'Armata e con i volontari garibaldini, ai combattimenti per l'unità d'Italia ed a Mola di Gaeta la 6^ batteria conquistava per lo Stendardo un'altra medaglia di Bronzo.
    Seguirono anni di glorioso cammino attraverso la storia della Patria: ponte di Versa 1866, porta San Pancrazio a Roma nel 1870, fino alla grande guerra con il sacrificio del 1° gruppo a San Daniele del Friuli, la resistenza sul Piave e la vittoria Tricolore inseguita da Vittorio Veneto a Postumia.

    E venne con la seconda guerra mondiale, la sublimazione delle virtù militari degli artiglieri dell'8° da campagna: una Medaglia d'Argento ed una Medaglia d'Oro si appuntarono allo Stendardo nella Campagna di Russia; la prima guadagnata durante l'offensiva che condusse il Reggimento con la Divisione "Pasubio", dall'agosto 1941 al maggio 1942, per oltre 1000 chilometri in territorio nemico fino al Don; la seconda, nel terribile calvario della Battaglia difensiva sul Don, dal 1° dicembre 1942 al 15 gennaio 1943, ove il Reggimento andò pressoché distrutto ma trasse in salvo lo Stendardo cui fu scorta l'ultimo cannone, trainato a braccia con la forza dell'orgoglio per 280 chilometri.

    Ricostituito a Livorno nel 1947 come "Reggimento artiglieria da Campagna" della Divisione "Friuli", fu trasferito nel 1960 alle dipendenze del 5° Corpo d'Armata per montare, divenuto "8° Reggimento artiglieria da campagna semovente " armato dei semoventi M7, fiera guardia al confine orientale. Nel 1964 fu inquadrato nella Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli" e successivamente dotato degli M 109 G.
    II 1° ottobre 1975, a seguito della ristrutturazione dell'Esercito, veniva sciolto dando vita a due unità gemelle: l'8° gruppo artiglieria da campagna semovente "Pasubio" con sede in Banne (TS), inquadrato nella Brigata Corazzata "Vittorio Veneto" della Divisione Meccanizzata "Folgore" ed il 120° gruppo artiglieria da campagna semovente "Po" con sede in Palmanova (UD), assegnato alla Brigata Corazzata "Pozzuolo del Friuli", a sua volta inquadrata nella Divisione meccanizzata "Mantova".
    Nel 1976 ha partecipato attivamente alle operazioni di soccorso alle popolazioni friulane duramente colpite dal sisma del 6 maggio. In tale occasione lo Stendardo è stato decorato di Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.
    Rientrato nei ranghi della Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli" nel 1991, dal 18 settembre 1992 ha riassunto l'ordinamento reggimentale, seguito dalla sostituzione dei semoventi M 109 L con gli obici FH 70, e da un primo trasferimento dalla sede triestina a quella di Udine.

    Soppresso nella sede di Udine, ne assume nome e tradizioni l'11° "Teramo" della Brigata "Garibaldi".


    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

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    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC

    VEICOLI

    MOTOCICLO ENDURO DA 350cc
    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    VEICOLO DA TRASPORTO E COMBATTIMENTO (VTC) M113 A1
    VEICOLO POSTO COMANDO M577


    Per ora puo' bastare...alla prossima.
    bye



  11. #36
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Finiamo con i Bersaglieri oggi presentando i guastatori...

    21° reggimento genio guastatori

    Reggimento genio guastatori recentemente assegnato alla Brigata. Ordinato su di un comando di reggimento, compagnia di supporto logistico e battaglione genio guastatori, costituisce la risorsa dedicata alla mobilità, schieramento e combattimento in ambito Brigata.

    Alimentato da Volontari in Ferma Breve ed in Servizio Permanente, è di stanza a Caserta (CE).


    CENNI STORICI:
    Il l° ottobre 1937 è costituito il 21° Reggimento Genio per il XXI Corpo d'Armata, destinato in Libia.
    Dal 1° gennaio 1938 è ordinato su tre battaglioni misti ed ha sede in Bengasi. All'inizio del secondo conflitto mondiale diviene Centro di Mobilitazione e tramite il deposito costituisce reparti delle varie specialità impiegati con le grandi unità che operano in Africa Settentrionale; si scioglie nel novembre 1942 per eventi bellici.

    Il 1° gennaio 1953 si forma in Trani il XXI battaglione genio pioneri che, dal 19 gennaio 1963 viene trasferito a Vicenza ed assegnato alla III brigata missili.

    Il l° ottobre 1975 ha vita il 21° Battaglione Genio Pionieri "Timavo", che è reso erede delle tradizioni del 21° reggimento del quale riceve anche la Bandiera con decreto 12 novembre 1976. Ridotto ad una compagnia viene sciolto il 31 dicembre 1979.

    Ne assume la denominazione il battaglione genio pionieri formato il l° febbraio 1979 per il Comando Genio della Regione Militare Sud che diviene a sua volta 21° Battaglione Genio "Timavo".

    Il battaglione viene inquadrato fra i reparti del Raggruppamento Genio del Comando Supporti delle Forze Terrestri.
    Il 21 settembre 1992 il battaglione è inquadrato nel 21° Reggimento Genio Pionieri e, riconfigurato in unità guastatori, nel corso del 2001, passa alle dipendenze della Brigata "Garibaldi".

    La Bandiera di Guerra del reggimento è decorata di una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.



    21°rgt.g.gua. - L'Equipaggiamento

    Il reggimento dispone di mezzi ruotati leggeri e pesanti per il trasporto sia del personale che dei materiali destinati al supporto logistico delle unità dislocate fuori area.
    Dispone inoltre dei materiali pesanti come bulldozer e smuoviterra per il ripristino della viabilità e la rimozione di macerie.
    L'equipaggiamento, l'armamento individuale e di reparto, i materiali per la protezione individuale, sono quelli standard della Forza Armata.

    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC
    VEICOLI

    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    AUTOCARRO LEGGERO LANCIA ACL 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90
    AUTORIBALTABILE MEDIO (4X4)- ASTRA BM 201 MT
    AUTORIBALTABILE MEDIO (6X6)- ASTRA BM 20 MT

    MEZZI SPECIALI

    APRIPISTA ESCAVATORE LEGGERO "PANDA"
    CARRO PIONIERE "LEOPARD"
    CARRO GITTAPONTE "LEOPARD"


    Reparto Comando e Supporti Tattici "Garibaldi"



    Il reparto comando e supporti tattici è l'unità della Brigata in grado di assicurare il funzionamento del Comando della Grande Unità sia in termini logistici che di comunicazione.

    Si compone di una compagnia per il supporto logistico ed una trasmissioni.
    Alimentato da Volontari in Ferma Breve ed in Servizio Permanente, il reparto è di stanza a garibaldi.

    CENNI STORICI:

    Nato il 1° novembre 1975 dalla fusione della 3a Compagnia Trasmissioni del Battaglione Trasmissioni "Ariete", con la Compagnia Comando Reggimentale del disciolto 8° Reggimento Bersaglieri, viene inquadrato nell'8a Brigata Meccanizzata "Garibaldi".
    Trasferito nella sede di Caserta con il resto della Brigata, nel 1993 assorbe la Compagnia Genio Guastatori "Garibaldi" e, successivamente, assume la denominazione di "Reparto Comando e Supporti Tattici".

    Oggi perduta di forza tale compagnia, confluita nel 21° reggimento genio guastatori, inquadra le sole due unità originarie.

    RCST "Garibaldi" - L'Equipaggiamento

    Il reparto dispone di mezzi ruotati leggeri per il trasporto sia del personale che delle stazioni radio ed inoltre dispone di gruppi elettrogeni che gli consentono l'autonomia energetica per i suoi apparati.
    I materiali specifici per l'assolvimento del compito sono di ultima generazione e consentono l'attivazione dei collegamenti necessari.
    L'equipaggiamento, l'armamento individuale e di reparto, i materiali per la protezione individuale, sono quelli standard della Forza Armata.

    VEICOLI

    AUTOVETTURA DA RICOGNIZIONE LAND ROVER AR 90
    AUTOCARRO LEGGERO LANCIA ACL 90
    VEICOLO MULTIRUOLO FIAT VM 90 TORPEDO
    AUTOCARRO MEDIO FIAT ACM 90

    RADIO

    PONTE RADIO DIGITALE VHF DI PICCOLA CAPACITA'
    STAZIONE RADIO SRT - 178
    STAZIONE RADIO SRT - 478
    STAZIONE RADIO RV2 - 400
    MULTIPLEX DELTA A MEDIA CAPACITA'
    PONTE RADIO UHF
    PONTE RADIO PR6/15
    ALTRO

    SHELTER TIPO UEO 2 PER POSTI COMANDO
    STAZIONE DI ENERGIA GE 6/765
    GRUPPO ELETTROGENO DA 5 KW
    ARMI ed EQUIPAGGIAMENTO

    PISTOLA BERETTA 92 FS
    ARMA INDIVIDUALE CAL 5,56
    ARMA DI REPARTO CAL. 5,56 MINIMI
    ARMA DI REPARTO CAL. 7,62 MG 42/59
    ELMETTO IN KEVLAR
    GIUBBETTO ANTIPROIETTILE
    INDUMENTO PROTETTIVO PERMEABILE NBC



    E con questo ultimo reparto non meno importante, x quanto riguarda i bersaglieri abbiamo finito...
    Avrei intenzioni di ultimare con i Granatieri e poi passare a qualche cosa di straniero....fatemi sapere tramite PM..grazie
    bye




  12. #37
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    frittole sei il mio idolo
    Non saprò mai come ringraziarti

  13. #38
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    appena mi rimetto,ed ho un po piu' di tempo inizio a cercare ed eventualmente a tradurre qualcosa sui C.S. stranieri oppure trovo qualcuno con lo scanner che mi porta su chiavetta usb foto e testi che ho in italiano....
    bye

  14. #39
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Ciao ragazzi!il corso è finito da un mesetto e qualche giorno e ora sono in servizio in provincia di Milano, tutto ok su tutti i fronti!
    Frittole grazie per aver ricordato i colleghi morti in Iraq, anche dell'EI...
    Ricordo che ero ancora alla Scuola quando è successo il tutto, uscivamo in libera uscita e la gente, sopratutto gli anziani, ci venivano vicino e ci facevano gli auguri...al ristorante una signora anziana prima di uscire ci ha fatto portare una bottiglia di ottimo vino, siamo usciti e quando l'abbiamo trovata si è messa a piangere, dicendo di far attenzione...è stato più che toccante, mi ha reso ancor più orgoglioso di indossare questa divisa....
    Beh torniamo a noi....a quello che chiedeva delucidazioni sul 9° Rgt Col Moschin, si c'è un reparto di tiratori-osservatori (come ormai vuole la moderna concezione delle squadre snipers).
    Ho avuto modo di conoscere un Cc che si fece male durante il corso al 9°, mi ha raccontato un po' di robetta sull'addestramento, niente male ragazzi eheh niente male...
    Ho conosciuto due del GIS, gente che se la guardi in faccia non ti trasmette nulla se no vuole, glaciali ma allo stesso tempo affabili e tranquillissimi ("hey ma che saluti a fare?mi basta un ciao"...ho detto tutto, il resto del personale voleva il saluto ogni tre per due).
    Ritornando a parlare della mia esperienza alla Scuola Allievi Carabinieri, prima di tutto mi mancano i superiori....ero uno dei pochi che non li ha mai "odiati" e se lo facevo era solo per spirito di gruppo, sapevo che miravano sempre a formarci, mi manca tutto, le urla, le marce, lo sfilamento come Compagnia d'Onore al Giuramento, gli scherzi tra amici, gli abbracci coi M.lli alla fine del corso, le lacrime che sono scese, le adunate con l'AR imbracciato sotto il sole per un oretta, le marce al caldo di fine settembre coperti di sudore, le corse fino al terzo piano per poter andare a bere in 5 minuti, le corse di punizione no (odio correre eheh), il cameratismo, il "sacco", le pompate in camera tra di noi, le irruzzioni simulate (dopo due mesi di corso ho rotto tanto le scatole che siamo riusciti a farle eheh)....wow, dopo 3 mesi sono completamente cambiato, mi sento cresciuto, mi dicono che sono un po' troppo serio perchè sorrido di meno, faccio sempre le cose in fretta e bene, parlo poco...ma a me va bene così, sono cose che passeranno tra un po' di tempo.
    Tra un paio di mesi faccio il corso di paracadutismo sotto controllo militare, i classici 3 lanci vincolati con quelli del Tuscania e poi chissà....al Corso un M.llo mi proponeva sempre il Tuscania come alternativa ma sono bloccato psicologicamente....vorrei vorrei ma mi frenano tante cose, la ragazza (starebbe con me ma non vorrei trascurarla troppo) in primis...vedremo ragazzi miei, intanto complimenti per questa sezione del forum, appena riuscirò ad avere qualche notizia che voi non avete (siete bravissimi ) la pubblicherò!

  15. #40
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Scusate il ritardo,ma sto cercando di farmi scannerizzare alcune cose da un amico riguardo gli Elite' stranieri,appena pronti verranno postati immediatamente...
    bye


    Allora scusate il ritardo,ma ho il materiale pronto,ma la domanda che mi assilla e questa:
    1. ho scannerizzato articoli da una rivista del settore "RAIDS"che vorrei postare,ho mandato diverse e-mail alla redazione chiedendo l'autorizzazione ad utilizzare a scopi personali quegli articoli,nessuno si e' fatto sentire sino ad ora...che faccio li posto?posso farlo?non incorro in nessuna sanzione?
    qualcuno mi sa' rispondere?
    ciauz

  16. #41
    Banned L'avatar di Elf85
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    azz, è da febbraio che non postate più qui?

    cmq, Frittole, non so dirti se puoi o meno postare, ma si può considerare la tua "un'autorizzazione richiesta": secondo me potresti postare e al max rimuoverle...
    cmq ho due domande per te:
    -puoi dirci qualcosa dei GURKHA? ne avevi accennato e so che sono leggendari!
    -domanda tecnica storica: è vero che i bersaglieri e i carabinieri, durante i due conflitti mondiali, erano esclusivamente usati come polizia militare col solo scopo di rendere esecutive le fucilazioni (cristo quanto odio queste cose) dei soldati?

  17. #42
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Elf85 ha scritto lun, 21 giugno 2004 alle 12:56
    azz, è da febbraio che non postate più qui?

    cmq, Frittole, non so dirti se puoi o meno postare, ma si può considerare la tua "un'autorizzazione richiesta": secondo me potresti postare e al max rimuoverle...
    cmq ho due domande per te:
    -puoi dirci qualcosa dei GURKHA? ne avevi accennato e so che sono leggendari!
    -domanda tecnica storica: è vero che i bersaglieri e i carabinieri, durante i due conflitti mondiali, erano esclusivamente usati come polizia militare col solo scopo di rendere esecutive le fucilazioni (cristo quanto odio queste cose) dei soldati?

    Allora non sto postando piu' xche' ho una cifra da fare e tutto il materiale e' in inglese e se lo posto dovrei tradurlo tutto...faro' il possibile,ma non posso darvi date-
    Per quanto riguarda le autorizzazioni,parlai con il RAFFO e mi disse che senza l'autorizzazione della casa editrice non posso mettere niente,e quindi siccome la casa Editrice Lupo non mi ha mai risposto,non posso fare altro che aspettare una loro risposta.
    X la tua ultima,non mi ricordo che fossero usati come Polizia Militare,e che si occupassero di fucilare i disertori...
    X il resto abbiate pazienza.


    Allora ho trovato qualche cosa sui Gurkha che non abbisogna di traduzione,quindi:


    Breve storia della Brigata dei Gurkha



    In seguito ad una quantità di dispute di confine ed incursioni ripetute dei Nepalesi nel Bengala e nel Bihar, l'Onorevole Compagnia dell'Inda dell'Est ha dichiarato guerra al Nepal nel 1814, guerra meglio conosciuta come la Guerra dei Gurkha.
    Durante la guerra un sentimento profondo di rispetto ed ammirazione si sviluppò tra gl'inglesi ed i loro avversari; gli Inglesi rimasero molto impressionati dal combattimento e da altre qualità dei soldati Gurkha, tra le quali l'uso del famoso coltello Kukri. Sotto i termini del trattato di pace, in seguito alla guerra, ad un gran numero di Gurkha è stato permesso di prestare volontariamente servizio nella Compagnia dell'India dell'Est , e, da quei volontari, è stato formato il primo Reggimento di Gurkha nel 1815.


    Il numero di Gurkha al servizio degli inglesi in India ha continuato a crescere. Non parteciparono all'ammutinamento del 1857, invece ebbero gloria nell'aiutare gli inglesi a soffocare l'ammutinamento. Hanno fatto parte di molte campagne sulla frontiera nord-ovest, e tra il 1901 e il 1906 il Reggimento Gurkha fu rinumerato dal 1° al 10° e rinominato Fucilieri Gurkha.
    Durante la Prima Guerra Mondiale circa 100.000 Gurkhas si arruolarono nei reggimenti della Brigata Gurkha. Hanno combattuto (ed alcuni morirono) in Francia, Mesopotamia, Persia, Egitto, Gallipoli, Palestine e Salonika. Hanno vinto due Victoria Cross. Nella Seconda Guerra mondiale c'erano circa 40 Battaglioni Gurkha,qualcosa come 112.000 uomini. I Gurkha hanno lottato fianco a fianco con l'esercito britannico e le truppe del Commonwealth in Syria, nel Deserto Occidentale, in Italia, e in Grecia, dal Nord Malaya a Singapore e dal confine del Siam attraverso la Birmania fino a Imphal, poi di nuovo fino a Rangoon. Un totale di dieci Victoria Cross sono state date ai Gurkha.

    Dopo la separazione dell' India nel 1947 è stato deciso che sei reggimenti di Fucilieri Gurkha sarebbero rimasti nell'Esercito indiano, mentre il resto (2 GR, 6 GR, 7 GR e 10 GR) fu stabilito come una parte integrante dell'Esercito britannico fino a diventare la moderna Brigata Gurkha. Si spostarono nell'Estremo Oriente nel 1948 formarono la 17ª Divisione Gurkha di fanteria in Malaya. Insieme ad unità addizionali di Ingegneri, Trasmettitori e Trasporti, i reggimenti della Brigata operarono continuamente nei dodici anni dell'emergenza in Malaya . Erano di nuovo in servizio attivo nel Brunei nella Rivolta del 1962 e durante la 'confrontation' con l'Indonesia; quattro anni di operazioni continue dal 1962 al 1966 nelle giungle della Malesia. Era il novembre del 1965 quello dove il CaporalMaggiore Rambahadur Limbu ha vinto la sua Victoria Cross.
    Tra il 1967 e il 1972 la Brigata è stata ridimensionata da 14.000 a 8.000 uomini, quando sono cambiati gli obieetivi della Difesa e l'esercito è stato riorganizzato. La sede della Brigata è stata spostata dalla Malesia ad Hong Kong con battaglioni collocati nel Regno Unito e nel Brunei. Nel 1974 i Gurkha sono stati schierati per difendere la base del Sovrano britannico a Cipro quando la Turchia ha invaso l'isola. Un battaglione ha preso parte alla campagna delle Falklands e dei Gurkhas furono schierati nella Guerra del Golfo, in Bosnia e più recentemente in Kosovo.
    Dopo la recente ristrutturazione ed il prelevamento della guarnigione di Hong Kong, il numero di Gurkha in servizio è stato ridotto a 3,400 unità. La sede centrale della Brigata Gurkha, l'addestramento delle reclute e la Banda sono state rilocate nel Regno dell'Unito. I quattro Reggimenti di Fucilieri sono stati disgregati per formare un unico reggimento- I Fucilieri Reali Gurkha stanziati in Inghilterra e nel Brunei.

    I Fucilieri Reali Gurkha


    Seguendo l'annuncio del Governo dei piani per ristrutturare l'Esercito, e col restituire Hong Kong alla Repubblica delle Persone della Cina (il 30 giugno 1997) rendendo necessario il prelievo della guarnigione militare, le dimensioni della Brigata Gurkha dovette essere ridotta.Il 1° luglio 1994 i quattro Reggimenti di Fucilieri Gurkha , 2 GR, 6 GR, 7 GR e 10 GR furono riforganizzati in un grande reggimento chiamato I Fucilieri Reali Gurkha (RGR Royal Gurkha Rifles). Inizialmente il Reggimento consistva di tre battaglioni; tuttavia, col trasferimento del 1° RGR da Hong Kong all'Inghilterra, il 3° RGR fu disgregato, nel novembre del 1996. Il 2° RGR è collocato attualmente in Brunei. Il reggimento comprende tre compagnie di rinforzo del 1° Fucilieri irlandesi, Montanari e il 2° Battaglione di Paracadutisti. Hanno anche due compagnie dimostrative, all'Accademia Militare Sandhurst e al CEntro di addestramento della Fanteria nel Galles.

    Il Reggimento ha portato in avanti le tradizioni dei suoi antenati: l'uniforme combina i loro abbellimenti storici. Il Bastone della Regina dato al Battaglione di Sirmoor a Delhi è in servizio col Reggimento, I Tamburi portano gli Onori di Battaglia dei quattro reggimenti precedenti e la loro proprietà è in prestito permanente al RGR. L'uniforme distintiva verde-oliva e i bottoni neri, la striscia rossa sui colletti e la marcia dei reggimenti di Fucilieri al ritmo di 140 passi al minuto invece, appartengono agli ultimi anni.



    Negli anni scorsi i Gurkha sono stati discriminati e non poco dal Governo Inglese che non li parificava economicamente e logisticamente ai militari inglesi.Dopo diverso tempo il Governo Inglese ha,dopo parecchi problemi riconosciuto pari diritti anche ai Combattenti Gurkha,che nulla hanno da invidiare ai militari Inglesi.



  18. #43
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Permettimi di far notare alcuni errori di traduzione

    Quote:

    In seguito ad una quantità di dispute di confine ed incursioni ripetute dei Nepalesi nel Bengala e nel Bihar, l'Onorevole Compagnia dell'Inda dell'Est (Compagnia delle Indie Orientali) ha dichiarato guerra al Nepal nel 1814, guerra meglio conosciuta come la Guerra dei Gurkha.
    Durante la guerra un sentimento profondo di rispetto ed ammirazione si sviluppò tra gl'inglesi ed i loro avversari; gli Inglesi rimasero molto impressionati dal combattimento e da altre qualità dei soldati Gurkha, tra le quali l'uso del famoso coltello Kukri. Sotto i termini del trattato di pace, in seguito alla guerra, ad un gran numero di Gurkha è stato permesso di prestare volontariamente servizio nella Compagnia dell'India dell'Est (vedi sopra), e, da quei volontari, è stato formato il primo Reggimento di Gurkha nel 1815.

    Durante la Prima Guerra Mondiale circa 100.000 Gurkhas si arruolarono nei reggimenti della Brigata Gurkha. Hanno combattuto (ed alcuni morirono) in Francia, Mesopotamia, Persia, Egitto, Gallipoli, Palestine e Salonika(Palestina e Salonicco). Hanno vinto due Victoria Cross. Nella Seconda Guerra mondiale c'erano circa 40 Battaglioni Gurkha,qualcosa come 112.000 uomini.
    I Gurkha hanno lottato fianco a fianco con l'esercito britannico e le truppe del Commonwealth in Syria (con la y?), nel Deserto Occidentale, in Italia, e in Grecia, dal Nord Malaya (Nord della Malesia) a Singapore e dal confine del Siam attraverso la Birmania fino a Imphal, poi di nuovo fino a Rangoon. Un totale di dieci Victoria Cross sono state date ai Gurkha.

    [...]
    di fanteria in Malaya (e due). Insieme ad unità addizionali di Ingegneri, Trasmettitori e Trasporti, i reggimenti della Brigata operarono continuamente nei dodici anni dell'emergenza in Malaya (e tre) . Erano di nuovo in servizio attivo nel Brunei nella Rivolta del 1962 e durante la 'confrontation' con l'Indonesia; quattro anni di operazioni continue dal 1962 al 1966 nelle giungle della Malesia. Era il novembre del 1965 quello dove il CaporalMaggiore Rambahadur Limbu ha vinto la sua Victoria Cross.
    A questo aggiungerei che i Gurka sono riconosciuti come una delle migliori (se non LA migliore) formazioni dell'esercito di Sua Maestà, durante la guerra delle Falklands in un paio di occasioni gli Argentini preferirono ritirarsi piuttosto che subirne l'assalto.....

    Ah, poi una nota
    Quote:

    -domanda tecnica storica: è vero che i bersaglieri e i carabinieri, durante i due conflitti mondiali, erano esclusivamente usati come polizia militare col solo scopo di rendere esecutive le fucilazioni (cristo quanto odio queste cose) dei soldati?
    Dei Carabinieri so che erano usati come oggi, cioè come polizia militare con compiti anche civili che includevano la caccia ai disertori, renitenti alla leva e criminali comuni.
    I bersaglieri invece sono sempre stati usati come unità d'assalto nel Regio Esercito, spesso motorizzati o corazzati (all'italiana) e molti di loro sono morti ad El Alamein

  19. #44
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Quote:
    Permettimi di far notare alcuni errori di traduzione
    Guarda non avendo il tempo,ho preso l'articolo da un sito,dopo due ore di ricerche...quindi fai le tue rimostranze a chi ha tradotto il tutto

    Ah comunque x la precisione i Nomi Palestine,Salonika,Syria,Onorevole Compagnia delle indie dell' Est,Malaya sono i nomi presi probabilmente dalle cartine anche dell' epoca,non tradotte,quindi si puo' anche omettere la traduzione...tanto si capisce lo stesso.

    Poi se vogliamo essere ancora piu' precisi,i Carabinieri,e solamente quelli che prestano servizio presso i presidi Navali e/o aerei,Nato svolgono anche la funzione di Polizia Militare in determinate circostanze indossando la prevista fascia sul braccio,infatti hanno i distaccamenti presso le basi aeree/navali.
    Admaiora

  20. #45
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    frittole ha scritto mar, 06 luglio 2004 alle 23:09
    Guarda non avendo il tempo,ho preso l'articolo da un sito,dopo due ore di ricerche...quindi fai le tue rimostranze a chi ha tradotto il tutto
    Nessuna critica, semplicemente volevo intendere che ci si mette un attimo ad editare il post qui sopra una volta che gli errori sono stati evidenziati, e per me rimangono errori, probabilmente si tratta della traduzione di un testo inglese fatta con un programma che non ha saputo riconoscere i nomi di luogo (oltretutto in alcune parti del documento si parla di malaya e in altri di Malesia)

  21. #46
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Te lo ripeto non ho il tempo x tradurre,e' stato si preso da un testo inglese,sono rimaste le locazioni con nomi originali (SYRIA,esiste in alcune cartine dell'epoca)e Malaya o Malesia tradotti un po' cosi...,non vedo dove sia il problema....se poi vi da fastidio...oibo! non so che fare,ai piu' va bene cosi.
    admajora

  22. #47
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Una precisazione per chi ha scritto della folgore: mi sembra doveroso ricordare la lotta dei paracadutisti della folgore che non hanno mai smesso di combattere per l'onore della Patria, infatti essi si ricostituirono in folgore RSI e restarono fedeli a Mussolini. Indipendentemente dalle idee che una abbia o meno, secondo me sono stati degli eroi

  23. #48
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Vi state dimenticando del G.O.I. della marina militare italiana.

  24. #49
    L'Onesto L'avatar di comsubin
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    Predefinito Re: Forze Speciali

    Come si inseriscono le immagini?

  25. #50
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    Predefinito Re: Forze Speciali


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