Anch'io ho usato la stessa fonte...allora non vale
Anch'io ho usato la stessa fonte...allora non vale
Vale eccome,se sono stato cosi' bravo da leggeri quel bel libro e ricordare(perlomeno i comandant in capo IT.)la risposta!
Sapevate che c'eran una Decima MAS al servizio del Regno del Sud?
Fra i loro c'era uno degli eroi di Alessandria (Antonio Marceglia), essi lavoravano al servizio del Regno del Sud. Quele era il loro compito? semplice: essi avevano paura che, dopo la guerra, nel nuovo stato italiano non fascista, la componente patriottica venisse condannata (come poi successe). Essi dunque, sapendo che la RSI non sarebbe durata, decisero di occuparsi delle questioni nazionali (come quelle dell'Istria) per conto del Regno del Sud. A guerra finita, il loro obbiettivo consisteva nel proporre una politica di pacificazione nazionale e nel promuovere un nuovo nazionalismo che non era per forza sinonimo di fascismo.
I rapporti con la Decima del nord erano cordialissimi: quando un marò del sud era catturato dai marò del nord si faceva festa per il riavvenuto congiungimento.
Marceglia e Borghese si incontrarono addirittura per coordinare una difesa comune della Venzia Giulia ma, essendoci stata la strage di porzus da poco, l'accordo con i patigiani della osoppo era saltato. Se non ci fosse stata la strage di porzus, Decima del nord, del sud e partigiani della osoppo si sarebbero alleati contro Tito e forse la storia dei confini orientali sarebbe cambiata!
Confermo tutto, poi io sono anche friulano quindi ne capisco...c'è poi ancora un altro retroscena:Borghese (riposa in pace Comandante!) in un incontro con un politico del sud, ebbe la promessa che verso la fine della guerra un contingente italiano sarebbe partito da Ancona per difendere i confini orientali (io lo devo agli eroi della X se non sono sloveno) riconoscibili da un braccialetto tricolore al polso...peccato che questo contingente non arrivò mai (mentra la X si dissanguava a Trieste e Gorizia) per colpa del PCI, che non volevo scontrarsi col compagno Tito.Che schifo...tradire il proprio Paese per una politica così vergognosa...
se volete racconto alcuni gustosi particolari della difesa del Friuli da parte dei marò
ehilà friulano anche tu eh? anche io sono friulano (di famiglia carnico); racconta dai!
Cà mi jevi la binore, a cjali i mons, il mar e il plan dut ator,
une vos dal cur mi dis:"sta content tu ses furlan!"
Be una cosa molto bella riguarda il colonnello Carallo, comandante dei reparti della X in regione:appena arrivato nel suo ufficio a Gorizia, ha ordinato di issare sul pennone nella piazza antistante la bandiera italiana.E' intervenuto un capitano tedesco, che ha ordinato di ammainare la bandiera e ha fatto puntare le armi alla sua compagnia sulla decina di marò presenti.Proprio in quello però è arrivata l'intero battaglione (non mi ricordo il nome adesso ) che ha circondato e disarmato la compagnia.I crucchi sono quindi stati riaccompagnati ai loro camion, e un paio di giorni dopo è arrivata una lettera di scuse dall'alto comando tedesco per l'increscioso "equivoco".Carallo, in una lettera a Borghese successiva al fatto, dichiarava con orgoglio che ora la bandiera italiana sventola dalla terrazza del suo ufficio.
Questi erano veri patrioti...
Un altra cosa simpatica è questa:in seguito all'armistizio e al modo in cui era stato condotto, Badoglio era disprezzato dagli americani.L'apice però è stato raggiunto quando Badoglio, in nome del Regno del Sud (che controllava solo la Puglia ) offriva agli americani l'aiuto di reparti italiani (che non esistevano affatto, e più che aiuto si trattava di accodarsi ai vincitori).In seguito a questa spregevole offerta, gli americani hanno coniato il verbo "to badogliate" che significa tradire vergognosamente
La mia opinione su Badoglio è piuttosto negativa. L'armistizio poi non è servito praticamente a nulla (comunque si sta andando fuori argomento magari su questo si può aprire una discussione).
Comunque molto interessante la tua storia che aumenta a dismisura la mia stima nei confronti della X MAS che, al di là della politica , ha sempre saputo portare avanti una sano pattriotismo!
Interessantissimo... Complimentoni a tutti!
Perchè non aprite un topic chiamato: "i confini orientali italiani: guerra e dopoguerra" e riversate, aggiungendo altro, tutto li?!
Saluti!
Purtroppo solo ora si comincia a risvegliare un tiepido patriottismo grazie soprattutto a Ciampi.
Ho aperto una discussione sui confini orientali: pubblico un poco alla volta tutta la storia di questa vicenda.
Mi allontano per 2 giorni e arrivano i turisti friuliani
Vediamo se sapete come si chiamava questo cannone tedesco
Mortaio carl?
ritenta sarai più fortunato...
Non era il Karl Gustav?
Forse mi confondo, l'ho già visto sicuramente ma non ne ricordo bene il nome...
Ci sei vicino von right, se ci azzecchi ti do un bacino
Il leopold di anzio,anche chiamato "annie di anzio" dagli yankee?
Il Leopold, purtroppo non ho potuto postarlo prima
L'ho anche rivisto giusto questo pomeriggio in un negozio di modellismo.
Il Karl era un obice in effetti
Karl & Leopold
Allora ho azzeccato?Cmq un punto a testa,ha detto che la sapeva,e poi la foto e' carina
Scala 1.72?
Azz non mi ricordo la scala
Karl e Lepold si trovano entrambi sia in scala 1/35 che in 1/72 (NO! NON pensate di utilizzarli nel gioco di cui si parla sotto...)
Lo so' che ci sono anche in 1/35,ho chiesto quale era la scala del mortaio,tutto qui!
Mi dispiace deludervi ma nessuno ha beccato la risposta..ci è andato più vicino von right con karl gustav...questo cannone si chiamava Gustav Gerat, calibro 80 cm, e venne usato solo nell'assedio a Sebastopoli, sparando 48 colpi.Il più impressionante penetrò 30 metri di terra per detonare in un magazzino sotterraneo nella baia di Severnaya.Ricordo inoltre che è il cannone più grande mai creato nella storia (non quello di calibro più grande!), un proiettile pesava 7 tonnellate e aveva 1420 serventi.Il suo gemello Dora arrivò a Stalingrado nell'agosto 1942, ma venne ritirato in fretta senza sparare a causa delle offensive dell'Armata Rossa.Per altre informazioni vedere qui
80 cm Kanone Gustav Gerat