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  1. #1
    keiser
    ospite

    Predefinito [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Su Warcry.com è stato pubblicato un divertente articolo su uno degli argomenti più dibattuti tra i giocatori, ossia se il videogioco possa o meno essere considerato arte. Il ragionamento dell'autore (che non fa mistero di NON considerare arte i VG) parte dall'assunto che le opere d'arte resistono al tempo, e che sono considerate tali da una considerevole fetta di persone. «Se Monna Lisa non fosse stata più visibile dopo una decina d'anni, probabilmente sarebbe stata condannata all'oblio e ricordata solo da pochi entusiasti, come avviene oggi per Betrayal at Krondor» (un RPG della Sierra del 1993).
    L'arte, insomma, resiste al tempo, indenne, per centinaia se non migliaia di anni; i videogiochi che hanno solo qualche anno sulle spalle non funzionano sui computer di oggi.
    E ancora, quanto conta il fattore "nostaglia" per chi a distanza di anni ancora si appassiona a DooM (ehm ehm... cough cough) o ai primi episodi di Final Fantasy, che agli occhi di un giocatore di oggi sono semplicemente prodotti mooolto vecchi, dalla grafica e dal gameplay ridicolo? «Cinquecento anni dopo la sua creazione, la Cappella Sistina genera ancora stupore e adorazione. Pong, che di anni ne ha solo trenta, fa sorridere».
    Non è escluso che tra cinque secoli (magari meno) qualcuno possa discutere del merito artistico di alcuni titoli, ma - è la conclusione dell'autore - è ancora troppo presto per parlarne.
    Per adesso possiamo solo divertirci, il che comunque non è poco.

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di Konton
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Se andiamo per paragoni, anche i film di Alvaro Vitali, Renzo Montagnani e C. erano considerati spazzatura... Finchè più di qualcuno non ci fece una tesi di Laurea. Vediamo fra trentanni. Se esisterà qualche museo dei videogame allora significa che qualcuno vuole ricordare.

  3. #3

    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Paragone un po' azzardato, perché quei film, al di là del fatto che possono piacere, sono spazzatura, ma sono comunque rappresentativi di un certo modo di fare cinema che piaceva alla società dell'epoca.

    Al di là del periodo di presenza, certi titoli verranno sempre ricordati come qualcosa di importante (almeno da persone con un minimo di maturità). Pong e Doom sono comunque giochi importanti, per un motivo o per l'altro, Halo (ne prendo uno a caso) sarà solo uno shooter come altri.

  4. #4
    Lo Zio L'avatar di daemonia
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Il discorso del tipo su Arte-Videogiochi fila liscio come l'olio!Si, insomma adesso possiamo dire quanto sia importante o "allo stato dell'arte" un gioco, ma solo in futuro potremmo dire se quel titolo è stato un'opera d'arte nel vero senso della parola (immortale nella sua bellezza).

  5. #5
    Il Puppies L'avatar di Cchris73
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Innanzitutto il significato di arte ossia ogni espressione viva e spontanea del proprio mondo interiore, astraendo dai modi e dai mezzi espressivi.

    Pertanto, ihmo, i videogiochi prima o poi dovranno rientrare nel novero delle produzioni artistiche e pertanto riconosciuti come tali.
    Certo fino a poco tempo fa, il concetto di videogioco veniva relegato a mera forma di divertimento dei “piccoli” e visto, a volte con falsità, dai grandi come una cosa negativa. A sfavore poi ha giocato in maniera pesante il concetto che legava il videogioco alla violenza fine a se stessa.

    Sembra però che il vento stia cambiando direzione, e anche velocemente.

    Manifestazioni, quali lan party e fiere, sovente a livello mondiale, fino a qualche tempo addietro sembravano immaginabili. Ora invece fanno parte del quotidiano come il salone nautico ovvero il salone dell’auto, tanto per citarne alcuni.

    Ovviamente non si può fare di “tutta un erba un fascio” e molti titoli meritano il biglietto di sola andata per il “dimenticatoio”.
    Per contro altri invece meritano un posto d’onore per ciò che hanno rappresentato al momento della loro pubblicazione.
    Non solo. Titoli come Doom hanno dettato le nuove regole per la realizzazione di titoli “Doom based” che sfruttando sempre più le moderne tecnologie hanno limato il confine tra ludo e realtà.

    La speranza quindi che un domani, i preconcetti cadano ed il divertimento ludico digitale assurga a fenomeno artistico è quindi sempre più viva nell’animo di noi giocatori.

    Chris73

  6. #6

    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Bisognerebbe prima definire cosa sia arte.

    Se per Arte intendiamo l'eccellere in modo straordinario nel fare qualcosa ( questa definizione "tecnica" mi trova abbastanza d'accordo )... allora qualsiasi cosa può essere arte, l'eccellere nello sport ( Maradona, Juri Chechi ), nella musica ( Hendrix, Vivaldi ecc.. ) e cosi via.
    I vg storici, come Doom o altri, secondo me sono importanti più che altro perchè sono stati innovativi nel loro campo, creando dei generi e certi schemi che vengono copiati ancora adesso.
    Il primo Doom, pacman... adesso come adesso non suscitano particolari emozioni, sono importanti per una questione storica, tra 100 anni invece i filmati di Maradona o la musica di Vivaldi ci colpiranno sempre.

    I VG secondo me non riescono a superare la prova del tempo, invece altre forme di espressione umana non hanno questo problema, per cui faccio molta fatica a vederli come arte.
    Riconosco però che alcuni titoli, grazie a certe scelte stilistiche e a molta ispirazione abbiano quel qualcosa in più rispetto ad altri titoli ( FF7, Monkey Island ), però... come ho detto, e come anche l'articolo riporta, non superano la prova del tempo, e al limite conservano l'importanza storica per quanto riguarda il genere.

  7. #7
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Ricondurre l'arte alla sola durata nel tempo mi pare fin troppo sbrigativo.

    Mi viene inoltre da porvi una domanda che, nel vetusto dibattito, mi sembra non sia mai comparsa.
    Perché abbiamo bisogno di considerare arte un videogioco?

    Ciao.

  8. #8

    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    ilgrillo ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 13:52
    Ricondurre l'arte alla sola durata nel tempo mi pare fin troppo sbrigativo.

    Invece secondo me è un criterio di demarcazione fondamentale.

  9. #9
    Il Puppies L'avatar di Cchris73
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    IntoTheStars ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 13:41
    .....però... come ho detto, e come anche l'articolo riporta, non superano la prova del tempo, e al limite conservano l'importanza storica per quanto riguarda il genere.
    Credo, ihmo, che il lasso di tempo trascorso dall'uscita dei primi titoli ludici ad oggi sia ancora troppo minimo per poterne stabilire la presenza nella memoria collettiva o meno.

    Chris73

  10. #10
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    IntoTheStars ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 13:56
    ilgrillo ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 13:52
    Ricondurre l'arte alla sola durata nel tempo mi pare fin troppo sbrigativo.
    Invece secondo me è un criterio di demarcazione fondamentale.

    Uhm... A me fa storcere ancora il naso. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri.

  11. #11
    Shogun Assoluto L'avatar di manuè
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    secondo me i videogiochi non sono arte e non si possono assolutamente paragonare ad una qualsiasiopera d'arte, men che meno a Monna Lisa o alla Cappella Sistina.
    lasciando perdere l'ultimo secolo che, artisticamente parlando, ne ha viste di bestialità e pacchianate fatte al solo scopo di essere spacciate a gente che non ci capisce nulla ma che può spendere milioni (parlando di euro) per potersi mettere in casa una ca**ta e potersi vantare con gli pseudoamici di quanto è esperto di arte; l'arte vera, di qualsiasi genere: pittura, musica, scultura, ecc., da sempre è stata una passione a cui gli artisti hanno dedicato la loro intera esistenza, per cui spesso sono morti e che si affidavano alla benevolenza di qualche filantropo per sostentarsi.
    anche se i mass media le tentano tutte per fuorviarci e far passare i prodotti dei loro sponsor pubblicitari come arte (anche salami e detersivi), i videogiochi non sono altro che questo: prodotti commerciali sviluppati, specie negli ultimi anni, in base a delle ricerche di mercato e sempre meno per i colpi di genio, sempre più rari, dello sviluppatore tizio che oramai non è altro che un impiegato della ditta e le cui idee devono passare al vaglio e alla mannaia degli "esperti" di marketing.
    io gioco dall'epoca del commodore vic20 (ehr... non ricordo più se si scriveva così) passando per le sale giochi, wolfentein 3d e duke nukem 3d (dal gamenplay ancora insuperato per un arcade) fino ad arrivare agli odierni morrowind, HL2, ecc. e penso che i videogiochi sono si appassionanti, ma che in definitiva servono per divertire ed anche per farci passare qualche tempo distoglierdo la mente dai problemi ben più gravi della vita reale.
    in definitiva: vecchio o nuovo, che lo consideriate o meno arte, non state troppo a scervellarvi: giochiamo, divertiamoci e buon pro ci faccia!

  12. #12
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    manuè ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 14:09
    l'arte vera, di qualsiasi genere: pittura, musica, scultura, ecc., da sempre è stata una passione a cui gli artisti hanno dedicato la loro intera esistenza, per cui spesso sono morti e che si affidavano alla benevolenza di qualche filantropo per sostentarsi.
    Infatti.
    Un nuovo movimento artistico non lo vedo uscire dagli uffici di marketing.
    Vuol dire che nella nostra epoca non ci sarà più spazio per una nuova forma d'arte?
    Ci saranno solo adattamenti e metamorfosi delle arti già consacrate?

  13. #13
    Il Puppies L'avatar di alexbilly
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    La domanda a mio avviso è complessa... Secondo me arte è quel qualcosa che con l'andare nel tempo al solo guardare suscita emozione... detta così risulta soggettiva. Tra 30 anni la gioventù new age che guarderà la PS3 o il Pentium 4 dirà: "E pensare che quei poveretti addirittura si divertivano con quei giocattoli..." eppure ci sarà chi ricorderà con emozione quei giorni passati davanti a quei "giocattoli", cioè noi.

  14. #14

    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    keiser ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 12:51
    Su ...di anni ancora si appassiona a DooM (ehm ehm... cough cough)...


    Perchè c'è qualcosa di male se dopo tanti anni uno si appassiona al vecchio Doom? Non mi sembra una cosa malvagia dopotutto.

  15. #15
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    alexbilly ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 14:49
    La domanda a mio avviso è complessa... Secondo me arte è quel qualcosa che con l'andare nel tempo al solo guardare suscita emozione... detta così risulta soggettiva. Tra 30 anni la gioventù new age che guarderà la PS3 o il Pentium 4 dirà: "E pensare che quei poveretti addirittura si divertivano con quei giocattoli..." eppure ci sarà chi ricorderà con emozione quei giorni passati davanti a quei "giocattoli", cioè noi.
    Ecco perché dicevo che fattore tempo=arte è pericoloso.
    Quegli oggetti saranno sì stimoli per i ricordi, ma saranno oggetti artistici?
    Caso mai faranno parte del nuovo vintage, ma è un'accezione di arte molto particolare e in sostanza diversa.
    Il televisore degli anni '50 in un salotto del 2006 non è arte, è un oggetto curioso che si guarda e si mostra agli amici.

  16. #16
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Dipende tutto dall'accezione che noi diamo al termine arte: se per arte si intende la capacita' dell'uomo di fare un qualcosa, allora anche wolfstein 3d, ad esempio, avra' il suo posto nei libri di storia, ma se consideriamo il termine arte come l'eccellenza assoluta delle opere umane, ecco che wolfstein smette di essere arte per "declassarsi" a pura opera dell'ingegno.

    La discriminante tra il primo e il secondo significato del termine è l'emozione che quel pezzo dell'ingegno umano sa dare a chi ne entra in contatto aldilà del tempo e di ogni altra cosa.

    il thai mahal, il partenone, le piramidi, i quadri del leonardo, le sculture di fidia, sono esempi di arte nel senso piu' nobile e lo sono proprio per la loro capacita' di affascinare e stupire al momento della loro creazione, come oggi, come tra 2000 anni; un videogioco questo non lo potra' mai fare.

  17. #17
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    non ho mai pensato che i videogiochi fossero arte (anche se certe creazioni, per esempio la grafica di another world, possono aspirare a tale ruolo), ma la cosa non mi pare fondamentale.
    Anzi, sono arcicontento del fatto che gente come i critici cinematografici si tengano lontani dai videogame...

  18. #18
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    gmork ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 15:00
    Dipende tutto dall'accezione che noi diamo al termine arte: se per arte si intende la capacita' dell'uomo di fare un qualcosa, allora anche wolfstein 3d, ad esempio, avra' il suo posto nei libri di storia, ma se consideriamo il termine arte come l'eccellenza assoluta delle opere umane, ecco che wolfstein smette di essere arte per "declassarsi" a pura opera dell'ingegno.

    La discriminante tra il primo e il secondo significato del termine è l'emozione che quel pezzo dell'ingegno umano sa dare a chi ne entra in contatto aldilà del tempo e di ogni altra cosa.

    il thai mahal, il partenone, le piramidi, i quadri del leonardo, le sculture di fidia, sono esempi di arte nel senso piu' nobile e lo sono proprio per la loro capacita' di affascinare e stupire al momento della loro creazione, come oggi, come tra 2000 anni; un videogioco questo non lo potra' mai fare.
    quoto al 100%

  19. #19
    keiser
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    NightWolf87 ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 14:51
    keiser ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 12:51
    Su ...di anni ancora si appassiona a DooM (ehm ehm... cough cough)...


    Perchè c'è qualcosa di male se dopo tanti anni uno si appassiona al vecchio Doom? Non mi sembra una cosa malvagia dopotutto.
    era autoironicamente riferito al sottoscritto, eh

  20. #20
    Lo Zio L'avatar di axel351
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    ilgrillo ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 14:27
    Un nuovo movimento artistico non lo vedo uscire dagli uffici di marketing.
    Invece funziona proprio così oggi.

    Cambiamo il punto di vista, per un momento seguite il mio ragionamento: non consideriamo più l'arte in base al tempo durante il quale sopravvive il suo interesse, consideriamo la nascita nel pezzo che è diventato arte.
    Un tipo di opera d'arte derivava dal mecenatismo, ed esso a sua volta esisteva in funzione delle corti e l'economia funzionava in un tal modo. Le opere d'arte erano fatte per chi le richiedeva.
    Un altro tipo di opere d'arte sono le edificazioni come il Colosseo, cioè opere funzionali che poi sono diventati monumenti (vi ricordo che la distruzione di parte del colosseo è stata fatta per avere materie prime, un tempo non era neanche lontanamente un monumento).
    Tutto era in funzione dell'economia e tutto rimane tutt'ora in funzione dell'economia.
    Se l'economia è cambiata è mutato anche il modo di intepretare l'arte.
    Le forme d'arte adesso sono quelle che rispondono alle esigenze della società ma lo fanno sorprendendo, come le case di Wright o i palazzi di Foster.


    Non trovo che il videogioco in sè sia una forma d'arte ma persone come Miyamoto, Molineaux o tanti altri grandi siano dei veri e propri artisti ma per le loro geniali idee più che per le loro creazioni.

  21. #21
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Chiarissimo quello che hai voluto dire, e forse mi dà fastidio proprio perché hai ragione.

  22. #22
    dekuius
    ospite

    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    c'e'anche da considerare che le opere d'arte non sono replicabili e che spesso ci affascinano propio per questo oltre al fatto che essendo una "singolarita'" mantengono qualcosa dell'artista.

  23. #23
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    bisogna anche considerare che l'opera d'arte non e' un bisogno primario, la puoi apprezzare se hai lo stomaco pieno; se sei povero e hai fame il colosseo diventa il modo per farsi un tetto e costruirsi 4 muri in cui vivere e dei reperti storici occasione per sbarcare il lunario, e soprattutto nel medioevo erano in pochi ad averlo pieno.

    l'artista e' cmq un uomo che ha bisogno di mangiare e senza un mecenate o un committente (un faraone, un nobile, o un uomo d'affari moderno) non puo' permettersi, valeva soprattutto per il passato, oggi chi ha un certo nome ha anche un discreto conto in banca, di perdere anni dietro un'opera senza un sicuro introito per quanto superba possa essere.

    non penso che al mutare dell'economia muti il concetto di arte quanto semmai la possibilita' di realizzare opere d'arte, o che dal marketing escano capolavori se non in maniera del tutto accessoria, dato che non e' quello il suo scopo; un grande del passato voleva opere che rispecchiassero la propria grandezza agli occhi di chi le osservava, il mercato, il "marketing", vuole solo opere che massimizzino i guadagni. E questo genera una profonda differenza.

    Quello in cui il marketing e' maestro e' imporre le mode: siamo sicuri che un quadro bianco con uno strappo nel mezzo o 4 schizzi di colore gettati sul bianco siano delle vere opere d'arte (come i critici ci dicono) e non una moda imposta dal marketing e del suo trasformare tutto in business?

  24. #24
    La Nebbia L'avatar di gigi
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    IntoTheStars ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 13:56
    ilgrillo ha scritto lun, 01 agosto 2005 alle 13:52
    Ricondurre l'arte alla sola durata nel tempo mi pare fin troppo sbrigativo.

    Invece secondo me è un criterio di demarcazione fondamentale.
    Secondo questa teoria anche il cinema non potrebbe essere considerato arte.
    Non venitemi a dire che le persone che guardano film di Eisenstein
    sono più di quelle che giocano a doom.
    I film di adesso verranno guardati probabilmente anche fra mille anni perchè si è raggiunto un livello tecnico che non può essere soggetto a grandi cambiamenti.
    Si potrà dire lo stesso dei videogiochi fra 100 anni, ma non considerare arte i videogiochi odierni è come non considerare arte i film muti.



  25. #25
    Il Puppies L'avatar di ghost80
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    Predefinito Re: [01/08/2005] Su videogiochi e arte

    Io credo che proprio per definizione di nuova forma d'arte il VG si estranei completamente dalle regole classiche dell'arte. E' vero che l'arte resiste al tempo ed è vero che il videogame, a parte qualche rarissimo caso, cade nel dimenticatoio dopo pochi anni, ma c'è anche da dire che praticamente non esiste una forma d'arte in cui l'influenza tecnica sia così importante.

    A mio parere esistono molte altre forme d'arte di nicchia che non resistono al tempo, o mi basta anche pensare a quel 90% dei film NON hollywoodiani di cui si perdono le tracce dopo pochi mesi. Eppure il cinema è forma d'arte riconosciuta. In ogni caso non credo sia neanche questa l'epoca per definire bene COSA sia il VG, per ora ci resta (te paresse poco) come forma d'intrattenimento. Se ci sono pretese di divenire arte, questo lo definiranno bene tra almeno una cinquantina d'anni, quando chissà quali pc gireranno e quando forse saremo arrivati al fotorealismo che livellerà i mezzi a disposizione di tutti i publisher (e allora si che conterà l'idea e non la grafica...)

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