[23/10/2003] GTA in tribunale, questa volta davvero

[maxpay]

Quote:
una ricerca su google per "boy shooting", "boy rifle" o cose del genere.

"tu sei bravo dottò...tu c'hai il bernoccolo!"

ps=visto come vanno le cose fra un pò arriveremo anche a questo (prego vedere immagine)

Quote:
La violenza fisica o psicologica di sicuro,la violenza come finzione no.
Non è una prova di niente: prova=cosa certa.
Se quest'effetto lo subisce 1 persone ogni 3 milioni,mi sembra tutto fuorchè certo.

parliamo di prove....quali sono le prove che hai per confutare la tesi che la violenza porta violenza? cosa intendi per violenza come finzione? come puoi affermare senza ombra di dubbio che la "violenza come finzione" non ha effetti sulla nostra psiche?
e una domanda....mettiamo il caso che si scopra - con tanto di dati alla mano eccetera - che un videogioco nuoce a 1 ragazzo su 1 milione. tu cosa faresti?

[andros]

Premetto di non essere a conoscenza dei fatti, se non per quanto letto nel forum. Bisogna fare i conti con la realtà. Quindi l'omicidio, la giovane età di chi l'ha commesso, la loro dichiarazione di essersi ispirati ad un videogioco violento quale GTA, cui non ho giocato personalmente ma di cui ho letto varie recensioni. Tutto il resto sono chiacchiere, o almeno sono tutte da dimostrare e staremo a vedere. La cosa che mi preoccupa, essendo accanito giocatore di fps, ma allo stesso tempo mi interessa molto è la faccenda degli stimoli, che qualcuno ha sollevato: un film, un libro, una canzone, un fumetto, un quadro, una scultura, ecc.. Poteri andare avanti all'infinito, ma è chiaro che l'imputata è l'espressione artistica umana, un autore si esprime, lancia un messaggio e qualcuno lo riceve. Questo è il punto, da sempre oggetto, fin dall'antichità di discussione: l'autore è libero di esprimere qualsiasi cosa, o deve esserne limitata la libertà (leggi censura) ? La giustificazione "nobile" alla base della censura, è proteggere le menti deboli, facilmente impressionabili, che possono mettere in atto comportamenti emulativi. Ora io mi ricordo episodi di bande di ragazzi che hanno compiuto efferatezze richiamandosi, una volta presi ad "Arancia meccanica", ma non so se all'epoca sia mai stata citata la Major né Kubrik. Quando qualcuno (leggi autore produttore, distributore, rivenditore) mette a disposizione di potenziali fruitori un'opera dell'intelletto dovrebbe assumersi la responsabilità di ciò. Per questo esiste la censura, ma anche il marketing dovrebbe mettere in guardia, per i contenuti dell'opera. Ognuno dovrebbe fare la sua parte: lo stato dovrebbe organizzare una censura corretta, non rincorrere il magistrato di turno che blocca resident evil, gli autori, i produttori, i distributori ed i rivenditori dovrebbero, ognuno per le loro parti assumersi le loro responsabilità, i media dovrebbero trattare l'argomento con la massima conoscenza possibile, senza rincorrere facili mode, consci dell'impatto che hanno su chi li fruisce, la famiglia dovrebbe filtrare tutto ciò che arriva ai figli, consapevolmente impedire l'accesso a tutto ciò che non deve loro arrivare. Per i genitori non è facile, anzi è più semplice disinteressarsene, ma va fatto. In ultima analisi la triste vicenda una sua utilità generale ce l'avrebbe, costringendo chiunque a confrontarsi con sé stesso, con le sue idee, con il ruolo che ricopre. Io da genitore ho tanti dubbi e poche certezze, non so gli altri.

[Mithrandir]

maxpay ha scritto ven, 24 ottobre 2003 alle 00:37

parliamo di prove....quali sono le prove che hai per confutare la tesi che la violenza porta violenza? cosa intendi per violenza come finzione? come puoi affermare senza ombra di dubbio che la "violenza come finzione" non ha effetti sulla nostra psiche?
e una domanda....mettiamo il caso che si scopra - con tanto di dati alla mano eccetera - che un videogioco nuoce a 1 ragazzo su 1 milione. tu cosa faresti?

che bisogno ha di confutare qualcosa che non è ancora provato?...detto questo se riuscissero a dimostrare che ad un ragazzo su un milione un videogioco violento fa quest'effetto...credi veramente che il VG sia la causa vera e propria di uno squilibrio del genere e non semplicemente la scintilla scatenante, con a monte ben altri fattori determinanti?

[maxpay]

Quote:
che bisogno ha di confutare qualcosa che non è ancora provato?...

veramente è lui che sta confutando da solo qualcosa che ancora non sa e che non è stato provato.
non puoi sapere se una violenza "finta" nn porta effetti dannosi. e poi ricordiamoci sempre che è finta quanto vuoi, ma rimane interattiva, il che è ben diverso.

Quote:
questo se riuscissero a dimostrare che ad un ragazzo su un milione un videogioco violento fa quest'effetto...credi veramente che il VG sia la causa vera e propria di uno squilibrio del genere e non semplicemente la scintilla scatenante, con a monte ben altri fattori determinanti?

no no. io ho fatto una domanda ben precisa. ovviamente un'ipotesi. supponiamo (per ipotesi fantascientifica) che hanno le prove che il videogioco violento nuoce ad un ragazzo su un milione. ciò implica che il "milionesimo" ragazzo è stato visitato ed è stato diagnosticato in relazione ai Vg.
ripeto è fantascienza. però supponiamo che accada. tu che cosa fai?
ps=non facciamo riferimenti ad altre cose. parliamo soltanto di vg almeno per quanto riguarda questo futuro ipotetico.

[Onslaught]

maxpay ha scritto ven, 24 ottobre 2003 alle 00:37

Quote:
una ricerca su google per "boy shooting", "boy rifle" o cose del genere.

"tu sei bravo dottò...tu c'hai il bernoccolo!"

ps=visto come vanno le cose fra un pò arriveremo anche a questo (prego vedere immagine)

Quote:
La violenza fisica o psicologica di sicuro,la violenza come finzione no.
Non è una prova di niente: prova=cosa certa.
Se quest'effetto lo subisce 1 persone ogni 3 milioni,mi sembra tutto fuorchè certo.

parliamo di prove....quali sono le prove che hai per confutare la tesi che la violenza porta violenza? cosa intendi per violenza come finzione? come puoi affermare senza ombra di dubbio che la "violenza come finzione" non ha effetti sulla nostra psiche?
e una domanda....mettiamo il caso che si scopra - con tanto di dati alla mano eccetera - che un videogioco nuoce a 1 ragazzo su 1 milione. tu cosa faresti?

Scusa,ma stai dicendo le stesse cose che dico io: la violenza vista,letta o raccontata non è affatto sicuro che porti ad essere violenti,la villenza subita è molto probabile che porti ad essere violenti.
Secondo me,comunque,chi impazzisce perchè non sa distinguere la realtà dalla finzione,ha dei grossi problemi,non è colpa del media del caso,ma di qualche processo mentale mancante.
Certo che,se le statistiche contano qualcosa,la violenza fittizia influenza pochissime persone: quanti film,giochi,libri,canzoni con contenuti "rischiosi" girano? Migliaia.
Quanta gente impazzisce dopo aver fruito di questi media? Una persona su un milione? Continuo a pensare che il problema è quella persona.
Quanta gente che subisce vera violenza,ne porta il segno? Una grandissima maggioranza.
PS: io non ho confutato nulla,ho solo risposto all'assunto "la violenza fittizia genera violenza",dato che è un assunto non dimostrato.
Fino ad ora,al massimo,abbiamo qualche prova,circostanziale se vogliamo,del contrario.

[zaius]

La caccia alle streghe paventata nell'editoriale, diventerà tale quando ci sarà la prima condanna per una cosa del genere.

Ragazzi, sono riusciti a condannare una ragazzina di 12 per qualche mp3 sul suo pc. Una sentenza incredibile, velocissima.

Questo sta a dimostrare che contano solo ed esclusivamente gli interessi in gioco, credere ad una giustizia perfetta, imparziale, è una specie di utopia.

Non otterranno i 246mln di $, ne sono certo, pronto ad essere smentito, ma i tempi nn mi sembrano ancora maturi. Ma ci arriveremo, e solo allora la classe politica prenderà in esame una regolamentazione per il fenomeno. E lo farà come sempre, in maniera becera, poco lungimirante, come sempre insomma...

In prostpettiva immediatamente futura, pensare come sarà la situazione nel 2020, potrebbe far rabbrividire. Perchè GTAIII, è un titolo forte ragazzi. E' pesante, intransigente come nessuno. Proprio per questo tante persone, come me, lo trovano artisticamente + che valido, per l'amore nutrito verso tutto ciò ke è estremo, che segna una linea di confine, almeno per il suo tempo.

Molte persone ne colgono altri significati. Da qui al poter giustificare un strage ce ne passa parekkio, uno spazio che però, impossibile che sia altrimenti, si sta acccorciando...

[Lord Psycho]

Citando un famosa canzone...che fatta parecchi anni orsono..ma che ormai nn lontana va dalla realtà...

"Corre l'anno 2030, e mi ritrovo che di anni quasi ne ho 60, il mio pizzetto è grigio, e di capelli sono senza e Ambra è' il primo presidente donna. Uhuu ! ! Il cielo quasi non si vede più, si esce con la maschera antigas, sull'autobus c'è la business class, e per entrare in chiesa, uhuu, ci vuole il pass. Ormai si parla solo tramite Internet, e il parlamento c'ha la sede ad Hammamet, ci si spara nella metropolitana, fra Nord e Sud c'e' la dogana, pero' tutti si veste Dolce & Gabbana. E la mia mente indietro vola, veloce fila a prima del 2000, tanti anni fa, quando si era in tempo, adesso no, e oltre contro c'erano i pro... perciò... ohh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noè, era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Siamo nell'anno 2030, loro controllano televisione e radio, c'è un comitato di censura audio, valutano, decidono, quello che si, quello che no, ci danno musica innocua, dopo il collaudo, ci danno San Remo, presenta ancora Baudo, con i fiori e la scenografia spettacolare, quest'anno ha vinto Bossi che e' tornato a cantare, corre l'anno 2030, l'Italia ha venduto il Colosseo alla Francia, Venezia affonda, 2030 e un giorno si e uno si scoppia una bomba, 2030 e stiamo senza aria, ma odio ce ne abbiamo in abbondanza, prima divisero Nord e Sud, poi città e città, e, pensa, adesso ognuno e' chiuso nella propria stanza, l'intolleranza danza, non c'e' speranza, oh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perchè. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Questo e' l'anno 2030 qui chi pensa e' in minoranza, ma non ha importanza non serve piu', uhuu, 2030 l'indifferenza e' una virtu' i cyber-nazi fanno uno show in TV, i liberatori picchiano barboni in nome di Gesu', uhuu, l'inno nazionale suona tipo marcia funebre, il sesso virtuale e' piu' salubre in quanto che c'è un virus che si prende tramite il sudore, e in 90 ore si muore, l'HIV in confronto sembra un raffreddore, é un esperimento bellico sfuggito e il risultato e' che nessuno fa l'amore. E io sono fuorilegge in quanto di questo parlo, in quanto penso a quando questo potevamo anche fermarlo adesso è tardi, per un poeta pirata che spera i bei ricordi e ha...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica..."

[Mithrandir]

Lord Psycho ha scritto mer, 19 novembre 2003 alle 20:38
Citando un famosa canzone...che fatta parecchi anni orsono..ma che ormai nn lontana va dalla realtà...

Articolo
grande Lord