Jed Rubenfeld - L'interpretazione della morte

[david]

Ultimamente ho sentito/letto parecchi pareri positivi su questo thriller, opera prima di Jed Rubenfeld.
L'estratto finale della descrizione di IBS è promettente:

Ingegnoso e avvincente thriller che mischia l’invenzione letteraria a un’accurata ricostruzione storica, L’interpretazione della morte riesce a racchiudere Henry James e Edith Warton per la capacità di ritrarre Manhattan, Conan Doyle per la costruzione del plot e un protagonista straordinario, Sigmund Freud, la cui teoria psicanalitica si rivela una straordinaria forma di indagine per risolvere gli enigmi più complicati. Le teorie freudiane, l’amicizia-rivalità con Jung, i complotti e le indagini danno vita a un romanzo tanto divertente quanto interessante che scava negli abissi della mente alla ricerca del piacere che, come dice Freud è “un istinto perverso. Come il delitto”.

Sono molto tentato all'acquisto vista la mia passione per i thriller.
Qualcuno lo sta leggendo o ne consiglia l'acquisto?

[dyvim tvar]

Ultimamente vanno di moda questi thriller con personaggi illustri del passato come protagonisti. Mi viene in mente Dante Alighieri, Galileo Galilei, Edgar Allan Poe. Adesso Freud. Che dire, non ho mai letto niente del genere. Magari è interessante.

[david]

A me la psicanalisi di Freud ha sempre affascinato molto sin dai tempi delle scuole superiori.

Ormai i thriller/gialli moderni si stanno evolvendo verso questa strada; anche se già Poirot ai suoi tempi filosofeggiava ed interpretava alla grande su un certo treno (a mio parere).

[sava73]

l'ho comprato alla conad durante le mie brevissime vacanze pasquali in quel di cattolica col 30% di sconto...non ho resistito... abreve una recensione ( a breve è un eufemismo dato che ho iniziato l 'ombra dello scorpione

[sava73]

L' interpretazione della morte
Jed Rubenfeld

Bella copertina, pubblicità massiccia, e un po' di sana curiosità mi avvicinano alla 4a di questo romanzo. "Ah fico, Freud protagonista di un thriller/Giallo a sfondo filosofico... uhm c'è pure Jung.. omicidio, viaggio a NY.. non"male, proviamolo!"

Dopo un anno da questo pensiero ho ripreso il libro dalla pila e l'ho letto.

Le prime impressioni sono assolutamente buone.
Rubenfeld sembra tutt'altro che uno scrittore alle prime armi, anzi, bei giochetti letterali vi aspetteranno li' proprio dove non ve li aspettate, e si vede benissimo anche l'amore per la psicanalisi.

Da bravo studioso ci rimpizza appena puo' di informazioni sul complesso di Edipo, sulla psicanalisi agli albori, sun una NYdei primi del '900 ricostruita alla perfezione (!!) ... e soprattutto ci diverte con una storia che sa' il fatto suo.

I personaggi, un minimo stereotipati ( non sono neanche del tutto inventati ) e alla fine del romanzo scopriremo quanto l'autore abbia attinto a piene mani dalla storia vera di quel tempo, questo pero' non è un difetto e davvero non si nota ( paragone assurdo e ingiusto, ma è un po' quello che ha fatto Dumas col Conte ). Tra tutti l'investigatore protagonista si fa davvero apprezzare e non puo' non restare simpatico. Anzi, anzi... ma non vi dico....

Non aspettatevi pero' un Freud in cattedra alla Sherlock Holmes, anzi via via che la storia si addentrerà nel vivo, molto gradualmente lui si defilerà... per assumere un ruolo marginale, sia nelle indagini, sia nel romanzo stesso. Cura o paura dell'autore di andare fuori contesto?

Il finale, molto cervellotico, non mancherà di stupirvi ( io non avevo capito chi poteva essere l'assassino ) con 2 o 3 colpi di scena scritti ad arte e messi proprio al momento giusto...

Insomma, un buon thriller, lungi dall'eccellenza, ma fa il suo dovere.
Vi piace il genere? Ve lo consiglio.
( peccato che non ne abbiano ancora fatto un' edizione economica )

[sava73]

mea culpa

( cmq fichissimo rileggermi: a breve... )