vorrei precisare che i romanzi di sven hassel sono basati da esperienze reali, sia personali che di altri.
non pretendono di essere dei libri storici o di cronologia dei fatti accaduti, ma servono per far conoscere quello che i soldati, alleati e dell'asse, hanno realmente vissuto durante la guerra.
provate a leggere solo il primo: "maledetti da dio" a meno di non essere completamente senza emozioni sarete sopraffatti dall'orrore ma non riuscirete a smettere di leggere sino alla fine.
racconta di una normale persona dell'epoca arruolata con l'inganno nell'esercito tedesco e sbattuta, dopo un tentativo di fuga, in uno dei famigerati reggimenti di disciplina (non cercateli, anche se erano presenti nella quasi totalità degli eserciti del tempo, non ne troverete traccia)dove le persone venivano trasformate, tramite torture e soprusi di ogni genere, in macchine di morte, dove disertare non era nemmeno preso in considerazione dato il terrore che suscitava il solo pensiero di essere nuovamente catturati... anche dal nemico.
da questi romanzi si può solo intuire l'entità reale delle efferatezze compiute durante la guerra da tutte le parti, americani ed inglesi in primis e non solo da parte dell'asse
e sono scritti in modo tale da far capire l'evolversi degli eventi dalle prime battaglie vittoriose e piene di false speranze fino alle ultime, viste al livello del singolo individuo mandato a combattere per una causa ingiusta ma senza possibilità di fuga se non la tenue speranza di sopravvivere alla guerra.