Risultati da 1 a 16 di 16

Discussione: Le opere di Kanjar

  1. #1
    Kanjar
    ospite

    Predefinito Le opere di Kanjar


    Vorrei che leggeste con calma questa mia composizione di un paio di anni fa. E' molto lunga ed ha uno schema abbastanza preciso (nel senso che ha uno schema ritmico predefinito, versi endecasillabi, rime costruite con uno schema fisso) ed è molto ricca di figure retoriche quasi "esplicative". Ora che la rileggo mi pare tanto un esercizio di stile e, soprattutto, mi accorgo dell'inadeguatezza di quel soggetto della poesia.

    Gli Animi Alti Umani. Lodo gli animi alti umani e li divido in categorie, quasi aristotelicamente (per quanto avessi un 17-18 anni quando scrissi questa cosa): sembrerebbe ridicolo ma credo di ricordare che scelsi solo alcuni esempi umani. Risolvo tutto nel finale chiamando in causa il "poeta" come migliore degli animi umani: forse è un errore linguistico; non ho trovato la parola adatta per ciò che volevo esprimere.

    In fin dei conti ho scritto un manifesto di poetica che loda il "poeta" ma che non parla dei veri poeti, non nel senso appropriato del termine. Forse avrei dovuto usare il vocabolo "genio" ma non era corretto, forse quello "artista", oppure quello "vero uomo"; in realtà non saprei quale vocabolo usare per descrivere questa persona verso la quale io tendo e che tanto ricerco in chi mi sta attorno. Di sicuro Wagner avrebbe optato per il vocabolo "Nibelungo" ma io all'epoca ero fissato con la poesia e, complice l'ambiguità del vocabolo "poeta", decisi di utilizzare quest'ultimo.


    Ode agli Animi Alti umani

    Un giorno "ti amo" disse qualcuno
    e fu creatore della poesia
    e grande, ché senza di lui nessuno
    avrebbe di poi trovato la via
    che reca ad amar, pur pochi, ciascuno.
    E tutti uno amar tuttavia
    saprebbero, e sanno dire "sei mia";
    ma pochi posson seguire quell'uno
    -che primo pari divenne di Dio-
    cui tutti render dovrebbero fio.

    Vediamo il tecnico lodar propri'arte
    poiché dottissimo e assai capace
    svolge preciso la propria parte;
    e senza lui non sarebbe chi face
    né case, né barche o nautiche carte
    né spade o scudi, né guerra, né pace.
    Ciò di cui oggi l'uomo è capace
    -spostarsi e vivere ad ogni parte-
    lo deve di certo alla magia
    che il Tecnico appella "tecnologia".

    E ciò che esiste di bello al mondo
    se non Natura ha datolo Artista.
    Ei l'uomo rende sempre giocondo
    a dover dipingendo ciò che dista
    dal bello e il bello, anche se mondo
    dei difetti che spesso sono in vista.
    Talvolta pure rimesce e rimista
    creando sogni dal volto profondo:
    le umane menti pace e potenza
    non possedrebbero in sua assenza.

    E chi è lo stran che va proclamando:
    "Per certo so io che nulla conosco!"
    in mente sua inver disiàndo
    conoscere tutto dal chiaro al fosco?
    E' il saggio Filosofo, che amando
    il sapere, cerca forte nel bosco
    scuro d'illuminare ciò ch'è losco
    così da vedere più che guardando.
    E' sempre il sapere per il sapere
    che cerca il Filosofo di ottenere.

    E giunge ultimo infine il Poeta,
    ch'un poco parla con tutte le cose.
    Ov'altri tocca un filo di seta
    Ei sente un profumo come di rose,
    ne gode, lo guarda, si accheta
    e lo ascolta, ne assaggia onerose
    dosi d'essenza, comprende le cose
    che la ragione neppure per meta
    prefisse si ha. Capito c'ha tutto
    far bello decide l'animo brutto.

    La gran differenza col suo cugino
    -il prode Filosofo cercatore-
    sta in ciò che l'uno vede vicino,
    e spontaneamente, ciò che sudore
    all'altro costa nonché certosino
    lavoro di giorni, di anni e di ore.
    Poi, andando oltre ogni stupore,
    quasi raggiunge il sapere divino
    e ne ricrea, pel Filosofo e l'altri,
    poesia che renda tutti più scaltri.

    Sia sempre dunque il Poeta lodato
    ché è suo potere modificare
    -pur senza violenza- tutto il creato.
    Ei sempre crea e sa ricreare
    con più verità che fatto provato;
    in grandi e piccole cose può fare
    quel che altri non può immaginare.
    E se poco sembra ciò che ha dato
    -che libero crea né vuol possedere-
    si dia ogni colpa all'umano volere.



    Vi prego di non stroncarla troppo. Spero non lo consideriate solo un esercizio di stile, perché io tentai davvero di inserirvi delle idee e delle sensazioni profonde, per quanto nascoste. In realtà penso che la scrissi a causa di un mio profondo disagio, poi mai risolto, anche se questo non emerge mai, a parte forse negli ultimi 3 versi. Altre mie poesie sono all'opposto: troppo tormentate.

    P.S.
    se è un po' rozza non ne abbiate a male, la composi in un pomeriggio in cui mi scocciavo di studiare e la ho riletta e ritoccata poche volte.

  2. #2
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    Mmm, ho qualche dubbio sulla metrica... cose come "inver disiàndo", beh, andavano bene nell'800 , ma leggerle ora da un "ragazzo contemporaneo" francamente strappa qualche sorriso .
    A parte questo, (a mio umile avviso, eh) mi limito a dire che non ha molto senso proporre all'occhio altrui (solitamente moolto meno benevolo del nostro ) un testo del quale noi per primi non siamo tanto convinti, non pensi ?
    Di solito nei vari corsi di scrittura di staminghia si consiglia di rileggere (e riscrivere) con spirito critico fino allo sfinimento (a proposito, ma come cavolo facevano prima, senza PC ?), e oltre... l'autoindulgenza è sempre in agguato!
    L'idea comunque la trovo interessante, può costituire una valida base: lavoraci un po', magari trovando ed elaborando qualche altro spunto e cerca di renderlo più scorrevole e interessante.

    PS Scusa per le critiche !

  3. #3
    Kanjar
    ospite

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    Volevo utilizzare un linguaggio alto, letterario, molto formalizzato, proprio per segnalare concettualmente un senso di profondo distacco e solitudine da parte mia in questa società. E' appunto questo concettualismo che è difficile da digerire ai più.

    Il linguaggio non è ottocentesco, bensì formalizzato, appartenente ad un italiano letterario, alto e con un senso di imprecisato "antico" ma in realtà insesistente; ciò non comporta nulla di fatto dal punto di vista dell'impatto emotivo ma è, per l'appunto, uno spunto concettuale.

    La propongo per vedere cosa ne pensano gli altri e fino a che punto riescono a capirla (dubito che qualcuno riuscirà a spingersi oltre un 10-20% della comprensione .)

    Le critiche son sempre bene accette. Questa poesia è un ricordo, non la ritoccherei ora, casomai potrei trarne spunto per un'altra

  4. #4
    †Aldo†
    ospite

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    bella.. molto bella...

    mi sa tanto di ruole-del-poeta-nella-società-moderna...

    è comprensibile... sarà che io sono una delle poche persone che usa ancora un certo tipo di italiano ( e viene presa per il culo dagli altri )...

    mi sembra quasi di capire che te e il tuo pensiero siate un mondo a parte, ahimè, inseriti in questo contesto che non vi va a genio... (in soldoni questo... )

    troppo elaborata...

    io prediligo più uno stile ermetico, quindi non è il mio genere...

    però bellissima

  5. #5
    Lo Zio L'avatar di flash
    Data Registrazione
    29-06-03
    Messaggi
    3,363

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    Una simile scelta stilistica,aggrazziata e anticonformista,con termini ed espressioni desuete e altisonanti,farebbe presumere che il poeta cerchi di rifugiarsi in qualche modo,come già detto da Close To Thunder,in un ruolo del poeta nella società moderna.

    Verrebbe da citare Palazzeschi:"gli uomini non dimandano più nulla dai poeti";l'ultima strofa sembra una riabilitazione del poeta,forse non più "vate",ma di nuovo valente,con il nuovo e paradossalmente ottocentesto ruolo di "creatore non violento" nella società.

    Forse necessita di qualche aggiustamento,e anche se anch'io prediligo uno stile più ermetico,sembra abbastanza riuscita .

  6. #6
    L'Onesto L'avatar di The Felix
    Data Registrazione
    14-04-05
    Località
    Cologna Paese (Roseto degli Abruzzi)
    Messaggi
    1,315

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    Buona poesia,ma le scelte metriche ti hanno tagliato le gambe.
    Un punto che mi convince poco è la scelta di riprendere in maniera così marcata lo stile dantesco (che citando il Poeta Divino,si fa manifesto in maniera evidente nella tua composizione) perchè,a mio parere,risulta essere poco personale.
    Il tema è quello della rivalutazione ed esaltazione del poeta,e mi sta bene.
    Devi lavorarci su ancora...

  7. #7
    Kanjar
    ospite

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    The Felix ha scritto mer, 31 agosto 2005 alle 02:56
    ma le scelte metriche ti hanno tagliato le gambe.
    Infatti, lo credo anche io. Ho scelto una metrica difficile come poche, anche perché sono solito inventarmi le metriche (questa è una metrica simile alla nona strofe) e farle anche complicate (anche troppo).


    Ad es. in quest'altra uso una metrica più libera (credo siano endecasillabi sciolti, non ricordo) e si vede che il discorso è più fluido.

    Sfogo


    Se un dì la smettessi di andar girando
    con l’anima per mondi estranei
    non più sospirando a stelle e luna,
    non più rimpiangendo il bel passato,
    il mondo, questo, potrebbe parermi
    più bello di quanto adesso non sia.

    Ma invece tanto e talmente mi sdegno
    di questa infame vita meschina
    che spesso in alto il cielo non vedo
    né in pieno giorno attorno a me luce.

    Quindi per vivere sono costretto
    a naufragare lontano nel tempo
    mandando la mente ai giorni lontani
    che in posto alcuno mai sono stati;
    e lì, distante, lotto e poi vinco
    con ogni male che materialmente
    distrugge il mondo, la vita, la mente.

    Infine poi torno, stanco e vincente
    al mondo mio infame, storto e morente
    e qui mi riposo della fatica
    di stare lontano dalla mia vita.


    Si deve tener presente anche che non ho poi tanta esperienza né come poeta né come rimatore e che l'altra poesia la scrissi in uno o due pomeriggi, quando avevo 18 anni soltanto.
    Quest'altra è più triste ed appartiene ad un periodo nel quale non ero molto a posto con me stesso.

  8. #8
    L'Onesto L'avatar di The Felix
    Data Registrazione
    14-04-05
    Località
    Cologna Paese (Roseto degli Abruzzi)
    Messaggi
    1,315

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    Questa composizione mi piace di più rispetto alla prima. C'è una concordanza tra ritmo (abbastanza irregolare e a tratti spezzato) e soggetto che mi piace particolarmente.
    La scelta del lessico mi sembra buona - prima ho criticato un pò le forme "classicheggianti" che hai usato - mentre ora hai optato per un linguaggio quotidiano che,a mio giudizio,arriva più dell'altro.
    Queste sono le primissime impressioni.
    Se avrò modo di rileggerla ancora,saprò qualcosa in più (questo è il grande pregio della poesia e della letteratura...).

  9. #9
    Lo Zio L'avatar di flash
    Data Registrazione
    29-06-03
    Messaggi
    3,363

    Predefinito Re: Esercizio di stile o vera poesia?

    La seconda è una poesia che andrebbe,forse,snellita.Il tono,sostenuto,quasi etereo,sembra una arpa suonata a quattro mani,un groviglio semi-ordinato di versi e richiami alla poesia "che fu".

    Riuscito però l'effetto di attribuire al componimento un climax ascendente di significati,ovvero un crescere via via dell'intensità dello sfogo dell'autore.L'ultima strofa,forse anche per la sua inflessione più,per così dire,ermetica,sembra la migliore.

    E tutto sommato,come poesia sembra abbastanza riuscita anche questa .

  10. #10
    Lo Zio L'avatar di Nightlight
    Data Registrazione
    21-09-04
    Località
    Cloud nr. 9
    Messaggi
    1,595

    Predefinito Pensieri di morte mi affannano la mente - poesia

    Kanjar ha scritto dom, 02 ottobre 2005 alle 18:50
    Erano le 4 di mattina, credo, ed era inverno... del 2004. Una delle mie infinite (?) notti insonni; nella dormiveglia ho avuto questi pensieri, poco lucidi e legati tra loro dai legami difficili di un vero e proprio flusso di coscienza.

    Decisi di scrivere questi pensieri. Era buio e non potevo accendere la luce. Mi venne in soccoro il cellulare.
    Se questa poesia vi fa sentire angosciati e vi rende pesanti tanto la vita quanto la morte, allora è buona.
    Altrimenti chiedo scusa.




    Pensieri di morte mi affannano la mente.
    Attesa infinita nell'angoscia e nel terrore.
    Pensieri di vita mi affanano la morte e si vive nell'angoscia della vita e nel terrore della morte.
    Tutto deve finire?
    E' tardi e ho sonno ma non riesco a dormire.

  11. #11
    Lo Zio L'avatar di Nightlight
    Data Registrazione
    21-09-04
    Località
    Cloud nr. 9
    Messaggi
    1,595

    Predefinito Megalomania grottesca - poesia

    Kanjar ha scritto mar, 04 ottobre 2005 alle 23:34
    Questa poesia è dedicata ad un certo personaggio. In parte è autoispirata, ossia tratta da me stesso (da alcuni dei peggiori aspetti di me), ma per il resto è del tutto ispirata ad un buffo ometto settantenne, basso, calvo, di mediocre cultura e piuttosto rozzo quanto a facoltà intellettive, ma dotato di una particolare verve.

    Non mi pare di ricordare ci siano accorgimenti ritmici, metrici, fonici o retorici, è tutta basata sull'effetto "creativo", poietico, della poesia.
    Risale ad un anno e mezzo fa.




    Ogni giorno il sole si alza
    per salutarmi.
    "Cuccia!", gli dico e lo sdegno.
    Poi mi guardo allo specchio
    per ammirarmi:
    Io sono splendido!

    Tutta la gente mi gira attorno
    fastidiosamente.
    Sono superiore e non vorrei
    mischiarmi. Ma quelli mi stan vicino
    ostinatamente.
    Poveri inferiori!

    Potrei anche aiutarli,
    ma per far che?
    e poi non ho tempo da perdere, io!
    E torno ai miei gloriosi impegni,
    e penso a me:
    Io sono davvero grande.

    E Maometto è il mio profeta.



  12. #12
    Lo Zio L'avatar di Nightlight
    Data Registrazione
    21-09-04
    Località
    Cloud nr. 9
    Messaggi
    1,595

    Predefinito Poesia Contestuale - poesia

    Kanjar ha scritto mar, 04 ottobre 2005 alle 23:25
    E decontestualizzata. Era una composizione "da menestrello" composta su una shard di Ultima Online come "riddle", indovinello. Se avete giocato a giochi di ruolo, potreste capire quale sia il senso e riuscire ad indovinare, altrimenti è difficile.

    Vi posto solo le prime strofe, non quella con la soluzione. Da notare che quasi tutto ha diversi significati (dalla singola parola, alla costruzione della frase, alla posizione della parola, persino alcuni suoni; certe parole e frasi possono essere riferite a diversi soggetti.... lo schema ritmico è quasi equilibrato, sono quartine di settenari e novenari a rima alternata (abab cdcd), spesso rima imperfetta.
    Avevo 16 anni, è del 2001.


    Calmo è il cuore
    nei boschi è l'essenza,
    il piede è celere
    di più l'intelligenza.

    Lungo è il braccio
    più lunga la vista
    come da un laccio
    alla mira frammista

    da nervi d'acciaio
    da più salda mano.
    La lama è d'acciaio
    ed il corpo silvano.

    La lama è tagliente
    e arriva da lungi, non vista
    veloce, precisa, potente,
    fendendo l'aria, non vista.


    a voi risolvere l'indovinello

  13. #13
    Kanjar
    ospite

    Predefinito Re: Le opere di Kanjar

    ??

    Esiste un topic del genere?
    Postai questa roba in giro, non credevo fosse sopravvissuta, penitenteagendo, ai vari Apocafud!!!


  14. #14
    Lo Zio L'avatar di Nightlight
    Data Registrazione
    21-09-04
    Località
    Cloud nr. 9
    Messaggi
    1,595

    Predefinito Re: Le opere di Kanjar

    Certo, qui puoi trovare ulteriori informazioni relative all'apocafud ed alla conseguente riorganizzazione dei topic.
    Bon, aspettiamo di leggere altre composizioni, eh

  15. #15
    Kanjar
    ospite

    Predefinito Re: Le opere di Kanjar

    Complimentoni Nightlight!!!

    Meriti un componimento di lode

    Provvederò appena avrò l'ispirazione

  16. #16
    Lo Zio L'avatar di Nightlight
    Data Registrazione
    21-09-04
    Località
    Cloud nr. 9
    Messaggi
    1,595

    Predefinito Re: Le opere di Kanjar

    Grazie Kanjar

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato