Risultati da 1 a 20 di 20
  1. #1
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Dal blog di Sasaki
    Sebbene per tutta la vostra adolescenza non abbiate fatto altro che sfogliare semestralmente cataloghi Ikea, e prefigurarvi con perfezione più che cristallina come sarebbe stata la vostra casetta da maggiorenni emancipati, non ci avete preso. Voi, che lo avete fatto, lo sapete. Accade che la vita vada a p*****e da sola, non ha bisogno di rincorsa né motivi. Uno si fa tutto il suo bel percorso mentale, preciso e metodico come solo Woody Allen in piena crisi emotiva saprebbe emulare, ma lei, la vita, niente. Non vi caga di striscio e si dipana per come meglio crede. Per come più le pare.

    È così che scompaiono sotto il naso i divani Klippan messi un po’ di sbieco ad occupare settanta metri quadrati di sala con le pareti verniciate di arancione perché l’arancione stimola la conversazione. Nel cesso i mobili che uno li vede e gli si mozza il fiato. Niente sgabelli norvegesi, manco una lampada a forma di alieno. Presine, tende, tovaglioli in coordinata colorimetria. Piatti dal design fighetto e bicchieri che è uno sballo solo guardarli. No. Se vi va di culo, vi cuccate la roba della nonna. Sennò quella della mamma, che è peggio. E neppure potete fare una piega, ché tanto non c’avete una lira. E i coltelli che tagliano li comprate un’altra volta. Perché un coltello, uno vero, costa venti euro e quindi va benissimo il set del mercato che te ne dà dodici per soli cinque. Chi l’ha fatto lo sa. La casa stessa, purtroppo, proprio non ce l’ha quel meraviglioso abbaino che guarda sui tetti. E no, i vicini di casa non sono affatto tutti ragazzi con i quali condividere le serate e gli sgabelli norvegesi. Trattasi, al contrario, di rompicitroni professionisti che vi rubano la roba stesa vi aspettano al piano per parlarvi delle perdite dei tubi. Per terra c’avete solo le scarpe, altro che tappetini in tinta. Ma c’è un’altra cosa cui non avevate mai pensato, e, come di consueto, anche questa volta la facciamo insieme. Bene, pronti?

    Invitate a cena almeno cinque persone. Se non avete cinque amici da imbarcare nel nostro esperimento, scendete per strada e fermate alcuni passanti. Non importa che facciano conversazione, devono solo sporcare, quindi va bene qualsivoglia nazionalità e relativo idioma. Rientrate. Decidete cosa cucinare, ci deve essere almeno un primo e un secondo. Poi il caffé. Diciamo che una pasta va benissimo, anche il sugo già pronto farà al caso nostro; per il secondo vi concedo addirittura un surgelato. Oggi sono buono. Preparate tavola. Tovagliette del cavolo se proprio siete così sfigati da dover dire che “a me le tovaglie non sono mai piaciute”. Posate, quindi, bicchieri, piatti. Bene. Ora facciamo di conto. Se non avete barato, e se avete barato dovete ricominciare senza passare dal via e neppure ritirando le ventimila, dovreste avere nel lavandino di cucina quanto segue: 10 posate, fra forchette e coltelli, 5 bicchieri, 10 piatti, fra piani e fondi, uno scola pasta, una pentola dove avete fatto bollire l’acqua, una padella per il sugo, almeno un’altra per scongelare-cuocere il secondo, due piatti da portata, magari uno spelicchino con il quale avete tagliato le cipolle per il soffritto, e cacca, tanta, tantissima cacca sparsa tutt’attorno. E dico, cartoni, tovaglioli sporchi, briciole, resti organici inguardabili, tappi, unto, bottiglie. Ora andate a dormire. Non guardate più da quella parte per almeno tre giorni. Il giorno che verrete svegliati dall’odore di morto è il momento. Il vostro lavandino di cucina, ovviamente (considerata la casa nel suo totale) non deve essere più grosso di una teglia da forno. Se lo aveste più grosso, togliete tutto quello che c’è dentro, e chiamate un idraulico. Fatto? Bene fate levare il lavandino grande e cementate quello piccolo che sono persuaso abbiate comprato all’Ikea. Fatto? Perfetto. Rimetteteci dentro tutto la cacca di cui sopra. Show time.

    Per legge non si può prendere la patente sino al diciottesimo anno di età. Lo accettiamo tutti quanti, no? Bene, c’è un’altra legge che non prevede che una persona si possa avvalere del prodigioso aiuto di una lavastoviglie sino al compimento dell’undicesimo anno di onorata carriera fuori casa dei propri genitori. Siete usciti di casa a settant’anni? Cazzi vostri, non avrete mai una lavastoviglie. Ma c’è tutto un mondo che vi aspetta. E vi parla, pure.

    Bestemmiate. Credetemi, aiuta. Fatelo più di una volta, intorno alle sette-otto, andrà bene. Ripetetevi nella mente che no, p*****a eva, mai più inviterete gente a mangiare. Mai-cavolo-più. Bestemmiate ancora, meno di prima. È per concentrarsi. Ora chinatevi ed afferrate da sotto il lavabo la spugnetta che riposa fiabescamente da anni a fianco alla spazzatura. Lei è secca, lo so. È secca dentro. So anche questo. Provate, mettetela sotto l’acqua, sembra assurdo ma funziona. Altra cosa che so è che non avete un detersivo adeguato a lavare i piatti a mano. Eppure sono anni che lavate i piatti a mano. Nel caso vi andasse bene, e lo aveste, buttatelo via. Useremo la saponetta Marsiglia. Quella altrettanto secca, crepata, sporca. Quella lì. Adesso fate del vostro meglio. Tirate fuori una cosa alla volta e provateci. Schizzate pure dappertutto, oramai cosa cambia? Che vi crolli addosso quella babele di cacca e muffa. Create nuovi equilibri cosmici sullo scola piatti. Seguite con orrore dove andrà a finire quella goccia che in un moto di dinamismo vi percorre l’ulna. Apprezzate quanto riesca con precisione svizzera ad infilarvisi addirittura sotto l’ascella. Pisciatevi addosso, vale tutto.

    La lavastoviglie è un qualche cosa che va conquistato a fatica. Se l’avete avuta sin da subito, non vale, non sarete mai uomini e donne, liberi. Solo viziati, scemétti!
    www.sasakifujika.net

    Io la lavastoviglie ce l'ho dopo soli 7 anni

  2. #2
    Shuren
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Jack Malmostoso ha scritto lun, 29 agosto 2005 alle 09:24
    Dal blog di Sasaki
    Sebbene per tutta la vostra adolescenza non abbiate fatto altro che sfogliare semestralmente cataloghi Ikea, e prefigurarvi con perfezione più che cristallina come sarebbe stata la vostra casetta da maggiorenni emancipati, non ci avete preso. Voi, che lo avete fatto, lo sapete. Accade che la vita vada a p*****e da sola, non ha bisogno di rincorsa né motivi. Uno si fa tutto il suo bel percorso mentale, preciso e metodico come solo Woody Allen in piena crisi emotiva saprebbe emulare, ma lei, la vita, niente. Non vi caga di striscio e si dipana per come meglio crede. Per come più le pare.

    È così che scompaiono sotto il naso i divani Klippan messi un po’ di sbieco ad occupare settanta metri quadrati di sala con le pareti verniciate di arancione perché l’arancione stimola la conversazione. Nel cesso i mobili che uno li vede e gli si mozza il fiato. Niente sgabelli norvegesi, manco una lampada a forma di alieno. Presine, tende, tovaglioli in coordinata colorimetria. Piatti dal design fighetto e bicchieri che è uno sballo solo guardarli. No. Se vi va di culo, vi cuccate la roba della nonna. Sennò quella della mamma, che è peggio. E neppure potete fare una piega, ché tanto non c’avete una lira. E i coltelli che tagliano li comprate un’altra volta. Perché un coltello, uno vero, costa venti euro e quindi va benissimo il set del mercato che te ne dà dodici per soli cinque. Chi l’ha fatto lo sa. La casa stessa, purtroppo, proprio non ce l’ha quel meraviglioso abbaino che guarda sui tetti. E no, i vicini di casa non sono affatto tutti ragazzi con i quali condividere le serate e gli sgabelli norvegesi. Trattasi, al contrario, di rompicitroni professionisti che vi rubano la roba stesa vi aspettano al piano per parlarvi delle perdite dei tubi. Per terra c’avete solo le scarpe, altro che tappetini in tinta. Ma c’è un’altra cosa cui non avevate mai pensato, e, come di consueto, anche questa volta la facciamo insieme. Bene, pronti?

    Invitate a cena almeno cinque persone. Se non avete cinque amici da imbarcare nel nostro esperimento, scendete per strada e fermate alcuni passanti. Non importa che facciano conversazione, devono solo sporcare, quindi va bene qualsivoglia nazionalità e relativo idioma. Rientrate. Decidete cosa cucinare, ci deve essere almeno un primo e un secondo. Poi il caffé. Diciamo che una pasta va benissimo, anche il sugo già pronto farà al caso nostro; per il secondo vi concedo addirittura un surgelato. Oggi sono buono. Preparate tavola. Tovagliette del cavolo se proprio siete così sfigati da dover dire che “a me le tovaglie non sono mai piaciute”. Posate, quindi, bicchieri, piatti. Bene. Ora facciamo di conto. Se non avete barato, e se avete barato dovete ricominciare senza passare dal via e neppure ritirando le ventimila, dovreste avere nel lavandino di cucina quanto segue: 10 posate, fra forchette e coltelli, 5 bicchieri, 10 piatti, fra piani e fondi, uno scola pasta, una pentola dove avete fatto bollire l’acqua, una padella per il sugo, almeno un’altra per scongelare-cuocere il secondo, due piatti da portata, magari uno spelicchino con il quale avete tagliato le cipolle per il soffritto, e cacca, tanta, tantissima cacca sparsa tutt’attorno. E dico, cartoni, tovaglioli sporchi, briciole, resti organici inguardabili, tappi, unto, bottiglie. Ora andate a dormire. Non guardate più da quella parte per almeno tre giorni. Il giorno che verrete svegliati dall’odore di morto è il momento. Il vostro lavandino di cucina, ovviamente (considerata la casa nel suo totale) non deve essere più grosso di una teglia da forno. Se lo aveste più grosso, togliete tutto quello che c’è dentro, e chiamate un idraulico. Fatto? Bene fate levare il lavandino grande e cementate quello piccolo che sono persuaso abbiate comprato all’Ikea. Fatto? Perfetto. Rimetteteci dentro tutto la cacca di cui sopra. Show time.

    Per legge non si può prendere la patente sino al diciottesimo anno di età. Lo accettiamo tutti quanti, no? Bene, c’è un’altra legge che non prevede che una persona si possa avvalere del prodigioso aiuto di una lavastoviglie sino al compimento dell’undicesimo anno di onorata carriera fuori casa dei propri genitori. Siete usciti di casa a settant’anni? Cazzi vostri, non avrete mai una lavastoviglie. Ma c’è tutto un mondo che vi aspetta. E vi parla, pure.

    Bestemmiate. Credetemi, aiuta. Fatelo più di una volta, intorno alle sette-otto, andrà bene. Ripetetevi nella mente che no, p*****a eva, mai più inviterete gente a mangiare. Mai-cavolo-più. Bestemmiate ancora, meno di prima. È per concentrarsi. Ora chinatevi ed afferrate da sotto il lavabo la spugnetta che riposa fiabescamente da anni a fianco alla spazzatura. Lei è secca, lo so. È secca dentro. So anche questo. Provate, mettetela sotto l’acqua, sembra assurdo ma funziona. Altra cosa che so è che non avete un detersivo adeguato a lavare i piatti a mano. Eppure sono anni che lavate i piatti a mano. Nel caso vi andasse bene, e lo aveste, buttatelo via. Useremo la saponetta Marsiglia. Quella altrettanto secca, crepata, sporca. Quella lì. Adesso fate del vostro meglio. Tirate fuori una cosa alla volta e provateci. Schizzate pure dappertutto, oramai cosa cambia? Che vi crolli addosso quella babele di cacca e muffa. Create nuovi equilibri cosmici sullo scola piatti. Seguite con orrore dove andrà a finire quella goccia che in un moto di dinamismo vi percorre l’ulna. Apprezzate quanto riesca con precisione svizzera ad infilarvisi addirittura sotto l’ascella. Pisciatevi addosso, vale tutto.

    La lavastoviglie è un qualche cosa che va conquistato a fatica. Se l’avete avuta sin da subito, non vale, non sarete mai uomini e donne, liberi. Solo viziati, scemétti!
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    Io la lavastoviglie ce l'ho dopo soli 7 anni
    Cacchio, io sono fuori da soli 2 anni. Altri 9 a lavare a mano nooooooooooooooooooooooooooo.

  3. #3
    L'Onesto L'avatar di Harmless
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    ma lol, questo vive a casa mia!

    e la lavastoviglie ce l'ho... dopo tanti anni (12) trascorsi fuori di casa con la scusa dell'università, del lavoro precario in quelche città "straniera", della fidanzata che vive a Trento etc, anni treascorsi in camere/monolcali/mansarde senza uno straccio di lavastoviglie...

    ma ora... finalmente ho comprato una casa mia e non un loculo ma un appartamento con tre camere matrimoniali (che ho già riempito di fuffa... e vivo da solo...), in questa casa c'era già la cucina con innestata la lavastoviglie della signora che ci viveva prima
    all'inizio ho fatto lo sborone dicendo che io la lavastoviglie non la volevo etc... ma ora dopo quelche mese è la mia migliore amica... devo dire che me la sono meritata: 12 anni a lavare piatti putrefatti in lavandini ricolmi di schifezze... e adesso che lo faccia lei... oppure piatti di carta!

  4. #4
    Jack Malmostoso
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Harmless ha scritto lun, 29 agosto 2005 alle 12:11
    ma lol, questo vive a casa mia!
    Non che sia un atteggiamento da giustificare, ma e' importante sapere che sostanzialmente *tutti* i giovani uomini tra i 18 e i 25 (vabbe' facciamo 30), e anche molte giovani donne in ispecie se vivono in condivisione, stanno in compagnia di molti nemici dell'igiene.
    E si sopravvive tutti, grosso modo

  5. #5
    L'Onesto L'avatar di Harmless
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    il fatto che io ne abbia 37 allarga la fascia di sopravvivenza

    (anche il fatto che io sia zitello allarga la mia fascia di sopravvivenza, ma questa è un'altra storia...)

  6. #6
    Shuren
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Harmless ha scritto lun, 29 agosto 2005 alle 12:34
    il fatto che io ne abbia 37 allarga la fascia di sopravvivenza

    (anche il fatto che io sia zitello allarga la mia fascia di sopravvivenza, ma questa è un'altra storia...)
    scusa eh ma questo ci sta proprio bene:

  7. #7
    L'Onesto L'avatar di Harmless
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.


    e la cosa che fa paura è che non sono neanche il più "anziano" tra quelli che bazzicano qua dentro

    comunque tornando IT:
    da qualche parte (altroconsumo) ho letto che addirittura usare la lavastoviglie fa risparmiare rispetto al lavaggio manuale

    io essendo solo riesco a riempirla in 3-5 giorni quindi non è che sia sta gran spesa nel budget...

  8. #8
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Joker
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Harmless ha scritto lun, 29 agosto 2005 alle 15:10

    e la cosa che fa paura è che non sono neanche il più "anziano" tra quelli che bazzicano qua dentro

    comunque tornando IT:
    da qualche parte (altroconsumo) ho letto che addirittura usare la lavastoviglie fa risparmiare rispetto al lavaggio manuale

    io essendo solo riesco a riempirla in 3-5 giorni quindi non è che sia sta gran spesa nel budget...
    Al 5 giorno fai a botte con gli animali e la fauna all'interno per inserire l'ultimo piatto?

  9. #9
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Ma che senso ha il post di apertura?

    Quale idiota inviterebbe 5 persone per poi lasciare i piatti sporchi 3 giorni nel lavandino ?

  10. #10
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Harmless ha scritto lun, 29 agosto 2005 alle 15:10

    e la cosa che fa paura è che non sono neanche il più "anziano" tra quelli che bazzicano qua dentro

    comunque tornando IT:
    da qualche parte (altroconsumo) ho letto che addirittura usare la lavastoviglie fa risparmiare rispetto al lavaggio manuale

    io essendo solo riesco a riempirla in 3-5 giorni quindi non è che sia sta gran spesa nel budget...
    dipede in quanti si è in casa..
    probabilmente in una famiglia di 4 persone, si può avere un risparmio..
    se si è single, forse non c'è molto risparmio.

  11. #11
    Shuren
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Chiwaz ha scritto mer, 31 agosto 2005 alle 18:23
    Ma che senso ha il post di apertura?

    Quale idiota inviterebbe 5 persone per poi lasciare i piatti sporchi 3 giorni nel lavandino ?
    Chiwaz, che cosa ti porta da queste parti?

    Comunque c'è gente a cui rompe le scatole lavare i piatti e allora li accumula e poi fa tutto insieme

  12. #12
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Shuren ha scritto mer, 31 agosto 2005 alle 18:47
    Chiwaz ha scritto mer, 31 agosto 2005 alle 18:23
    Ma che senso ha il post di apertura?

    Quale idiota inviterebbe 5 persone per poi lasciare i piatti sporchi 3 giorni nel lavandino ?
    Chiwaz, che cosa ti porta da queste parti?

    Comunque c'è gente a cui rompe le scatole lavare i piatti e allora li accumula e poi fa tutto insieme
    vabbè, ma devi avere taaaaaaanti piatti

  13. #13

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Shuren ha scritto mer, 31 agosto 2005 alle 18:47
    Chiwaz ha scritto mer, 31 agosto 2005 alle 18:23
    Ma che senso ha il post di apertura?

    Quale idiota inviterebbe 5 persone per poi lasciare i piatti sporchi 3 giorni nel lavandino ?
    Chiwaz, che cosa ti porta da queste parti?

    Comunque c'è gente a cui rompe le scatole lavare i piatti e allora li accumula e poi fa tutto insieme
    Sì, ma dopo 5 giorni li devi sterilizzare con le lampade UVA per ammazzare tutto (per non parlare dell'odore).

    Boh io vivo fuori casa da un sacco di tempo e non è che diventi matto anche se non ho la lavastoviglie. Non mi pare così fondamentale.

    Ah, in ogni caso, se proprio non si può/vuole lavare subito i piatti, almeno dare una sciacquata veloce e poi lasciarli in ammollo con acqua e aceto per un'oretta aiuta.

    Naturalmente, lasciarli in ammollo per 5 giorni può farvi scoprire nuove e meravigliose specie di alghe, ma non mi pare il caso.

  14. #14
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Onestamente, se si vive anche in due lavare i piatti della cena non è niente di particolare... magari rompe un po' le scatole se si deve uscire subito dopo, ma vabè.

    Quando però ho messo su casa con mia moglie, ci siamo detti "prima la lavastoviglie, poi il televisore", anche se poi la lavapiatti è arrivata un bel pezzo dopo

    Tanto ho visto che anche in due, nel giro di due, massimo tre pasti si riempie, e al limite se è mezza vuota basta un ciclo di risciacquo per non far incrostare tutto.

    Tenete pulito il filtro e una lavapiatti dura 10 anni come ridere... pensate che noi l'abbiamo ereditata da mia zia e va ancora a meraviglia (però devo dire che aveva fatto cambiare la pompa).

  15. #15
    frappo
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    io invece non capisco perchè ultimamente le stoviglie, nonostante siano perfettamente lavate, abbiano un po' di odore.
    Non capisco se è il brillantante o la pastiglia all'aceto o cosa...
    la lavastoviglie è nuova e ho anche pulito i filtri.. boh.

  16. #16
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di StM
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    frappo ha scritto lun, 12 settembre 2005 alle 14:17
    io invece non capisco perchè ultimamente le stoviglie, nonostante siano perfettamente lavate, abbiano un po' di odore.
    Non capisco se è il brillantante o la pastiglia all'aceto o cosa...
    la lavastoviglie è nuova e ho anche pulito i filtri.. boh.
    Noi abbiamo smesso di usare la lavastoviglie proprio perché non venivamo a capo di questa cosa (e poi anche perché da 4 che eravamo siamo diventati 2, e allora chissene)

  17. #17
    frappo
    ospite

    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    ho risolto.
    Prima di tutto con il limone al posto dell'aceto, quindi ciclo a vuoto e pulizia settimanale dei filtri.
    Adesso tutto ok.
    sono una grande massaia!

  18. #18
    La Borga L'avatar di ECZO
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    la lavastoviglie a casa dei miei tira avanti da 16 anni.. mai una rottura.

    zuperiore teknolocia teteska bosh!

  19. #19
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di StM
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    Up ^_^

  20. #20
    La Borga L'avatar di ECZO
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    Predefinito Re: La prima casa, la lavastoviglie e lo zen.

    questo 3d è bellissimo


    anche quello dei mangiatori di tovaglioli

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