Giusto qualche giorno fa stavo parlando con il nostro SS dell’utilità, oramai in forte discussione nel nostro caso, dei supporti fisici su cui copiare dei dati. All’interno della stessa giornata (dopo la discussione in questione, naturalmente), sono tornato bello allegrotto (euforia paradossa dettata dal ritorno dalle vacanze) alla mia scrivania per pigiare il bottone di accensione del mio sempreverde iBook, che mi accompagna da più di un anno nella creazione e nell’ideazione di TGM. Invece della solita, sgargiante mela luminosa, di fronte ai miei occhi è comparsa una singolare icona, che raffigurava una cartellina con la faccina del finder seguita, a distanza di qualche secondo, da un inquietante punto di domanda.
Chi ha avuto a che fare almeno una volta nella vita con questo problema su Mac sa che non stiamo certo parlando di una cosa simpatica… immaginatevi Windows che non riesce a riconoscere (o a trovare) la cartella di sistema e avrete un quadro più preciso della situazione. Inutile dirvi che, previdente come sono, la data del mio ultimo backup risaliva a quasi un anno fa… sgamato il ToSo, eh? E volete sapere perché? Proprio per non avere tra le scatole tonnellate di dischini e dischetti sparsi per la scrivania. Ora, potete facilmente trarre da voi la morale della storia… ma mi spiegate come vedete la questione supporti/backup/prevenzione disastri? Magari scopro di non essere l’unico sprovveduto sulla faccia della Terra…