Grazie della segnalazione, speriamo non si ripetano i soliti discorsi, eh.
Grazie della segnalazione, speriamo non si ripetano i soliti discorsi, eh.
Pascoli ha scritto lun, 13 febbraio 2006 alle 23:48
Grazie della segnalazione, speriamo non si ripetano i soliti discorsi, eh.
D'Alema ha già ripetuto la solita scusa "non andammo alle e*ezioni perchè c'erano le forze armate in stato di allerta" (per andare a bombardare i serbi... i comunisti non perdoneranno mai gli juguslavi ).
Quando si metteranno a parlare di Iraq, voglio vedere se tira fuori il suo must: che per la missione in kossovo il voto del centro destra non fu decisivo.
E io che pensavo fosse l'etàBodyKnight ha scritto sab, 11 febbraio 2006 alle 21:03
Pascoli ha scritto sab, 11 febbraio 2006 alle 19:57
Comunque, da quel poco che ho visto (un'oretta, la fine), la cerimonia mi è parsa abbastanza riuscita, meno per i discorsi triti e ritriti dei vari Presidenti, del comitato organizzatore, di quello olimpico, nonchè il nostro Ciampi, ma, si sa, non si poteva pretendere altro (il patriottismo così banale non mi è mai piaciuto)... Buona l'esibizione di Pavarotto, citato sopra, un po' meno quella di Gabriel (ahimè), mentre la signora Ono poteva anche stare a casa.
Come ho già detto, Yoko Ono era vistosamente fatta.
D'Alema in difficoltà; in difficoltà clamorosa quando s'è trovato a (non) giustificare l'affermazione di Prodi, che avrebbero ridotto in 1 anno di 5 punti il coneo fiscale. Fini ha trionfato (sul male).
Mentana satollo e giulivo, mi pare ingrassato, spero che non prenda ormoni per cambiare sesso.
Quote:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Polit ica/2006/02_Febbraio/13/angela.shtml
[...]Seguiva elenco di professionisti Rai, papabili e meno. Una rosa di dieci giornalisti in cui è spuntato un po' a sorpresa il nome proprio di Piero Angela, volto notissimo al grande pubblico ma un outsider quando si tratta di discutere di schieramenti e liste. In oltre centomila hanno espresso la propria preferenza online con Angela che ha ottenuto il 26% staccando esperti in materia del calibro di Giovanni Floris (secondo) e la mezzobusto del Tg 3 Bianca Berlinguer (terza). Solo sesto Vespa, che i rumors danno invece favorito a vestire i panni di arbitro nel duello tra i leader più atteso. Comunque sia, un bel colpo per Angela.[...]
Nota: come si fa a votare per Floris o la Berlinguer moderatori? Le liste di sinistra si sono date appuntamento sulla pagina dei sondaggi del Corriere.
http://www.tgcom.mediaset.it/televisione /articoli/articolo295313.shtml
Il programma trasloca da Canale5 a Rete4, completando il panorama dell'informazione targata Mediaset in seconda serata in cui spiccano già Matrix su Canale5 e L'Incudine su Italia1. "L'impianto della trasmissione cambia", spiega Belpietro. "Il faccia a faccia lascerà spazio all'approfondimento con servizi e collegamenti esterni. Avremo degli inviati per raccontare il fatto del giorno. Lo studio a Cologno Monzese sarà più articolato con ospiti in studio, due o quattro, alcuni in collegamento".
Quanti giorni mancano alla scadenza che sancirà la sconfitta di Scalfari per la scommessa su Belpietro al TG5 al posto di Rossella?
Ce lo vedete D’Alema che si fa dire quando (inquadrato) fare “no no”?
di Guia Soncini sul Foglio del 16
Dev’essere stato martedì, mentre
Rete4 mandava ore e ore e ore
di Berlusconi che parlava
(qualcuno mi spiega come funziona
la par condicio? è come
la sosta vietata? io parcheggio, tanto la multa
posso permettermela?). Di là c’era Cecchi
Paone che discettava di Pacs con Chiambretti
(qualcuno mi spiega da quand’è che
essere frocio è una linea politica?). C’era Vespa
con un tema che tocca tutte noi (gli uccelli
morti). C’era Ballarò con La Malfa pronto
per sostituire Adornato come tedoforo da
prendere a calci lungo tutto il territorio peninsulare.
C’era Tremonti che diceva cose
come “non accetto una discussione in cui
uno tira fuori delle cifre e l’altro non sa da
dove vengano e non ha modo di verificarle”,
ed era chiaramente un attacco al povero
Berlusconi e alle cifre a casaccio che elenca
un po’ ovunque. Per fortuna, su Rete4, c’era
il lungo monologo presidenziale. Ogni tanto
giravo: era sempre lì. Rassicurante. Comunque:
dev’essere stato quella sera, o una precedente,
in cui dava a se stesso di Napoleone
o di Gesù Cristo o di ripieno del Gabibbo.
Una sera qualunque, ho acceso lo stereo, e
dentro c’era un De Gregori degli anni Novanta.
Il bello delle canzoni “a chiave” è
che, morta una chiave, se ne fa un’altra. “Si
atteggia a Mitterrand ma è peggio di Nerone”
va benissimo ancora oggi.
Bree Van De Kamp. Lo so, voi siete all’inizio,
con le prime puntate della seconda
serie di Desperate Housewives appena trasmesse.
Siccome qui si è più fighi, e in pari
con l’America, non possiamo esimerci dal
condividere l’estasi di un dialogo di Bree
con la figlia. La ragazza le suggerisce di
chiedere “gentilmente” alla vicina quale
sia il suo turpe segreto. Bree chiede conferma:
davvero lei pensa che, chiedendo
gentilmente, quella confessi i suoi crimini?
La figlia annuisce. Bree unisce le mani in
grembo e narra un fiaba: “Quando ero molto
giovane, la mia matrigna mi disse che
ero fortunata. Avevo bellezza, buonsenso,
intuito e furbizia: le armi di cui ogni donna
aveva bisogno per sopravvivere nel mondo”.
“E allora?”, biascica l’adolescente. “E
allora abbi molta cura del tuo aspetto, Danielle:
non hai altre armi a disposizione”.
Chiedo, esigo e pretendo che ad Amici non
compaia più Platinette, che per ragioni misteriosissime
lì si trasforma da acida zitella
– la sua parte in commedia – a mansueta esegeta:
tutt’un parlare di “miracolo”, “perfezione”,
giuro che a un certo punto l’ho persino
sentita dire: “Questo è il tempio del talento”,
essantapace neppure i parenti dei
concorrenti stessi prendono la questione così
sul serio. Chiedo, esigo e pretendo – avendo
io colpevolmente perso le puntate precedenti
– che mi si spieghi cos’è successo tra
lei lui e l’altro: mi par di capire che “lei” ha
voluto mandare “lui” in sfida contro “l’altro”,
che incidentalmente era il migliore
amico di “lui”, epperò “l’altro” ha vinto e
quindi l’altra sera rinfacciava che “con questa
bella pensata tu sei restata senza il ragazzo
e io senza l’amico”, e “lei” piangeva, e
Britti cantava ed era meglio di Beautiful.
Britti a parte, vado a memoria sulle canzoni
eseguite: “E dimmi che non vuoi morire”,
“Donna con te”, “I will survive”… Basta con
le ipocrisie: per la prossima puntata chiedo,
esigo e pretendo “YMCA”.
Un vero amico si riconosce nel momento
in cui ti mette a sedere e ti costringe a vedere
l’incontro tra Serena Dandini e George
Clooney, spiegandoti che le parole non possono
descriverlo: devi vederlo. Aveva ragione.
Cercate una replica su RaiSat, perché le
mie parole non sanno descrivervi l’inglese
di Dandini (chi le ha detto che se biascica il
suo inglese sembrerà più madrelingua e meno
precario? chi è quel sadico?). Né le mie
parole sanno spiegarvi quanto sia educato
Clooney, che sorrideva come non si stesse
accorgendo che la sua interlocutrice non
aveva la più pallida idea di cosa lui le stesse
rispondendo.
Sì, sì: Letterman. Ma i veri comici girano
per la tv italiana. Descrizione, fatta da Berlusconi
a Matrix, di come sarebbe costruito
Ballarò: un conduttore “bravissimo, abilissimo,
tempestivo nelle battute” (se non ve ne
siete mai accorti è perché siete disattenti) e
i politici di sinistra istruiti dal regista a fare
“no no” con la testa mentre parlano quelli di
destra. Per dirla col conduttore: “Ce lo vede
D’Alema che si fa dire quando fare ‘no no’?”.
E.S. ha già perso. Se leggessi Libero di tanto in tanto scopriresti che tra Rossella e Berlusconi, pur se c'è stata della tensione, è ormai pace fatta.BodyKnight ha scritto mer, 15 febbraio 2006 alle 23:19
Quanti giorni mancano alla scadenza che sancirà la sconfitta di Scalfari per la scommessa su Belpietro al TG5 al posto di Rossella?
Quanto al buon Eugenio si è scoperto quale era la sua fonte confidenziale. La figlia Donata che lavora, guarda guarda, al TG5.
Ieri l'antipatico l'ho visto. Ho realizzato che Belpietro deve avere una paresi facciale.
ORA!
Gustoso SpecialeTG1, di nuovo in studrio con esperti. Era ora
Puntata chiarezza
cosa è il numero di oggi??? impossibile il numero di oggi ce l'ho qui.... è il numero di domani?
DEVE ESSERE MIO!
edit: è il numero di oggi!!! mio padre mi ha inculato l'ultima pagina!!!!! all'arembaggio per evitare una nuova waterloo
Parli di quella "inchiesta" sull'attacco al pentagono? Non vorrei dover fare, anche in questo caso, quello sempre pronto... però il "giornalista"-conduttore scadentissimo alla X-Files dove l'hanno preso?! Gli ospiti dicevano le loro cose, da tecnici, professionisti o quel che erano, e lui che fa? Legge la sua cartellina, vede che il copione titola MISTERO PENTAGONO e allora imbastisce dei discorsi da paranoia complottista e rigira i discorsi della gente in studio, piegandola alle sue conclusioni premeditate... ma per favore! Voto zero!BodyKnight ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 23:32
ORA!
Gustoso SpecialeTG1, di nuovo in studrio con esperti. Era ora
Puntata chiarezza
Pascoli ha scritto mer, 22 febbraio 2006 alle 23:09
Parli di quella "inchiesta" sull'attacco al pentagono? Non vorrei dover fare, anche in questo caso, quello sempre pronto... però il "giornalista"-conduttore scadentissimo alla X-Files dove l'hanno preso?! Gli ospiti dicevano le loro cose, da tecnici, professionisti o quel che erano, e lui che fa? Legge la sua cartellina, vede che il copione titola MISTERO PENTAGONO e allora imbastisce dei discorsi da paranoia complottista e rigira i discorsi della gente in studio, piegandola alle sue conclusioni premeditate... ma per favore! Voto zero!BodyKnight ha scritto dom, 19 febbraio 2006 alle 23:32
ORA!
Gustoso SpecialeTG1, di nuovo in studrio con esperti. Era ora
Puntata chiarezza
L'ho scritto all'inizio della trasmissione. Prometteva *ene.
Il Foglio su
"Dalla parte degli angeli"
IL FOGLIO, 23 febbraio 2006
L’America è un grande luogo comune, cioè un luogo di tutti, di tutti quelli che la vogliono odiare o amare, di tutti quelli che la prendono come punto di riferimento in negativo o in positivo. Nel grande luogo comune c’è posto per tutti, tranne per chi quel luogo vuole chiuderlo o abbatterlo, ma certo c’è spazio anche per chi lo detesta. Sulla stampa italiana, però, l’America è spesso raccontata per luoghi comuni. Allora Stefano Pistolini (giornalista, autore televisivo e collaboratore del Foglio) ha avuto l’idea di andare a verificare quanti luoghi comuni restano in piedi dopo la prova dei fatti e delle opinioni. Così ha coinvolto due esploratori esperti della nuova terra: Francesco Bonami, curatore del Museo d’arte contemporanea di Chicago e già direttore della Biennale di Venezia nel 2003, e Christian Rocca inviato del Foglio e polemo-analista di razza (amerikana), che dopo aver scritto “Esportare l’America” (I libri del Foglio) e “Contro l’Onu” (Lindau), a breve pubblicherà per Einaudi “Cambiare Regime”. Con la regia originale, tra il documentario Bbc World e un video di Springsteen, di Massimo Salvucci e le musiche perfette di El Prez, ne è sortito un viaggio “Dalla parte degli angeli, dove va la NeoAmerica”, film inchiesta di 96 minuti in onda su La7 questa sera alle ore 21 e 30.
Si parte come in una gita, si termina con un reportage coi fiocchi, le stelle e le strisce. Bonami, di scuro vestito e di sguardo vispo, e Rocca, un uomo una lunghissima sciarpa, salgono un po’ impacciati in auto e partono alla ricerca dei luoghi comuni (italiani) sull’America. Allora si va a New Republic, settimanale liberal, e ti aspetti un anziano politologo che ti spiega perché Bush ha tradito lo spirito americano. Ritrovi il giovane Peter Beinart, direttore in maglioncino, che ti racconta come il presidente ha vinto perché ha una visione chiara e forte: sicurezza. Guardi in faccia il volto cattivo dei neoconservatori, Bill Kristol, guida del Weekly Standard, e lo senti che realisticamente dice: “Sicuramente la presidenza Bush sarà segnata dal successo o dall’insuccesso della sua strategia in Iraq e per la diffusione della democrazia in medio oriente”. Chi è un neocon? “Un conservatore che accetta la realtà moderna e non ha alcuna nostalgia di un mondo fatto di aristocrazie, monarchie, dittature e potere ecclesiastico”. Pare di sentire uno zapaterista.
Cerchi l’arte, e la trovi. Ma non erano tutti zoticoni vecchi cowboy e new consumers? Ascolti i progetti per il Museo di storia afroamericana e indiana a Washington. Ma non è un continente che vuole cancellare la sua storia perché se ne vergogna? Scopri chi in un modo e nell’altro recupera parchi e li protegge con maniacale pignoleria. Kyoto chi? Incontri la critica d’arte del New York Times e ti aspetti di trovare finalmente una raffinata quasi europea, e Roberta Smith ti racconta che il giornalismo d’arte si fa solo in America e in Inghilterra, altrove fanno accademia e magari accusano lei perché tenta di spiegare (gli altri direbbero: banalizzare).
Incontri David Frum, già speechwriter di Bush, e capisci che il presidente è forte perché ha convinto… i ricchi? No, la classe media. E dal New York Times, David Brooks conferma: non esistono due Americhe, esistono due squadre politiche, ma c’è un grande centro nell’opinione pubblica. Michael Moore? “Qui è odiato, è considerato solo uno che parla male dell’America all’estero, ha dato una grande mano a Bush”.
Fermi un attimo il senatore democratico, Joe Lieberman, e immagini che almeno lui ti citi Kennedy (Ted), e invece quello ti ricorda Kennedy (John F.): l’America non deve vergognarsi della sua forza, anche per garantire la sua sicurezza e diffondere i propri ideali. Vai a trovare Michael Ledeen, dell’American Enterprise Institute, per molti in Italia il falco dei falchi che consiglia Rumsfeld, e ti prepari a sentire enfasi sulla macchina bellica, ma invece siedi accanto a un rivoluzionario democratico con felpona arancio che critica Bush – “non c’è strategia” – e che ti dice che per aiutare la rivoluzione in Iran – “non ho mai visto un paese così pronto” – servono tv, radio, aiuti alle opposizioni, non bombe, e tanta tanta Beverly Hills. Vai a fumare una sigaretta a casa di Cristopher Hitchens, scrittore, trotzkista, e lui ti descrive il suo stupore nel vedere come la sinistra americana (e no) non voglia comprendere quanto importante sia combattere l’islamo-fascismo che vuole abbattere i principi di Jefferson e dell’illuminismo. Ma i sostenitori di Bush non sono tutti evangelici bigotti?
Alla fine ci si diverte un po’ anche con il totocandidato alla Casa Bianca, anno 2008. Al termine del film, si sapranno i nomi. E alla fine fine, nella casa di George Washington, dei luoghi comuni sull’America non ne resta in piedi nessuno. Lì bell’e intatto però c’è il grande luogo comune America. Fonte di ispirazione, per fortuna.
Penso che quasi nessuno di voi abbia visto "La Settimana" di A. Elkainn. Grande puntata. Un Feltri d'annata.
Alemanno a Primo Piano, Storace e Diliberto a Matrix, la conferenza di Prodi a speciale TG4, ieri c'era l'imbarazzo della scelta su che canale televisivo NON guardare.
Ho iniziato da Prodi, aveva il microfono tipo Amicidimariadefilippi, quello rosa che ti passa dietro all'orecchio e ti strizza la guancia; Prodi ne usava uno, sulla sinistra, che gli sosteneva la gota penzolante, se avesse usato anche l'altro, si sarebbe potuto dire che vestiva un reggi-gota.
Dopo una cinquantina di "boff..." "hgggggggg..." "uhmmmbbbbb" e mugolii ulivisti vari, ho dovuto cambiare canale.
Alemanno l'ho scartato sulla fiducia, nella fossa dei leoni si sarà sicuramente comportanto *ene; mi sono concesso di risparmiarmelo.
Ora il punto più dolente; minuti interminabili di denigrazioni reciproche a Matrix, tra Diliberto e Storace. Spettacolo a tratti indecoroso che Mentana non è riuscito a contenere. Impotente brizzolato!
grizzly.13 ha scritto dom, 26 febbraio 2006 alle 13:42
Penso che quasi nessuno di voi abbia visto "La Settimana" di A. Elkainn. Grande puntata. Un Feltri d'annata.
Ho cambiato canale e ho visto Feltri, ma poi ho continuato nello zapping, sono finito su rai due e mi sono visto l'intervistona a Di Centa.
OGGI, ORE 17, CANALE 5
Diretta del discorso di BerlusconE dalla seduta plenaria ammmmmerecana: il Congresso!!!
canale 5! addirittura! e fede non dice niente?!?
bellaLI! ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 11:10
canale 5! addirittura! e fede non dice niente?!?
Sarà ospite di FoxNews?!
più probabile una replica a rotazione dalle 23 alle 06 di domaniBodyKnight ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 16:01
Sarà ospite di FoxNews?!bellaLI! ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 11:10
canale 5! addirittura! e fede non dice niente?!?
bellaLI! ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 16:09
più probabile una replica a rotazione dalle 23 alle 06 di domaniBodyKnight ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 16:01
Sarà ospite di FoxNews?!bellaLI! ha scritto mer, 01 marzo 2006 alle 11:10
canale 5! addirittura! e fede non dice niente?!?
Non parlarmi di queste cose. avevo letto sulla guida TV che facevano in seconda serata Dogville, ma c'era la conferenza di Berlusca.
Ho letto che facevano unaltrofilmchenonricordo ma c'era la conferenza di Prodi.
Se mi ingannano ancora con queste cose faccio una strage.
e se mandassero in onda dogville alle 17 di oggi?