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Disperata condicio
Caro Grasso e caro Lupo Cattivo, e cari altri cui debbo un po' del Telegatto e, ciò che più conta, critiche ironiche e disincantate - merce rara- e leali. Ero fuori posto, sì. Deluso non dal mancato faccia a faccia o dal mancato faccia solitaria, ma dalla passione sprecata e da tempeste in bicchieri d'acqua e livore e sospetto e malintesa sacralità delle regole, che si fa beffe della sostanza. Le domande ? Mi sarebbe piaciuto chiedere perchè i due hanno fatto a gara a presentarsi come campioni del sollievo fiscale, e nessuno abbia detto: siamo in cattive acque, vi chiederò di fare con equità la vostra parte, e mi impegno a spenderli bene, quei soldi, ad esempio per un sussidio di disoccupazione ai precari. Perchè nessuno dei due abbia detto: per dare un lavoro ai giovani bisogna toccare il tabù del posto fisso ed eterno ai lavoratori assunti per sempre, sindacalizzati e protetti, cioè l'articolo 18. Perchè nessuno abbia promesso una lacrima e una goccia di sangue, e sia stata una fiera di latte e di miele, come in un corsa a un paradiso suicida. Ma il Paese ama e odia le persone, e scansa i problemi. Avrebbe fatto il gioco dell'uno o dell'altro ? Sarebbe stata condizione impari ? Sarebbe stato un confronto meno incravattato di altri, nell'illusione di uno che conosce il cilicio di cravatte e frac.
Un ciao a tutti
Toni Capuozzo