mi alzo
esatto... la rabbia non serve
mi alzo
esatto... la rabbia non serve
"Perfetto! Vedo che siamo tutti d'accordo! Hugh ti affido la mia Chrysler" Schroeder ti lancia le chiavi, che abilmente vengono raccolte a mezz'aria. "La villa del vecchio Smith non passa inosservata, è giusto qui vicino, saranno si e no dieci chilometri. Parcheggiate distante dalle mura di recinzione, per il resto sarà un gioco da ragazzi."
"Per quanto riguarda Miss Thoots, ha la sua boutique nell'edificio che si trova proprio di fronte all'Hotel Villa Convento [numero 9 sulla cartina]. La sua clientela è di un certo livello, vedete di essere a modo. Avete la mia piena fiducia!"
"E tu che farai biondino?" Chiede VIP, alzatasi e pronta ad uscire. Il suo viso appuntito frastagliato dai capelli scalati, e i suoi occhi color giada scrutano Schroeder. Appare magra e dinoccolata in un completo abbastanza corto e attillato (che avete già giudicato cromaticamente imbarazzante) crema a rigoni orizzontali blu elettrico, ai piedi scarpe da tennis che fanno risultare l'abbigliamento della vostra compagna di cotérie quantomeno idiosincrasico.
"Come ho detto prima, devo contattare questo mio amico per il "trattamento" della Limo, per questo motivo Jaros dovrete probabilmente andare in moto dalla sarta, il garage deve essere vuoto. Spero sia OK" ti guarda sorride "Ho fiducia in te fratello, quegli abiti li voglio al più presto e ovviamente a un prezzo stracciato". Si alza dal tavolo dopo essersi stiracchiato. "Ecco, penso che sia tutto... Ci vediamo più tardi allora."
VIP, dopo aver raccolto la giacca di pelle, si muove verso la porta. "Andiamo bambini?"
"Quei tre sembrano i pistoleri messicani dei Tre Amigos, non so se ricordi il film.."
Sussurro ridacchiando a Jaros, e poi gli faccio cenno d'andare.
Saluto il resto della banda con un abbozzo di saluto militare e scendo in garage.
"Hey, è sempre un piacere per me guidare quella creaturina!"
Rido e poi mi guardo un attimo borbottando qualcosina di incomprensibile...
"Stivaletti neri, jeans scuri, maglietta nera ed eventualmente giacca di pelle..."
Sistemo i Jeans in modo che coprano a 3/4 gli stivali poi controllo che la maglietta sia a posto
"Stanno bene assieme... Sì..."
Mi volto verso Richar
"Tu che dici Richar? E' l'impressione o la firma che conterà per la signora sarta?"
Nel frattempo mi rimiro ancora
Edit: [Letto ora il mex di Pako]
Mentre aspetto la risposta prendo le chiavi del Chopper e guardando i tre che sono usciti dico
"Beh... Che dire... sono.... "originali" nel loro modo di fare, mi domando chi potrebbe coordinare tra di loro"
<< Se è una vera sarta come di quelle che ormai si trovano solo a Parigi, dovrebbe apprezzare di gran lunga più lo stile che la marca.
Spero non sia troppo yankee la signora..
Se invece è una affiscinante madamigella cajun, siamo a posto. >>
Sorrido
Faccio fare un giro tra le dita alle chiavi e dico
"Spero che tu abbia ragione, caro Richar"
Mi incammino verso il garage con il mio compagno di clan
"Sono curioso di vedere questa sarta..."
Esco.
Entro in macchina.
Aspetto.
[no, nessun telegrafo si è impossessato di wualla]
La Chrysler di Schroeder si guida con una facilità estrema, la frizione è come burro sotto il tuo piedone numero oltrecinquanta. Sfrecciate silenziosi lungo una delle infinite traverse che disegnano la campagna che circonda il capoluogo. Ogni tanto VIP (seduta davanti) alza un dito della mano indicando la via da prendere (casomai ve la foste dimenticata), dopo nemmeno dieci minuti di guida potete scorgere le mura che delimitano la villa dell'affezionato signor Smith. Parcheggiate a dovuta distanza, i lampioni illuminano fiocamente la strada che appare completamente deserta. Il vento freddo di febbraio vi sferza il viso mentre cercate una via per introdurvi nella magione lateralmente attraverso le parti del muro che non diano direttamente sulla strada. Trovato un punto ottimale, al riparo di un albero, nell'oscurità più fitta sorge spontanea la domanda della ventrue: "E ora? avete un piano?"
---
Trovare l'Hotel Villa Convento non è particolarmente difficile, in fin dei conti si trova proprio un isolato dopo il convento delle orsoline, relativamente vicino al lungofiume. La facciata dell'hotel non vi fa certamente una grande impressione, probabilmente prima di divenire un hotel era una semplice casa del periodo coloniale, il davanzale in estate probabilmente doveva esssere decorato con piante verdeggianti, non è il caso di questo momento. Una bandiera statunitense sventola mossa dalle stesse folate di vento che vi hanno punto le guance nonnmorte durante tutto il viaggio. La strada è stretta e particolarmente deserta ad eccezione di qualche auto parcheggiata. Chissà, forse Schroeder scherzava quando parlava di "Clientela di un certo livello". Dopo aver posteggiato accuratamente il chopper sul marciapiede, cominciate a cercare un nome famigliare presso i portoni. Su una cassetta della posta di uno degli edifici condominiali trovate una certa "Stùdio Michelle Thoots". Non vi resta che muovervi, la porta si apre sotto la spinta del vostro corpo.
[per curiosità qualche foto dell'hotel:
http://www.bookwormslair.de/NewOrleans/v illacon.JPG] http://www.bookwormslair.de/NewOrleans/v illacon.JPG[/url]
http://www.schopp.com/images/usa_2001_09 /new-orleans-villa-convento1.jpg
abbastanza elusive, no? ]
[Mazza quanto è brutto ]
"Dall'esterno non sembrerebbe un luogo di classe... ma mai giudicare un libro dalla copertina, vediamo un po' questo studio..."
Dico a Richar mentre sto aprendo la ports
<< Oui, oui, a Parigi Armani e Valentino hanno i grandi negozi, le vere sarte lavorano ancora in casa.
Nulla da temere. >>
Momento interlocutorio.
<< Spero. >>
Rido, e entro.
guardo i miei fratelli, compagni di incursione e poi parlo sommessamente ma con tono deciso.
Per prima cosa dobbiamo studiare il perimetro e trovare i cani... poi studieremo la strateggia migliore
poi annuso l'aria per cercare l'odore dei cagnacci e da quale parte proviene.
"Allora, visto che qui nessuno si decide a prendere iniziativa... Tu (indica Hugh) dammi una mano a scavalcare questo muro, poi mi seguirai, ok?" Sembra che comandare sia per lei la cosa più facile di questa terra, d'altronde è sangue Ventrue quello che le scorre nelle vene. "Mentre noi ci arrabattiamo come possiamo, tu (parla proprio a the Ishan) fai che il cancello sia aperto quando arriviamo con la Limo, dei cani posso occuparmi benissimo da sola. Allora Bozo, sei pronto? Uno... due..."
L'interno della palazzina ha un aspetto certamente migliore di quello che ci si poteva aspettare all'interno. Probabilmente si tratta di una costruzione risaliente all'inizio del secolo ed è molto ben tenuta. Le pareti sono verniciate di un neutrale color senape, le varie superfici in legno sono perfettamente lucidate e un tappeto da film, color porpora, è fissato per mezzo di asticelle in ottone sui gradini della scala condominiale. Ogni passo verso l'alto è accompagnato da un lieve scricchiolio. Il primo piano vi propone "Jones", "Dubois" il secondo "Jack e Rita Chang" e un appartamento sfitto. Il terzo finalmente è "Studio Thoots", scritto con una sinuosa calligrafia. Poco sotto al cartellino, sta il campanello, in ottone luciccante. Suonami?
non mi piace quel tono di comando
quanta fretta....
la guardo negli occhi
se vuoi comandare devi imparare ad osservare con calma prima di agire
"Eccoci qua, solo una porta ci separa dalla nostra cara signora..."
Plin-Plon
Mi schiarisco la voce e mi sistemo i capelli, movimenti fondamentalmente inutili ma ormai automatici.
"Come vuoi V.I.P., spero solo che non soffri di vertigini, perchi ti lancio alta".
Penso tra me e me "Sta Ventrue mi sta già sulle balle, mica sono il suo Fufi che mi può comandare a bacchetta, sarà Ventrue quanto vuole, ma il rispetto c'è pure tra non viventi".
Comunque guido fino alla villa fingendo indifferenza.
"Ehi amico (rivolta sempre a Ishan), osserva questo (ti mostra un dito a scelta della sua mano sinistra), se voi non prendete iniziativa credo proprio che... *uufff..* Questo è il momento che Hugh sceglie per sollevarla.
Tiro Sollevare: Forza (3) + Costituzione (3) = 6
Tiri: 3,5,6,9,7,5 = 1 successo
Potenziale di sollevamento: 3 (forza base) +1 (successo) = circa 200 chili.
[Direi che per lanciarla alta la lanci alta ]
La sagoma biancastra di VIP saetta oltre il muro, volando a faccia in giù dall'altra parte, sentite un tonfo sordo accompagnato da un urletto e una serie di improperi borbottati, finiti i quali la vostra compagna di cotérie decide che probabilmente è il caso di scusarsi "Ok ok, ragazzi forse credo di aver esagerato, ora che ne dite di finire questo lavoretto più in fretta possibile?"
Dopo un breve scalpiccio oltre la porta e un armeggio di chiavi e un "click" particolarmente squillante, l'uscio si spalanca. Ad aprirvi è un ragazzo che avrà all'incirca vent'anni e un lustro. Ha i capelli color platino in una frivola pettinatura a caschetto, ha un fisico esile e movenze abbastanza effemminate. Indossa una camicia bianca con dei ricami a prima vista indecifrabili e dei calzoni in velluto nero, sembra parecchio stupito dalla vostra visita. "Posso aiutarvi?" vi chiede con voce tremola.
<< Oui, messier, avremmo bisogno di parlare con madame Thoots. >>
Sorrido gentile.
"Esatto, siamo gli amici di mister Schroeder Von Braun e avremmo una commissione da parte sua"
Dico con tono pacato ma fermo
"Mmmsì, il signor Von Braun è un nostro cliente, avete per caso un appuntamento per questa sera?"
"Oh no, mi spiace ma l'ordine è piuttosto urgente, grandi notizie dell'ultim'ora, ma davvero, sapremo sdebitarci per l'ottimo lavoro che ci può essere fornito"
Dico suadente
Tiro persuadere: Ascendente (4) + Persuadere (4) = 8
Tiri: 6,2,3,7,3,7,8,2 = 1 successo
"Mmmh, va bene, il signor Schroeder è un ottimo cliente, vediamo cosa si può fare. Ora vi introduco alla padrona entrate pure."
Nell'anticamera dell'appartamento regna un leggero aroma di incenso, I muri color cremisi fanno risaltare il mogano scuro dei mobili e il color oro di gran parte degli accessori alla mobilia. Un putto decorativo dorato, una lampada con paralume sicuramente d'antiquariato, un candelabro baroccamente lavorato. oggetti particolarmente sfarzosi ma non privi di gusto nel contesto. Il ragazzo sconosciuto abbandona per qualche istante a voi stessi, prima di procedere ad introdurvi alla padrona di casa.
[Devo dedurre che tu non hai aggiunto un +1 ad Ascendente dovuto ad "Aspetto Strepitoso" solo perchè non ho convolto il mio aspetto, non perchè ti sei dimenticato, vero? ]
Osservo la camera dove ci troviamo e dico al mio compagno
"Speriamo le tue supposizioni siano esatte, in fondo il gusto non le manca..."
E detto questo torno a rimirare i decori
Ah, le emozioni che possono suscitare degli oggetti ben rifiniti... echi della vita mortale... me ne dovrei procurare anche io alcuni... ma non sarebbe il mio stile...
[ma se sulla scheda l'hai scritto in neretto , sarà anche ghei ma non era proprio il caso ]
[A bene, allora il master è preparato Me ne sono assicurato perchè col master del requiem cartaceo ogni volta era un terno al lotto ]