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  1. #51
    pask
    ospite

    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 13:29
    troppo vecchio per queste cose.

    Se vai nel mio profilo ti accorgerai che probabilmente sono più vecchio di te.
    C'è modo e modo di porre una critica, e il tuo, mi spiace dirlo, è sbagliato, non per i concetti espressi, ma per come li hai espressi, lasciando "velatamente" intendere che noi siamo una manica di idioti, e che l'unico "dritto" sei tu.
    Atteggiamento, a mio modesto parere, immaturo.
    Probabilmente la tua voleva essere solo una provocazione, ma comunque è eccessiva, per i miei gusti.

  2. #52
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di maxpay
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    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    Quote:
    se stessimo parlando di the sim o di un gioco di ruolo sarei stato il primo a parlare di coinvolgimento e partecipazione.
    the sim o un qualsiasi gdr non riescono a farti calare più di tanto nel personaggio. questo sostanzialmente per un limite "di programmazione". mi spiego....
    CoD o Mohaa sono giochi in soggettiva. l'fps è per sua natura più coinvolgente xkè cerca (e sottolineo cerca) di darti l'impressione di essere li...daltronde il realismo è una delle mete più importanti dei programmatori (vedi HL2 ad esempio).
    non che in un gdr non ci sia coinvolgimento per carità, ma è sostanzialmente diverso. è come se tu guardi un film in tv a casa e vai a vedere un film al cinema con un buon schermo e un impianto surround. dove pensi che ci sia il maggior coinvolgimento?
    e poi non è soltanto una questione di coinvolgimento ma anche e soprattutto di sensibilità. tu ti senti di sopportare tutto (forse xkè ci fai meno caso), qualcun altro no. non vedo per quale motivo tu debba esprimere la tua opinione offendendo gli altri.
    se poi questo è il tuo modo di porti nella realtà beh cavoli tuoi. ma un forum rimane pur sempre un forum e nei limiti del possibile bisogna anche rispettare gli altri.

  3. #53
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    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    Strana coincidenza questa, questi pensieri sono stati gli stessi che mi sono venuti per la testa facendo la prima missione, vedendomi come un soldato semplice e con i bombardamenti che ti potevano beccare in qualsiasi momento.
    Oggi poi ho incominciato la campagna in russia...con l'attacco di Stalingrado..

    Diciamo che subito ho pensato che il fatto di raggiungere un così elevato grado di realismo possa essere negativo, ma ora non la penso più così, e vi spiego perché:

    Mio nonno è stato in guerra, e questa è stata un'esperienza che l'ha molto segnato, tanto è vero che di qualsiasi argomento di stia parlando, lui riesce sempre a ricondurlo a fatti che gli sono accaduti in tempo di guerra. Poi dice che quando muore non vuole fiori, ma solo una statuetta di un alpino con un asino, che per ora tiene sul comodino.
    Prima quando lui mi vedeva talvolta a giocare che so a MOHAA, io, senza che lui dicesse niente, avevo un filo di imbarazzo, pensando che io mi stavo divertendo con un gioco che lui a fatto veramente, ma che a lui non penso piacesse...
    Con Call of duty ora incomincio a capire cosa può essere veramente la guerra, avvincendomi si, ma facendomi pensare a quella carne da macello che non poteva tornare indietro perché se no i suoi stessi li uccidevano.
    Se mai mio nonno mi vedrà giocare a Call of Duty non sentirò più l'imbarazzo, gli dirò invece cosa sto facendo e che sto rivivendo, per quanto mi è concesso, i momenti che ha vissuto lui, facendogli capire che non è un gioco in cui mi diverto con qualcosa che di divertente non è.
    Poi nei film siamo abituati a queste cose, no?
    A parte Indiana Jones, in quanti film si vede l'eroe che fa fuori i nazi da solo? Abbiamo invece ricostruzioni reali, dove si vede tutta l'atrocità della guerra.

  4. #54
    x3n0n
    ospite

    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    io avevo solo detto che trovavo demenziale e di cattivo gusto discutere di giochi guerra e divertimento.... tre parole che non erntrano nella stessa frase nemmeno con la forza.


    ho detto che era ridicolo discutere se leningrado era realistica o meno e se ti senti più o meno come sul campo di battaglia.


    ho detto e ribadisco che è infantile spaventarsi per un gioco . gioco che , in quanto tale, serve ad esorcizzare le paure nei primi momenti dell'infanzia.(nascondino in primis)

    mi avete dato tutti addosso.


    ho risposto per le rime.





    sono troppo sopra le righe?

    bhà


  5. #55
    pask
    ospite

    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    Beh, non è che hai usato proprio dei toni educati.

    x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:01
    ragazzi datemi retta, siete a un passo dai dementi americani che per giocare a gta3 hanno ammazzato uno . o quelli di bowling a columbine.


    spegnete i pc e fatevi una scopata o, al limite, una 53ga .


    mamma mia come siamo messi male.


    ma poi kaiser.... pure tu, alla tua età, l'artereosclerosi galoppa eh?


    scusate ma secondo me siete tutti scemi.
    Secondo te che dovevamo fare? Darti una medaglia?

  6. #56
    Shogun Assoluto L'avatar di nukemall
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    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    pask ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 22:12
    Secondo te che dovevamo fare? Darti una medaglia?
    L'ideale è non tirarla tanto per le lunghe, dopotutto ora x3n0n si è spiegato meglio.

  7. #57
    x3n0n
    ospite

    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    bhè una medaglia no.

    io ho esagerato (come sempre)

    ma anche voi non ci siete andati leggeri.


    cmq dai , come si dice dalle mie parti so cavolate, alla fine i forum sono fatti proprio per scatenare litigate e poi , riappacificati , ricominciare da 0 il prossimo thread.






    una mdedaglia, però la gradirei.



  8. #58
    pask
    ospite

    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    Non da me, però.
    Torniamo in topic, adesso.

    Ognuno è libero di emozionarsi per i giochi che crede, in fondo sono sensazioni, come dicevo ieri.
    Io, per esempio non amo i soggetti splatter, ma adoro i giochi d'atmosfera.
    Unica eccezione alla regola Shadowman, che ho amato alla follia.
    Questo per dire che gli splatter non mi piacciono non per paura, ma semplicemente non mi attirano.

  9. #59
    Banned L'avatar di BodyKnight
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    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    ora sì che c'è angoscia nell'aria.

  10. #60

    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    Per prima cosa scusate il ritardo con cui rispondo, dovuto principalmente a motivi di salute.
    Mithrandir81 ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 01:27
    Lone Wolf MHIML ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 01:13
    Trovo che sarebbe ora di chiedersi se é eticamente lecito divertirsi rivivendo momenti cosí drammatici e realmente accaduti, perché ritengo che con questi giochi si faccia principalmente questo e non un processo di formazione personale sugli orrori della guerra o sulla conoscenza storica.
    io credo invece di no, innanzitutto perchè in genere questo tipo di VG ispirati alla realtà storica, non tratta il tema in modo offensivo o ironico.
    Io ritengo invece che videoludere con giochi che sfruttano un'ambientazione cosí drammaticamente reale é offensivo nei confronti di chi quelle esperienze le ha vissute davvero, senza divertirsi, alcuni con la fortuna di sopravvivere, altri morendo. Questo perché non si ricerca la conoscenza di quei fatti ma il divertimento (ma su questo torneró dopo).
    Quote:
    L'etica è relativa in certi (io credo in molti) casi, censurare o in qualche modo impedire la nascita di titoli del genere sarebbe una caccia alle streghe inutile...piuttosto selezionare il target. Certamente non presento un titolo del genere ad un bambino di 5 anni.
    Chi ha mai parlato di censura? Ti sarei molto grato se ti limitassi a leggere il mio post per quello che dice senza inserirci interpretazioni o inventandoti cose che non ho detto. Qui non si tratta di censura o meno (cosa che ribadisco non ho detto né tantomeno mi auguro perché ritengo la censura una negazione della libertá di scelta dei singoli), che é una imposizione dall'esterno dell'individuo. Quando ci si chiede se qualcosa é eticamente lecito il processo segue un percorso opposto, perché l'input parte liberamente dal proprio io senza costrizioni, per decidere in autonomia ció che si vuole essere indipendentemente dai condizionamenti esterni. Tanto per fare un esempio la scelta di essere una persona onesta é una scelta morale che condiziona il proprio comportamento ben prima che venga condizionato da elementi esterni come le sanzioni. Quindi io non mi auguro che questi giochi vengano censurati, ma che siano gli utenti ad acquisire una sensibilitá ed una coscienza tali da vederli in maniera differente, di metterne in discussione la liceitá.
    Quote:


    x3n0n ha scritto mar, 11 novembre 2003 alle 00:26

    A differenza di altre persone che si sono espresse precedentemente io sono del parere che ci sia una grossa differenza tra i videogiochi e gli altri mezzi: l'interattivitá.
    e io credo che questo sia il loro punto di forza, non di debolezza...
    Perdonami se mi ripeto ma ti prego ancora una volta di non effettuare tue interpretazioni per attribuirmi cose che non dico. Se alcune persone hanno precedentemente detto che film e libri sono da mettere sullo stesso piano dei videogiochi, io ho solamente detto che, secondo me, non é cosí perché i videogiochi hanno in piú l'interattivitá, che implica un livello di coinvolgimento nettamente superiore, come peraltro scrivi tu stesso nella frase che segue. Chi ha mai parlato di punto di debolezza? L'interattivitá sarebbe una debolezza? Io non l'ho scritto. La mia critica si rivolge invece a ció che deriva dall'interazione, perché in essa si ricerca l'appagamento dato dal divertimento, un una ambientazione drammaticamente reale.
    Quote:
    l'interattività e il coinvolgimento avvicinano ad una maggiore comprensione, seppur perseguendo l'obiettivo di intrattenere...che come qualcuno ha fatto notare è diverso da divertire.
    Secondo il mio modesto parere questa distinzione tra intrattenimento e divertimento (per come viene presentata) é molto artificiosa. A colpi di parole e di filosofia spicciola si puó dire tutto e il suo contrario. A me pare solo un modo per difendere in modo assoluto e acritico qualcosa che invece é moralmente molto discutibile. Credo che nell'interattivitá dei videogiochi si ricerca e si trae principalmente l'appagamento dovuto al divertimento e non un processo di formazione personale sugli orrori della guerra o sulla conoscenza storica. Peró, arrivato a questo punto, siccome non mi piace parlare di aria fritta, cercheró di essere decisamente concreto. Se mi sbaglio e questi videogiochi hanno un cosí profondo contenuto educativo e formativo perché in nessuno di essi si riscontrano, per esempio, situazioni di questo tipo:
    1) Lunghi turni di guardia dove per molto tempo non succede nulla, si viene snervati da saltuari falsi allarmi (tipo movimenti di animali selvatici tra le piante vicine) e a random ci sono delle minacce reali da parte di soldati nemici.
    2) Il passaggio in zone malsane provoca una malattia che ci inabilita o ci fa morire.
    3) Una eventuale forte debilitazione, dovuta a malattia o malnutrizione o droghe, si ripercuote sulle capacitá di spostamento, di carico e di mira (con conseguente tremolio del mirino e perdita di precisione).
    Questi elementi non sono mai presenti perché minerebbero il divertimento del giocatore risultando noiosi e frustranti, minando la volontá di procedere, benché siano situazioni plausibili e fortemente descrittive delle situazioni affrontate dai soldati in quegli scenari. Sarei molto grato se qualcuno della redazione mi dicesse come valuterebbe un ipotetico gioco con simili caratteristiche se dovesse recensirlo. Credo che lo stroncherebbe per gravi problemi di giocabilitá e divertimento.
    Credo che quello che gli utenti vogliono dal gioco e dalla sua interattivitá sia il divertimento, credo che questo é ció che ci viene offerto dai produttori che non hanno interesse nel realismo e nella ricostruzione storica ma nel divertimento degli utenti che devono comprare e rendere cosí una loro produzione una fonte di utili. Questo é ampiamente dimostrato dalle ampie concessioni che vengono fatte alla giocabilitá, a scapito del realismo, in tutti i giochi (di qualsiasi genere). Vorrei solo ricordare che il gioco citato da Maxpay dove bisognava fotografare le barbarie per documentarle non é un gioco commerciale, ma un esperimento, ció significa che non avrá una distribuzione e avrá una diffusione vicina allo 0. Penso che in ogni caso interesserebbe veramente a pochissimi (quasi nessuno) e che non credo si tratti di una evoluzione del concetto di videogioco.

    In conclusione, per tutte le considerazioni che ho fatto, credo che nel videogioco attualmente l'aspetto del divertimento sia nettamente preponderante rispetto agli altri che rivestono ruoli marginali. Sono pienamente convinto che ricercare questo divertimento in giochi di guerra che sono ambientati in situazioni tragiche realmente accadute sia una scelta moralmente ed eticamente molto discutibile.

  11. #61
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    Predefinito Re: [10/11/2003] Giochi, guerra e divertimento

    Lone Wolf MHIML ha scritto gio, 18 dicembre 2003 alle 00:27
    In conclusione, per tutte le considerazioni che ho fatto, credo che nel videogioco attualmente l'aspetto del divertimento sia nettamente preponderante rispetto agli altri che rivestono ruoli marginali. Sono pienamente convinto che ricercare questo divertimento in giochi di guerra che sono ambientati in situazioni tragiche realmente accadute sia una scelta moralmente ed eticamente molto discutibile.
    Beh, se è solo questo il problema (solo nel senso che è un problema individuale) la soluzione è semplice: non acquistarli. Ma sono certo che lo farai già.

    Io che ho perso alcuni parenti nella campagna di Russia la penso diversamente, e gioco a Call Of Duty senza il minimo scrupolo morale.

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