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  1. #26
    Il Fantasma L'avatar di KoRù
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    Chiedo scusa, ma forse sono l'unico che ha interpretato in maniera diversa l'editoriale.
    Mi spiego: qui si parla di domanda che tira l'offerta. Se in un negozio trovo più giochi di guerra che altro, vuol dire che vendono di più degli altri. Ora, posto che non ho niente contro questo tipo di giochi, la domanda è: perchè vendono così tanto?
    Molti di loro differiscono solo per delle minuzie, mentre il gameplay (dovrebbe essere questo a contare per il divertimento, no?) neanche per quelle...
    Se già possiedo un titolo di questo genere (ognuno scelga il suo prediletto) perchè mi viene voglia di acquistarne un altro, pur sapendo che non sarà molto diverso?
    Scaricare dei MOD e continuare la conoscenza di ciò che già si ha (e che certamente continuerà a girare bene sul nostro PC), cos'ha che non va?
    Io non lo capisco questo fenomeno: è come se uno andasse al cinema con grande smania di vedere Rocky XXXV
    Chi mi illumina?

  2. #27
    Il Puppies L'avatar di ghost80
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    KoRù ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 17:51
    Chiedo scusa, ma forse sono l'unico che ha interpretato in maniera diversa l'editoriale.
    Mi spiego: qui si parla di domanda che tira l'offerta. Se in un negozio trovo più giochi di guerra che altro, vuol dire che vendono di più degli altri. Ora, posto che non ho niente contro questo tipo di giochi, la domanda è: perchè vendono così tanto?
    Molti di loro differiscono solo per delle minuzie, mentre il gameplay (dovrebbe essere questo a contare per il divertimento, no?) neanche per quelle...
    Se già possiedo un titolo di questo genere (ognuno scelga il suo prediletto) perchè mi viene voglia di acquistarne un altro, pur sapendo che non sarà molto diverso?
    Scaricare dei MOD e continuare la conoscenza di ciò che già si ha (e che certamente continuerà a girare bene sul nostro PC), cos'ha che non va?
    Io non lo capisco questo fenomeno: è come se uno andasse al cinema con grande smania di vedere Rocky XXXV
    Chi mi illumina?
    T'illumino io spero... Fondamentalmente questi giochi non nascono in un ambito in cui la tecnologia è ferma e i ritrovati pure.....la tecnologia hardwqare avanza sempre, migliorano le grafiche, migliorano moltissimi aspetti, e sebbene il gameplay spesso ne risenta poco in termini di differenze, ogni FPS nuovo in qualche modo aggiunge un pezzettino al grande mucchio. Il primo Doom se non erro (prendo quello dato che siamo in tema di FPS) non aveva neanche la possibilità di alzare o abbassare la mira, da allora in questo senso abbiamo fatto enormi passi avanti....

    Prendiamo la serie BF: BF1942 aveva un certo gameplay e qualche opzione, BFV ha aggiunto gli elicotteri e degli scenari più di fanteria, BF2 ha aggiunto il Commander ed alcuni particolari precisi come la modalità di sparo nelle armi (colpo singolo o salva da 3, oppure sparo manuale). I giochi saranno anche molto simili, ma dei piccoli passi avanti da un titolo all'altro ci sono quasi sempre. Paradossalmente, a questo punto, dovremmo chiederci pure perchè la gente continua a comprare ogni anno FIFA o il Pro Evolution di turno se non vediamo questa cosa...

  3. #28

    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    Mad)(Cat ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 15:22
    Amo la guerra, ma nn i morti.
    Non ti preoccupare, è già stato deciso che nella prossima guerra si useranno i gavettoni

  4. #29
    Il Fantasma L'avatar di KoRù
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    ghost80 ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 18:41
    KoRù ha scritto mar, 11 ottobre 2005 alle 17:51
    Chiedo scusa, ma forse sono l'unico che ha interpretato in maniera diversa l'editoriale.
    Mi spiego: qui si parla di domanda che tira l'offerta. Se in un negozio trovo più giochi di guerra che altro, vuol dire che vendono di più degli altri. Ora, posto che non ho niente contro questo tipo di giochi, la domanda è: perchè vendono così tanto?
    Molti di loro differiscono solo per delle minuzie, mentre il gameplay (dovrebbe essere questo a contare per il divertimento, no?) neanche per quelle...
    Se già possiedo un titolo di questo genere (ognuno scelga il suo prediletto) perchè mi viene voglia di acquistarne un altro, pur sapendo che non sarà molto diverso?
    Scaricare dei MOD e continuare la conoscenza di ciò che già si ha (e che certamente continuerà a girare bene sul nostro PC), cos'ha che non va?
    Io non lo capisco questo fenomeno: è come se uno andasse al cinema con grande smania di vedere Rocky XXXV
    Chi mi illumina?
    T'illumino io spero... Fondamentalmente questi giochi non nascono in un ambito in cui la tecnologia è ferma e i ritrovati pure.....la tecnologia hardwqare avanza sempre, migliorano le grafiche, migliorano moltissimi aspetti, e sebbene il gameplay spesso ne risenta poco in termini di differenze, ogni FPS nuovo in qualche modo aggiunge un pezzettino al grande mucchio. Il primo Doom se non erro (prendo quello dato che siamo in tema di FPS) non aveva neanche la possibilità di alzare o abbassare la mira, da allora in questo senso abbiamo fatto enormi passi avanti....

    Prendiamo la serie BF: BF1942 aveva un certo gameplay e qualche opzione, BFV ha aggiunto gli elicotteri e degli scenari più di fanteria, BF2 ha aggiunto il Commander ed alcuni particolari precisi come la modalità di sparo nelle armi (colpo singolo o salva da 3, oppure sparo manuale). I giochi saranno anche molto simili, ma dei piccoli passi avanti da un titolo all'altro ci sono quasi sempre. Paradossalmente, a questo punto, dovremmo chiederci pure perchè la gente continua a comprare ogni anno FIFA o il Pro Evolution di turno se non vediamo questa cosa...
    In effetti mi chiedo anche questo, soprattutto sapendo che in un anno scarso usciranno 3 edizioni di FIFA (2006, World Cup e 2007)e misteriosamente andranno a ruba tutte e 3...
    Cmq il passaggio da Doom a Doom III mi rendo conto che è un bel balzo. Anche io ho apprezzato i notevoli miglioramenti. Ma se uscissero tre cloni di Doom ogni mese io non li comprerei tutti indistintamente solo perchè in uno è anche possibile vedere al massimo dettaglio la propria immagine riflessa negli occhi del nemico...
    Sì, queste cose creano l'atmosfera, ma forse stupiscono chi compra un titolo ogni anno o ogni due...
    Dai per un po' di tempo un'occhiata alle classifiche dei VG più venduti e capirai cosa intendo.
    Ah, mi riaccendi la luce?

  5. #30
    La Borga L'avatar di defmaka
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    E un bel ecchisene ? Probabilmente la domanda è alta, anche perchè uno dei mercati più importanti del mondo ( america ) dopo l'11/09 ha visto crescere questa domanda in maniera elevata ( prove ne è AA, pure gratuito ).
    Personalmente, a me basta che il gioco sia divertente, non mi interessa se sono puffi contro gargamella, pluto contro topolino , o ct vs t.

  6. #31
    Il Puppies L'avatar di Elwood Blues
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    Non credo che il problema sia guerra o non guerra, anche se a pensarci, ha un che di malato simulare un evento che in questo momento sta mietendo così tante vittime.
    Il punto, ciò che attrae nel videogioco è, secondo me, il poter estraniarsi dalla propria personalità (senza cadere nella malattia, ovvio). Diventare "eroe per un'ora". E i giochi di guerra -ma non solo- ci riescono benissimo.
    E più realistici sono, (non reali, attenzione!) più l'effetto Rambo si radica nell'utente.

  7. #32
    L'Onesto L'avatar di cowboy
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    stringendo si arriva all'idea di base...
    e tutti: aaaah, la volontà innata dell'uomo di sopraffare!
    non credo, penso invece sia la volontà di dimostrare di possedere un'abilità maggiore di altri; sia questa nel scalciare, tirare, battere una palla; grindare, eliminare draghi, raccogliere oggetti blu, viola; sparare con un m95, m203, shock, rocket launcer...

    i giochi sono fatti per raggiungere la gratificazione personale (o del gruppo/clan).

    Cosa si prova quando si vince un confronto? (qualsiasi, dal tennis alla guerra simulata) Ci si sente appagati, fieri di se' o del gruppo di cui si fa parte, giochiamo per avere riconosciuta un'abilità e la capacità di coltivarla e rafforzarla sino a primeggiare.

    Credo siano molto pochi quelli che giocano per il puro godimento di veder morto un fantoccio digitale.

    tanto che nelle lan non ho mai visto gente 'scannarsi' alla fine di un match, ma anzi stringersi la mano (anche se a denti stretti a volte, ma non succede anche in molti sport?)


  8. #33
    L'Onesto L'avatar di Lyzen
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    Amo SWAT4 mi piace essere un agente swat e ammazzare i sospetti digitali oppure controllati da giocatori

  9. #34
    La Nebbia
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    Io sono un appassionato di giochi militari, ma non amo tutti i giochi in cui si spara e basta, oppure si spara al talebano di turno e basta. Si, devo ammettere che i vari Delta Force non mi sono dispiaciuti e che praticamente consistono nello sparare a degli "artificialmente stupidi", "nemici" dell'esercito americano.
    Quelli che mi attirano di più però sono quelli che hanno peculiarità simulative, o totalmente (o quasi) simualitivi come Operation Flashpoint. Mi intrigano le strategie di comando, quelle sul campo, e magari notare come è stato riprodotto il fuoco di un arma, il suono, il rinculo, etc...
    Anche il livello di programmazione spesso influisce sul mio interesse, più elevato è, più sono spinto a giocare per gustarmi le chicche tecniche...ammesso che queste accentuino il realismo e non il contrario.
    Detto questo, concludo con il dire che quando gioco non mi sento nemmeno minimamente un Rambo della situazione, non mi sento un purificatore del mondo se sconfiggo un esercito piuttosto che un altro...Semplicemente godo del piacere di sparare, prendendo la mira, magari inginocchiato, magari con l'arma che oscilla per il respiro, e fare centro con un bersaglio ben mimetizzato distante un paio di centinaia di metri...magari, senza nemmeno un mirino telescopico.
    Probabilmente se non amassi i computer e l'informatica in modo folle, e fossi comunque un appassionato di armi andrei a sparare al poligono, ma lungi da me convivere con le armi e addirittura usarle contro qualcuno....non sopporto nemmeno del sangue.

  10. #35
    L'Onesto L'avatar di stanley79
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    Anch'io sono un appassionato di fps bellici (America's Army è il migliore secondo me), ma questo non mi impedisce di essere un pacifista convinto.
    Mai e poi mai mi sognerei di dimenticare il distinguo che passa tra la fantasia (digitale) e la realtà, in cui il sangue scorre per davvero.
    E riconosco pure che ci sia una propaganda, nemmeno troppo occulta, in questo tipo di giochi, ma in fondo, sapete che vi dico? Chissenefrega! lasciatemi divertire in pace, le mie idee, sia politiche che non politiche, le coltivo in altri ambiti. Se poi qualcuno ama questi giochi proprio perchè gode nel fatto che il destinatario del colpo di m16 è un terrorista, costui è un idiota come tanti altri e merita di cuocere nel suo brodo.
    Cosi è (se vi pare)

  11. #36
    Shogun Assoluto L'avatar di manuè
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    Predefinito Re: [11/10/2005] Guerra e videogiochi (parte ennesima)

    dobbiamo ricordarci che in fondo siamo animali predatori anche noi, anche se sapiens o pseudo tali, con tutti gli istinti che ne derivano e che il progresso e la tecnologia non potranno mai sopire del tutto.
    come dicevano in un documentario di antropologia: quando gli esseri umani si riunirono in gruppi numerosi e fondarono i primi embrioni di "nazione", tutti i compiti furono schematizzati per avere più efficienza e quindi, con la pancia piena e senza la necessità di cacciare per sopravvivere, qualcuno inventò la "caccia rituale" (oggidì chiamata guerra) da fare adducendo le motivazioni più bislacche.
    al massimo i giochi di guerra possono far sfogare le persone, specialmente in questi tempi di stressonissimo, che altrimenti, dai e dai, andrebbero tranquillamente a vendicarsi del capo ufficio, ma non per cattiveria, intendiamoci, solo per avere più tranquillità.... ad ogni costo!
    per la questione del terrorismo, è ovvio che le sh prendano a prestito le notizie con cui veniamo bombardati ogni giorno.
    quando anche il terrorismo sarà passato "di moda" ci sarà qualcosaltro che catturerà l'opinione pubblica e le trame dei videogiochi.
    fossimo negli anni 70 (gli anni di piombo) in italia uscirebbero titoli sulle brigate rosse.

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