Nuovo libro di Dan Brown

[Orologio]

Ulan Bator ha scritto gio, 23 marzo 2006 alle 20:49

Orologio ha scritto gio, 23 marzo 2006 alle 14:56
Io non riesco a capire il comportamento di base di alcuni...

Se si legge, bisogna leggere per forza roba di classe e impegnativa o comunque col pedigree approvato...altrimenti si e' degli ignoranti.

Questo concetto non lo capisco.

più che altro,ci sono miliardi di altri libri non straimpegnativi e leggerissimi più meritevoli e più interessanti,senza tirarsela e senza bisogno di far arricchire dan brown (magari anche più economi,appunto).

Ma questa cosa chi la dice...tu? Dei critici??? Se ha avuto tutto questo successo un motiva dovra' pur esserci. Se come libro leggero e' stato preferito a molti altri dovra' pur esserci un motivo...

Questo "odio" a priori a me fa ridere...

[Mikk]

Io credo che si critichi (almeno IO critico) il fatto che dispensi disinformazione a piene mani, che molti lo leggano e dicono "come ciarraggione". Non è il caso dei lettori di questo forum forse, ma che distribuisca ignoranza è un dato di fatto. Poi non è che io faccia delle crociate, figurarsi, ognuno spende il suo tempo di relax come meglio crede: trovo Evangelisti molto più preciso e accattivante.

[Orologio]

Al pubblico piace molto sentirsi raccontare la storia del complotto...del governo ombra...di grossi segreti nascosti.
Fondamentalmente il popolo si sente sempre sfruttato e le storie fittizie dove si svelano gli altarini nascosti, danno un senso di rivincita...
Tutto cio' era gia' stato sapientemente raccontato in x-files e l'argomento iniziava ad essere inflazionato...Dan Brown ha portato la stessa minestra in ambito religioso, proprio in un periodo in cui la chiesa cattolica era sotto i riflettori americani (preti pedofili) e mondiali (scontro di religione, malattia e infine morte del papa)
Ha raccontato la solita storia del complotto "galattico" usando la religione e ha avuto la fortuna di far uscire il libro proprio nel momento di maggiore interesse...


Poi quelli che ci credono...sono gli stessi che credono alle teorie di x-files...

[Kivan]

Io ho letto anche il sacro graal, quello da cui brown ha tratto "ispirazione", e a quanto pare ci sono dati storici che fanno pensare.
Tutto qua.

E comunque le parole di orologio rispecchiano la mia idea in toto. Sai quale è il problema, orologio?
Che molte persone quà dentro riescono a sentirsi importanti soltanto in quel modo.
Io l'ho trovato un libro stupendo che ha adempiuto totalmente al suo scopo: quello di tenermi incollato e di farmi divertire come non mi accadeva da tempo.

[Mikk]

Non mi stancherò mai di ripeterlo: se la gente leggesse "Il pendolo di Focault" il mondo non avrebbe mai più bisogno di Brown & affini
Fatti un piacere Kivan e leggilo: non solo ti tiene incollato, non solo è divertente da far paura, ma è anche intelligentissimo e restituisce al mondo ciò che i complottisti gli hanno tolto

[Kivan]

Mikk ha scritto ven, 24 marzo 2006 alle 20:01
Non mi stancherò mai di ripeterlo: se la gente leggesse "Il pendolo di Focault" il mondo non avrebbe mai più bisogno di Brown & affini
Fatti un piacere Kivan e leggilo: non solo ti tiene incollato, non solo è divertente da far paura, ma è anche intelligentissimo e restituisce al mondo ciò che i complottisti gli hanno tolto

Questo sì che mi piace. Datemi consigli su cosa leggere. Ora ho cominciato il volumone di narnia. Mi ci vorrà un po' di tempo.

[Sephirutt]

Karat45 ha scritto dom, 12 febbraio 2006 alle 23:29
La cultura di massa è nata con l'industrializzazione... non l'ha inventata di certo la Rowling o Dan Brown... non diamogli tanta importanza.

non mi sembra che sia stato detto questo.
cmq dan brown è indubbiamente un imbecille da quello che ho letto(prestiti da amici),non vedo perchè regalargli i miei soldi.

[Kivan]

Addirittura "imbecille"....
Tutti esperti letterati quà dentro

[Aton]

Mikk ha scritto ven, 24 marzo 2006 alle 20:01
Non mi stancherò mai di ripeterlo: se la gente leggesse "Il pendolo di Focault" il mondo non avrebbe mai più bisogno di Brown & affini
Fatti un piacere Kivan e leggilo: non solo ti tiene incollato, non solo è divertente da far paura, ma è anche intelligentissimo e restituisce al mondo ciò che i complottisti gli hanno tolto

E' quello che ho pensato appena ho finito di leggere "il codice da vinci": l'ho trovato carino, ma "il pendolo di focault" sta proprio su un altro pianeta, proprio per quell'intelligenza e quell'arguzia (oltre che raffinatezza linguistica) che mancano completamente al libro di Brown.

Condivido chi ha definito "il codice da vinci" un libro hollywoodiano: in effetti sembra quasi la sceneggiatura di un classico blockbuster cinematografico...

[Kivan]

Aton ha scritto dom, 02 aprile 2006 alle 00:17
Condivido chi ha definito "il codice da vinci" un libro hollywoodiano: in effetti sembra quasi la sceneggiatura di un classico blockbuster cinematografico...

Penso che questo sia palese

[Thyo85]

Da sempre diffido dei fenomeni letterari, dal momento che leggo libri da sempre mentre intorno a me già un quotidiano sembra impegnativo.
Ed è per questo che non ho voluto leggere il codice da vinci, nonostante politici, bancari, barboni, tutti rispondano alla domanda "l'ultimo libro che hai letto?" "Il codice da vinci.

Ad ogni modo, mentre ero scrutinatore per le elezioni, mentre c'era un momento di vuoto all'ora di pranzo del lunedi (quando ha già votato il 92% di 1500 persone,se capisce che non ne arriveranno molti andare alle 15 ) ho letto una buona parte dell'ultimo (la verità del ghiaccio mi pare).
Non è che sia brutto,per carita, funziona la formula.
Ma la cosa che mi ha impressionato è la finzione che si legge: ogni capitolo si chiude con qualcosa di sensazionale che ti dice "dai vai avanti", i personaggi più che ambigui sono sempre classicamente bene e male, si legge aria di sospetto e tradimenti in ogni angolo.
Non sembra un romanzo scritto per raccontare, bensì un romanzo per piacere,estremamente calcolato in tutto e molto spesso banale.Alcuni retroscena dei personaggi sono veramente semplici..mi ricordo un personaggio...inizia dicendo tipo "ma lui non ne voleva sapere di storie sentimentali". E poi la solita solfa scritta da qualunque scrittore, me compreso( ) sulla giovane ragazza da lui amata e morta per cancro in giovane età, con lui che le resta vicino fino all'ultimo in ospedale.
Non voglio mica dire, niente di male, ma è la cosa più scontata del mondo.

Ecco, questo mi sembrano i suoi romanzi: non tanto brutti, ma al servizio di chi legge, e non di scrive.

[Tyreal]

Thyo85 ha scritto dom, 16 aprile 2006 alle 20:25
Da sempre diffido dei fenomeni letterari, dal momento che leggo libri da sempre mentre intorno a me già un quotidiano sembra impegnativo.
Ed è per questo che non ho voluto leggere il codice da vinci, nonostante politici, bancari, barboni, tutti rispondano alla domanda "l'ultimo libro che hai letto?" "Il codice da vinci.

Ad ogni modo, mentre ero scrutinatore per le elezioni, mentre c'era un momento di vuoto all'ora di pranzo del lunedi (quando ha già votato il 92% di 1500 persone,se capisce che non ne arriveranno molti andare alle 15 ) ho letto una buona parte dell'ultimo (la verità del ghiaccio mi pare).
Non è che sia brutto,per carita, funziona la formula.
Ma la cosa che mi ha impressionato è la finzione che si legge: ogni capitolo si chiude con qualcosa di sensazionale che ti dice "dai vai avanti", i personaggi più che ambigui sono sempre classicamente bene e male, si legge aria di sospetto e tradimenti in ogni angolo.
Non sembra un romanzo scritto per raccontare, bensì un romanzo per piacere,estremamente calcolato in tutto e molto spesso banale.Alcuni retroscena dei personaggi sono veramente semplici..mi ricordo un personaggio...inizia dicendo tipo "ma lui non ne voleva sapere di storie sentimentali". E poi la solita solfa scritta da qualunque scrittore, me compreso( ) sulla giovane ragazza da lui amata e morta per cancro in giovane età, con lui che le resta vicino fino all'ultimo in ospedale.
Non voglio mica dire, niente di male, ma è la cosa più scontata del mondo.

Ecco, questo mi sembrano i suoi romanzi: non tanto brutti, ma al servizio di chi legge, e non di scrive.

Hai descritto perfettamente le stesse impressioni che ho avuto io.

[GoDsMaCk]

c'è una cosa che proprio non capisco e magari qualcuno di voi mi può aiutare


ma perchè continuano i dibattiti sul codice da vinci?
cioè se fossero incentrati sul libro,su com'è scritto,fa schifo,non fa schifo,insomma commenti di origine letteraria capirei...

invece fanno ste tavole rotonde dissertando sulle cose "non vere" che dice nel libro e io mi chiedo:

- Ma è o non è un romanzo?

cavolarola è un romanzo non un saggio sulla religione o sulla storia dell'arte scritto da un eminente professore,non l'hanno pubblicato su science,è questa la cosa che proprio mi sembra assurda. è un romanzo scritto da uno scrittore con pregi e difetti

tutti a contestargli le cose che dice sui quadri,sulle società del vaticano e bla bla bla bla

giusto ieri sera giro canale e su matrixsu canale 5 c'era appunto una puntata dedicata al codice da vinci,con i soliti cardinali,professori etc etc tutti a dire "eh ma dice un mucchio di boiate", avrei voluto chiamarli in diretta e dirgli "avete presente un'opera di fantasia?"

è come criticare Tolkien perchè gli elfi non esistono e lui s crive solo cose non vere

[logorroico]

GoDsMaCk ha scritto gio, 27 aprile 2006 alle 08:20
c'è una cosa che proprio non capisco e magari qualcuno di voi mi può aiutare


ma perchè continuano i dibattiti sul codice da vinci?
cioè se fossero incentrati sul libro,su com'è scritto,fa schifo,non fa schifo,insomma commenti di origine letteraria capirei...

invece fanno ste tavole rotonde dissertando sulle cose "non vere" che dice nel libro e io mi chiedo:

- Ma è o non è un romanzo?

cavolarola è un romanzo non un saggio sulla religione o sulla storia dell'arte scritto da un eminente professore,non l'hanno pubblicato su science,è questa la cosa che proprio mi sembra assurda. è un romanzo scritto da uno scrittore con pregi e difetti

tutti a contestargli le cose che dice sui quadri,sulle società del vaticano e bla bla bla bla

giusto ieri sera giro canale e su matrixsu canale 5 c'era appunto una puntata dedicata al codice da vinci,con i soliti cardinali,professori etc etc tutti a dire "eh ma dice un mucchio di boiate", avrei voluto chiamarli in diretta e dirgli "avete presente un'opera di fantasia?"

è come criticare Tolkien perchè gli elfi non esistono e lui s crive solo cose non vere

non è proprio così,toccando la religione si sa che nascono casini. si tratta delle convinzioni intime delle persone...vedi il bordello inumano per le vignette di allah.

[S4pho]

http://www.espressonline.it/eol/free/jsp /detail.jsp?m1s=o&m2s=null&idCat egory=4789&idContent=1043949

[Kivan]

Mosso da curiosità, pure io ho comprato il libro da cui brown ha tratto "ispirazione".
Purtroppo non sono riuscito a trovare mai nulla che potesse sbugiardare, dati storici alla mano, quel libro.
L'unica cosa che riesco a leggere è il fatto sul perchè denunciare per plagio.
Qualcuno può darmi una fonte che non dica "chiacchiere"?

[Tiphareth]

hmm... altra Carta Igienica... che bello...

[Tyreal]

GoDsMaCk ha scritto gio, 27 aprile 2006 alle 08:20
c'è una cosa che proprio non capisco e magari qualcuno di voi mi può aiutare


ma perchè continuano i dibattiti sul codice da vinci?
cioè se fossero incentrati sul libro,su com'è scritto,fa schifo,non fa schifo,insomma commenti di origine letteraria capirei...

invece fanno ste tavole rotonde dissertando sulle cose "non vere" che dice nel libro e io mi chiedo:

- Ma è o non è un romanzo?

cavolarola è un romanzo non un saggio sulla religione o sulla storia dell'arte scritto da un eminente professore,non l'hanno pubblicato su science,è questa la cosa che proprio mi sembra assurda. è un romanzo scritto da uno scrittore con pregi e difetti

tutti a contestargli le cose che dice sui quadri,sulle società del vaticano e bla bla bla bla

giusto ieri sera giro canale e su matrixsu canale 5 c'era appunto una puntata dedicata al codice da vinci,con i soliti cardinali,professori etc etc tutti a dire "eh ma dice un mucchio di boiate", avrei voluto chiamarli in diretta e dirgli "avete presente un'opera di fantasia?"

è come criticare Tolkien perchè gli elfi non esistono e lui s crive solo cose non vere

Il problema è che come nota all'inizio del libro, Brown "spiega" cosa è vero e cosa non lo è nella storia che ci si appresta a leggere... E nasce un equivoco, perché da per "veri" anche riferimenti che non lo sono affatto...

[sava73]

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