E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
Non è vero che NON passano,ma ne passano meno. Non sono un chimico ma credo dipenda dalle caratteristiche atomiche del metallo.Friz33 ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:28
E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
La minor quantità di radiazioni che passano attraverso il piombo è dovuta al fatto che il pombio viene formato durante i processi di decadimento dei componenti delle tre famiglie radioattive. In natura gli elementi che, decadendo, producono un notevole quantitativo di radiazioni sono l'uranio, il torio e l'attinio che producono, con l'emissione di energia sotto forma di radiazioni, altri elementi instabili che vanno incontro al processo di decadimento, fino a quando si ha la fomazione del piombo. Ecco perchè i sistemi per la radioprotezione sono realizzati con questo metallo.MastroL ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:46
Non è vero che NON passano,ma ne passano meno. Non sono un chimico ma credo dipenda dalle caratteristiche atomiche del metallo.Friz33 ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:28
E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
quindi è per quello che anche il piombo è velenoso?blackjack ha scritto gio, 10 novembre 2005 alle 23:48
La minor quantità di radiazioni che passano attraverso il piombo è dovuta al fatto che il pombio viene formato durante i processi di decadimento dei componenti delle tre famiglie radioattive. In natura gli elementi che, decadendo, producono un notevole quantitativo di radiazioni sono l'uranio, il torio e l'attinio che producono, con l'emissione di energia sotto forma di radiazioni, altri elementi instabili che vanno incontro al processo di decadimento, fino a quando si ha la fomazione del piombo. Ecco perchè i sistemi per la radioprotezione sono realizzati con questo metallo.MastroL ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:46
Non è vero che NON passano,ma ne passano meno. Non sono un chimico ma credo dipenda dalle caratteristiche atomiche del metallo.Friz33 ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:28
E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
Veramente questa cosa non spiega affatto il perchè le emissioni radioattive non passano, ma solo la relazione che c'è fra piombo e (alcuni) materiali radioattivi.blackjack ha scritto gio, 10 novembre 2005 alle 23:48
La minor quantità di radiazioni che passano attraverso il piombo è dovuta al fatto che il pombio viene formato durante i processi di decadimento dei componenti delle tre famiglie radioattive. In natura gli elementi che, decadendo, producono un notevole quantitativo di radiazioni sono l'uranio, il torio e l'attinio che producono, con l'emissione di energia sotto forma di radiazioni, altri elementi instabili che vanno incontro al processo di decadimento, fino a quando si ha la fomazione del piombo. Ecco perchè i sistemi per la radioprotezione sono realizzati con questo metallo.MastroL ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:46
Non è vero che NON passano,ma ne passano meno. Non sono un chimico ma credo dipenda dalle caratteristiche atomiche del metallo.Friz33 ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:28
E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
golem101 ha scritto ven, 11 novembre 2005 alle 00:02
Veramente questa cosa non spiega affatto il perchè le emissioni radioattive non passano, ma solo la relazione che c'è fra piombo e (alcuni) materiali radioattivi.blackjack ha scritto gio, 10 novembre 2005 alle 23:48
La minor quantità di radiazioni che passano attraverso il piombo è dovuta al fatto che il pombio viene formato durante i processi di decadimento dei componenti delle tre famiglie radioattive. In natura gli elementi che, decadendo, producono un notevole quantitativo di radiazioni sono l'uranio, il torio e l'attinio che producono, con l'emissione di energia sotto forma di radiazioni, altri elementi instabili che vanno incontro al processo di decadimento, fino a quando si ha la fomazione del piombo. Ecco perchè i sistemi per la radioprotezione sono realizzati con questo metallo.MastroL ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:46
Non è vero che NON passano,ma ne passano meno. Non sono un chimico ma credo dipenda dalle caratteristiche atomiche del metallo.Friz33 ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:28
E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
la BButto li, da ignorante(letto con la gn dura).
Essendo il risultato ultimo del decadimento di altri elementi, il piombo si trova in uno stato energetico minimo e soprattutto in una situazione di densità molto elevata(massima?)
un nucleo di elio radioattivo che si trovasse ad attraversare uno strato di piombo troverebbe un muro molto denso di atomi che, malgrado la sua alta energia, lo stopperebbero nella stragrande maggioranza dei casi.
un elettrone invece troverebbe molti atomi di livello energetico basso... non so come dire, pronti ad afferrarlo...
parlo da ignorante ripeto, questa è pura speculazione deduttiva, fuffa per dirla in una parola...
Per chi volesse approfondire vi riporto un sito in cui spiega in termini molto elementari gli effetti delle radiazioni sull'uomoe cos'è esattamente il nucleare:
http://digilander.libero.it/ilnucleare/
Esatto. Infatti il piombo ha un elevato peso specifico e, al tempo stesso, un elevato numero atomico, caratteristica importante nei processi di interazione dei raggi X e dei raggi gamma con la materia.Aragorn ha scritto ven, 11 novembre 2005 alle 00:57
golem101 ha scritto ven, 11 novembre 2005 alle 00:02
Veramente questa cosa non spiega affatto il perchè le emissioni radioattive non passano, ma solo la relazione che c'è fra piombo e (alcuni) materiali radioattivi.blackjack ha scritto gio, 10 novembre 2005 alle 23:48
La minor quantità di radiazioni che passano attraverso il piombo è dovuta al fatto che il pombio viene formato durante i processi di decadimento dei componenti delle tre famiglie radioattive. In natura gli elementi che, decadendo, producono un notevole quantitativo di radiazioni sono l'uranio, il torio e l'attinio che producono, con l'emissione di energia sotto forma di radiazioni, altri elementi instabili che vanno incontro al processo di decadimento, fino a quando si ha la fomazione del piombo. Ecco perchè i sistemi per la radioprotezione sono realizzati con questo metallo.MastroL ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:46
Non è vero che NON passano,ma ne passano meno. Non sono un chimico ma credo dipenda dalle caratteristiche atomiche del metallo.Friz33 ha scritto mer, 02 novembre 2005 alle 14:28
E perchè le radiazioni non passano attraverso il piombo?
la BButto li, da ignorante(letto con la gn dura).
Essendo il risultato ultimo del decadimento di altri elementi, il piombo si trova in uno stato energetico minimo e soprattutto in una situazione di densità molto elevata(massima?)
cmq per rispondere alla domanda di alternat, non so se il processo fisico che ho spiegato sopra sia la causa della velenosità del piombo.
perché si usa il piombo per schermare i gamma?
La risposta non è banale.
I processi di perdita energetica da parte di un fotone sono molteplici, ma i più importanti sono tre: effetto fotoelettrico, scattering Compton, e produzione di coppie elettrone-positrone.
-L'effetto fotoelettrico consiste nell'assorbimento da parte di un elettrone (di solito di quelli più legati, più interni cioè) di tutto il fotone, che scompare cedendo completamente la sua energia all'elettrone. Questo fenomeno è quello predominante alle "basse" energie, e dipende sia dal numero atomico del materiale assorbitore (dipendenza alla quarta o quinta potenza di Z, a seconda dei casi), sia dall'inverso dell'energia del fotone alla terza potenza. Quindi la dipendenza dallo Z del materiale assorbitore è drammatica.
-Salendo in energia del fotone, diventa importante l'effetto Compton: il gamma interagisce con gli elettroni esterni (considerati liberi) e viene deviato, cedendo solo parte della propria energia all'elettrone, che varia in funzione dell'angolo di deviazione. Anche questo fenomeno dipende dallo Z del nucleo assorbitore, in maniera lineare.
-Aumentando ancora l'energia del fotone, e superando il valore di soglia di 1,02 MeV (doppia energia di massa dell'elettrone), diventa possibile anche l'annichilimento del fotone con conseguente materializzazione di una coppia elettrone-positrone, mediante interazione con un atomo del materiale assorbitore. Questo fenomeno diventa importante ad energie superiori al doppio dell'energia di soglia, e dipende approssimativamente dal quadrato dello Z del materiale assorbitore.
Quindi, ognuno dei fenomeni di scambio di energia tra radiazione e materia dipende (a volte drammaticamente) dal numero atomico del materiale assorbitore: ciò rende vantaggioso l'uso del Piombo, per esempio.
La nocività chimica del piombo invece nulla ha a che vedere con la sua produzione come residuo delle catene radioattive: così fosse, sarebbero nocivi anche tutti i nuclei prodotti come residui di reazione di fissione, lo iodio per esempio. Per inciso, non tutto il piombo esistente in natura deriva dal decadimento dei materiali radioattivi, anzi; in compenso, tutti gli elementi sono stati sintetizzati per reazione di fusione nucleare in qualche stella, e quelli di numero atomico superiore al ferro durante l'esplosione di qualche supernova. Mica fanno male per questo .
Le proprietà chimiche di un elemento dipendono solo dalla disposizione degli elettroni nei suoi orbitali, non dalla sua storia pregressa.
Scusa lory, ma perchè il valore del numero atomico Z viene elevato alla quarta o alla quinta potenza? Da cosa dipende l'utilizzo del valore elevato alla quinta potenza, e non alla quarta?lory ha scritto dom, 13 novembre 2005 alle 12:30
L'effetto fotoelettrico consiste nell'assorbimento da parte di un elettrone (di solito di quelli più legati, più interni cioè) di tutto il fotone, che scompare cedendo completamente la sua energia all'elettrone. Questo fenomeno è quello predominante alle "basse" energie, e dipende sia dal numero atomico del materiale assorbitore (dipendenza alla quarta o quinta potenza di Z, a seconda dei casi), sia dall'inverso dell'energia del fotone alla terza potenza. Quindi la dipendenza dallo Z del materiale assorbitore è drammatica.
il fatto è che per l'effetto fotoelettrico non esiste un'unica espressione in grado di rappresentare la probabilità dell'interazione per il singolo atomo: quella esitente è una relazione approsimativa, che va adattata caso per caso. L'andamento con Z comunque va con la quarta o la quinta potenza.blackjack ha scritto dom, 13 novembre 2005 alle 13:13
Scusa lory, ma perchè il valore del numero atomico Z viene elevato alla quarta o alla quinta potenza? Da cosa dipende l'utilizzo del valore elevato alla quinta potenza, e non alla quarta?lory ha scritto dom, 13 novembre 2005 alle 12:30
L'effetto fotoelettrico consiste nell'assorbimento da parte di un elettrone (di solito di quelli più legati, più interni cioè) di tutto il fotone, che scompare cedendo completamente la sua energia all'elettrone. Questo fenomeno è quello predominante alle "basse" energie, e dipende sia dal numero atomico del materiale assorbitore (dipendenza alla quarta o quinta potenza di Z, a seconda dei casi), sia dall'inverso dell'energia del fotone alla terza potenza. Quindi la dipendenza dallo Z del materiale assorbitore è drammatica.
Rebus sic stantibus
Io sapevo che i metalli vengono usati per schermarsi dalle radiazioni per la skin depth, cioè un'onda che vada a colpire un metallo viene quasi del tutto riflessa, mentre una parte penetra all'interno, ma si va ad esaurire in pochi transitori. Sapevo anche che l'onda evanescente non si creava nemmeno nel caso in cui si avesse a che fare con un conduttore perfetto, o superconduttore. Quindi basterebbe andare in giro ricoperti da un sottilissomo domopak al superconduttore per essere completamente schermati dalle radiazioni cosmiche.
Ho detto molte sceméttate?
GEdit: Stronzate, cazzo, stronate!Sergio Da Rio ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 00:05
Io sapevo che i metalli vengono usati per schermarsi dalle radiazioni per la skin depth, cioè un'onda che vada a colpire un metallo viene quasi del tutto riflessa, mentre una parte penetra all'interno, ma si va ad esaurire in pochi transitori. Sapevo anche che l'onda evanescente non si creava nemmeno nel caso in cui si avesse a che fare con un conduttore perfetto, o superconduttore. Quindi basterebbe andare in giro ricoperti da un sottilissomo domopak al superconduttore per essere completamente schermati dalle radiazioni cosmiche.
Ho detto molte stronZate?
ciao Sergio!! ( )
dunque:
non è il mio campo, quello a cui fai riferimento tu. Comunque, a quel che so, lo skin depth è la profondità alla quale un'onda elettromagnetica penetra in un conduttore, e dipende dalla frequenza della radiazione (alias la sua energia), dalla conducibilità elettrica e dalla permeabilità magnetica del conduttore.
Due o tre osservazioni:
-la prima è che l'espressione per il calcolo della skin depth è valida per frequenze nelle microonde, nell'infrarosso, e non credo molto più su, quindi ben lontano dai gamma di cui stiamo parlando.
-la seconda, è che permeabilità magnetica e conducibilità sono valori che dipendono dal materiale, e quindi riflettono in qualche modo la sua struttura atomica.
-terzo, non c'è contraddizione tra quel che dico io e quel che dici tu: sono semplicemente due modi diversi di trattare problemi analoghi (non identici perchè le energie in gioco sono diverse). Qui si vede bene il solito dualismo onda-corpuscolo. Parlando di skin depth si tratta la radiazione e.m. come onda, e quindi i risultati sono da interpretare come probabilità di trovare l'onda in una certa zona: non rappresentano i singoli fenomeni di interazione radiazione-materia e non descrivono lo scambio energetico di questi processi. La mia descrizione invece tratta la radiazione come fotoni, e quindi i fenomeni sono descritti dal punto di vista del loro scambio energetico, e non nella probabilità di trovare la particella entro certe zone.
Ad ogni modo, direi che l'osservazione principale sia la prima: per le energie dei gamma, entrano in gioco tutti i fenomeni che avevo elencato prima (eff. fotoelettrico, Compton e produzione coppie) che alle basse energie sono insignificanti o nulli. E quindi la formula usata per il calcolo dello skin depht, che penso sia dedotta sulla base di altri tipi di fenomeni, non può essere estrapolata per queste radiazioni.
Direi, senza metterci la mano sul fuoco.
edit: per inciso, i raggi cosmici si guardano bene dall'essere solo onde e.m.: le bestiacce sono anche particelle iper.super.mega.energetiche.
Temo che la tutina spaziale in domopack superconduttore (che schiccheria! ) non basti.
guarda cos'è successo ai Fantastici Quattro...
Ok grazie Lory , io l'avevo buttata lì con le mie (poche) conoscenze sulle onde EM.
@alternat: però i FF non erano ricoperti di domopak, se ben ricordo.
non credo che Mr fantastic se ne abbia a male per questo.Sergio Da Rio ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 18:54
Ok grazie Lory , io l'avevo buttata lì con le mie (poche) conoscenze sulle onde EM.
@alternat: però i FF non erano ricoperti di domopak, se ben ricordo.
io voglio esser come SueAutomatic Jack ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 20:00
non credo che Mr fantastic se ne abbia a male per questo.Sergio Da Rio ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 18:54
Ok grazie Lory , io l'avevo buttata lì con le mie (poche) conoscenze sulle onde EM.
@alternat: però i FF non erano ricoperti di domopak, se ben ricordo.
basta non diventare come la Cosa
ricordo una vignetta del mai troppo lodato Leo Ortolani, che aveva come titolo "se Reed Richards non fosse stato Mr. Fantastic" e ritraeva il suddetto Reed che sorprendeva (ovviamente) Sue a letto con la Cosa.Automatic Jack ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 20:00
non credo che Mr fantastic se ne abbia a male per questo.Sergio Da Rio ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 18:54
Ok grazie Lory , io l'avevo buttata lì con le mie (poche) conoscenze sulle onde EM.
@alternat: però i FF non erano ricoperti di domopak, se ben ricordo.
detto così però non fa molto ridere...
Sue a letto con la Cosa?alternat ha scritto mar, 15 novembre 2005 alle 17:58
ricordo una vignetta del mai troppo lodato Leo Ortolani, che aveva come titolo "se Reed Richards non fosse stato Mr. Fantastic" e ritraeva il suddetto Reed che sorprendeva (ovviamente) Sue a letto con la Cosa.Automatic Jack ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 20:00
non credo che Mr fantastic se ne abbia a male per questo.Sergio Da Rio ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 18:54
Ok grazie Lory , io l'avevo buttata lì con le mie (poche) conoscenze sulle onde EM.
@alternat: però i FF non erano ricoperti di domopak, se ben ricordo.
detto così però non fa molto ridere...
però adesso il popolo acclama: vogliamo sapere come è andata a finire!!!
anche se non è TSM
ommioddio... spiegare una battuta a Lory... e adesso che faccio?lory ha scritto mar, 15 novembre 2005 alle 23:18
Sue a letto con la Cosa?alternat ha scritto mar, 15 novembre 2005 alle 17:58
ricordo una vignetta del mai troppo lodato Leo Ortolani, che aveva come titolo "se Reed Richards non fosse stato Mr. Fantastic" e ritraeva il suddetto Reed che sorprendeva (ovviamente) Sue a letto con la Cosa.
detto così però non fa molto ridere...
però adesso il popolo acclama: vogliamo sapere come è andata a finire!!!
anche se non è TSM
insomma, se Reed Richards non fosse stato Mr. Fantastic non avrebbe avuto la possibilità di mutare le dimensioni di ogni organo del proprio corpo... e la Cosa con la sua rocciosa solidità sarebbe stata sicuramente più... come dire... attraente.
tutto qui, insomma.
Una povera psicolabile a cui il moroso deve dire pure quando pisciare?lory ha scritto mar, 15 novembre 2005 alle 00:12
io voglio esser come Sue
Meno male che con gli anni si ripiglia, povera Sue.
penso si riferisse all'invisibilità...the_lamb ha scritto mer, 16 novembre 2005 alle 18:54
Una povera psicolabile a cui il moroso deve dire pure quando pisciare?lory ha scritto mar, 15 novembre 2005 alle 00:12
io voglio esser come Sue
Meno male che con gli anni si ripiglia, povera Sue.
Quello che le interessa di più è poter scagliare i campi di forza, altrochéalternat ha scritto mer, 16 novembre 2005 alle 20:50
penso si riferisse all'invisibilità...the_lamb ha scritto mer, 16 novembre 2005 alle 18:54
Una povera psicolabile a cui il moroso deve dire pure quando pisciare?lory ha scritto mar, 15 novembre 2005 alle 00:12
io voglio esser come Sue
Meno male che con gli anni si ripiglia, povera Sue.
Paura!
parli di Sue Storm o di lory?the_lamb ha scritto ven, 18 novembre 2005 alle 09:39
Quello che le interessa di più è poter scagliare i campi di forza, altrochéalternat ha scritto mer, 16 novembre 2005 alle 20:50
penso si riferisse all'invisibilità...the_lamb ha scritto mer, 16 novembre 2005 alle 18:54
Una povera psicolabile a cui il moroso deve dire pure quando pisciare?lory ha scritto mar, 15 novembre 2005 alle 00:12
io voglio esser come Sue
Meno male che con gli anni si ripiglia, povera Sue.
Paura!