MrWolf ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 03:50
Olengard ha scritto dom, 13 novembre 2005 alle 17:44
Alfio ha scritto dom, 13 novembre 2005 alle 12:19
tiè Olengatto e non ti lamentare
Ah, già, magnifico, questo film, magnifico davvero...
vabbè, vabbè, articolerò meglio... certo anche il lupastro dai miei ricordi potrebbe sbrodolare qualcosa su Cachè...
Vai avanti tu che a me viene da ridere
In realtà c'è tanto da dire...sarà che ho ripensato a questo film alla luce degli eventi attuali. Mi sembra sempre più un grottesco apologo perfetto per racchiudere il senso della situazione parigina.
Un po' sconcertante, ma affascinante, che questo legame forte con la realtà vada di pari passo con una dichiarazione d'intenti cinematografica molto severa, decisa nel suo negare la visibilità dell'altro polo comunicativo cinematografico, quello che fa da dirimpettaio al nostro occhio di spettatore.
Concordo con Alfio riguardo alla scena "forte", davvero significativa anche grazie a quel breve momento in cui la senti che sta per arrivare, e ti compiaci che la macchina sia fissa e tale resterà, sia diegeticamente che extradiegeticamente.