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Discussione: Italians do it better?

  1. #1
    Vitor
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    Predefinito Italians do it better?

    non so se ve ne siete accorti, ma il consiglio federale italiano ha approvato un piano di revisione del numero di italiani a referto per i prossimi anni. su dodici giocatori, l'anno prossimo 6 dovranno essere italiani (tra cui uno può essere naturalizzato, tipo calabria o rocca) e 6 stranieri. tra due anni 6 italiani e 6 stranieri (compresi i naturalizzati).
    ora, la cosa ha suscitato non poche polemiche visto che la lega non era d'accordo. prandi ha parlato di violazione di imprenditorialità e competitività e ha aggiunto "ora aspetto che petrucci (presidente del coni, promulgatore di questa riforma) imponga il 50% di italiani a referto anche nel calcio. poi starò zitto"
    gilberto benetton ha fatto notare che di italiani forti ce ne sono pochi e costano un sacco: "con 200.000 euro posso prendere 20 giocatori italiani e mille americani" e ha detto che la proposta di petrucci porterà all'uccisione del basket.

    voi che ne pensate? da un certo punto di vista bisognerebbe fare qualcosa per gli italiani e le regole attuali sono un po' una buffonata (a napoli in panchina ci vanno morena e giovani tipo i due fevola, iacolo, alfè. mai visti in campo se non mimmone), dall'altra parte non vedo perchè obbligare la squadre a comprare giocatori italiani se questi sono più scarsi. e uno può comunque comprare 6 americani da quintetto e completare la rotazione con 2/3 italiani decenti per poi mettere i giovani in panchina. temo poi un netto calo di competitività delle nostre squadre in ambito internazionale...

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di *Gandalf*
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Anche io penso che la competitività europea potrebbe scemare, a meno che i migliori italiani non si fermino alle squadre migliori, ma comunque non vedo 120 italiani di livello A1. Molti farebbero panchina, molti farebbero i mestieranti, molti non vedrebbero nemmeno il campo. Potrebbe aiutare i vivai, ma io penso che allungherebbe solo la carriera a molti giocatori.
    Pittis scherzando diceva che probabilmente avrebbe potutto pure tornare a giocare con sta legge. Non sarebbe nemmeno incredibile.

    Chissà lo zio Dan quando smette di giocare così...

  3. #3
    La Borga L'avatar di Cily
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    Predefinito Re: Italians do it better?



    Ora non ho tempo di esprimere un giudizio completo,ma in sintesi per me è una vaccata bella grossa

  4. #4
    Lo Zio L'avatar di Morf
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Son convinto che i primi anni saranno duri, ma è la soluzione più giusta.In Italia ci sono tanti talenti, e non vengono sfruttati; vero anche il discorso del sciur Benetton...ma in un ottica sbagliata, è vero che ora un Gigli ti costa 600 mila + buyout di un milioncino, ma è anche vero che di Gigli ce ne potrebbero essere 100 nei prossimi 10 anni se il basket italiano venisse valorizzato...e allora le cose cambierebbero

    L'olimpia ha appena rinnovato Dante, in questo modo è Italiano e non ce lo contano come straniero

  5. #5
    Il Nonno L'avatar di *Gandalf*
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Di Gigli me ne basta uno...

    Scherzi a parte, secondo me è una vaccata, se uno deve emergere, emerge da solo. Se abbassi il livello, per forza emergono in tanti.

  6. #6
    Banned L'avatar di Jimi
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    sottolineando sempre che i miei interventi sull'argomento "pallacanestro europea/italiana" si contano sulle dita di una mano monca ...

    Credo sia una decisione infelice, il livello del campionato potrebbe abbassarsi notevolmente, le nostre squadre non saranno più il training per i giocatori da NBA (ruolo che trovo comunque interessante per una nazione calciofila), certo vedremo più italiani, ma come potranno essere valutati dagli scout se si ritrovano a giocare in un campionato meno tosto ?
    Paradossalmente un aumento di giocatori italiani si tradurrà in una minor possibilità di passaggio oltreoceano per i nostri azzurri ?

  7. #7
    Lo Zio L'avatar di Morf
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    *Gandalf* ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 15:37
    Di Gigli me ne basta uno...

    Scherzi a parte, secondo me è una vaccata, se uno deve emergere, emerge da solo. Se abbassi il livello, per forza emergono in tanti.
    Su Gigli hai totalmente ragione ho preso lui come esempio perchè tra gli osannati è il più normale (che però se sfruttasse il talento che ha ) e poi come Bargnani ne esce uno ogni 20 anni qua in italia

    Sul resto non sono d'accordo,non so come spiegarmi...
    Di certo un esempio è quello del calcio, le strutture sono più avanzate e ogni bambino ha un pallone da calcio in mano da quando può camminare; fosse così anche per il basket di sicuro ci sarebbe una maggiore scoperta di talenti.
    Un passo iniziale ma molto importante è quello di valorizzare nelle massime serie gli italiani.

    E' vero che nelle competizioni come Eurolega o Uleb ci asfalterebbero all'inizio, ma penso sarà una cosa provvisoria diciamo di qualche anno.

    E ricordo questo:
    1965/66 Simmenthal Milano

    Campioni d'Italia, vincitrice della Coppa dei Campioni

    Pieri (k), G. Ongaro, Riminucci, Binda, Vianello, Masini, Longhi, Iellini, Bradley (in Coppa Campioni), Gnocchi

    All. Cesare Rubini


    Vedo un solo americano giusto?

  8. #8
    La Borga L'avatar di andrew_killer
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Morf ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:06
    *Gandalf* ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 15:37
    Di Gigli me ne basta uno...

    Scherzi a parte, secondo me è una vaccata, se uno deve emergere, emerge da solo. Se abbassi il livello, per forza emergono in tanti.
    Su Gigli hai totalmente ragione ho preso lui come esempio perchè tra gli osannati è il più normale (che però se sfruttasse il talento che ha ) e poi come Bargnani ne esce uno ogni 20 anni qua in italia

    Sul resto non sono d'accordo,non so come spiegarmi...
    Di certo un esempio è quello del calcio, le strutture sono più avanzate e ogni bambino ha un pallone da calcio in mano da quando può camminare; fosse così anche per il basket di sicuro ci sarebbe una maggiore scoperta di talenti.
    Un passo iniziale ma molto importante è quello di valorizzare nelle massime serie gli italiani.

    E' vero che nelle competizioni come Eurolega o Uleb ci asfalterebbero all'inizio, ma penso sarà una cosa provvisoria diciamo di qualche anno.

    E ricordo questo:
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    vabbè, 1000 anni fa

  9. #9
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    andrew_killer ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:09
    Morf ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:06
    *Gandalf* ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 15:37
    Di Gigli me ne basta uno...

    Scherzi a parte, secondo me è una vaccata, se uno deve emergere, emerge da solo. Se abbassi il livello, per forza emergono in tanti.
    Su Gigli hai totalmente ragione ho preso lui come esempio perchè tra gli osannati è il più normale (che però se sfruttasse il talento che ha ) e poi come Bargnani ne esce uno ogni 20 anni qua in italia

    Sul resto non sono d'accordo,non so come spiegarmi...
    Di certo un esempio è quello del calcio, le strutture sono più avanzate e ogni bambino ha un pallone da calcio in mano da quando può camminare; fosse così anche per il basket di sicuro ci sarebbe una maggiore scoperta di talenti.
    Un passo iniziale ma molto importante è quello di valorizzare nelle massime serie gli italiani.

    E' vero che nelle competizioni come Eurolega o Uleb ci asfalterebbero all'inizio, ma penso sarà una cosa provvisoria diciamo di qualche anno.

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    vabbè, 1000 anni fa
    The times, they are a changing...

    Gigli sarebbe un fenomeno come lo dipingono se giocasse al campetto. Hanno parlato e straparlato di questo giocatore, inferiore nettamente ai vari Bargnani, Belinelli, Gallinari (come potenziale), Mancinelli, Datome.
    Scommetto che pure Bruttini alla fine sarà migliore.
    Ma di questi non parlano tantissimo. Perchè?

    A riguardo, Recalcati dice:
    Quote:

    Grande fermento nel basket italiano. La decisione del Coni di imporre per la prossima stagione 5 italiani veri ha suscitato la protesta della Lega e delle società che essa rappresenta. Anche Recalcati, durante il raduno della nazionale under 20 ha voluto dire la sua. «Sono abituato a rispettare le regole. Qualunque queste siano. La cosa importante è che quando c’è una normativa, questa rimanga nel tempo. E’ chiaro che non si può accontentare tutti, è ovvio che non tutti saranno contenti, ma solo sapendo che le regole dureranno nel tempo, c’è modo di lavorare bene. E poi non possiamo fermarci qui: dopo aver creato posti di lavoro per i giocatori italiani, dobbiamo anche farli giocare e crearli. Sono diventato pragmatico nel tempo e l’unico sistema, secondo me, sta nell’incentivare economicamente chi produce e fa giocare gli italiani. Non basta imporre l’attività giovanile, che a quel punto si può fare bene o male. Inoltre mi sembra opportuna una riflessione sulla Legadue, su quale sia il suo ruolo e se può essere quello dove far maturare i giovani non pronti per la serie A»
    che è come non dire nulla. La fiera delle ovvietà. Lui ch eper anni non ha fatto giocare i giovani, adesso che fa giocare Datome si innalza a mentore...

  10. #10
    Lo Zio L'avatar di Morf
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    andrew_killer ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:09
    Morf ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:06
    *Gandalf* ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 15:37
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    vabbè, 1000 anni fa

    La migliore

    1986/87 Tracer Milano

    Campione d'Italia, vincitrice Coppa dei Campioni, vincitrice Coppa Italia

    D'Antoni (k), Meneghin, Premier, McAdoo, Barlow, F. Boselli, Gallinari, Bargna, Pittis, Governa.

    All. Dan Peterson

    Accontentato
    A D'Antoni è nu paisà come Calabria, non è americano

  11. #11
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Morf ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:06
    *Gandalf* ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 15:37
    Di Gigli me ne basta uno...

    Scherzi a parte, secondo me è una vaccata, se uno deve emergere, emerge da solo. Se abbassi il livello, per forza emergono in tanti.
    Su Gigli hai totalmente ragione ho preso lui come esempio perchè tra gli osannati è il più normale (che però se sfruttasse il talento che ha ) e poi come Bargnani ne esce uno ogni 20 anni qua in italia

    Sul resto non sono d'accordo,non so come spiegarmi...
    Di certo un esempio è quello del calcio, le strutture sono più avanzate e ogni bambino ha un pallone da calcio in mano da quando può camminare; fosse così anche per il basket di sicuro ci sarebbe una maggiore scoperta di talenti.
    Un passo iniziale ma molto importante è quello di valorizzare nelle massime serie gli italiani.

    E' vero che nelle competizioni come Eurolega o Uleb ci asfalterebbero all'inizio, ma penso sarà una cosa provvisoria diciamo di qualche anno.

    E ricordo questo:
    1965/66 Simmenthal Milano

    Campioni d'Italia, vincitrice della Coppa dei Campioni

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    Vedo un solo americano giusto?

    e negli altri paesi europei come funzionava?
    il problema è se in italia si fa sta cosa e nel resto d'europa no

  12. #12
    La Borga L'avatar di elgrigno
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Sono relativamente d'accordo. E' vero che il livello generale potrebbe venire meno, ma è anche vero che così tantissimi giovani che ora non hanno occasione di giocare praticamente mai se non andando in leghe minori, così avrebbero possibilità di farsi notare e se davvero bravi sfondare.

  13. #13
    Lo Zio L'avatar di Morf
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Vitorbaia ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:24

    e negli altri paesi europei come funzionava?
    il problema è se in italia si fa sta cosa e nel resto d'europa no
    Guarda non ne so molto, ma non penso questi avessero solo 2 stranieri

    Maccabi Tel Aviv (anno 1987, perdente contro la Tracer MIlano)
    Motty Aroesti
    Willie Sims
    Doron Jamchy
    Ken Barlow
    Kevin Magee
    Micky Berkowitz
    Lee Johnson
    Motty Daniel
    Chen Lipin


  14. #14
    *eddie*
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Mah...io sono favorevole
    E' pur sempre il campionato italiano, cribbio. Io sono un po' stufo di vedere squadre con i primi 6 in rotazione tutti stranieri (e sicuramente non tutti i fuoriclasse).
    Dove sono gli italiani forti? Andate in B, dove gli americani non ci sono e guardate quanti talenti sono costretti a svernare in serie minori per colpa della miopia delle "grandi" del nostro basket.


    Sono convinto che il livello medio del campionato e della pallacanestro italiana si alzerebbe.

  15. #15
    Vitor
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    eddievedder ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:47
    Mah...io sono favorevole
    E' pur sempre il campionato italiano, cribbio. Io sono un po' stufo di vedere squadre con i primi 6 in rotazione tutti stranieri (e sicuramente non tutti i fuoriclasse).
    Dove sono gli italiani forti? Andate in B, dove gli americani non ci sono e guardate quanti talenti sono costretti a svernare in serie minori per colpa della miopia delle "grandi" del nostro basket.

    nomi, a parte quelli di pesaro che è un caso particolare?
    portaluppi?

  16. #16
    Il Nonno L'avatar di *Gandalf*
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Vitorbaia ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 17:05
    eddievedder ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:47
    Mah...io sono favorevole
    E' pur sempre il campionato italiano, cribbio. Io sono un po' stufo di vedere squadre con i primi 6 in rotazione tutti stranieri (e sicuramente non tutti i fuoriclasse).
    Dove sono gli italiani forti? Andate in B, dove gli americani non ci sono e guardate quanti talenti sono costretti a svernare in serie minori per colpa della miopia delle "grandi" del nostro basket.

    nomi, a parte quelli di pesaro che è un caso particolare?
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  17. #17
    Il Nonno L'avatar di *Gandalf*
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    elgrigno ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 16:25
    Sono relativamente d'accordo. E' vero che il livello generale potrebbe venire meno, ma è anche vero che così tantissimi giovani che ora non hanno occasione di giocare praticamente mai se non andando in leghe minori, così avrebbero possibilità di farsi notare e se davvero bravi sfondare.
    Se sono bravi a scuola possono sempre emergere nella virtus

  18. #18
    Vitor
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    piuttosto ho letto un gran bene di formenti di casale in legadue
    qualcuno ne sa qualcosa?

  19. #19
    La Borga L'avatar di Tyus da bass
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    scusate l'intrusione... sembra a me o l'unico "vero" cambiamento sarà che non ci sarà più quella buffonata del giocatore naturalizzato (stile calcio anni '60)?!


    credete veramnete che l'assenza di un 'mericano a roster possa indebolire così tanto le nostre formazioni?

  20. #20
    La Borga L'avatar di Cily
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Ma lo sapete come andrà a finire?Che le piccole avranno un quintetto + sesto uomo stranieri,gli italiani in panca saranno scarti delle grandi.Le quali ovviamente,grazie anche ai prevedibilissimi giochetti dei procuratori, si spartiranno gli italiani migliori.
    Risultato? Facciamo con la manina a un campionato equilibrato.
    Evviva.
    Sulle prestazioni delle nostre in eurolega invece non sarei così pessimista.

  21. #21
    Lo Zio L'avatar di Morf
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Tyus da bass ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 19:04
    scusate l'intrusione... sembra a me o l'unico "vero" cambiamento sarà che non ci sarà più quella buffonata del giocatore naturalizzato (stile calcio anni '60)?!


    credete veramnete che l'assenza di un 'mericano a roster possa indebolire così tanto le nostre formazioni?
    Mi spiace ma ci sarà sempre, uno sarà considerato italiano...ma gli altri naturalizzati saran considerati stranieri.

    Per questo han rinnovato il Dante qua , supermario infatti sarà considerato straniero

  22. #22
    Vitor
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Cily ha scritto gio, 27 ottobre 2005 alle 20:27
    Ma lo sapete come andrà a finire?Che le piccole avranno un quintetto + sesto uomo stranieri,gli italiani in panca saranno scarti delle grandi.Le quali ovviamente,grazie anche ai prevedibilissimi giochetti dei procuratori, si spartiranno gli italiani migliori.
    Risultato? Facciamo con la manina a un campionato equilibrato.
    Evviva.
    esattamònt

  23. #23
    Vitor
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    01/11/2005 - 23:38
    Scariolo a tutto campo "Il 6+6? Abbassare l’ostacolo non è la soluzione migliore per crescere"

    Lui è di Brescia, ma la sua stagione europea comincia dal derby spagnolo contro il Real Madrid. Sergio Scariolo lancia il suo terzo assalto all’Eurolega dalla panchina andalusa dell’Unicaja Malaga (“Abbiamo avuto la grossa tegola dell’infortunio di Nicevic, e stiamo avendo più difficoltà del previsto per l’inserimento di Brown e di Santiago”) ed è ormai da tempo uno spagnolo a tutti gli effetti, ma senza perdere i contatti con l’Italia.

    Alla vigilia della prima Eurolega dopo il grande esodo di italiani verso l’estero, è interessante andare da chi tanti anni fa ha aperto questa strada, per farsi fare le carte della nuova stagione continentale, ma anche per capire com’è oggi il movimento italiano visto da fuori. Ma andiamo con ordine, per capire insieme a Scariolo, tecnico ormai abituato da anni a queste latitudini, sotto quale segno parte la nuova stagione di Eurolega.

    Sergio Scariolo (foto sergioscariolo.com)Sergio Scariolo (foto sergioscariolo.com)“Le novità a priori - dice Scariolo - sono solo due: l’eleggibilità aperta a qualsiasi nazionalità e la Final Four in campo neutro, con tutto quello che comporta anche a livello psicologico per le partecipanti. Per il livello tecnico è ancora molto presto, bisogna vedere le squadre giocare perché molto sono ancora in fase embrionale quando addirittura non devono ancora completarsi”.

    Le favorite però sono sempre le solite…


    “La lista sarebbe molto lunga, di una quindicina di club almeno. Ci sono grandi storiche, come Cska, Panathinaikos, Maccabi, Real, Barcellona, Tau… Fare questi nomi è fin troppo facile, poi ci siamo noi, Siena, l’Ulker, le altre italiane: francamente in questo momento non vedo quattro squadre chiaramente sopra le altre ma un gruppo ampio di favorite”.


    Qual è l’italiana che potrebbe fare più strada?


    “In questo momento quella che va meglio mi sembra Siena, anche se siamo veramente agli inizi. Mi piace la squadra e mi piace in generale la situazione su cui si è costruito. Sono nemico dei pronostici ma Siena l’ho vista giocare e giocare bene, mi sembra una buona squadra”.


    Vediamo una per una anche le altre italiane in Eurolega. La Fortitudo campione d’Italia, innanzi tutto.


    “La Fortitudo ha vissuto un grande rinnovamento. La sensazione che dà è di non aver perso i propri tratti identificativi di velocità e aggressività. E’ una squadra giovane con molto entusiasmo, ma anche con giocatori esperti come Garris, in grado di tenere il campo con saggezza”.


    La Benetton Treviso.


    “Treviso è al primo anno del nuovo ciclo dopo averne vissuto uno molto lungo con Messina e soprattutto con giocatori come Bulleri e Marconato. Riparte con premesse completamente nuove e mi sembra non male, anche se come ogni squadra che ha cambiato molto agli inizi ha un po’ di alti e bassi”.


    L’Armani Milano.


    “Milano è la squadra che ha cambiato meno. Si è rinforzata, mantenendo un buon nucleo e un’identità chiara di squadra che difende. Gioca con logica e criterio, mi sembra una squadra solida”.


    Scariolo festeggia l’ultima Coppa del Re vinta (foto sergioscariolo.com)Scariolo festeggia l’ultima Coppa del Re vinta (foto sergioscariolo.com)Anche alla luce delle partenze illustri dell’ultima estate per Spagna e Russia, com’è il basket italiano visto da fuori?


    “È un momento, una tappa. È andato via qualche giocatore e ne sono arrivati altri. Mi sembra comunque un campionato competitivo,f orse con più squadre rispetto al passato con la possibilità di giocare per vincere. La prima e la seconda possono aver perso qualche decimale di forza, ma ci hanno guadagnato la quarta, la quinta e la sesta, c’è più equilibrio al vertice”.


    Che idea si è fatto di questa riforma del “sei più sei” appena approvata?


    “Francamente non sono un protezionista. Mi sembra che ci siano molte altre maniere per migliorare la competitività dei giocatori italiani, credo che abbassare l’ostacolo non è la maniera migliore per migliorare la capacità di salto degli atleti. Qualche regola protettiva può essere accettata però sono convinto che si debba fare molto di più per la promozione dei giocatori e per premiare chi fa giocare realmente gli italiani. Non mi sembra che mettere paletti dall’alto sia la scelta giusta. La questione è trovare le formule giuste non per costringere ma per motivare all’investimento sugli italiani”.


    In Spagna l’accordo prevede quattro giocatori spagnoli in squadra, due extraeuropei e per gli altri possibilità di impiegare giocatori europei, a prescindere che siano Bosman o Bosman-bis. Al di là delle regole di eleggibilità, il problema in Italia sembra soprattutto quantitativo, ovvero nella produzione di nuovi giocatori. Cosa si può imparare dalla Spagna?


    “Qui la presenza della pallacanestro nelle scuole è molto marcata e se non si raggiunge questo anche in Italia diventa inutile fare ogni altro tipo di discorso e considerazione al riguardo. Poi qua c’è una competizione Under 20 molto seguita, nuova, con giocatori di grande interesse che non hanno ancora spazio nelle prime squadre a cui le società stanno dando molta importanza. In realtà non ci sono grandi segreti, tutto qua, ma la chiave è la pallacanestro nelle scuole”.


    Giuseppe Nigro

  24. #24
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    Scariolo ha fondamentalmente ragione, ma in Italia siamo maestri dell'aggiramento dell'ostacolo.
    Credo che non basti una leggina del genere per risolvere il problema, bisogna fornire aiuti al movimento alla fonte. Come dice Scariolo, nessuno nasce imparato, quindi è alle scuole che bisgona appassionare il ragazzuolo. Altrimenti può essere troppo tardi.

  25. #25
    La Borga L'avatar di Cily
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    Predefinito Re: Italians do it better?

    L’Assemblea della Lega Basket Serie A (presenti 18 società su 1 che si è riunita oggi a Bologna, preso atto che l’operato della Fip non tiene conto delle esigenze degli imprenditori che investono nel basket professionistico e non è stato rispettoso dei principi di democraticità che erano stati pattuiti e ben presenti nel suo statuto, ha deciso, con 17 voti e 1 astenuto, le seguenti iniziative:

    1) di uscire dal Governo federale, ritirando il mandato conferito agli attuali consiglieri Enrico Prandi e Francesco Corrado che conseguentemente si dimetteranno nella giornata di domani.

    2) di chiedere le dimissioni del Presidente Federale Fausto Maifredi.

    3) di incaricare il Consiglio di Presidenza di Lega, allargato ai club che ne vorranno fare parte, di definire uno studio di fattibilità per la organizzazione di un campionato indipendente da Fip e Coni. Il tempo previsto per questo studio è di 60 giorni.

    4) di adottare, nelle opportune sedi sportive, amministrative, civili, penali e comunitarie, tutte le iniziative legali a tutela del diritto delle società di allestire la migliore formazione e di organizzare il miglior spettacolo in applicazione degli ineludibili principi imprenditoriali e di diritto del lavoro.

    5) di modificare il progetto iniziale dell’All Star Game 2005, che prevedeva la partecipazione della Nazionale opposta ad una selezione dei migliori stranieri del campionato, riservandosi di comunicare nei prossimi giorni le modalità con cui disputare questo evento di Lega.



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