L'80% dei giovani non tiene conto dell'Aids
Una ricerca del comune di Milano: il 78% dei giovani tra i 15 e i 35 anni conosce i rischi della malattia, ma l'80 per cento non ne tiene conto. Lunedì la giornata mondiale per la lotta alla malattia
MILANO – Il virus dell’Aids non è ancora sconfitto. La giornata mondiale contro il diffondersi del virus, che si terrà lunedì prossimo, servirà a sensibilizzare gli italiani, con campagne di informazioni e a recuperare fondi. Nonostante la ricerca vada avanti e faccia notevoli progressi (a giorni partiranno i test sull’uomo del primo vaccino tutto italiano ) l’epidemia continua a diffondersi. Ogni giorno in Italia ne sono colpite dieci persone, al ritmo di una infezione ogni due ore. E la disinformazione è ancora molta, soprattutto tra i più giovani.
Lo dimostra una ricerca condotta dal Comune di Milano;: dal 1982 i decessi in tutta Italia sono stati 33.306 e i casi diagnosticati 51.172. Il triste primato del numero dei malati spetta al Lazio, segue la Lombardia con 5000 malati. E, purtroppo, nota la ricerca, si è bloccato il trend di diminuzione dei nuovi casi di contagio. Secondo i dati a disposizione dall’Assessorato alle Politiche sociali i decessi per Aids nel 2020 saranno oltre 68 milioni. Solo il cinque per cento delle infezioni si concentra nei paesi più ricchi: il restante 95 per cento colpisce i paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa.
Una parte della ricerca analizza il diffondersi dell’epidemia nel capoluogo lombardo. Il 78 per cento dei giovani milanesi tra i 15 e i 35 anni è informato su come avviene il contagio, ma l’80 per cento non ne tiene conto. Nel 2002 sono stati segnalati 7287 casi di Aids: il 75 per cento sono maschi, il 25 per cento femmine. Il 74 per cento dei malati ha tra i 26 e i 40 anni. Il 70 per cento dei contagi avviene per via sessuale: si è passati dal 10,7 per cento di contagi nel 1993 al 38 per cento nel 2002.
(29 NOVEMBRE 2003, ORE 17:30)
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,100 7,192896,00.html
Tanto per ricordarci che se non ne parla la televisione non vuol dire che il virus sia scomparso...