MA ha scritto lun, 01 dicembre 2003 alle 10:09
i "cervelloni che sfornano queste idee" meritano tutti i soldi che si prendono, dato che con ogni trovata riescono a far parlare sempre e comunque di sé senza poi spendere una lira. niente può cambiare l'effettivo valore dei giochi acclaim (spesso sullo scarso andante) ma almeno così riesconoa portarli all'attenzione del pubblico. quello che sfugge ai più (claudio incluso, temo) è che la maggior parte delle volte questi si limitano ad avere un'idea estremamente provocatoria senza avere nessunissima intenzione di metterla in pratica (vedi la storia delle pietre tombali), a fare da grancassa ci pensano poi tutti gli "scandalizzati". questo è un meccanismo molto noto anche in italia e sfruttato attivamente (per quanto riguarda la comunicazione del videogioco) specialmente da un'agenzia chiamata metacomunicazione (che era/è di klaus davi, per chi lo conosce), società che puntualmente mette assieme notizie basate su avvenimenti di nessun rilievo o anche falsi e le fa circolare il più possibile. alcuni esempi? il famoso "vizio" dei vip di portare il gameboy advance in discoteca salato fuori circa un anno e mezzo fa portato alla ribalta da molti giornali e servizi televisivi (ditemi voi come si poteva vedere il gba in disco prima della versione sp), il "famoso" gioco del tizio chiuso in gabbia a giocare sempre col gameboy mentre una bella f**a gli si strusciava contro e così via. di recente anche un titolo atari, kya, è arrivato all'attenzione del pubblico grazie alla notizia che sarebbe stato inviato ai "diec calciatori più amanti delle veline" (vieri, totti, cavolivari). anche qui c'è la longa mano di meta, dato che l'addetta stampa atari è una ex dipendente di questa società.
queste tecniche discutibili dal punto di vista "etico" hanno comunque il grande pregio di costare poco e di avere il maggiore impatto possibile, dato che fanno leva sulla fame di notizie "strane" del pubblico e usano lo stesso per una diffusione rapida e gratuita; poi vagliare la qualità dell'effetto è un'altra faccenda (claudio per esempio non mi pare molto felice del risultato, ora forse "sa" - lo sapeva già prima - del'acclaim, ma quanto gli piacerà?).
in ogni caso, va tenuta a mente una cosa: il più delle volte questi "publicity stunt" della acclaim sono semplicemente provocazioni - ma nel senso letterale del termine. è come se qualcuno vi prendesse in giro solo per farvi caricare a testa bassa.