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  1. #101
    TGM Sparring SPIETATO L'avatar di sava73
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    Predefinito Re: Molto forte, incredibilmente vicino

    Alice?

  2. #102
    La Borga L'avatar di bado
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    Predefinito Re: Molto forte, incredibilmente vicino

    Letto in rapida sequenza "Ogni cosa è illuminata" e "Molto forte, incredibilmente vicino".
    Devo ammettere che le aspettative erano altissime, anche per colpa vostra.
    Ebbene, posso dire che siano state tradite? Uhm...sì e no.

    Ma andiamo per gradi.
    Premetto subito, a scanso di equivoci, che i due libri mi sono piaciuti. Abbastanza il primo e moltissimo il secondo.
    Inutile tessere ancora le lodi della scrittura creativa di JSF, delle trovate letterarie (dall'inglese maccheronico di Alex in "Ogni cosa..." alla poetica fantasia dei dialoghi di Oskar in "Molto forte...") e della capacità di creare una trama principale a cui è difficilissimo non appassionarsi (la ricerca di Augustine nel primo e il mistero della chiave nel secondo).

    Devo altresì ammettere di aver riscontrato lo stesso difetto in entrambe le opere, più marcatamente nel primo e meno nel secondo.
    Forse è un mio limite, ma ho faticato a digerire gli excursus "storici" che costituiscono i capitoli che si alternano a quelli ambientati "nel presente".
    Certo, alla fine si può dire che in entrambi i casi
    Spoiler:
    (la storia degli antenati di Jonathan nel villaggio ucraino in cui affonda le radici la sua famiglia in "Ogni cosa.." e il travagliato amore dei nonni di Oskar)
    le vicende raccontare siano molto interessanti, ma il modo in cui sono incuneate a forza nel testo, la confusionaria cripticità con cui viene dipanata la storia (tanto che solo alla fine si riescono a unire i fili e capire di chi diavolo stiamo parlando) e l'involuta oscurità in cui vengono lasciati alcuni passaggi, ebbene, in tutta sincerità non mi hanno convinto.

    Dunque vi lascio con una provocazione.
    Davvero l'irresistibile e doloroso racconto della ricerca della verità che Oskar affronta con la commovente sensibilità che lo caratterizza (veramente una delle cose migliori che abbia letto, non solo di recente) per essere letto e apprezzato necessita dell'excursus (un po' allucinato e un po' surreale) sulle vicende di
    Spoiler:
    Dresda e del nonno finto muto
    ?

    Non è una domanda retorica, mi piacerebbe sentire cosa ne pensate voi.
    Ultima modifica di bado; 30-08-12 alle 13:50:36

  3. #103
    TGM Sparring SPIETATO L'avatar di sava73
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    Predefinito Re: Molto forte, incredibilmente vicino

    sicuramente crea uno stato d'animo "particolare" che ben dispone nei confronti della trama.
    Ma un piccolissimo spoiler no?

  4. #104
    La Borga L'avatar di bado
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    Predefinito Re: Molto forte, incredibilmente vicino

    Citazione Originariamente Scritto da sava73 Visualizza Messaggio
    sicuramente crea uno stato d'animo "particolare" che ben dispone nei confronti della trama.
    Questo è vero.
    Lo stato d'animo particolare di cui parli è proprio quel mood "un po' allucinato e un po' surreale" che ho citato nel mio post.


    Citazione Originariamente Scritto da sava73 Visualizza Messaggio
    Ma un piccolissimo spoiler no?
    Aggiunti un paio di spoiler che chiudono il recinto dopo che i buoi sono scappati.

  5. #105
    Milton80
    ospite

    Predefinito Re: Molto forte, incredibilmente vicino

    Caro Bado, in merito a "molto forte, incredibilmente vicino" abbiamo punti di vista complementari. Come ho scritto in questo topic qualche tempo fa, a me ha convinto molto di più la storia nel passato rispetto alle vicissitudini di Oskar. Secondo me Foer riesce a fare bene i conti con il passato (che poi anche narrativamente è la parte più coerente e convincente del libro), ma non riesce a chiudere il cerchio, lasciandosi travolgere dal "presente" (dove perde proprio il filo: il virtuosismo degli inserti/foto senza una reale funzione narrativa, l'abusatissimo e qui inconsistente artificio del piccolo detective e via discorrendo).

  6. #106
    La Borga L'avatar di bado
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    Predefinito Re: Molto forte, incredibilmente vicino

    Citazione Originariamente Scritto da Milton80 Visualizza Messaggio
    Caro Bado, in merito a "molto forte, incredibilmente vicino" abbiamo punti di vista complementari. Come ho scritto in questo topic qualche tempo fa, a me ha convinto molto di più la storia nel passato rispetto alle vicissitudini di Oskar. Secondo me Foer riesce a fare bene i conti con il passato (che poi anche narrativamente è la parte più coerente e convincente del libro), ma non riesce a chiudere il cerchio, lasciandosi travolgere dal "presente" (dove perde proprio il filo: il virtuosismo degli inserti/foto senza una reale funzione narrativa, l'abusatissimo e qui inconsistente artificio del piccolo detective e via discorrendo).
    Il mondo è bello perchè è vario.


    Non so che dire.
    Io ho trovato la trama nel passato veramente ostica.
    Sia da seguire narrativamente, sia da accettare a livello di motivazioni dei personaggi.
    Cioè, dai, ma se tu fossi stato nei panni della

    Spoiler:
    povera nonna che mentre era incinta del padre di Oskar viene abbandonata dal marito a causa di una non ben chiara crisi mistico-emotiva, ti sarebbe sembrato così normale?
    Lo stesso marito che la lascia scrivere centinaia di pagine di un libro fantasma solo perchè non aveva voglia di scendere in cartoleria a prendere l'inchiostro per la macchina da scrivere?


    La trama nel presente invece l'ho trovata ben scritta, appassionante e convincente.
    In pochi altri libri ho visto affrontare il tema del dolore in maniera così cruda ma insieme lieve, senza sconti ma non senza speranza.
    Spoiler:
    Unico neo, forse, la risoluzione un po' sbrigativa del mistero della chiave.


    Sugli escamotage grafici non mi dilungo in difesa di JSF: capisco la tua critica sul fatto che l'inserimento di immagini possa sembrare un virtuosismo fine a se stesso, alcune cose però le ho trovate molto di impatto (vedi ad esempio
    Spoiler:
    la sequenza dell'uomo che si butta dalle torri in fiamme rimontata al contrario come fosse una "risalita".)

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