dal Corriere
La precisazione dopo le rivelazioni di un'inchiesta giornalistica
Falluja: «Il Governo italiano non sapeva»
Il sottosegretario alla Difesa Filippo Berselli nega che l'esecutivo fosse al corrente di usi impropri del fosforo da parte di alleati
Fosforo bianco sui Falluja (Reuters)
ROMA - Sulla «vicenda» riguardante il presunto «impiego improprio di munizionamento al fosforo» in Iraq, «il governo non ha ricevuto alcuna notizia in merito, nè dal Comando alleato, nè da altre fonti. Nè ha avuto un riscontro diretto». Lo ha detto alla Camera il sottosegretario alla Difesa, Filippo Berselli, rispondendo ad alcune interpellanze.
Berselli ha sottolineato che nell'esaminare la questione, «così come denunciata da un'inchiesta giornalistica, corredata di numerose immagini di estrema durezza», «è necessario anzitutto considerare che gli episodi sarebbero avvenuti a Falluja, città distante centinaia di chilometri dall'area di responsabilità del contingente italiano e, per tanto, a questo non accessibili». «Ciò esclude, dunque - ha proseguito - la possibilità da parte del governo di avere diretta conoscenza dei fatti e di poter fornirne prove di sorta, come invece è richiesto dalle interpellanze. D'altra parte - ha detto ancora Berselli - semmai il governo fosse stato in qualche modo informato o comunque portato a conoscenza di episodi relativi all'impiego di armi proibite, esso avrebbe immediatamente intrapreso le iniziative dovute».
«Da un lato - ha aggiunto Berselli - abbiamo l'inchiesta giornalistica, dall'altro le dichiarazioni provenienti da organi ufficiali degli Stati Uniti. Prendiamo atto della prima e delle seconde, con grande rispetto e attenzione senza interferire con le responsabilità e senza sovrapporci alle competenze di ciascuno». Del resto, «non abbiamo, come già detto, elementi per confermare l'attendibilità dei documenti» esibiti nel corso dell'inchiesta.
«Solo gli americani, e non noi, sono titolati a rispondere sui fatti». L'Italia, insiste, «non ha partecipato al conflitto, come ha sottolineato fin dall'inizio il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nelle comunicazioni in Parlamento». Il tipo di presenza italiana «esclude tassativamente quasiasi ruolo attivo nelle azioni». E anzi, aggiunge, «si è impegnata fin dall'inizio per il non ricorso alla forza». Italia, insomma, con un ruolo preciso. Dice il sottosegretario: «Noi non siamo conquistatori, noi siamo pacificatori».
«Il governo italiano mostra tutta la sua subalternità agli americani. Dopo le torture di Abu Ghraib e dopo l'uso del fosforo bianco a Fallujah non ci sono più alibi: bisogna ritirarsi subito dall'Iraq» ha detto Franco Giordano, capogruppo di Rifondazione comunista alla Camera, commentando il dibattito in Aula alla Camera che esamina le interpellanze sui fatti di Falluja. L'assenza dei ministri degli Esteri Fini e della Difesa Martino dall'aula di Montecitorio «Dimostra tutta la coda di paglia del governo».
17 novembre 2005