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Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    Automatic Jack
    ospite

    Predefinito ITER mi provoca apprensione

    volevo scrivere "c'ho l'ITERizia" ma poi mi avreste giustamente randellato ché me lo meritavo pure

    Ora, come quelli di voi che mi conoscono sanno bene, sono un sostenitore del nucleare, sia fissile che fondibile, fondente e al cioccolato, nonché presidente unico del circolo degli alcoolici radionuclidi.

    Ma c'ho un dubbio. Ma anche dippiù. Non sono sicuro di aver capito due cose.

    La prima. ITER è previsto che utilizzi la reazione deuterio trizio, che come i più scafati maneggiatori d'atomi tra di voi sanno essere pericolosa, ché emette neutroni incazzatissimi che della reazione si portano via ben 14 MeV. Visto che c'è un bel daffare già a fermare i neutroni di fissione che, essendo di scambio termico, sono più rilassati e disponibili al dialogo, come si riesce a fermare neutroni dotati di cotanta tracotanza sparati a curvatura 6 da un reattore come ITER? Dopotutto il goal della fusione era togliersi di mezzo queste brutte abitudini di scorreggiare radiazioni in ogni dove. Avete lumi?

    La seconda. M'interessava sapere, dal lato teorico ma anche tecnico, se possibile, quali sono le difficoltà tecniche nel realizzare sistemi che usino la catena protone protone come reazione di fusione. Da qualche parte ci dev'essere l'inghippo, ma non ho mica capito dove...

    Ai primi dieci che rispondono, regalerò un bosone con il mio autografo sopra

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di rigel
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    Predefinito Re: ITER mi provoca apprensione

    Automatic Jack ha scritto lun, 31 luglio 2006 alle 20:11
    volevo scrivere "c'ho l'ITERizia" ma poi mi avreste giustamente randellato ché me lo meritavo pure

    Ora, come quelli di voi che mi conoscono sanno bene, sono un sostenitore del nucleare, sia fissile che fondibile, fondente e al cioccolato, nonché presidente unico del circolo degli alcoolici radionuclidi.

    Ma c'ho un dubbio. Ma anche dippiù. Non sono sicuro di aver capito due cose.

    La prima. ITER è previsto che utilizzi la reazione deuterio trizio, che come i più scafati maneggiatori d'atomi tra di voi sanno essere pericolosa, ché emette neutroni incazzatissimi che della reazione si portano via ben 14 MeV. Visto che c'è un bel daffare già a fermare i neutroni di fissione che, essendo di scambio termico, sono più rilassati e disponibili al dialogo, come si riesce a fermare neutroni dotati di cotanta tracotanza sparati a curvatura 6 da un reattore come ITER? Dopotutto il goal della fusione era togliersi di mezzo queste brutte abitudini di scorreggiare radiazioni in ogni dove. Avete lumi?

    La seconda. M'interessava sapere, dal lato teorico ma anche tecnico, se possibile, quali sono le difficoltà tecniche nel realizzare sistemi che usino la catena protone protone come reazione di fusione. Da qualche parte ci dev'essere l'inghippo, ma non ho mica capito dove...

    Ai primi dieci che rispondono, regalerò un bosone con il mio autografo sopra

    non ne so tanto quanto un fisico nucleare ma mi sembra che il problema di realizzare la fusione p-p (la stessa che avviene nel Sole) sia dovuto al fatto che per far raggiungere (e mantenere) al reattore le condizioni di temperatura e pressione necessarie a farla avvenire risulta che si fornisce più energia di quella che si riceve (almeno con le tecnologie attuali)

    dopotutto ricreare sulla Terra un'ambiente simile a quello del nucleo Solare non è facile


  3. #3
    Il Niubbi
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    Predefinito Re: ITER mi provoca apprensione

    se non ricordo male (l'ultimo seminario riguardante ITER l'ho sentito diversi mesi fa e riguardava un algoritmo di gestione del campo di contenimento.. ehm..) una elevata percentuale di neutroni viene assorbita da una sezione di litio che emette come conseguenza del trizio.. una percentuale di scorie è comunque presente... anche se con tempi di dimezzamento di ordini di grandezza inferiori a quelli di un reattore a fissione..

    in realtà credo che i problemi siano anche altri (e non solo scientifici).. innanzitutto la produzione di deuterio per la reazione comporta la necessità di una quantità spropositata di acqua.. secondo: ammettiamo che un reattore a fusione sia fattibile; ogni reattore ha un costo che farebbe fallire una piccola nazione.. questo implica che la produzione di elettricità con questo metodo sarà in mano a poche multinazionali (che Dio ce ne scampi) o paesi (QUALI?).. siamo sicuri che sia un bene concentrare un simile potere (economico e quindi politico)? scusa AJ, temo di essere andato un po' OT.. ma, in quanto persone coinvolte (anche se di striscio), domande simili bisogna porsele...

  4. #4
    La Borga L'avatar di Firestorm
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    Predefinito Re: ITER mi provoca apprensione

    Credo che il problema economico non sia un vero e proprio dilemma almeno per UE USA e Giappone...che in ogni caso saranno comunque sempre e comunque i primi a sperimentare queste tecnologie...
    Costruire un reattore che a regime potrebbe fornire qualche punto percentuale del fabbisogno energetico europeo non credo, sempre che i governi e la commissione europea (in Europa) non facciano i minc*ioni, sia una cosa che possa andare nelle mani delle multinazionali sarebbe troppo pericoloso...Negli USA forse in Giappone credo che non sarà neanche morti questo rischio con il senso dello stato che ha quanto ne so hanno...

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