Gran titolone, l'ultimo della serie Need For Speed: purtroppo, come ho scritto nel commento alla recensione dell'Elvin, il gioco è penalizzato da alcune spiacevoli leggerezze, come l'assenza dei replay e la monotonia della guida notturna sempre nella stessa città. In molti dei titoli di corsa usciti ultimamente ho notato una una curiosa tendenza, ossia quella di sviluppare ambientazioni immense - tipicamente cittadine - all'interno delle quali inserire dozzine e dozzine di circuiti che si sovrappongono in molti punti. E che hanno la spiacevole tendenza ad assomigliarsi tutti.
Quello di NFS: Underground è il caso più lampante: una sola città per più di cento gare porta inevitabilmente a qualche ripetizione di troppo. Ma sullo stesso andazzo troviamo anche Midnight Club II e World Racing - pochi livelli e un sacco di piste. Non so dire a cosa sia dovuta questa scelta: probabilmente i game designer la ritengono più realistica e in qualche modo più appetibile per il giocatore. Personalmente, ma mi piacerebbe sapere anche la vostra opinione in merito, preferisco un gioco in cui ci sono piste tutte diverse, in ambientazioni slegate l'una dall'altra, perchè in questo modo si esalta la caratterizzazione di un singolo circuito, a tutto beneficio della "ri-giocabilità" del titolo. Volete mettere la differenza tra una gara ad Apricot Hill o nella Grand Valley in Gran Turismo 3 con una nella cinquantatreesima pista della città di Underground?