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  1. #1
    keiser
    ospite

    Predefinito [15/12/2005] Tocchi di classe

    Immagino che non vi sia mai capitato di leggere documenti di design di un gioco, a me qualche volta sì, in particolare quando si chiedono informazioni agli sviluppatori in vista di una possibile preview da scrivere.
    In quelle rare occasioni in cui - non si sa se per errore o meno - arrivano anche documenti utilizzati effettivamente dai game designer e dai programmatori, si leggono un sacco di cose interessanti, piccoli dettagli e ricerche accurate che vengono poi inserite nel gioco, ma che - ahimè - il giocatore quasi mai nota.
    La domanda a questo punto è ovvia: quanto "si vive" intensamente un gioco? Quanto si apprezzano le piccole sfumature e i dettagli in un titolo che in molti casi è così concitato e movimentato da non lasciare neanche il tempo di "guardarsi intorno" come - forse meriterebbe? Nel caso di un libro, tutto quello che l'autore scrive finisce necessariamente sotto i nostri occhi; diverso è il caso di un film o - più attinente per noi - di un videogame, dove le scene si susseguono freneticamente.
    Certo, si può sempre tornare indietro per rivedere una scena oppure ripetere una mappa o un livello solo per gustarselo da cima a fondo, ma quanti di noi lo fanno davvero?
    E allora, per gli sviluppatori vale davvero la pena spendere tempo e risorse per limare, migliorare, curare aspetti cosiddetti marginali, che nella stragrande maggioranza dei casi finiscono con l'essere ignorati, oppure semplicemente notati e poi dimenticati da noi videogiocatori bulimici?

  2. #2
    IL BIFOLCO L'avatar di <-DooM->
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    credo che quetso problema si sia acuito, se non addirittura sia nato, nella fase "contemporanea" dei vg: ossia quei titoli in cui salvando di volta in volta si evita sempre di ripetere i livelli. Una volta, tipo nei titoli arcade dei bar o nei giochi + vecchi, era usuale ripetere lo stesso livello o ricominciare da capo ed ecco che i "tocchi di classe" venivano notati molto spesso...l'esperienza attuale è sempre + mordi-e-fuggi per potersi soffermare sui particolari

  3. #3
    Il Nonno L'avatar di Hellfire
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    qualcuno di voi guarda i particolari nei video di britney spears o gli basta fissarle le tette a volume spento?

    la classe non è qualcosa che si aggiunge, o permea ogni aspetto perchè è innata o non c'è manco a pregare santi e madonne in quantità

  4. #4
    L'Onesto L'avatar di menteperversa
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Credo che le "sfumature" esistano soprattutto per soddisfazione personale dei creatori dei VG.
    In un ambito come il mio, la progettazione, oltre alla funzionalità e la correttezza si da un occhio anche all'estetica (sfumatura quasi inutile per esempio in un elemento meccanico all'interno di un motore).

  5. #5
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    a dir la verità io non guardo mai i piccoli particolari mentre gioco dato che sono troppo impegnato a giocarci!sono verso la fine di prince of persia i due troni e per quanto gli effetti speciali alla fine sono molto belli se mi fermo a fissarli rischio che 5 o 6 nemici mi distruggano !

  6. #6
    Il Fantasma L'avatar di topastro89
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Credo che Claudio abbia fatto centro (almeno per uqello che mi riguarda). Proprio ieri in preda ad un attacco si shopping incontrollabile (stile donna isterica) ho acquistato una nvidia 6600gt agp da 160 euri. La mia intenzione era di poter migliorare le prestazioni grafiche del mio pc. Ma leggendo l articolo mi sono accorto che per quanto la mia ex scheda (ati 9200se) non fosse al top della tecnologia, io nn avevo mai riscontrato il bisogno di guardarmi attorno in un gioco.
    Credo che oggi come oggi l' industria videoludica ci spinga (come del resto il consumismo in genere) ad aggiornare i nostri componenti anche se in realtà non ne abbiamo effetivamente bisogno.
    Certo esiste il vg (malato) che rifà un livello per guardare meglio la carta da parati della stanza del livello 3
    Ma io credo che questi ultimi siano davvero pochi.
    Un altro esempio di spesa forzata sono le ultime schede madri pci express. Che senso ha mi chiedo montare 2 schede video assieme, con le prestazione che oggi come oggi possono dare le schede singolarmente? Mha!

    P.S.
    Se qualcuno si scoprisse fortemente solidale cn la mia causa, può inviarmi dei soldi via postepay (facile e comodo). Grazie.





  7. #7

    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Credo che i "tocchi di classe", oggi come un tempo, facciano la differenza! Certo ci vuole un minimo di attenzione in più (e non a tutti piace usare il cervello quando si videogioca) ma notare quel piccolo particolare o scovare quella bella soluzione che i programmatori hanno implementato è emozionante e testimonia una cura del prodotto eccellente. Inutile dire che un titolo curato lascia il segno più di un prodotto, non necessariamente brutto, ma meno "rifinito"!

  8. #8
    Lo Zio L'avatar di axel351
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    E' dai tempi di Mafia che non mi soffermo a guardare i particolai in un vg e penso che la colpa sia dovuta a quello che dice Doom, salvando di volta in volta non apprezzi più l'"intero" del videogioco...

  9. #9
    Lo Zio L'avatar di Edward Gein
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Onestamente c'ho messo una vita (vabbé, esagero) a finire Half-Life 2, così come i vari Silent Hill, solo perché nei momenti più "calmi" gli ambienti e i dettagli mi hanno rapito.
    A me piace vedere che hanno perso tempo per curare certe cose.

  10. #10
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    effettivamente mi e' capitato spesso di rifare una fase di gioco, per valutare e osservare meglio certe sfumature ambientali.

    non ho molto giochi, ma quello che mi ha coplito di piu' e' HL2, proprio in questo gioco mi divertivo ad andare in giro a vedere i dettagli, anche quelli stupidi.. l'apice l'ho avuto quando c'erano degli uccelli in cielo e li ho ammazzati uno ad uno, come il piu' becero dei cacciatori!! (non vado a caccia e non mi piace cacciare nella real life)

    sicuramente HL2 e' uno dei giochi piu' accurati nell'interazione e che mi ha fatto vedere e notare queste sfumature.

  11. #11
    L'Onesto L'avatar di teppaz
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Ma l'immagine nel thread nella home vine da Bioforge?

    Per i dettagli mi capitava più spesso una volta negli FPS di salvare a fine livello per ripercorrerlo al contrario e godermi la struttura e i dettagli che in fase di frenesia fraggatoria mi erano sfuggiti.
    Ora, per esempio, non l'ho fatto con HL2, DooM 3 o Quake 4.
    Forse è anche la mancanza delle aree segrete a fare perdere l'importanza di esplorare ogni anfratto, o forse è che gli ultimi FPS mi fanno solo venire la voglia di finirli velocemente per poi passare ad altro....

  12. #12
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di MrWolf
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    In un libro non è affatto tutto sotto i nostri occhi...o almeno non al livello di successione di parole che generano frasi, ecc.

    Molte volte il lettore non fa caso a particolari usi linguistici, metrici, sintattici. O citazioni, rimandi, finezze. Intertesto e ipertesto. Non mi fate il paragone con aspetti di un VG "nascosti" tipo virtuosismi di programmazione che rimangono a livello di codice, perchè ciò di cui parlo, producendo senso, affiora al livello primario della fruizione del testo.

    La domanda diventa quindi, e riferita non solo ai videogiochi, "quanto a fondo so apprezzare e comprendere un testo di qualunque tipo?"

  13. #13

    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Anch'io do ragione al Keiser Per quanto mi riguarda sono pochissime le volte in cui mi soffermo per vedere o apprezzare i dettagli di un VG.Vuoi perchè alcuni titoli di mio gradimento sono FPS, quindi tempo per soffermarmi a notare i dettagli in mezzo ad conflitto(chi ha detto COD2?)è davvero irrisorio.Quindi in buona sostanza comprare una scheda video da 200/300 € per "guardare" dettagli che non guarderò mai, non so se per me ne varra la pena

  14. #14
    Redrum
    ospite

    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Vedendo quella manina mi è venuta voglia di ritirare fuori Bioforge.
    Non ho mai finito quel gioco, chissà se riesco a farlo partire su WinXP?

  15. #15
    L'Onesto L'avatar di teppaz
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Redrum ha scritto gio, 15 dicembre 2005 alle 15:07
    Vedendo quella manina mi è venuta voglia di ritirare fuori Bioforge.
    Non ho mai finito quel gioco, chissà se riesco a farlo partire su WinXP?
    Io ho comprato l'edizione ristampata in versione economica 3 o 4 anni fa, su win95/98 andava, ma poi non l'ho mai finito.
    Provo a reinstallarlo anch'io così vediamo.
    Al più c'è DOSBox.

  16. #16
    keiser
    ospite

    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Redrum ha scritto gio, 15 dicembre 2005 alle 15:07
    Vedendo quella manina mi è venuta voglia di ritirare fuori Bioforge.
    Non ho mai finito quel gioco, chissà se riesco a farlo partire su WinXP?
    non credo. se ci riesci, fammi sapere come hai fatto

  17. #17
    Redrum
    ospite

    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Sono riuscito a ripescare il CD dallo scaffale e ho provato a farlo andare col DosBox. Va molto a scatti, probabilmente occorrerà smanettare con i settaggi, ma dovrebbe essere fattibile.

    Adesso però è meglio che mi metta a studiare

  18. #18
    Picard
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Secondo me vale la pena di aggiungere i dettagli, per il motivo che mi accingo a spiegare.

    I nostri occhi rilevano tutte le informazioni che sono di fronte a noi sullo schermo, le trasmettono al cervello che poi decide cosa è importante e cosa filtrare e cosa non lo è. Tuttavia le informazioni vengono recepite, e aiutano a dare un'idea di completezza che certo permette di apprezzare al meglio un gioco.

    Immaginatevi una sparatoria a F.E.A.R. in una stanza senza una scrivania oppure un pc spento. La sparatoria rimane uguale, ma l'immedesimazione cala. D'altra parte non ricordo di essermi mai fermato a osservare un pc la prima volta che ci ho giocato.

  19. #19
    Il Niubbi L'avatar di LupoSolitario81
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Anche io, da programmatore, cerco di aggiungere chicche e rifiniture varie nei programmi che alla fine mi accorgo che non vengono quasi mai notate.. per questo ora sacrifico a volte la rifinitura per l'essenzialità.

  20. #20
    Il Puppies L'avatar di ghost80
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    Vista l'aumentata freneticità di alcuni titoli, credo sia davvero difficile notare i singoli "tocchi di classe" di un gioco. Però vi assicuro, nel complesso un gioco essenziale alla fine resta meno impresso di un gioco pieno di rifiniture, questo perchè le rifiniture (specie quelle ambientali e nel gioco delle luci) sono una parte integrante dell'atmosfera globale. Sarà difficile notare il singolo riflesso, ma una serie di riflessi di luce tutti insieme,magari sull'acqua, uniti ad una particolare texture che rende il muro realistico e magari ad un gioco ricercato di ombre o ad un particolare realistico al massimo su un'arma fanno sicuramente il loro lavoro alla grande rispetto ad un gioco simile dove tutto questo non c'è.

    E poi non dimenticatevi, oggigiorno le magagnette su determinate cose escono subito fuori, basta un forum ufficiale internazionale per sapere che in Pacific Fighters le bombe montate sotto il cockpit appaiono staccate dal corpo dell'aereo perchè manca un collegamento di 2-3 pixel in tutto fra la bomba ed il corpo dell'aereo stesso...

  21. #21

    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe


    E' prorpio la differenza che c'è tra un buon libro e un libro scritto male. A volte non è la storia, a volte non sono i personaggi, a volte è proprio come sono scritte le frasi che fanno la differenza, che poi non sono altro che i dettagli di un videogame.

    D'Annunzio insegna.

    fa-fa-fabio

  22. #22
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    confesso di non averci mai pensato perchè mentre gioco il soldato che c'è in me prende il sopravvento e l'unica cosa a
    cui penso è l'obiettivo da portare a termine.
    parlando ad esempio di HL2 un amico mi ha detto "quando sono uscito dalla stazione sono rimasto a bocca aperta a guardare il volo di un uccello, sembrava vero" , io invece quando sono uscito dalla stazione non avevo tempo di dedicarmi all'ornitologia, dovevo svicolare i combine e trovare al più presto gli amici.

  23. #23

    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    MrWolf ha scritto gio, 15 dicembre 2005 alle 14:39
    In un libro non è affatto tutto sotto i nostri occhi...o almeno non al livello di successione di parole che generano frasi, ecc.

    Molte volte il lettore non fa caso a particolari usi linguistici, metrici, sintattici. O citazioni, rimandi, finezze. Intertesto e ipertesto. Non mi fate il paragone con aspetti di un VG "nascosti" tipo virtuosismi di programmazione che rimangono a livello di codice, perchè ciò di cui parlo, producendo senso, affiora al livello primario della fruizione del testo.

    La domanda diventa quindi, e riferita non solo ai videogiochi, "quanto a fondo so apprezzare e comprendere un testo di qualunque tipo?"
    Assolutamente d'accordo con quello che hai detto Mr Wolf.
    A mio avviso c'è anche un altro aspetto da sottolineare.
    Il così detto "tocco di classe" amio avviso, non necessariamente deve essere notato; anzi addirittura arrivo a pensare che il massimo sia quello di passare "innosservato"
    Mi spiego meglio: quello che conta è l'atmosfera di un gioco (qualunque essa sia), quest'ultima può essere efficacemente realizzata solo se si ha una vera cura per i dettagli. Per quell'insieme di particolari che da soli possono passare inosservati ma che a livello subconscio formano l'atmosfera in una determinata situazione.
    Idem per un libro (ed in questo P.K. Dick è un maestro).
    La lettura ci scivola addosso e come nulla fosse, quasi non ce ne accorgiamo, ci ritroviamo, per incanto, proiettati nell'azione, nei pensieri, in altri tempi o in altri mondi.
    Poi ad una attenta rilettura (per chi è appassionato di riletture dei libri) scopriamo tutte quelle notazioni, (lessicali, immaginifiche, retoriche) che hanno contribuito a creare in noi la sospensione della realtà o l'immedesimazione.
    I così detti "tocchi di classe", quindi non devono essere fini a se stessi e penso che l'ideatore raggiunge il suo orgasmo quando pensa rivolgendosi al giocatore "qua non te ne accorgerai, ma guarda che ti combino...".

  24. #24
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    keiser ha scritto gio, 15 dicembre 2005 alle 12:22

    E allora, per gli sviluppatori vale davvero la pena spendere tempo e risorse per limare, migliorare, curare aspetti cosiddetti marginali, che nella stragrande maggioranza dei casi finiscono con l'essere ignorati, oppure semplicemente notati e poi dimenticati da noi videogiocatori bulimici?
    Sì, perché credo che il giocatore li percepisca lo stesso, anche quello più sfrenato. Concorrono a creare l'atmosfera, a rendere dettagliato un prodotto senza la necessita di rendere noto il dettaglio stesso.

    Ciao.

  25. #25
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [15/12/2005] Tocchi di classe

    MrWolf ha scritto gio, 15 dicembre 2005 alle 14:39

    La domanda diventa quindi, e riferita non solo ai videogiochi, "quanto a fondo so apprezzare e comprendere un testo di qualunque tipo?"
    Io credo che si possa apprezzare un testo anche senza sviscerarlo completamente. Si tratta semplicemente di una diversa profondità di lettura.
    Per quanto mi riguarda, se devo scrivere la recensione di un libro l'attenzione è massima. Se invece devo "solo" leggerlo, la pressione è inferiore. In entrambi i casi però capisco quello che leggo.

    Ciao.

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