golem101 ha scritto gio, 29 dicembre 2005 alle 14:06
Debudi ha scritto gio, 29 dicembre 2005 alle 12:55
Mi ricordo un libro di Andy Mc Nab, un ex soldato delle SAS,che nella guerra del golfo era finito dietro le linee nemiche con la sua squadra... Beh ,per eliminare un soldato nemico senza fare troppo rumore, descrive minuziosamente come eliminare una persona con l'uso di un coltello... Diceva che non e come nei filmz che si passa una volta sola il colello sopra la gola del malcapitato e quella si apre all'istante... Bisogna passarci sopra 3\4 volte con violenza
Il libro era pattuglia bravo two zero per gli interesati...
Tagliare la gola ad una persona è un'impresa che richiede una forza sovrumana ed uno strumento adatto, per tipo di lama ed affilatura.
Le parti sensibili (carotidi, laringe e faringe) sono protette da uno strato di grasso e muscolatura traversa al taglio, nonchè da una parte cartilaginea più o meno spessa - tagliare sopra o sotto il pomo d'adamo non va bene. C'è poi il caso che la lama scivoli sull'osso ioide.
Infine le corde vocali si trovano in una posizione relativamente nascosta al taglio, quindi è possibilissimo che la vittima urli come il proverbiale maiale sgozzato.
In realtà più che un attacco di taglio, conviene effettuare un attacco di punta, trafiggendo il collo da parte a parte (in modo da interessare carotidi e faringe, attaccando le protezioni di punta in modo vantaggioso), e poi effettuare un taglio verso l'esterno per completare l'opera.
Se si vuole coprire la bocca della vittima, tenerle ferma la testa, e si ha forza sufficiente a trafiggerla/tagliarla, si fa decisamente prima a spezzarle il collo afferrando cranio e mandibola ed effettuando una bella torsione.
Lo sforzo è lo stesso, al limite sfugge un mugugno, e non spruzza sangue come un idrante.