keiser ha scritto mer, 28 dicembre 2005 alle 13:12
Alla fin fine è tutta questione di gusti, ma personalmente non sono mai stato troppo attratto dai videogame troppo realistici. Quelli, per intenderci, che fanno dell'aderenza al mondo reale uno dei propri punti di forza.
Ho avuto una passione - neanche troppo breve, ma intensa - per The Sims, incuriosito dall'idea in sè. Quando però mi sono scontrato con l'ennesima bolletta da pagare, non ce l'ho più fatta ad andare avanti. Per me, e parlo solo per me, il bello di un videogioco (o di un film, o di un libro) sta proprio nel potersi tuffare in mondi che non avrai mai la possibilità di esplorare, se non in quel modo.
Rivivere le gesta di Napoleone dalla prima all'ultima? Meglio una storyline alternativa (e altamente improbabile) dove Napoleone combatte contro Terminator. Un simulatore di guida ultrarealistico, dove un errore nel calibrare la pressione di uno pneumatico può compromettere una gara? Sarò semplicistico, ma mi diverto di più con una "nitro" che mi spara da 0 a 300 all'ora in tre secondi.
Non che io abbia la competenza per guidare una macchina tanto bene da rendermi conto della diversa pressione delle gomme, ma più o meno inconsciamente so che si tratta di una cosa che potrei anche fare nella vita vera, e quindi preferisco giocare con altro.
Poi, sia chiaro, ci vuole comunque una certa dose di "realismo" anche nei titoli più arcade ed impossibili, mi aspetto reazioni prevedibili nel comportamento di una vettura, o nello schieramento delle truppe napoleoniche contro i robot di Skynet. Ma questo è un altro discorso...