[28/12/2005] Finta verità o vera finzione?

[KeKyJ]

Io preferisco i giochi "probabili", come ad esempio Splinter Cell, dove c'è una trama inseribile in un contesto del tipo "cosa succederebbe\sarebbe successo se..." e gli aggeggi usati da Sam sono abbastanza realistici nelle situazioni in cui operano. Poi non
importa se per vincere devo leggere un pò di storia o pensare prima di agire...

[darisole]

ilgrillo ha scritto mer, 28 dicembre 2005 alle 19:14
Il grande problema dei giochi realistici è che non potranno mai esserlo fino in fondo, dunque A VOLTE risultano più finti degli arcade...

Esprimo facendo un esempio che mi tirerà addosso una sequela di maledizioni (e come inizio d'anno non c'è male! ):

GPL... Non sono mai riuscito a giocarci perché il gioco era sì simulativo a livello tecnico, ma non percependo le forze esterne sul mio corpo (rollio/beccheggio), la macchina sembrava un cavallo imbizzarrito.

Spingendosi troppo in là con la simulazione, la tecnica sarà oltremodo sbilanciata rispetto all'effettiva percezione di ciò che accade, e il gioco sembrerà fasullo.

Quoto

[darisole]

KeKyJ ha scritto mer, 28 dicembre 2005 alle 19:29
Io preferisco i giochi "probabili", come ad esempio Splinter Cell, dove c'è una trama inseribile in un contesto del tipo "cosa succederebbe\sarebbe successo se..." e gli aggeggi usati da Sam sono abbastanza realistici nelle situazioni in cui operano. Poi non
importa se per vincere devo leggere un pò di storia o pensare prima di agire...

Quoto anche te

[Mascalzone]

Io sono per il realismo.

Chiaro che si tratta di giochi di nicchia, chiaro che gioco anche ad arcade, ma la mia goduria da pc molte volte ha a che fare con giochi che la maggior parte dei players neanche considera.

Con ciò voglio dire che sento molto più "mia" una partita ad EVE Online piuttosto che una a World of Warcraft, avendo ben presente che sono entrambi 2 ottimi giochi.

Tanto per intenderci non giocherei nemmeno ad EVE se non usasse reali distanze astronomiche nei sistemi, mi sembrerebbe troppo finto. Mentre se gioco a WoW mi preoccupo solo di divertirmi, anche se sparo improbabili incantesimi e sono conciato come un Righeira. Quindi realismo si, ma ben fatto, sennò gioco a qualcosa che non ha nessuna pretesa di essere realistico. Questo per una mera questione di divertimento: se una simulazione mi permette davvero di giocare in maniera eccellente una cosa reale che "potrei" fare o vedere (EVE, Flight Simulator, Lock-On, Sim City, GTR, Richard Burns Rally, La serie GP di Crammond e l' indimenticabile Frontier di Braben rientrano in questa categoria) allora mi diverte più di un gioco che per quanto bello non ha pretese di essere reale (WoW, Need 4 Speed, etc).

E' solo una questione di predisposizione naturale credo, mi attizza di più una cosa "finta" ma di cui vi sia una controparte reale, almeno possibile.

[Cekkins]

Concordo appieno. Sembra quasi che mi hai letto in mente.

[Gabi.2437]

Mah, a me l'ambientazione interessa ma non eccessivamente, conta più il gioco in se...se è fatto bene non c'è ambientazione che tenga, ci gioco! Poi beh alcune ambientazioni (e livelli di realismo) attirano di più ma se il gioco è una ciofeca...

[Il P@store]

Sarò semplicione ma basta che mi prenda...se mi prende con il realismo o con la finzione basta che mi prenda.

[pasquaz]

voto per giochi realistici
Grando Prix Legends!!!
Finire una gara di 1h30m combattutissima, sudato e con le mani e i piedi doloranti sono "emozioni" che un NFS o un Gran Turismo non ti potranno mai dare...




nei casi in cui il realismo è impossibile (o meglio è "ingiocabile") allora il gioco dev'essere verosimile (Napoleone vs. SkiNet NON è verosimile... )

[Daniel_san]

Anch'io la penso come il Keiser, e condivido il pensiero del grillo qui sopra. L'eccezione è rappresentata dagli FPS storici, in particolare dal filone sulla Seconda Guerra Mondiale: per quanto possano essere realistici (e molti NON lo sono) per me rappresentano un mondo conosciuto solo attraverso libri, documentari o racconti diretti dei protagonisti (tra cui mio nonno) pertanto avrò sempre l'impressione di essere immerso nella vita di qualcun altro. Questo ostacola certamente la sospensione dell'incredulità molto più di qualsiasi artificio narrativo e/o ambientazione fantastica (infatti mi sono sentito molto più "immerso" in contesti più strani come quelli di BG I e II oppure di Bloodlines, per dire.

[Duranandy]

io punto molto sui giochi realistici, il gioco deve emulare la realtà, un pò come a gta, se fai il buono o il cattivo, e nei giochi di macchine, poi se non volete che tutte le leggi di gravità siano attive le potete levare con le opzioni, nessuno vi dice di giocare con tutte queste cosine, c'è a chi piace, e a chi non piace. io preferisco il realismo puro al 100 %
e voi?

[Kaiman76]

Io sono per i giochi realistici, ma giocare a Zelda Wind Waker non mi dispiace affatto. La grafica cartoonesca e la storia mi ha spinto a giocare notti intere a questo gioco solo per vedere nuove isole. Il realismo va bene....ma ogni tanto qualcosa di "magico" per staccare ci serve.

[manuè]

keiser ha scritto mer, 28 dicembre 2005 alle 13:12
Alla fin fine è tutta questione di gusti, ma personalmente non sono mai stato troppo attratto dai videogame troppo realistici. Quelli, per intenderci, che fanno dell'aderenza al mondo reale uno dei propri punti di forza.
Ho avuto una passione - neanche troppo breve, ma intensa - per The Sims, incuriosito dall'idea in sè. Quando però mi sono scontrato con l'ennesima bolletta da pagare, non ce l'ho più fatta ad andare avanti. Per me, e parlo solo per me, il bello di un videogioco (o di un film, o di un libro) sta proprio nel potersi tuffare in mondi che non avrai mai la possibilità di esplorare, se non in quel modo.
Rivivere le gesta di Napoleone dalla prima all'ultima? Meglio una storyline alternativa (e altamente improbabile) dove Napoleone combatte contro Terminator. Un simulatore di guida ultrarealistico, dove un errore nel calibrare la pressione di uno pneumatico può compromettere una gara? Sarò semplicistico, ma mi diverto di più con una "nitro" che mi spara da 0 a 300 all'ora in tre secondi.
Non che io abbia la competenza per guidare una macchina tanto bene da rendermi conto della diversa pressione delle gomme, ma più o meno inconsciamente so che si tratta di una cosa che potrei anche fare nella vita vera, e quindi preferisco giocare con altro.
Poi, sia chiaro, ci vuole comunque una certa dose di "realismo" anche nei titoli più arcade ed impossibili, mi aspetto reazioni prevedibili nel comportamento di una vettura, o nello schieramento delle truppe napoleoniche contro i robot di Skynet. Ma questo è un altro discorso...

quoto il tutto!