Articolo di Automatic Jack, foto: sito ufficiale FN Herstal, Modern Firearms (world.guns.ru)
Forse poco conosciuto, l'FN2000 è nel panorama dei fucili d'assalto uno dei più avanzati ed ergonomici esistenti. Meno estremo dell'OICW, fornisce comunque un'ottima base anche come arma dedicata alle forze speciali.
Un po' come il blasonato G36 della Heckler und Koch, che ormai ha definitivamente usurpato il trono di arma cinematografica per eccellenza, prima appartenuto all' M16A1 e alle innumerevoli incarnazioni della sua meccanica nativa AR15 (ed a onor del vero, esiste anche un ibrido AR15/G36 che è un'arma di altissimo profilo), L'FN2000 è stato reso famoso, anche se molti probabilmente lo ignorano, da un videogioco. E' infatti l'arma preferita di Sam Fisher, protagonista carismatico della serie Splinter Cell, tratta dai racconti omonimi di Tom Clancy.
A dispetto di ciò, e forse anche per motivi legati ad alcune scelte progettuali, coraggiose e innovative per certi versi, l'FN2000 non ha e non avrà la stessa diffusione e fama della controparte tedesca, ma resta comunque un prodotto di primissimo piano nel panorama dei fucili d'assalto (per truppe speciali) che vale la pena di conoscere a fondo. Il progetto FN Herstal (che vanta un buon centinaio d'anni di esperienza nel settore armiero) ha visto la luce nel 2001, come sistema modulare rapidamente adattabile alle esigenze delle missioni speciali, grazie a una serie di moduli assemblabili, dedicati a specifiche necessità.
Design Compatto ed ergonomico
Una delle prime cose che saltano all'occhio osservando le immagini dell'FN2000 è che sembra enorme. Niente di più falso, in effetti come arma d'assalto, è estremamente compatta, al punto che, metro alla mano, risulta essere piccolissimo: soltanto 694 mm di lunghezza (con canna da 400 mm, mentre il G36K, il più vicino per lunghezza di canna coi suoi 320mm a calciolo esteso è 860mm) , per 3,6 kg di peso (pari al G36 standard), grazie alla configurazione bull-pup, col caricatore e le meccaniche tra l'impugnatura e il calciolo. Si nota, e forse è l'unica pecca grave, l'assenza di regolazioni sul calciolo, a volte indispensabili quando se ne prefigura l'uso in tandem ai giubbotti antiproiettile, ma è poca cosa, ché considerata la compattezza, non è certo ingombrante al punto da provocare difficoltà.
Le altre caratteristiche assolutamente di rilievo sono invece i moduli aggiuntivi e il sistema di espulsione dei bossoli che permette un uso ambidestro ( e con rumorosità molto inferiori ad altri modelli bullpup, ricordiamo l'SA-80 / L85A1 ) senza nessun genere di preparazione. in fianco alla canna infatti, c'è un condotto con sfinestrature che dirige i bossoli espulsi nella parte anteriore dell'arma, dalla quale poi escono in avanti, senza quindi generare impedimento al tiratore.
ASSEMBLA CHE TI PASSA
I moduli aggiuntivi invece sono specificatamente orientati a fornire al tiratore sempre la soluzione giusta per la situazione. Essendo pensato anche per un uso come arma di polizia (l'FN2000, ovviamente senza modulo lanciagranate, è oltretutto in vendita anche come arma semiautomatica sul mercato civile) gli obbiettivi principali dei moduli aggiuntivi sono quelli di fornire l'uso più ampio possibile di colpi da 40 mm anche non letali e soprattutto una precisione chirurgica nel tiro.
il modulo LV da 40 mm ( LV: Low velocity) a caricamento coassiale si integra nell'arma rimuovendo l'astina standard. Questo porta il modulo ad essere perfettamente integrato sotto la canna, con un minimo ingombro ma soprattutto con una posizione tale per cui il tiratore non deve abbandonare la presa sull'impugnatura per l'utilizzo, utile soprattutto in condizioni difficili in cui il tempo d'intervento deve essere ridotto al massimo. Senza ricorrere a comandi elettronici come nel caso invece dei prototipi OICW.
Oltre al modulo LV da 40 mm, l'FN2000 può installare anche il modulo XM303 per i proietti non letali, come i proietti 12Ga BBs caricati con vernici o gas lacrimogeni o irritanti o qualsiasi altro proietto con precarica ad aria compressa. Naturalmente è possibile montare astine con integrate torce e puntatori laser. Le dimensioni generose dell'astina permettono oltretutto l'alloggiamento completo di tali dispositivi senza necessità che questi sporgano aumentando troppo le dimensioni totali dell'arma.
Per quanto riguarda le mire invece, il mirino standard a basso ingrandimento ( x1.6 ) può essere sostituito con qualsiasi altro sistema dotato di attacco tipo Weaver, oppure con il sistema elettronico di controllo del tiro, di produzione proprietaria FN Herstal che provvede, con un telemetro laser, a fornire compensazione e regolazione del reticolo di mira sia per il fucile sia per il lanciagranate. Da notare che per sistemi simili, nel calciolo è previsto specificatamente uno spazio per un eventuale gruppo batterie, anche in questo caso per fornire maggiore flessibilità senza sacrificare la compattezza.
La meccanica è classica, il funzionamento è il solito a recupero di gas, con selezione del tiro, con chassis in polimero e canna in acciaio con frangifiamma tipo birdcage, sagomato per ridurre il disassamento provocato dal rinculo. Nonstante il design innovativo, inoltre, è stata mantenuta piena compatibilità con i serbatoi STANAG secondo gli standard NATO.
SCHEDA TECNICA:
Calibro: 5.56 x 45 mm 40 mm LV
Velocità alla volata: 900 m/s (2,953 fps) 76 m/s (249 fps)
Lunghezza totale: 694 mm (27.32 in); 727 mm (28.6 in)
(con lanciagranate)
Lunghezza Canna: 400 mm (15.75 in) 230 mm (9.05 in)
Peso a vuoto: 3.6 kg (7.95 lbs) 4.6 kg (10.15 lbs) (con lanciagranate)
Tipo caricatore: STANAG NATO ( M16-M4-AR70/90, ecc. ecc.)
Capacità serbatoio: 30 colpi
Mire: Ottica 1.6x su guida weaver, Mire meccaniche per LV
Rateo di fuoco: 850 colpi/min.
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Mi piace un sacco, sto coso.
Bon, prossimo giro vi fò vedere lo SCAR sempre della FN Herstal, merita molto