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  1. #1
    NEO-GEO
    ospite

    Predefinito I problemi delle avventure grafiche

    Apro questa discussione su questo annoso problema. Ormai da dieci anni (se non più) le avventure grafiche hanno subito una spaventosa crisi. FenrizOcculta diceva (e in parte temo avesse ragione) che la colpa è delle console e dei giochi d'azione, che hanno "rubato" una consistente fetta di mercato a questo genere, stabilendo dei nuovi standard. Praticamente le grosse società si sono accorte, che nel mercato allargato dei videogiochi, le avventure grafiche non erano più un guadagno sicuro per le loro tasche quindi hanno smesso semplicemente di produrle. Quindi questo genere ha attraversato un periodo di calma e di silenzio più totale, fino a quando non usci Syberia: un block buster capace di riaccendere l'interesse per questo genere. In seguito a questa avventura di successo, si sono viste molte piccole compagnie reinvestire su questo genere, che sembra diventato quasi di nicchia (un tempo era tra i generi più diffusi). Il problema è che, con Syberia, non abbiamo proprio avuto un passo in avanti per il genere, ma più un passo indietro. Ciò è, le meccaniche del gamplay sono state ridotte ai minimi termini, la linearità e le trame adulte e introspettive hanno preso il sopravvento, e tutte le sperimentazioni che per anni erano state portate avanti si sono perse nel nulla per dare spazio ad un unico schema uguale per tutti i giochi. Se ci pensate bene, tutte le nuove avventure uscite in questi anni, ricalcano pedissequamente lo stesso blasonato schema, senza mai tentare di proporre qualcosa di nuovo. Abbiamo sempre una storia unica, mai divagazioni, i dettagli non esistono più, gli enigmi sono sempre lineari, mai dinamici, alle volte (a pensarci bene) sembrano quasi ridicoli per la sequenzialità con la quale vengono proposti. Le nuove avventure vivono principalmente di citazioni e riprese delle vecchie glorie, sono poche quelle che vivono di vita propria e riescono a proporre qualcosa di nuovo in termini di gameplay. Non parlo solo di trama parlo di tutto l'impianto di questi giochi. Se le analizziamo bene, possiamo scoprire che tutte possiedono lo stesso e identico impianto di Syberia, che a sua volta era ricalcato su quello di Broken Sword. L'accento è sempre messo più sulla trama e sui personaggi che su gli enigmi e il gameplay. Una volta le possibilità di questo genere erano molto più ampie, esistevano molte più strade, molti più modelli diversi per concepire una avventura, oggi invece sembra si debba usare sempre lo stesso stampino.


    Cosa ne pensate voi? Siete daccordo con me nel affermare che le avventure anno bisogno di qualche "nuova proposta"? Oppure pensate che vada tutto bene anche così?
    Secondo voi le avventure di oggi hanno dei problemi? se si quali problemi secondo voi? Gli stessi che ho detto io?
    Dite pure senza paura!

  2. #2
    La Nebbia L'avatar di Nofx2
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Ti rispondo al volo perchè non ho tempo..ma secondo me..si cerca piu' di attirare il giocatore con una realizzazione tecnica da capogiro piuttosto che crare l'ambientazione ed una trama da interessare il pubblico..ed è sbagliatissimo..
    ..se si pensa a monkey island..day of the tentacle..ZAK Mc KRACKEN ..di tecnologico non avevano un fico secco..solo grafica bitmap..ok ke erano i '90..ma negli stessi novanta c'erano anche belle chicche di grafica e sonoro....da grafico..mi ricordo che erano gli anni del ray tracing in cui spopolavano immagini e video con quella tecnica..i modi per avere un fascino grafico di alti livelli quindi c'era..ma software house e ideatori,pensarono BENE che l'avventura grafica era fatta da altri elementi..quali la storia..la longevità..il tema..il carattere dei personaggi..poco importava se erano pixels a muoversi oppure poligoni,***** .
    Ora invece dato che c'è la "moda" dei giochi mega graficosi tutti belli e perfetti..allora si bada poco al resto..bella grafica e bella resa possono andare bene per giochi in prima persona..giochi sportivi..certo anche le avventure grafiche se hanno una grafica bella è un piacere in piu' giocarle..ma ALLA BASE deve esserci altro,come già detto..altrimenti non dà le emozioni che si ci aspetta..
    E' possibile avere una bella grafica ed aver piacere ad ammirarla anche stando sul 2D oppure in un misto tra 2D e 3D..le avventure grafiche si basano sui contenuti non sull'aspetto tecnico.....mica uno si può cambiare i pezzi di un computer per giocare a broken sword....dai..
    Prendiamo runway..ok..sarà un gioco non eccelso magari..ma almeno ci puoi giocare anche su un pc non nuovissimo..perchè rispecchia i canoni propri delle avventure grafiche..dove accellerazioni 3d e cose varie non DEVONO esserci..ma l'importante è dato dal gioco..lasciamo stare che poi il contenuto non è chissa cosa..ma lì è una mancanza degli sviluppatori ovviamente......
    Per esempio Jonhatan Danter..ha una trama carina..è un bel gioco secondo me..ma hanno saputo unirci anche una bella grafica..certo ha un pò di bug...specie nei movimenti e nella luce dei modelli 3d del protagonista..però alla fine è un bel prodotto!Così come tunguska..hanno saputo unire le cose...non a livello da oscar ovviamente [parliamo sempre di avventure a prezzo budget..quindi i guadagni da parte degli sviluppatori sono esigui....avendo piu' money a disposizione di certo avrebbero avuto un tasso tecnico ancora piu' elevato..] .
    Ovviamente è un parere personale..magari c'è chi preferisce vedere una grafica megasuperiper moderna e tutta 3d a discapito della giocabilità..la cosa migliore sarebbe unire le due cose nel modo migliore possibile..ma quando questo non è possibile..IO preferisco altro alla grafica........

  3. #3
    Il Puppies L'avatar di calavera
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Sono d'accordo con voi sul fatto che ormai i produttori si concentrano troppo sull'aspetto grafico dei videogiochi a discapito di tutto il resto. Cmq non conta neanche concentrarsi solo ed esclusivamente sulla trama, del resto anche il primo Monkey Island come trama non era niente di particolare: il gioco iniziava con un ragazzo che diceva solo di voler diventare un pirata, però è diventato ugualmente un capolavoro.
    Un'avventura grafica deve essere una giusta combinazione di vari aspetti secondo me tra cui i principali sono sicuramente una buona trama e degli enigmi convincenti ed i facoltativi dal mio punto di vista sono grafica e doppiaggio(le migliori avventure grafiche erano testuali e non vedo perchè ora una persona non possa neanche più prendersi la briga di leggere 2 righe, anzi, meglio leggere che ascoltare certi doppiaggi).
    Una cosa che per me è basilare in un'avventura grafica, è l'atmosfera creata nel gioco, il giocatore deve sentirsi partecipe ed immerso nell'ambientazione del gioco. Ad esempio The Longest Journey non era un gioco con enigmi particolarmente difficili, però l'atmosfera che creava mi lasciava incollato allo schermo per cercare di vedere come sarebbe finita la storia.

  4. #4
    La Nebbia L'avatar di Nofx2
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Ma infatti anche nell'avventura piu' scontata..che ne sò come dici tu monkey inizia con guybrush che vuole diventare un pirata..la trama magari è semplice all'inizio............ma poi si evolve e si stravolge..t'incolla allo schermo..ti fa sentire un pirata..o meglio..per andare avanti devi sentirti un pirata e soprattutto pensare come un mezzo idiota come guybrush..insomma devi immedesimarti [solo così per esempio si può finire monkey2....].
    Syberia per esempio mi ha immedesimato..Grim Fandango...broken sword..titoli che nonostante avessero un aspetto tecnico molto curato [sia doppiaggio che bella grafica] avevano una bella storia da dare al giocatore la voglia di andare avanti ed immedesimarsi......
    Sentire l'audio in italiano è bello perchè è un fattore in piu' per immedesimarti [essendo italiano..] anche se cmq io i sottotitoli li uso sempre..perchè ci sono sempre parti magari dove devi vedere un numero..o ricordarti qualcosa...e io come,da giocatore vecchio stampo..mi segno le cose su un foglietto [per indiana jones 3 e 4 avrò consumato 3mila block notes..] ..e non m'importa molto se nel gioco è presente na specie di diario per aiutarti [tipo in tunguska..la trovata del diario per aiutarti a superare l'enigma non l'ho apprezzata molto..perchè uno poi alla prima difficoltà si fa aiutare.....a stò punto si usa la soluzione no?Non vedo il senso d'utilità..] ..a me,e ripeto a me,piace immedesimarmi in ogni modo nell'avventura..giocare..guardare ogni minimo particolare..ogni oggetto..e scrivermi le cose.......sennò si perde il gusto dell'avventura grafica..e il gioco ti appaga a metà!
    Opinione personale

  5. #5
    luke.dime
    ospite

    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Intanto si può dire che anche gli sparatutto sono cambiati poco rispetto alle loro origini, pretendere un’ avventura ‘nuova’ dunque è forse chiedere un po’ troppo. E anche i cloni possono andar bene, posto che siano di buon livello come ad es. quello Zork Nemesis (che è li a fare da Avatar al sottoscritto) e che era un ottimo clone di Myst.
    Per quanto riguarda i problemi è ovvio che ce ne siano.
    Io ne identifico due in particolare.
    - Seriosità :
    Ovvero : sono lontani i tempi della scimmia a tre teste! E della noce di grasso!
    In Avventure come Syberia o the Longest Journey, l’ elemento ludico è semplice, relegato in secondo piano in favore di una narrazione complessa, spesso allegorica.
    Mi sta bene comunque. Negli esempi citati, nonostante la narrazione prolissa, l’ avventura viene ‘vissuta’ in chiave epica e si mantiene positivo il bilancio fra l’ esplorazione e i pericoli affrontati.
    Trattasi di avventure fantastiche e godibili, il classico prodotto per tutti.
    Nel 1993, però, dalla penna di Jane Jensen, prendeva forma Gabriel Kinght : il cacciatore di ombre. In the Voodoo Murders l’ approccio alla narrazione era orientato a creare un’ atmosfera di suspense sofisticata per un’ avventura dal taglio investigativo intrisa di cultura pagana.
    In racconti più recenti i giochi d’ avventura (supportati da una grafica al passo coi tempi) sono diventati macchina da presa della realtà. Il fotorealismo viene adoperato per gettarci in faccia vivide istantanee di violenza quotidiana su cui sono tracciati arabeschi rosso sangue.
    Basta favole! I protagonisti, spesso ambigui, attraversano quadri urbani decadenti sempre a caccia delle loro nemesi : brutali e sadici serial killer.
    Predatori e prede si scambiano di ruolo in un intreccio dall’ epilogo ineluttabile in avventure disturbate, prive di ricompensa. (Still Life, the Black Mirror, Farenheit).
    Contenuti che per la loro stessa natura, credo, troverebbero miglior collocazione nel contesto di un fps o di un survival horror.
    Le avventure sono dunque diventate troppo serie? Se è così hanno rinnegato la propria origine di Ludus e perduto di vista l’ obiettivo principale, quello cioè di farci divertire.
    Certo, realizzare un romanzo d' avventura i cui protagonisti fossero scheletri (calaveras per la precisione) è stato un colpo di genio da parte di Tim Schafer, ma quanti si saranno sentiti disturbati da questo ‘affresco di morte’ così affine alla nostra realtà?
    Può essere stata questa scelta a determinare il canto del cigno per le avv. grafiche della Lucas Arts i cui fans erano abituati al più rassicurante Guybrush Threepwood?

    - Il Finale e l’ Azione a tutti i costi : (un esempio)
    Da tempo noi puristi delle avventure siamo piagati dalle action-adventure. Periodicamente, difatti, qualche sviluppatore crede di poter confezionare l’ action – adventure perfetta immaginando così di poter allargare il proprio target.
    Fra le tante è stato triste per il sottoscritto scoprire come la nuova avventura di Ragnar Tørnquist non sfuggisse a questa logica.
    Secondo il parere unanime di chi ha provato il gioco, the Dreamfall è difatti un’ alchimia poco riuscita di azione, avventura e stealth, e di conseguenza la sua principale debolezza risiede nel gameplay. Abbastanza grave per un (video)gioco!
    Per fortuna c’ è una storia. Anzi la Storia, con la esse maiuscola, perché con Ragnar Tørnquist al timone della narrazione si naviga in acque sicure.
    Pescando nei ricordi troviamo difatti un diamante grezzo delle avventure grafiche, quel lontano the Longest Journey con i suoi mondi allegorici e che aveva per protagonista la giovane April Ryan, studentessa di arti visive in preda ai dolori della crescita.
    Un personaggio vero, umano, con i cui problemi, pur essendo un uomo, non ho avuto difficoltà a rapportarmi.
    Peccato per quel finale sospeso con la protagonista sola e triste ai piedi della torre dell’ equilibrio. Alla fine del racconto Charlie, Cortez e Emma, gli amici di April, erano feriti, dispersi, dimenticati in un limbo durato 6 lunghi interminabili anni.
    Purtroppo dalle recensioni di the Dreamfall mi appare chiaro che Ragnar Tørnquist non ha perso il vizio. Ancora una volta a fronte di un viaggio memorabile ci attende una conclusione definita frustrante, affrettata, con tante, troppe vicende irrisolte.
    Ora, le considerazioni possibili sono due : o lo scrittore norvegese non è in grado di trovare un finale adeguato ai propri intrecci, oppure è certo che il gioco venderà bene e allora ci racconterà tutto quello che si è ‘dimenticato’ di dire fra altri sei anni in un nuovo prequel o sequel o quel che sarà.
    Il che denota una mancanza di rispetto verso chi ha pagato, anche perché nella nuova fatica di Funcom oltre la storia non c’ è proprio altro.
    Eppure credo potrebbe anche bastare, perché nelle avventure la trama svolge un ruolo paragonabile a quello del più avanzato motore 3D e, quando di buon livello, costituisce la spinta per andare oltre alle sfide rappresentate dagli enigmi.
    Dunque trovo limitativo ricercare le cause del declino delle avventure nell’ interfaccia punta e clicca (che non ha saputo rinnovarsi), nella grafica spesso in 2D, o in altri fattori puramente tecnici.
    ‘Difetti’ che peraltro the Dreamfall non presenta.
    Credo piuttosto che un finale incompleto, o non all’ altezza delle premesse iniziali, costituisca il motivo principale di disaffezione nei confronti di un genere che deve la propria sopravvivenza ad uno zoccolo duro di appassionati.
    Questo difetto lo possiamo trovare piuttosto spesso leggasi : Still Life, Tunguska (sono corsi al riparo con una patch), ...
    A mio parere storie incomplete non valgono il viaggio, né tanto meno meritano una votazione d’ eccellenza. In definitiva sarebbe come appassionarsi ad un ottimo giallo per scoprire che manca l’ ultimo capitolo.

    Luca.
    Ultima modifica di luke.dime; 02-02-07 alle 11:13:38

  6. #6
    NEO-GEO
    ospite

    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Bene, bene! Molto interessante. Alllora per adesso abbiamo tre tesi diverse. Io ho focalizato le mie critiche sul Gameplay, Nofx2 e Calavera si spostano sull'aspetto prettamente tecnico (quindi l'eccessiva importanza della grafica) mentre Luke.dime si concentra di più sulla trama. Di carne al fuoco inizia ad essercene.
    Io sono del parere che una svolta al gameplay sia la cosa più importante, non è tanto un discorso solo di interfaccia quando dell'intera struttura del gioco. Secondo me è quella che influenza sia la concezione degli enigmi e, in una certa misura, anche la trama. Immaginare un gioco un po' diverso dal solito "risolvi solo questa situazione in questo momento, aolo con questi strumenti e solo in questo modo altrimenti non vai avanti" secondo me può stimolare chi scrive la trama ad trovare nuovi spunti. Insomma io ho paura che fossilizarsi sempre sullo stesso schema di gioco sia deleterio per il genere. Certo, i bei cloni ci possono sempre stare, ma alla lunga il genere ha bisogno di boccate di aria fresca.

  7. #7
    Il Fantasma L'avatar di Night Shiver
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    trovo tutte le vostre argomentazioni molto interessanti.
    Personalmente trovo che il vero punto debole delle avventure degli ultimi tempi sia la longevità che si sposa con l'eccesiva linearità-facilità degli enigmi.
    Non trovo sia un problema di grafica o di seriosità o di trame...
    Non trovo nemmeno ci siano problemi di originalità in fondo il genere avventura grafica e piuttosto definito e non vivo molto positivamente trovate innovative (come i tenativi di ibridazione con altri generi). Poi certo si può offrire qualche novità (come la possibilità di risolvere enigmi in modo diverso piuttosto che finali multipli ecc), ma personalmente posso farne a meno.

    Ho l'impressione che fino a una decina di anni fa si fosse creata una sorta di routine nella creazione di Avvenure Grafiche che si concetrava molto sulla "scrittura" della trama dei personaggi e degli enigmi. Poi a un certo punto questa routine si è spezzata e il genere è entrato in crisi.. Si è iniziato a sperimentare la grafica 3D (che quantomeno all'inizio non si integrava per nulla lo stile di gioco delle avventure grafiche, non a caso sono rari i casi di avventure grafiche 3d decenti); si è perso troppo tempo a sperimentare cose che con le avventure grafiche centravano poco. Il risultato è che sono usciti giochi mediocri e che il mercato è entrato in crisi.
    E senza nessuno che paga nessuno sviluppa avventure grafiche.
    Poi è arrivato il periodo di Syberia (che personalmente non trovo sta grande meraviglia di gioco se non paragonato alle altre avventure grafiche del periodo) che ha mostrato che vale ancora la pena di investire in questo mercato. Da li in poi si è vista qualche avventura grafica "degna di nota".

    Io personalmente la vedo così.
    Per come funziona il mercato oggi non vedremo più avventure grafiche come quelle di un tempo, perchè apparentemente non conviene a nessuno farle.
    Al massimo abbiamo avventure con una bella trama, ma enigmi facili o banali o troppo rarefatti. O con una atmosfera superba e ibridiazione di generi assolutamente evitabili o interfacce del tutto contro-utente. O ancora con una grafica suggestiva ma che durano una manciati di giorni (quando va bene).

    Poi io sono il primo a sperare con tutto me stesso che qualche "pazzo" decida di investire su un avventura grafica come Jensen comanda (che duri diverse settimane, con personaggi accativanti, una trama coinvolgente, un interfaccia semplice e comoda ed enigmi degni di questo nome senza avere paura di creare situazioni in cui un giocatore per giorni non riesce a trovare il modo di passare un enigma) che magari diventi pure un successo di incassi come fu per Syberia dando così nuova linfa a un genere che ha ancora molto da offrire.
    Ultima modifica di Night Shiver; 02-02-07 alle 13:07:04

  8. #8

    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Personalmente ritengo che il problema di fondo siano gameplay e tipologia di enigmi. Di certo anche la trama ha importanza, però.
    Il gameplay punta e clicca, che personalmente preferisco ad altri approcci finora visti, è purtroppo destinato a non rivedere lo splendore di un tempo. Questo perchè è non bene applicabile a una struttura dell'ambiente in toto 3d, e oggigiorno, se il motore non è 3d, si ha evidentemente paura di non vendere abbastanza.
    La soluzione non la so, ma spero che a qualcuno dei capoccia venga in mente.
    Quello che grido ai produttori di avventure grafiche è di togliere qualunque sessione action ( e ridurre quelle stealth ), che personalmente odio in questo contesto.
    Con lo sviluppo dei motori fisici andrebbero pensati più enigmi che li sfruttino. L'enigma il prezzo per entrare sempre più nel cuore dell'avventura, come dice Ron Gilbert, quindi è su questi che va spinta l'inventiva. Nelle vecchie avventure gioivo quando risolvevo un enigma che non sebrava su binari predefiniti: l'uso intensivo della fisico per gli enigmi potrebbe, secondo me, togliere l'obbligatorietà ad azioni predefinite.

  9. #9
    La Nebbia L'avatar di Nofx2
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Concordo alccat..per quanto mi è piaciuta la STORIA di broken sword 3..ero tentato a fermarmi ogni poco perchè se ne usciva fuori sempre una parte action..schivare i fari..aggirare le guardie...........muovere le casse aaaaaaaaaah! ..anche al 4 c'è stato lo stesso fenomeno,anche se mooolto di meno..però boh,credo non ci sia gusto..sia perchè se è n'avventura grafica,deve essere n'avventura grafica e basta..e poi..perchè non è bello,almeno per me,risolvere una parte di gioco grazie a movimenti al momento giusto [vedi giardino del vaticano in bs4] ..è proprio una caduta di stile..e onestamente è proprio irritante..perchè sono cose che ripetono..capisco una..due volte..ma poi basta!
    E poi il fatto di poter risolvere tutto girando una o due locazioni..come in tunguska o bs4..rende il gioco troppo lineare e logico..........dove sono le scimmie nell'inventario da usare come cric?????????? DAI! ..un pò d'originalità.Sono belle le avventure serie e con trame importanti..ma se la trama e l'argomento poi son troppo banali..o troppo..come dire,FISSI..magari una persona a cui non piace quell'argomento..non è tentato piu' di andare a risolvere un enigma e abbandona del tutto l'avventura..
    Ci vorrebbe la giusta dose,il giusto equilibro tra serietà e originalità..e soprattutto evitare certi "bug" che potrebbero influenzare in modo assurdo l'andamento dell'avventura..chi ha giocato tunguska si ricorderà il pacchetto di accendini nelle fogne russe......io per trovarlo mi sono fatto gli occhi a corda di violino..si che aumenta la longevità..però c'è un pò di differenza tra longevità e stress..potevano scegliere un colore piu' adatto..o un posto piu' adatto..per farlo risaltare un pò di piu'....e chi è miope poveraccio che fa ?
    Se solo gli autori di AG leggessero un pò di forum..imparerebbero dai propri "errori" e sfornerebbero titoli perfetti....

  10. #10
    NEO-GEO
    ospite

    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Beh ma io quando dico di modificare il gameplay, non intendo mica dire di mettere delle sezioni action. Io intendo cose come la non lienarità della trama, il poter affrontare più situazioni alla volta, enigmi che possono avere più di una soluzione, introduzione del tempo reale, ecc...
    per capire cosa intendo basta dare un'occhiata alle vecchi avventure della Sierra, erano piene di buoni spunti, ma purtroppo nessuno ha mai avuto idea di riprenderli e di svilupparli ulteriormente.

  11. #11
    La Nebbia L'avatar di Nofx2
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Avete mai giocato ad un'avventura chiamata Les Manley : search for the king ? Vecchissima..anni 90..fatta dalla ACCOLADE nientemeno..che all'epoca si faceva notare solo per titoli automobilistici [ricordate test drive?il papà di need for speed..] . Bene questa era un'avventura carinissima..in 3 dischetti..piena..e dico PIENA di locazioni e cose da fare..punta e clicca ma..era anche molto testuale..nel senso che bisognava scrivere verbi ecc..per quegli anni poi la grafica era molto curata e carina..sicuramente meglio di larry [su amiga almeno]..e dire che il motore [mouse+tastiera] era molto simile.
    In 3 dischetti facevano entrare gioconi..e storie assurde..ore ed ore di gioco..lì si che erano dolori risolvere certi enigmi..perchè non solo dovevi pensare ed immedesimarti nel personaggio..quanto dovevi pure trovare il verbo che quel personaggio avrebbe usato!..bellissimo! ..ed ora sanno solo riempire lacune di gameplay con sezioni stealth/action ? Non è possibile!
    Per chi fosse interessato può vedere qualche screen dell'avventura di prima e anche scaricarla [è abadonware,LEGALE] a quest'url : Link Rimosso dal moderatore
    Io lo comprai a prezzo budget di 10 mila lire nel '95 per amiga..e ne fui altamente soddisfatto..lo consiglio a tutti i giocatori amanti di vecchie avventure..
    Dopo averlo finito,stesso prezzo,presi un'altro dell'accolade..ALTERED DESTINY..carino ma piu' fantasy..può non piacere..
    Insomma fatevi un giro a quel link..trovate un bel pò di vecchie AG abandonware! ..ci sono giochi con cui ho passato mesi su amiga..solo a vedere i titoli e gli screenshots mi viene malinconia..
    ..ma ve la ricordate la Dynabyte?Chissà che fine ha fatto...Nippon safes INC..un capolavoro..big red adventure,il sequel,per amiga non uscì mai..e su pc non sono mai riuscito a farlo partire..chissà se con DosBox.......
    Allo stesso link..si può vedere/scaricare anche il secondo episodio di Les Manley ..che onestamente non posso giudicare perchè giocato pochissimo.......quasi quasi ci gioco ora
    Ultima modifica di NEO-GEO; 04-02-07 alle 10:47:11 Motivo: Link a sito abandonware

  12. #12
    Il Nonno L'avatar di Venom1905
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Quello che manca ora è un titolo che riesca a dare la svolta al genere. Se Syberia ha contribuito a riportare interesse verso questo genere ora serve qualcosa che detti un nuovo stndard a livello di gameplay. Può essere un uso veramente intelligente del 3D o magari della fisica o ancora l'introduzione di una struttura aperta, con la possibilità di approfondire aspetti noi fondamentali per la trama principale e, magari, dove relegare gli enigmi più impegnativi per rendere il prodotto interessante per tutti. Un'altra idea potrebbe essere l'allineamento del personaggio, come succede nei giochi di ruolo come kotor, dove il nostro comportamento nei dialoghi e negli enigmi (che magari possono essere affrontati modi diversi) condizioni il resto dell'avventura.

    Un'altro punto importante è quello degli enigmi. Nelle ultime avventure si sente sempre più spesso parlare dell'eccessiva semplicità degli enigmi. In parte è vero, ma questo credo sia condizionato dall'ambientazione realistica (o cmq non demenziale) delle avventure. Se in un Monkey Island o in un Sam & Max ci si può sbizzarrire anche con enigmi non proprio logici in un, ad esempio, Tunguska un enigma con un gatto, del nastro adesivo ed un cellulare fà discutere parecchio. In fondo credo che nelle vecchie avventure si trovassero enigmi meno logici soltanto, in quel contesto "tutto era lecito". Credo non sia facile creare enigmi logici ma allo stesso tempo impegnativi e che non stonino con l'ambientazione...

  13. #13
    NEO-GEO
    ospite

    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Mi dispiace molto Nofx2, il sito sembrava interessante, ma il regolamento mi impedisce di lasciare link a siti abandonware.

  14. #14
    La Nebbia L'avatar di Nofx2
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    Predefinito Re: I problemi delle avventure grafiche

    Peccato..eppure l'abadonware dovrebbe chiamarsi così proprio perchè le software house danno quei titoli gratis e senza ritorno monetario..
    Ci sono anche alcune avventure amatoriali,ovviamente in inglese.
    Scusate l'OT

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