keiser ha scritto ven, 20 gennaio 2006 alle 12:14
Correva il 19 gennaio 1986 quando venne per la prima volta riconosciuto e identificato Brain, il primo virus da boot sector, e che infettava i floppy disk che avevano la sventura di passare sulla sua strada. Una cosa che oggi può farci sorridere, ma era comunque l'inizio di una nuova "era".
Poi sono arrivati i virus da macro, diffusi di pari passo con word ed excel, e che grazie alla base sempre più ampia di "utonti" conobbero un discreto successo.
Poi venne la posta elettronica, con lei Love Bug e Melissa, a seguire il mitico Blaster, il primo worm che si diffondeva via rete, ed è stato il vero "boom".
Curioso notare come con il passare del tempo si sia ridotto drasticamente il tempo di diffusione di un virus: se con un floppy ti potevi infettare anche dopo settimane, se non mesi, con le macro era questione di giorni; con le email di poche ore, fino alle manciate di secondi con cui oggi i vari worm si propagano per la rete.
Il futuro non si preannuncia migliore, con la diffusione delle reti wi-fi, i cellulari bluetooth, e la sensazione è che fra vent'anni saremo ancora qui a "festeggiare".
Nel bene o nel male, oggi ricordiamo comunque un momento fondamentale dell'informatica, che ha contribuito a disegnare lo scenario attuale, e che ha fatto la fortuna di case come Symantec e McAfee (e dite che non avete mai pensato, neanche una volta in vita vostra, che sono gli stessi programmatori di antivirus a produrne di nuovi solo per poter vendere di più i loro prodotti).
Auguri!