Fermate Sabatini

[*Gandalf*]

Mi hai anticipato.... Quant'è bello quest'uomo? Quanto è il migliore?...

[*Gandalf*]

Il presidente della Virtus: "applichiamo il decreto Pisanu"

- Il Resto del Carlino -

Al derby sì, ma muniti di carta di identità o di qualsiasi altro documento che possa essere utilizzato per l’identificazione. Claudio Sabatini, proprietario della Virtus, riprende una vecchia battaglia, cogliendo al volo l’assist del numero uno del Coni, Gianni Petrucci.
‘«a Virtus Pallacanestro – si legge in un comunicato del club bianconero – conferma la propria totale adesione alla richiesta del presidente Petrucci in merito all’applicazione della legge Pisanu al basket per eliminare la violenza dagli impianti». Va oltre il comunicato perché ricorda i tempi dell’iniziativa promossa dalla Virtus. «Già dal 3 novembre avevamo presentato al Coni la domanda di autorizzazione per applicare i provvedimenti previsti dalla legge Pisanu. E dopo la dichiarazione di Petrucci, Virtus annuncia la propria volontà di attenersi alle disposizioni di legge per il prossimo derby cittadino in programma il 15 aprile». Cosa succederà in quella data? Ne sapremo di più oggi, perché, prima di tutto, sarà necessario trovare un’intesa, sui controlli, con la Questura. E oggi, appunto, la Virtus spedirà il proprio giemme, Lucio Zanca, e alcuni collaboratori, in Questura, per verificare tutti quegli aspetti e quegli accorgimenti che dovrebbero vedere la luce in occasione del derby di Pasqua. «I nostri abbonamenti – spiega Claudio Sabatini – per certi versi possono risultare già un documento di identificazione. Li abbiamo resi nominali, li abbiamo voluti con la foto. Da tempo ci battiamo perché la pallacanestro torni a essere uno spettacolo. E uno dei modi è questo».
Il patron, che ogni anno spende tra i 120 e i 140.000 euro in ‘security’ interna lancia una provocazione. «Ritengo che dovrebbero essere le stesse società sportive a farsi carico delle spese di pubblica sicurezza. Un po’ come accade per i vigili del fuoco. Sarebbe un provvedimento impopolare, oneroso e per certi versi rischioso, me ne rendo conto. Ma forse è l’unico modo per risolvere alla radice il problema. Se ci sono invasioni e tentativi di aggressione, le responsabilità non sono dei singoli. Ma delle società: che non lavorano a sufficienza in questa direzione. Perché nel volley e nel rugby tifoserie avversarie possono stare, le une accanto alle altre, senza incidenti?». Una decisione solo in chiave derby? «Assolutamente no. Mi riferisco, piuttosto, a quel che è accaduto ad Avellino. Una moneta da 20 centesimi può capitare a chiunque. Anche se al PalaMalaguti è più facile veder volare qualche carta di credito piuttosto che una monetina». Dal derby del prossimo 15 aprile si cambia musica: oggi la Virtus, il club che ospiterà la stracittadina numero 97, si confronterà con le autorità della Questura. Domenica, intanto, a mezzogiorno, è previsto l’arrivo di Roma. La VidiVici , che cerca di recuperare al meglio gli acciaccati – Morovic, Lacey e Lang – non cambierà volto. E Charles Smith resterà un sogno. ‘Con Charles ci siamo solo salutati. Ci abbiamo provato – chiosa Sabatini -, lo abbiamo inseguito per un paio di mesi. Ma le richieste – 400 mila dollari per terminare la stagione, un milione per la prossima – non sono in linea con il nostro budget. Una scelta che finirebbe per mancare di rispetto ai giocatori con i quali, all’inizio stagione, abbiamo sottoscritto contratti su altre basi».

[*Gandalf*]

Virtus Bologna: riapre la campagna abbonamenti, 10% dell'incasso devoluto all'AGEOP

27/03/2006 16:09


- Sito Uff. Virtus Bologna -

Claudio Sabatini
"E' un modo per dire grazie ai tifosi della Virtus che ogni settimana ci seguono con maggior passione", dichiara il presidente Claudio Sabatini "e soprattutto per compiere un gesto di solidarietà verso chi, con impegno e amore, segue i bambini che soffrono". Con questa motivazione VIRTUS Pallacanestro Bologna annuncia la riapertura della campagna abbonamenti, alla vigilia di un derby che tutta Basket City si appresta a vivere con grande emozione. Per ogni nuovo abbonamento sottoscritto, VIRTUS devolverà Il 10% all'AGEOP, (Associazione genitori ematologia oncologica pediatrica), per un primo obiettivo urgente e concreto: l'acquisto di due speciali lettini pediatrici destinati al quarto e quinto piano dell'ospedale Gozzadini di Bologna.
"Conoscendo il cuore dei nostri tifosi" ha proseguito Sabatini "sono certo che la raccolta darà frutti ben più generosi; un auspicio che ha subito avuto conferma dal cuore della VIRTUS; i primi ad annunciare un proprio contributo per incrementare la sottoscrizione sono stati proprio i giocatori e l'allenatore Zare Markovski."
I prezzi fissati (valevoli fino al termine della regular season e dei play off, esclusa la finale) per i vari settori sono: parterre 950 euro, tribuna 550 euro, gradinata secondo anello 170 euro.

[Quo.]

ale#12 ha scritto ven, 27 gennaio 2006 alle 13:05
Questa idea della scatola è geniale

vero

[*Gandalf*]

A chi si chiederà perchè la virtus giocherà in maglia rosa domenica, ecco la mail che manda Saibaba.

Quote:

Carissimi,

non fatevi ingannare dalla classifica: siamo in maglia rosa.

Solo la Virtus, almeno pare, si e'accorta che il prossimo 3 aprile La Gazzetta dello Sport compie 110 anni e senza voler mancare di rispetto ad altri quotidiani che le sono vicini, anzi in riconoscimento di quanto la rosea e la stampa tutta fanno per il basket, solo la Virtus giocherà eccezionalmente in maglia rosa il 2 aprile quando al Palamalaguti ci sarà il Livorno.

[Pringao]

ahah maglia rosa....

[Cily]

Quote:
anzi in riconoscimento di quanto la rosea e la stampa tutta fanno per il basket

[*Gandalf*]

Cily ha scritto ven, 31 marzo 2006 alle 21:51

Quote:
anzi in riconoscimento di quanto la rosea e la stampa tutta fanno per il basket

Leccaculismo gratuito e pure immeritato...

[*Gandalf*]

Il patron della Virtus ha tante sorprese per la sfida

- Il Resto del Carlino -

Il derby è sempre più vicino. La Virtus dovrà prima rendere visita a Biella, domenica pomeriggio, ma la stracittadina comincia a prendere pieno possesso delle Due Torri. Claudio Sabatini, patron bianconero, ci pensa. E pensa a come rendere più appetibile il match. Dopo il lancio della StarBag ecco altre sorprese.
«Mi è dispiaciuto — sottolinea Sabatini — leggere alcune considerazioni di Alibegovic. Ma condivido con lui il fatto che il derby debba una sfida leale, senza toni elettrici, da una parte e dall’altra. Per questo mi sono accordato con la Fossa dei Leoni, alla quale abbiamo venduto 600 biglietti. Per questo abbiamo chiesto alla Fortitudo di poter utilizzare l’inno che accompagna le loro gare al PalaDozza. E vorremmo che fosse il loro speaker, Michele Forino, a presentare la squadra: dovrà essere una festa».
E festa sia, anche se Sabatini qualche sassolino se lo toglie. «Mi è dispiaciuto che il general manager della Fortitudo abbia voluto commentare la nostra scelta di non prender parte all’Eurolega. E’ stata una decisione sofferta e impopolare, lo riconosco. Ma è una scelta che oggi rifarei di nuovo. Anche perché con un budget come il nostro, 4 milioni di euro, non potevamo comportarci diversamente».
Non si ferma, il patron bianconero, anche se sottolinea di non voler fare polemiche.
«Abbiamo affrontato il campionato con grande umiltà, scegliendo con serenità la politica dei piccoli passi. In Fortitudo ci sono tre dirigenti il cui costo è triplo rispetto all’ingaggio del nostro giocatore più pagato. Per questo sto preparando anch’io una coreografia speciale: un poster di 150 metri con l’ingrandimento della relazione del presidente del collegio sindacale della Fortitudo».
Virtus povera e Fortitudo ricca: un’immagine ricorrente nel lessico di Sabatini.
«Per il derby — insiste — sto cercando di ingaggiare un gruppo musicale che ha caratterizzato quelli della mia generazione...».
Lascia la frase quasi in sospeso, Sabatini, poi ricorda il nome del gruppo.
«Ovviamente si tratta dei Ricchi e Poveri. Credo che siano perfetti per fotografare l’attuale rapporto di forze. Il nostro budget è nettamente inferiore al loro. Nel derby non ci sarà storia».
Una storia, però, vorrebbe riaprirla. Quella dei rapporti di buon vicinato.
«Mi auguro che al derby di Pasqua ci sia anche Giorgio Seragnoli. Il derby è una partita che tutta Italia ci invidia e che, per questo motivo, dovrà rivelarsi una festa».
E prima della palla a due anche una sfida di basket in carrozzina.
«Ho conosciuto un ragazzo simpaticissimo che tifa Fortitudo. Spero di dargli un dispiacere».

[Vitor]

ammazza oh, ma è simpaticissimo

ma alla fine biglietti a prezzi normali si sono trovati o no?

[*Gandalf*]

Vitorbaia ha scritto gio, 06 aprile 2006 alle 10:34
ammazza oh, ma è simpaticissimo

ma alla fine biglietti a prezzi normali si sono trovati o no?

C'è anche questo, apparso su Repubblica...

Quote:
Ma c´è un altro tavolo che scotta, secondo Sabatini: quello del derby. «Alibegovic non m´è piaciuto: ha detto che la Fortitudo, almeno, l´Eurolega non l´ha venduta. La mia scelta, doverosa, impopolare ma compresa dal pubblico, merita rispetto. E loro, che per rientrare hanno venduto il marchio? Non capisco il nervosismo. Noi siamo sereni: affrontiamo un derby con un budget inferiore alla loro perdita d´esercizio. Anzi, per il derby ho già tutto in mente: il loro bilancio sarà sul nostro sito, ne distribuiremo 8000 copie ai presenti e ci sarà uno striscione di 150 metri quadri con le parole della relazione di Beltramelli, presidente del loro collegio sindacale. E nell´intervallo, facciamo suonare i Ricchi e Poveri...».

Un umorista proprio.

Sta buono va, che forse mi procuro un biglietto proprio da lui.
In Fossa dovrebbero distribuirne 400 domenica, a prezzo concordato, ovvero 10 €. Per questo, se è vero, nulla da dire.

[*Gandalf*]

Quote:
Più che la gara, stavolta è uno di quei derby (ancora 600 posti disponibili) in cui conta il prima. Claudio Sabatini riunisce infatti un ricco prepartita, consegna un nuovo approccio, inedito, studiato per settimane e chiede ora di capire come verrà accolto. All’assise andranno pure i Ricchi e Poveri, (sì, quelli di Sanremo) ed una serie di iniziative destinate a stravolgere l’idea classica di derby. Dunque, atti distensivi per evitare quelli di guerra, che il numero uno bianconero reclama come legittimi, annunciati a suo tempo con la Star Bag e puntualmente fatti avanzare. Questo il programma: alle 13.30. l’happening organizzato dalla Fossa dei Leoni all’esterno del PalaMalaguti; i cancelli apriranno alle ore 17, seguiti da una gara fra ragazzi diversamente abili (Atc Dozza-Csh Bologna-Magik basket Parma). «Tutto è nato una sera a cena, quando ebbi il piacere di incontrare qualcuno di loro. Quasi per scherzo è nata la cosa. Chiedo perciò alla gente di essere presente al PalaMalaguti già alle ore 17». Racconta Sabatini.
Un’ora più tardi l’entrata in campo delle squadre scortate dai rispettivi inni e speaker (Terrieri-Forino alle 18,25). «Credo sia doveroso che la Fortitudo entri col proprio inno, presentata poi dalla voce amica di Forino - ci viene spiegato - Il nostro Terrieri è un gran professionista, ma è chiaro che quando presenta la Virtus lo fa con un trasporto particolare, che certo non avrebbe presentando la Fortitudo. Per noi la Climamio non è un avversario ma un ospite e va trattato a dovere». Ancora cinque minuti e poi giù con la brunetta, il biondo e il baffo, al secolo i Ricchi e Poveri. Dimenticavamo, infine (ore 18,30) ci sarebbe anche la palla a due.
La fila indiana è di quelle innovative e chissà che possa pure fabbricarsi un risultato eclatante. «Questo è uno spettacolo unico, qua non ci sono eventi e contro eventi - spiega sempre Sabatini - La Fossa dei leoni è garanzia di spettacolo, deve esserci, mi avessero richiesto 1400 biglietti li avrei accontentati. Il palasport deve essere diviso in due, lo spettacolo sta qui. Guardavo ieri sera la finale di Uleb Cup in cui tutto il palazzo era pieno di greci e sinceramente non mi sono divertito a vedere un solo colore». Sentiti alla vigilia i consueti richiami all’unità e alla compattezza, siamo dunque al punto in cui, sentendo il numero uno bianconero, ancor prima dei punti, si peseranno le economie: «Visto lo spirito, visto chi dobbiamo incontrare, abbiamo pensato in tutta goliardia di far cantare i Ricchi e Poveri, proprio per evidenziare la posizione di due squadre oggi tanto distanti economicamente. Se poi Seragnoli o Palumbi vorranno cantare, anche io lo farò volentieri assieme a loro. Sarebbe un bel momento di goliardia e sportività per tutti. E’ una maniera per intrattenere ed approcciare il derby. Così come in maniera simpatica ha fatto per la Star Bag, spero tanto che la Fossa replichi anche a questo. Sarebbe veramente l’idea migliore per cominciare il derby. Ripeto, se Seragnoli volesse venire al PalaMalaguti sarebbe gradito ospite e trattato con tutto il rispetto e la cortesia che ci contraddistingue». La strategia in formazione potrebbe allora cercare il compromesso fra punti ed ingaggio di ogni giocatore. «Se Becirovic prende sui 400 mila euro, paragonando in campo i suoi numeri a quelli di Belinelli, anche Marco dovrebbe prendere la stessa cifra, no? Poi, se la Fortitudo è stata brava a firmare col pluriennale l’allora sedicenne Belinelli, assistito dal fartello diciottenne, a quelle cifre, meglio per lei».
Più su chi vincerà davvero, il pomo di questo pregara torna dunque sulla moneta. «Incrociamo un club con una situazione economica diversa dalla nostra, gestita come un hobby da parte del generoso proprietario. L’opposto da quello che facciamo noi. La Virtus è infatti gestita come una impresa. Quando arrivai qua c’erano 38 miliardi di vecchie lire di debito. Non possiamo certo competere con le loro cifre e dal tunnel usciranno due squadre diverse: una da 4 milioni di euro, l’altra da 12 milioni con altrettanti 12 di perdite. Mi sono allora permesso di pubblicare i dati ufficiali della Fortitudo sul nostro sito. Sono dati che tutti possono verificare, in quanto pubblici. Non vuole essere una nota polemica, è solo per far capire che i nostri sforzi sono grandi. Se spendessi 12 milioni e perdessi il derby contro una che costa 4, sarei molto arrabbiato. Ecco perché questo derby loro lo possono solo vincere, anzi lo devono vincere. Non sono certo qui per commentare il loro bilancio». Ecco, dunque, le principali voci in euro: totale attività 12.896.242, utile (perdita) dell’esercizio 4.343.320, totale passività 12.896.242. «Se lo stesso Gazzoni avesse, a sue tempo, ammesso che non poteva andare avanti, che i numeri non erano positivi, forse non si sarebbe arrivati ad un Bologna come lo troviamo oggi. Capisco di essere impopolare, ma lo stesso Madrigali va comunque ringraziato per aver messo sul tavolo 40 miliardi di vecchie lire per lo slam della Virtus. Eppure, per alcuni errori di gestione sappiamo tutti come è finita. Non dimentichiamoci che la Fortitudo, così come lo stesso Bologna, hanno dovuto vendere il proprio marchio. Rispetto a gestioni come queste io la penso in maniera diametralmente opposta. Da noi i giocatori abitano a Castelmaggiore, quelli della Fortitudo in appartamenti più lussuosi. Anzi, ai tifosi dico un’altra cosa: i nostri futuri investimenti non saranno principalmente rivolti a rafforzare la squadra, ma a costruire una foresteria qui all’Arcoveggio con decine di appartamenti per i ragazzi, aree attrezzate in cui accogliere i genitori e quant’altro. In tal senso ci siamo già attrezzati coi permessi dal Comune. Poi in campo il progetto pluriennale continua, ovvio».

Poco da aggiungere....

[Vitor]

i ricchi e poveri?

[*Gandalf*]

Vitorbaia ha scritto mer, 12 aprile 2006 alle 16:17
i ricchi e poveri?

Se tutto va come dice, si preannuncia un derby storico, in cui, che vincano o perdano, rasenteranno il ridicolo.
E comunque, vincono largamente, è ormai chiaro.

[*Gandalf*]

Arieccolo....

Quote:
Li ha invitati per davvero. I Ricchi e Poveri, quelli originali. Microfono in mano e Angela, la mitica brunetta, alla voce, sono in cartellone per sabato, al PalaMalaguti, a meno di mezz´ora da un derby che pare sempre più una sagra paesana, se vi si parla di tutto tranne che del match e vi si cerca, da casa Virtus, una promiscuità perfino eccessiva, quasi fosse un evento a sé o una gara secca, trofeo Battilani o Supercoppa che sia. Bene, tutto nella cartellina (stampa) e nel cartellone (di sabato), Claudio Sabatini, alla sua fiera del basket, ha dato pure un titolo. «Sarà quel che sarà»: un hit dei Ricchi e Poveri, come quel «Voulez vous danser» che chissà chi farà ballare; o quel «Sarà perché ti amo», che chissà se andrà nemmeno in scaletta, scandendo da anni uno dei cori più cari al tifo Fortitudo. Poi, anche «Amici miei» («Un diadema di successi», 1976) poteva starci, almeno a giudicare dal programma stilato, l´happening che s´avvia, ore 13.30, col picnic organizzato dalla Fossa dei Leoni fuori dal PalaMalaguti. «Perché dev´essere un´unica festa – è il messaggio di pace -, anche se ognuno ha i propri colori». Il tifo bianconero sarà certamente entusiasta di partecipare.
«La Fortitudo, sabato, non è un avversario. E´ un´ospite. Avessero chiesto 1420 biglietti, glieli avrei dati. Anzi, un derby 4000 contro 4000 sarebbe bellissimo». Ma la par condicio sarà altrove: alle 18, le squadre entreranno in campo coi rispettivi inni e, dopo la cinquina di hit dei Ricchi e Poveri, a 6´ dalla palla a due lo speaker bianconero Terrieri cederà il microfono a Michele Forino, collega biancoblù, per la presentazione della Climamio. Poi però, sotto programmi e locandine, dalla mazzetta di fotocopie scalpita anche uno dei cavalli di battaglia: il famigerato bilancio Fortitudo, la cui divulgazione, nella casa di fronte, non passerà mai come un gesto di distensione.
«Non voglio certo commentare», ripete più volte Sabatini, che però, fornendo in plurime copie le 8 pagine della relazione del Collegio Sindacale, un documento contabile che abbonda di insoliti accenti lirici, il messaggio l´ha già recapitato. Già, quale? «Che si affrontano società dalla gestione differente – attacca -, e non è una polemica, solo dati oggettivi. Quando sono arrivato, la Virtus aveva 38 miliardi di debiti: oggi zero. E io non sono il proprietario, sono solo il custode d´un patrimonio. La Fortitudo ha un proprietario: facoltoso, e che tutti devono ringraziare, se spende cifre enormi ogni anno. Lo leggo dal bilancio dell´ultima stagione: 13 milioni di euro di costi, 6 di ricavi». E via dentro i numeri, né servirà ricordargli di quando tacciava Cazzola, poco tempo fa, di parlar troppo di marketing e poco di pallone, o di quando s´occupava delle battaglie legali di Gazzoni, «che però, se qualche anno fa avesse detto che stava finendo i soldi, forse non si sarebbe arrivati a questo punto. Il punto qual è?».
Già, qual è? «Che sabato molto probabilmente perderemo. Ci mancherebbe altro che noi, poveri, con una gestione da 4 milioni di euro, battessimo un club che ne spende più di 12. Fossi in loro, e perdessi una partita del genere, sarebbe un suicidio». «La relazione è chiara – continua Sabatini -, e parla d´uno squilibrio patrimoniale molto grave. Sono semplicemente due gestioni differenti. Io, la Virtus, mi sono ripromesso di riconsegnarla in attivo. La nostra è un´impresa, la loro pare un hobby. Non sono polemiche, ma considerazioni sobrie. Loro hanno ville sui colli, noi pianterreni a Castelmaggiore. Il contratto di Becirovic non sappiamo neanche come si scrive: Belinelli, che segna più di lui e tira meglio (snocciola le cifre, fresche di stampa dal sito della Lega, ndr), immagino prenderà di più, o no? Da qui, ecco perché i Ricchi e Poveri: spero canti tutto il Palamalaguti, magari anche Palumbi». E se vince la Virtus? «Non lo auguro alla Fortitudo... Ma noi siamo coscienti del nostro valore, e di un palazzo che sarà pieno: ci sono 600 posti disponibili, abbiamo venduto 2000 Starbag, l´incasso sarà di 300 mila euro». E se sui dati sboccia la diffidenza, il colpo d´occhio, come sempre, la spegnerà. Il derby è derby. Il derby di basket, se si può ancora dire.

[*Gandalf*]

Dal sito F:

Quote:
A presentare al microfono la Climamio prima della gara non sarà lo speaker biancoblù Michele Forino: ringraziando per l’invito rivoltogli, ha deciso insieme alla Società che sia più giusto lasciare in toto il compito della presentazione delle due squadre allo speaker di casa Gigi Terrieri, come è sempre avvenuto nei derby.

[ale#12]

Quote:


Henry d'Arrabbia

Sabato 15 all'attesissima sfida di Basketcity assisterà un ospite d'eccezione. E' Henry d'Arrabbia, primo cugino di Henry, che lascerà la sua reggia di Dubai per volare a Bologna.
Grande tifoso della Fortitudo, l'emiro ha comprato 25 starbag per lui e le 24 mogli.

[Cily]

Ma che roba è

[*Gandalf*]

Vi riporto un post del nostro forum:

Quote:
mi sveglio e vedo un sms nel cell...
era di un amico che mi scrive
"non posso crederci, sono uscito ora per andare a lavoro con la felpa fortitudo ed ho beccato sabatini che mi ha guardato, sorriso e poi è venuto verso di me, salutato e stretto la mano"

Ma proprio non c'arriva a capire che NON SIAMO AMICI SUOI??!?!?!

Bellissime le parole di Seragnoli:

Sono contrario per principio a tutto ciò che dice Sabatini.

[*Gandalf*]

Riporto anche qui, giusto per non farci mancare nulla..

Quote:
Il patron tenta l’ex che gioca con Minnesota. Arriverà un comunitario

- Il Resto del Carlino -

«Se non dovessimo centrare i playoff non succederebbe nulla perché il nostro obiettivo stagionale lo abbiamo già raggiunto — spiega il patron bianconero Claudio Sabatini — però abbiamo il dovere verso il nostro pubblico di provarci».
Non occorre neppure fare la logica domanda successiva perché è lo stesso Sabatini a prevenirle parlando subito di mercato. «Bertocchi ha contattato direttamente Marko Jaric che tornerebbe volentieri alla Virtus. Stiamo ragionando con la sua agenzia per vedere se è possibile».
La strada è molto stretta, dato che per arrivare dovrebbe definitivamente rinunciare al contratto con Minnesota (50 milioni di dollari per i prossimi cinque anni) e infatti subito il tiro viene abbassato.
«Comunque nei prossimi giorni proveremo un giocatore europeo. Stiamo cercando un 2-3 perché ripeto dobbiamo provare ad arrivare ai playoff per rispetto al nostro pubblico», aggiunge il patron. In effetti è lo stesso Markovski a lasciar intuire che la squadra ha bisogno di un rinforzo viste le condizioni psicofisiche del gruppo. «Basta guardare quanto subiamo in difesa per capire che non abbiamo più le sufficienti energie. Non mi riferisco a nessuno in particolare. Ad esempio la squadra è stata tutta grigia e non solo un giocatore particolare».
Anche se capitan Pelussi e Oscar Gugliotta si sono distinti per l’impegno. «Prima di parlare di questioni tecniche bisogna parlare di agonismo. Loro due hanno giocato tanto e questo deve far riflettere tutti gli altri. Ho l’impressione che ci sia troppa gente con la pancia piena. Una volta ottenuta la salvezza ci siamo un po’ seduti e i troppi complimenti non ci hanno fatto bene».
Massimo Selleri

[ale#12]

Jaric!!

[Morf]

Quote:
Stuzzicato quasi un mesetto fa, Claudio Sabatini aveva lanciato un sasso nello stagno che per molti voleva essere più una provocazione dopo il finale di stagione un po’ concitato che una reale presa di posizione. «Credo di non essere all’altezza del nostro pubblico — aveva detto — perciò sono pronto a farmi da parte, purché chi arriva dia delle garanzie concrete di crescita, ovvero che si tratti di persone degne della Virtus». Fu, quel pomeriggio, il primo segno d’apertura di Sabatini verso un futuro che potrebbe essere anche lontano dalle Vu nere.

Dopo ventisette giorni e tanta acqua passata sotto i ponti senza che grandi movimenti di mercato consolidassero il progetto tecnico bianconero, Sabatini è ancora lì ma qualcosa è successo. C’è la volontà reciproca del club e dello sponsor VidiVici Occhiali di continuare assieme, matrimonio che porterebbe nelle casse bianconere una cifra vicina al milione di euro, ma c’è anche, per ora in formato mignon, l’ipotesi che l’orizzonte veda nuovi proprietari a capo della Virtus.

L’invito lanciato da Sabatini a farsi avanti a trovato un timido interesse da parte di un gruppo imprenditoriale che sarebbe pronto a rilevarne per intero le quote della società. Un po’ poco per trarre giudizi, tutto rimane ancora nell’ombra. Si parla, per ora, di qualche colloquio esplorativo, nulla che abbia indotto l’attuale proprietà a pensare ad un imminente chiusura dell’affare. Sul tavolo ci vogliono dei soldi veri e sarà quello l’unico grimaldello che potrà concretizzare l’eventuale uscita di scena di Sabatini.

Quanti? L’ingeneroso lavoro dei conti nelle tasche altrui fissa in circa 12 milioni l’impiego complessivo, da suddividere in due parti quasi uguali, una per salutare Sabatini e l’altra per costituire il budget per la stagione che verrà. Il tutto, comunque, da preparare, trattare e chiudere in tempi brevi se non brevissimi, perché dopo un lungo stallo il mercato s’avvia ai primi movimenti concreti e sia l’attuale proprietà, sia quella che potrebbe arrivare, vorranno muoversi in prima persona e senza troppi vincoli per evitare d’arrivare in ritardo sugli obiettivi.

Insomma, Sabatini è disposto ad aspettare dei segnali concreti fino al termine del mese di giugno, poi dovrà considerare se non tramontata quantomeno accantonata l’ipotesi cessione e concentrarsi sul progetto tecnico. Avvisati, i compratori sono attesi a mosse concrete. Tradotto, a mettere i danari sul tavolo. L’unica cosa certa è che si tratta di un gruppo imprenditoriale non bolognese, un’inversione di tendenza rispetto alla storia recente della Virtus che da Gianluigi Porelli in poi — ma anche l’avvocato veniva considerato bolognese, almeno d’adozione — ha visto solo proprietari provenienti dalla città.

In tutto questo, nessuno scricchiolio s’è registrato nell’entourage tecnico, forte del rinnovo stipulato al termine del campionato. Zare Markovski ha svolto una costante opera di scouting, avanzando le prime ipotesi di squadra che tengono presente delle possibili conferme e delle possibili partenze. Dipendendo in parte dalle scelte di tre califfi come Bluthenthal, Lang e Vukcevic, prima di concretizzare qualcosa il macedone intende capire come si svilupperanno quelle situazioni.

La prima in dirittura d’arrivo, e stavolta senza altri margini di slittamento, riguarda il serbo: avanzata l’offerta di 200.000 euro, incassato il nì del giocatore che dal suo ritiro ateniese ha chiesto d’aspettare il rientro del suo agente Luciano Capicchioni, ora si deve stringere. Terminato il suo viaggio di lavoro negli States, Capicchioni ha parlato con Markovski esponendo le ragioni del suo assistito, il quale comunque non ha ricevuto le sperate offerte munifiche di club russi o spagnoli. A questo punto, Vukcevic può firmare o attendere ancora, ma il coach bianconero ha fatto sapere che si ritiene liberissimo di battere altre piste.

[*Gandalf*]

Bellissima questa...

Quote:
Qualche giorno fa ho inviato alla Virtus questa email:

Gent.mo Sig. Sabatini,

Le scrivo sia nome mio sia a nome di mia madre, Anna Maria Gentili, anch'essa
abbonata.
Come del resto molti altri tifosi ed abbonati della Virtus, siamo profondamente
delusi da come lei ha condotto la Società nell'ultimo anno.
Dalle uscite, quantomeno infelici, sulla stampa e non, con il raggiungimento
dell'apice al momento del derby (sbandieramenti dei bilanci altrui, inno
della Fortitudo al momento della presentazione delle squadre, i patetici
Ricchi e Poveri ecc).
Alla riconferma, addirittura con un biennale, di un allenatore dai più criticato
per non essere stato capace di raggiunger i play off (con ripetute inniziative
tecniche cervellotiche), nonostante fossero ampiamente alla nostra portata,
anche per il livello decisamente basso di questo campionato.
Per la mancata riconferma di un giocatore-simbolo come Pelussi, offendendo
l'intelligenza dei tifosi con dichiarazioni del tipo "son due mesi che non
riusciamo a comunicare con i procuratori".
Al mancato ingaggio di un ottimo GM come Crippa, capace di far le nozze con
i fichi secchi (che son quelli che, purtroppo dovremmo attenderci dalla sua
gestione).
Non creda che lo sbandierare la nostra inferiorità di budget (fino all'avanspettacolo
raggiunto con i Ricchi e Poveri) possa rappresentare, per un pubblico come
quello virtussino, un elemento di vanto e d'applauso. Tutt'altro!
Stiamo tutti con il fiato sospeso, nella speranza che finalmente lei venda
una gloriosa Società che non deve per lei rappresentare un giocatollo ed
una fonte di guadagno.
Quello che le garantisco, nel malaugurato caso che lei rimanga il proprietario,
è il mancato rinnovo del nostro abbonamento. Iniziativa che, le garantisco,
sta trovando molti esegeti anche in altri abbonati.

Distinti saluti

Oggi pomeriggio m'ha telefonato in Studio (testimone la mia Segretaria) e m'ha riempito d'insulti dicendomi,
tra le altre cose riferibili, che ne io ne mia madre avremmo più messo piede al Palamalaguti, anche nel caso dell'eventuale cessione della Società, perchè il nostro nome "è stato registrato".
Perla finale, ha anche aggiunto che era a mia disposizione per un chiarimento davanti al Palazzo, al termine del quale m'avrebbe spaccato la faccia (!!!!!). Pur essendo fortemente tentato d'accettare, e non escludendo assolutamente in futuro questa allettante opzione, ho troncato la telefonata.
Signori, questo è il proprietario della Virtus Pallacanestro Bologna!

[ale#12]

*Gandalf* ha scritto mer, 28 giugno 2006 alle 20:41
Bellissima questa...

Quote:
Qualche giorno fa ho inviato alla Virtus questa email:

Gent.mo Sig. Sabatini,

Le scrivo sia nome mio sia a nome di mia madre, Anna Maria Gentili, anch'essa
abbonata.
Come del resto molti altri tifosi ed abbonati della Virtus, siamo profondamente
delusi da come lei ha condotto la Società nell'ultimo anno.
Dalle uscite, quantomeno infelici, sulla stampa e non, con il raggiungimento
dell'apice al momento del derby (sbandieramenti dei bilanci altrui, inno
della Fortitudo al momento della presentazione delle squadre, i patetici
Ricchi e Poveri ecc).
Alla riconferma, addirittura con un biennale, di un allenatore dai più criticato
per non essere stato capace di raggiunger i play off (con ripetute inniziative
tecniche cervellotiche), nonostante fossero ampiamente alla nostra portata,
anche per il livello decisamente basso di questo campionato.
Per la mancata riconferma di un giocatore-simbolo come Pelussi, offendendo
l'intelligenza dei tifosi con dichiarazioni del tipo "son due mesi che non
riusciamo a comunicare con i procuratori".
Al mancato ingaggio di un ottimo GM come Crippa, capace di far le nozze con
i fichi secchi (che son quelli che, purtroppo dovremmo attenderci dalla sua
gestione).
Non creda che lo sbandierare la nostra inferiorità di budget (fino all'avanspettacolo
raggiunto con i Ricchi e Poveri) possa rappresentare, per un pubblico come
quello virtussino, un elemento di vanto e d'applauso. Tutt'altro!
Stiamo tutti con il fiato sospeso, nella speranza che finalmente lei venda
una gloriosa Società che non deve per lei rappresentare un giocatollo ed
una fonte di guadagno.
Quello che le garantisco, nel malaugurato caso che lei rimanga il proprietario,
è il mancato rinnovo del nostro abbonamento. Iniziativa che, le garantisco,
sta trovando molti esegeti anche in altri abbonati.

Distinti saluti

Oggi pomeriggio m'ha telefonato in Studio (testimone la mia Segretaria) e m'ha riempito d'insulti dicendomi,
tra le altre cose riferibili, che ne io ne mia madre avremmo più messo piede al Palamalaguti, anche nel caso dell'eventuale cessione della Società, perchè il nostro nome "è stato registrato".
Perla finale, ha anche aggiunto che era a mia disposizione per un chiarimento davanti al Palazzo, al termine del quale m'avrebbe spaccato la faccia (!!!!!). Pur essendo fortemente tentato d'accettare, e non escludendo assolutamente in futuro questa allettante opzione, ho troncato la telefonata.
Signori, questo è il proprietario della Virtus Pallacanestro Bologna!

(ammesso che sia vero)

[*Gandalf*]

Le minacce mi sembrano eccessive, la revoca probabile.

Per quel poco che ci ho avuto a che fare io col Ciabba, non escludo che una parte vera ci sia.