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Criteri di scelta dei lavoratori
1. Il datore di lavoro al termine della procedura deve individuare i lavoratori da collocare in mobilità, in relazione alle esigenze tecnico produttive dell'’azienda e nel rispetto dei seguenti criteri, in concorso fra loro: a) Carico di famiglia; b) Anzianità; c) esigenze tecnico produttive ed organizzative.
2. Nei criteri da adottare occorre ricordare che non possono essere collocati in mobilità le lavoratrici in percentuale superiore al numero presente in azienda e gli invalidi in percentuale superiore a quelle previste dalla legge. Per gli invalidi l’aliquota per legge è pari al 15% dei lavoratori occupati, pertanto la percentuale dei lavoratori invalidi da poter mettere in mobilità non può superare il 15% del totale dei lavoratori messi in mobilità.
3. Se non vengono rispettati i criteri di scelta previsti dalla legge, il lavoratore o la lavoratrice interessata può impugnare entro 60 giorni l’avvenuto licenziamento, chiedere la convocazione del Collegio di conciliazione e adire all’autorità giudiziaria, perché anche in questo caso il licenziamento può considerarsi illegittimo.
4. I criteri di scelta dei lavoratori da mettere in mobilità, non esclude la possibilità che accordi aziendali possano prevedere soluzioni diverse, esempio i volontari e i prepensionabili, in questi casi è indispensabile che vi sia l’assenso degli interessati.