[31/01/2006] È la next-gen, baby

[Il P@store]

Beh dipende dai giochi. Se prendo in mano il mame posso solo ridere di fronte alla grafica spartana di alcuni giochi dove ho lasciato gli stipendi di mio padre.

Altri invece mi attirano sempre, anche super mario bros. Ho preso il pad nes usb addirittura per questo.

Boh penso che quella immaginazione ce l'hai solo quando sei piccolo qualsiasi cosa tu faccia, dunque dove ce ne voleva noi ne mettevamo tanta. E con i giochi dell'epoca ce ne voleva eccome.

Quando ero piccolo passavo giornate intere con gli amici, roba di stare assieme 12 ore e trovare sempre cose nuove, invece ora al pub stai 1 ora e già non sai più cosa dire.

Immaginazione.

[Wolfgare]

Un gioco puo' essere innovativo, ma se giocato a distanza di tempo perde tutte le sue qualita' perche' nel frattempo potremmo aver giocato ad altri titoli che ne hanno copiato le particolarita' (vedasi il bullet time ad esempio) ed averne aggiunte di altre.

Stesso discorso vale per la grafica...

Tempo fa si parlava sul fatto che un videogioco ancora non puo' essere definito una forma d'arte perche' legato ad un periodo specifico, le nuove generazioni, ad esempio, difficilmente si avvicineranno a Sin se sulla piazza c'e' Doom III...
(forse le cose cambieranno quando si raggiungera' il culmine della grafica fotorealistica che appianera' tutte le produzioni future)

Noi trentenni possiamo dire d'essere fortunati, perche' ci siamo divertiti prima... e continuiamo a farlo

........................................ ..WOLFGARE

[Xadoom]

Io ho 16 anni, e ricordo quando ero piccolo (non sapevo ancora usare il PC ) che guardavo mio zio che giocava al primo Doom. Nonostante la grafica non fosse bella, a me piaceva un mucchio star lì a guardare i mostri che morivano, così come ora mi piace sforacchiarli a me di persona
Un buon gioco (se è veramente buono ed innovativo) può sopravvivere anche senza una grafica: la grafica (e il realismo in generale) va avanti con il tempo, ed è quindi normale (e necessario) che si evolva. ma credo che un gioco rimanga memorabile anche se vecchio e con una grafica spartana.

[manuè]

se andiamo per ricordi allora che dovrei dire io che ancora ho stampato nella mente il momento che vidi per la prima volta, in mezzo ad innumerevoli flipper tutti lampadine e relais, uno scatolone nero con uno schermo televisivo su cui delle strane macchioline verdi, disposte su più file, se ne andavano da destra a sinistra e viceversa, sempre più velocemente e abbassandosi sempre più? 100 lire la partita

del resto la grafica mi ha sempre fatto un effetto tiepido: se c'è bene, se non c'è e il gioco merita, va bene lo stesso.
eppoi basta vedere la differenza tra Sua Maestà Deus Ex e quella schifezza del presunto pseudoseguito

p.s.
ho comprato quake 4 special edition solo perchè così avrei potuto finalmente giocare alle espansioni di quake 2 contenute nel secondo dvd

[Pasquale Laricchia]

teppaz ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 14:00
Konton, a me non dispiace per nulla per i giovani, in realtà non si sono persi nulla.
Da sempre ogni generazione pensa che quella nuova si perda qualcosa dei bei vecchi tempi, in realtà non è così.
Quello che in realtà a noi vecchi videogiocatori fa venire le lacrimucce quando pensiamo ai vecchi VG non sono i VG stessi, ma il ricordo di come eravamo NOI quando ci giocavamo.
Ho installato da poco il remake di Batman per lo Spectrum che tante ore mi ha tenuto attaccato al computer anni fa, e le sensazioni sono state incredibili.
Ma riflettendoci non era il gioco in sè, fantastico per le possibilità dell'hardware dell'epoca ma inguardabile oggi in senso assoluto, ma il fatto che giocando "regredivo" ad un tempo felice dove la cosa fondamentale era divertirsi e le preoccupazioni erano zero.

Credo che il vero significato del retrogaming stia qui, non sono i giochi in sè ma quello che ad ognuno di noi fanno ricordare.

La giulia super 1.300 ora sarebbe un cesso di macchina, ma guidarne una ora sono sicuro che mi darebbe delle emozioni che la mia attuale tecnologicissima made in germany non potrà mai darmi.

....mamma mia, mi sto deprimendo, vado a massacrare qualche giovincello a DOD

Quoto in tutto. Veramente molto vero. E' il ricordo dei tempi passati che ci fa sentire di nuovo bambini, insieme a quei giochi e passatempi che sono stati per noi come degli amici.

[blubrando]

keiser ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 12:39

Ma la domanda rimane: un inaspettato regalo dell'età che avanza. Sicuramente i nuovi arrivati ne soffriranno meno, o lo faranno solo tra qualche annetto.

io invece mi chiedo: ma quando le immagini diverranno indistinguibili dalla realtà, per i giochi di guerra proveremo ribrezzo o attrazione?

[TigroPigro]

BluEdoG ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 17:50

BimboSporco ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 16:08

BluEdoG ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 17:02

cut
E' come se giocassimo per la prima volta a Doom3 inizialmente e poi al vecchio Doom. Chiunque direbbe "che schifezza è il secondo!".
cut

sai quello che dici?
l'atmosfera del primo non e' ancora stata battuta...


ciao

Non è stata battuta per te (e per me che l'ho giocato 10 anni fa) ma questo perchè appunto abbiamo fatto la "doomexperience" nel momento storico giusto. Estremizzo, ma metti che tu nasci oggi, non hai mai visto un videogioco prima d'ora, ti fanno giocare prima a Doom3 poi a Doom... quale sarebbe il tuo giudizio finale, le tue impressioni ed emozioni?

vabbe'...ma il ricordo..

[Stormshadow]

siriochan ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 15:05
Proprio ieri, mentre giocavo per la prima volta in vita mia a Monkey Island, ho affrontato la sequenza nella villa del governatore: non un'animazione, solo le onomatopee e i comandi dello Scumm tipo "usa vaso su sceriffo"....e mi stavo ribaltando dalle risate...idem dicasi per l'inventario, un semplice elenco di oggetti senza illustrazioni...non credo ci sia bisogno di aggiungere altro

Si, ma un animazione li era fattibilissima anche all'epoca, l'idea geniale è stata proprio quella di non utilizzarla ed affidarsi ai mitici quanto sconclusionati comandi inventati similscumm che apparivano...ancora oggi mi chiedo che stanze c'erano li dietro

[zlatan89]

Stormshadow ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 22:07

siriochan ha scritto mar, 31 gennaio 2006 alle 15:05
Proprio ieri, mentre giocavo per la prima volta in vita mia a Monkey Island, ho affrontato la sequenza nella villa del governatore: non un'animazione, solo le onomatopee e i comandi dello Scumm tipo "usa vaso su sceriffo"....e mi stavo ribaltando dalle risate...idem dicasi per l'inventario, un semplice elenco di oggetti senza illustrazioni...non credo ci sia bisogno di aggiungere altro

Si, ma un animazione li era fattibilissima anche all'epoca, l'idea geniale è stata proprio quella di non utilizzarla ed affidarsi ai mitici quanto sconclusionati comandi inventati similscumm che apparivano...ancora oggi mi chiedo che stanze c'erano li dietro

[melkor81]

La next-gen fa skifuz. Per accogliere sempre più nuovi giocatori, o meglio consumatori, il livello qualitativo dei giochi si è sempre più abbassato. Mi spiego. E' ovvio che a livello tecnico e grafico la qualità sia sempre andata in crescendo, ma per il resto i giochi hanno sempre perso di genialità, profondità e anche di difficoltà...
Si stà sempre più tendendo al realismo sfrenato e mi chiedo perchè??
Poi mi riguardo Monkey Island, dove per andare avanti dovevi immergerti nel gioco e ragionare secondo la sua logica astrusa ( andiamo, chi è che userebbe una catapulta per far cadere le banane da un'albero???).
In più la cosa che non dimentico è il fatto che a quei tempi l'hardware durava molto di più. Perchè oggi mi vendono computer usa e getta? Ma sopratutto perchè devo seguire questo trend a causa di vg assurdi graficamente ma che giocherò non più di 20 minuti tanto sono noiosi?

Melkor

[teppaz]

melkor81 ha scritto mer, 01 febbraio 2006 alle 10:47
La next-gen fa skifuz. Per accogliere sempre più nuovi giocatori, o meglio consumatori, il livello qualitativo dei giochi si è sempre più abbassato. Mi spiego. E' ovvio che a livello tecnico e grafico la qualità sia sempre andata in crescendo, ma per il resto i giochi hanno sempre perso di genialità, profondità e anche di difficoltà...

Melkor

Non sarei così categorico, prendi ad esempio i film.
La next generation è tutta effetti speciali, computer graphics ed esplosioni, ma non vuole dire che non si facciano più bei film, solo che pretendere di trovare profondità in un blockbuster natalizio di produzione hollywoodiana è duro....

La stessa cosa coi VG, non guardare solo le megaproduzioni, ci sono anche VG meno sbrilluccicanti e più "profondi", ma il problema è che non se li caga nessuno e quindi nessuno investe o distribuisce la roba vecchio stile.
Le avventure grafiche sono praticamente morte per mancanza di idee o perchè non le comprava più nessuno?

E' il mercato, baby, se invece di correre tutti a comprare Quake 4 sull'onda dell'Hype spendessimo un po' più di soldini per altri tipi di giochi le case produttrici investirebbero su quelli, invece guarda caso la gente vuole solo grafica ultrapompata...

[Torquemada]

Al di là del discorso di teppaz, che mi sento in larga parte di condividere, è anche vero che contano anche i singoli casi. Diciamo che i capolavori tutt'ora ineguagliati del passato esistono, ma sono molti meno di quanti non si cerchi di far credere. Potrei citare ad esempio Ultima VII che, nonostante la vetusta parte tecnica, è EFFETTIVAMENTE tutt'ora all'avanguardia come interattività, spessore, libertà. Tutt'ora un gioco con una componente tecnica appena passabile per gli standard odierni ma una simile struttura di gioco sarebbe un mattatore quasi senza concorrenza, perché per qualche INSPIEGABILE ragione i CRPG nel frattempo hanno spinto molto più verso la semplificazione della struttura, verso la banalizzazione. Forse il panorama ludico di un tempo non era qualitativamente migliore, ma molto probabilmente era più pioneristico, vario, sperimentativo.

[blubrando]

Torquemada ha scritto mer, 01 febbraio 2006 alle 12:52
Al di là del discorso di teppaz, che mi sento in larga parte di condividere, è anche vero che contano anche i singoli casi. Diciamo che i capolavori tutt'ora ineguagliati del passato esistono, ma sono molti meno di quanti non si cerchi di far credere. Potrei citare ad esempio Ultima VII che, nonostante la vetusta parte tecnica, è EFFETTIVAMENTE tutt'ora all'avanguardia come interattività, spessore, libertà. Tutt'ora un gioco con una componente tecnica appena passabile per gli standard odierni ma una simile struttura di gioco sarebbe un mattatore quasi senza concorrenza, perché per qualche INSPIEGABILE ragione i CRPG nel frattempo hanno spinto molto più verso la semplificazione della struttura, verso la banalizzazione. Forse il panorama ludico di un tempo non era qualitativamente migliore, ma molto probabilmente era più pioneristico, vario, sperimentativo.

sono d'accordo ,è anche la legge del mercato di massa, per coinvolgere più persone possibili devi rendere le cose più facili e i giochi non fuggono a questa massima.