Xkè studiando troppo si perdono i capelli?
O almeno, è questa la diceria. E' la verità? E' perchè lo stress in generale fa cadere i capelli?
Xkè studiando troppo si perdono i capelli?
O almeno, è questa la diceria. E' la verità? E' perchè lo stress in generale fa cadere i capelli?
perchè il cuoio capelluto è irrorato dalle stesse arterie che irrorano il cervello: pertanto in una situazione di stress (o di sforzo prolungato), il corpo privilegia quest'ultimo a danno dei primi.
Cmq secondo me si tratta di una leggenda, ancorchè ci siano persone che sembrano dimostrarne la validità con la loro stessa esistenza (guardate La Russa che chioma folta che ha...)
...eh?Ronin ha scritto lun, 06 febbraio 2006 alle 10:43
perchè il cuoio capelluto è irrorato dalle stesse arterie che irrorano il cervello: pertanto in una situazione di stress (o di sforzo prolungato), il corpo privilegia quest'ultimo a danno dei primi.
Io sono la dimostrazione vivente della favola: capellonissimo ed ho studiato come un porco nella mia vitaQuote:
Cmq secondo me si tratta di una leggenda, ancorchè ci siano persone che sembrano dimostrarne la validità con la loro stessa esistenza (guardate La Russa che chioma folta che ha...)
A parte le battute, fare un giro a Ingegneria a metà anni '90 era da brividi: tutti vestiti uguale, curvi uguale, occhiaie uguali, stempiatura uguale, battute deficienti uguali.Ronin ha scritto lun, 06 febbraio 2006 alle 10:43
Cmq secondo me si tratta di una leggenda, ancorchè ci siano persone che sembrano dimostrarne la validità con la loro stessa esistenza (guardate La Russa che chioma folta che ha...)
L'ordinamento riformato ha abbassato la caduta dei capelli, e a quanto dicono anche lo stress che imponeva la facoltà...
anche einstein aveva un bel crapone capelluto...
anche se il fatto che io di capelli ne abbia tanti potrebbe dimostrare la tesi
Puo essere che si stia cominciando a perdere i capelli Dato che da quello che si puo' vedere nelle scuole (universita' ), la calvizia androgenetica si presente sempre piu' spesso in eta giovanile (e il fenomeno sta aumentando ) , magri lo studio viene associato alla caduta dei capelli . Comuque è sicuro che lo stress ,da studio in questo caso , puo causare la caduta dei capelli
Inviterei tutti , Uomini e Donne , a fare un test tricologico dopo i 20 anni !! Anche prima se si vedono i primi sintomi
Puo essere che si stia cominciando a perdere i capelli Dato che da quello che si puo' vedere nelle scuole (universita' ), la calvizia androgenetica si presente sempre piu' spesso in eta giovanile (e il fenomeno sta aumentando ) , magri lo studio viene associato alla caduta dei capelli . Comuque è sicuro che lo stress ,da studio in questo caso , puo causare la caduta dei capelli
Inviterei tutti , Uomini e Donne , a fare un test tricologico dopo i 20 anni !! Anche prima se si avvertono i primi sintomi
In effetti è vero, le chiome poco folte ci sono già a volte sotto i 20 anni, non è raro. Non so se è solo "colpa di Darwin" o è quello che ci sta intorno che lo provoca.
In facolta di ing a Firenze riusciamo a vedere a che punto sei delli studi dal modo in cui ti vesti e hai capelli.golem101 ha scritto lun, 06 febbraio 2006 alle 14:27
A parte le battute, fare un giro a Ingegneria a metà anni '90 era da brividi: tutti vestiti uguale, curvi uguale, occhiaie uguali, stempiatura uguale, battute deficienti uguali.Ronin ha scritto lun, 06 febbraio 2006 alle 10:43
Cmq secondo me si tratta di una leggenda, ancorchè ci siano persone che sembrano dimostrarne la validità con la loro stessa esistenza (guardate La Russa che chioma folta che ha...)
L'ordinamento riformato ha abbassato la caduta dei capelli, e a quanto dicono anche lo stress che imponeva la facoltà...
Più ti avvicini alla laurea e più i seguenti effetti compaiono:
Caduta capelli
comparsa di scarponi inguardabili
comparsa di bretelle (si avete letto bene: bretelle!)
Avete un concetto dell'ingegneria scorretto, o quantomeno parziale...dopo attenti studi dall'interno ( ) si può con sicurezza affermare che esistono due categorie di ingegneri, iper-capelloni o stempiati...che si suddivono più o meno equamente e la loro distribuzione è indipendente dalla quantità di studio.
Il punto è che al momento di diventare Ingegnerandi, parte il processo di ingegnerizzazione fisica, e in modo probabilisticamente equo ( 50 e 50 ), si diventa/rimane iper-capelloni o stempiati.
Idem come sopra per la curvatura e gli occhiali.
La cosa non è valida per modo di vestire e battute. Tutti gli ingegneri, salvo rare eccezioni (che però manifestano tale eccezionalità SOLO all'esterno dell'ambiente ingegnerando) vestono allo stesso modo, tutti fanno le stesse battute deficienti. Questa è cosa certa.
Nel caso specifico, noi ci formatta tutti il nostro server Morgana...ci formattava, visto che sta per esser sostituito (e lo regalano a noi del progetto trashware, quasi un Tera di dischi fissi fiberchannel, tra le altre cose, ma vieeeni! )
concordogolem101 ha scritto lun, 06 febbraio 2006 alle 14:27
A parte le battute, fare un giro a Ingegneria a metà anni '90 era da brividi: tutti vestiti uguale, curvi uguale, occhiaie uguali, stempiatura uguale, battute deficienti uguali.
fortunatamente ora questi individui sono perlopiù confinati a ing. informatica e simili
dove simili include ing. meccanica e qualsiasi-ingegneria-faccia-scott-in-spe cializzazione.Scott ha scritto gio, 09 febbraio 2006 alle 17:37
concordogolem101 ha scritto lun, 06 febbraio 2006 alle 14:27
A parte le battute, fare un giro a Ingegneria a metà anni '90 era da brividi: tutti vestiti uguale, curvi uguale, occhiaie uguali, stempiatura uguale, battute deficienti uguali.
fortunatamente ora questi individui sono perlopiù confinati a ing. informatica e simili
batta pammare ora
In cosa consiste il test di cui si parlava? A cosa serve?
Sì, sto perdendo i capelli...
PS ho sentito oggi per la prima volta una barzelletta che aveva per protagonisti derivate e integrali, potete indovinare chi me l'ha raccontata....
Chissà quanto hanno studiato Collina e Claudio Bisio...
Allora, la storia delle arterie è assurda visto che il cuoio capelluto è irrorato da rami della carotide esterna e il cervello dalla carotide interna.E' vero che entrambe hanno origine comune ma allora con questo ragionamento estremizzato potremmo dire che tutte le arterie originano dal cuore. Quindi non ha totalmente senso.
Poi il cervello non è un muscolo che più lo usi più sangue necessita, visto che il flusso ematico al cervello è costante così come il dispendio energetico sia se stai giocando che se stai studiando.
I capelli cadono fondamentalmente per motivi genetici.
Poi lo stress non fa altro che scandire i tempi della caduta accelerandone l'insorgenza. Da ricordare che gli estrogeni sono protettivi nei confronti della caduta (ecco perchè le donne sono molto meno calve) e che ovviamente oltre che un problema ormonale (legato allo stress, quindi asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene) è anche un problema vascolare,ma non per il dirottamento di sangue.
MastroL ha scritto gio, 30 marzo 2006 alle 19:32
Poi il cervello non è un muscolo che più lo usi più sangue necessita, visto che il flusso ematico al cervello è costante così come il dispendio energetico sia se stai giocando che se stai studiando.
Domanda che sorge spontanea.
Ma allora perchè dopo 4 ore di studio sono morto mentre potrei passare 12 ore di fila su un videogioco?
ale#12 ha scritto gio, 30 marzo 2006 alle 22:29
MastroL ha scritto gio, 30 marzo 2006 alle 19:32
Poi il cervello non è un muscolo che più lo usi più sangue necessita, visto che il flusso ematico al cervello è costante così come il dispendio energetico sia se stai giocando che se stai studiando.
Domanda che sorge spontanea.
Ma allora perchè dopo 4 ore di studio sono morto mentre potrei passare 12 ore di fila su un videogioco?
Perchè giocare è piacevole, studiare (per quanto uno possa aver voglia) NO!!!
Una similitudine ancora maggiore potrebbe aversi paragonando lo STUDIO con la LETTURA di un libro di piacere. L'attività cerebrale è la stessa ma dimmi un po' perchè uno si stanca di meno???
ma chi l'ha detto che leggere "lucky starr e gli anelli di saturno" richiede lo stesso sforzo cerebrale di comprendere la dimostrazione della legge di reciprocità?MastroL ha scritto ven, 31 marzo 2006 alle 15:02
Una similitudine ancora maggiore potrebbe aversi paragonando lo STUDIO con la LETTURA di un libro di piacere. L'attività cerebrale è la stessa ma dimmi un po' perchè uno si stanca di meno???
Chi ti ha detto il contrario? Il dispendio energetico è lo stesso. Il neurone è adibito solo alla genesi del potenziale d'azione. Se tu questo P.A. lo crei per leggere topolino, o lo generi per leggere Kant a livello energetico non cambia nulla.Magari attiverai zone differenti del cervello ma se tu vai a fare una PET ad un tizio che legge topolino e uno che legge Kant l'ENTITA' dell'attivazione di una determinata zona non cambia.Ronin ha scritto ven, 31 marzo 2006 alle 18:40
ma chi l'ha detto che leggere "lucky starr e gli anelli di saturno" richiede lo stesso sforzo cerebrale di comprendere la dimostrazione della legge di reciprocità?MastroL ha scritto ven, 31 marzo 2006 alle 15:02
Una similitudine ancora maggiore potrebbe aversi paragonando lo STUDIO con la LETTURA di un libro di piacere. L'attività cerebrale è la stessa ma dimmi un po' perchè uno si stanca di meno???
corbellerie (scusa il termine tecnico).MastroL ha scritto ven, 31 marzo 2006 alle 19:03
Chi ti ha detto il contrario? Il dispendio energetico è lo stesso. Il neurone è adibito solo alla genesi del potenziale d'azione. Se tu questo P.A. lo crei per leggere topolino, o lo generi per leggere Kant a livello energetico non cambia nulla.Magari attiverai zone differenti del cervello ma se tu vai a fare una PET ad un tizio che legge topolino e uno che legge Kant l'ENTITA' dell'attivazione di una determinata zona non cambia.
per leggere topolino (o lucky starr) è necessario/sufficiente attivare MOLTI meno neuroni di quanti non sia necessario per comprendere il principio di reciprocità (e per MOLTO meno tempo).
dunque lo sforzo cerebrale NON è lo stesso (lo è a livello di singolo neurone, ma non di cervello "complessivo").
tutto ciò è ovvio, basta pensare che posso leggere topolino nel caos della metropolitana senza problemi, mentre il principio di reciprocità mi è ostico anche nel silenzio totale della mia stanzetta.
Questa è un'obiezione intelligente. E' vero a livello di singolo neurone e può essere diverso nel cervello in toto,bene, ciononostante ti garantisco che il flusso ematico diretto al cervello non cambia di un picolitro.Ronin ha scritto ven, 31 marzo 2006 alle 19:54
corbellerie (scusa il termine tecnico).MastroL ha scritto ven, 31 marzo 2006 alle 19:03
Chi ti ha detto il contrario? Il dispendio energetico è lo stesso. Il neurone è adibito solo alla genesi del potenziale d'azione. Se tu questo P.A. lo crei per leggere topolino, o lo generi per leggere Kant a livello energetico non cambia nulla.Magari attiverai zone differenti del cervello ma se tu vai a fare una PET ad un tizio che legge topolino e uno che legge Kant l'ENTITA' dell'attivazione di una determinata zona non cambia.
per leggere topolino (o lucky starr) è necessario/sufficiente attivare MOLTI meno neuroni di quanti non sia necessario per comprendere il principio di reciprocità (e per MOLTO meno tempo).
dunque lo sforzo cerebrale NON è lo stesso (lo è a livello di singolo neurone, ma non di cervello "complessivo").
tutto ciò è ovvio, basta pensare che posso leggere topolino nel caos della metropolitana senza problemi, mentre il principio di reciprocità mi è ostico anche nel silenzio totale della mia stanzetta.
Ma cambia l'energia assorbita dal cervello no?
Ditemelo.
perché studiando e dovendo sostenere esami aumenta la preoccupazione e di conseguenza il tempo passato a grattarsi la pera.
la frizione continua determina la caduta e l'idebolimento dei follicoli.
No ti prego, dimmi che è una battutaalternat ha scritto dom, 02 aprile 2006 alle 09:06
perché studiando e dovendo sostenere esami aumenta la preoccupazione e di conseguenza il tempo passato a grattarsi la pera.
la frizione continua determina la caduta e l'idebolimento dei follicoli.